di Katia Giannotta
comedonchisciotte.org
L’arte cambia la mente delle persone e le persone cambiano il mondo.
È la frase con cui si viene accolti nel sito dell’artista afghana Shamsia Hassani. Una donna e il cambiamento, ingredienti entrambi scelti per celebrare oggi questa giornata. Una donna vissuta in un paese in guerra, con restrizioni imposte soprattutto al genere femminile, che ha saputo, nonostante questo, seguire la sua anima e parlare al mondo.
A 33 anni, è la prima street artist afgana che, con le sue opere, ha avuto il coraggio di raccontare il dramma dell’Afghanistan e l’oppressione delle donne da parte dei talebani.
Shamsia Hassani nasce nel 1988 a Teheran, in Iran dove i suoi genitori, originari di Kandahar, sono emigrati durante gli anni della guerra. Fin da bambina mostra interesse per la pittura, ma non le viene permesso di studiare le arti, oggetto di studi proibiti per gli studenti originari dell’Afghanistan. Studia arte tradizionale all’Università di Kabul e trova lavoro come docente incaricata e in seguito professoressa associata di scultura presso l’università. Fonda il collettivo d’arte contemporanea Rosht.
Apprende l’arte dei murales in un corso organizzato a Kabul da Combat Communications e, nel 2010, Hassani inizia subito la pratica della street art sui muri delle case nelle strade di Kabul.
Sostiene che con il suo lavoro vuole opporsi all’oppressione delle donne afgane nella loro società. Espone la sua arte digitale e la sua street art in India, Iran, Germania, Italia e Svizzera.
Il 14 giugno 2013 realizza un affresco murale all’Unione operaia di Ginevra, nel quartiere delle Grottes con delle donne migranti vittime di violenze e ricoverate in centri d’accoglienza.
Nel 2014, Hassani è finalista per il premio Artraker con il suo progetto La magia dell’arte è la magia della vita.
Nel 2016 , dopo aver realizzato una serie di opere d’arte in Afghanistan, Shamsia ha allestito la mostra “Kabul 2016” visitata da molti e che è stata un successo, in quanto tutte le sue opere d’arte sono state esaurite.
Nelle due immagini: l’opera che l’artista ha scelto di pubblicare sulla sua bacheca facebook per celebrare la Giornata Internazionale della donna. La seconda immagine si intitola “Dannata guerra”, creata per la guerra in Ucraina a corredo di queste parole “Quando sento la parola guerra, la mia anima rabbrividisce. La guerra non si può spiegare”.
https://www.shamsiahassani.net/