DOSSIER: LA GUERRA CIVILE IRACHENA

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L’ultima scusa rimasta al governo statunitense per continuare la brutale Occupazione dell’Iraq è che, se lasciassero il paese, scoppierebbe una guerra civile tra sciiti e sunniti.

In realtà l’Iraq non è una società settaria: durante il regime di Saddam Hussein i matrimoni misti tra le due comunità erano frequenti e non si verificavano neanche lontanamente le violenze di oggi.

Tutte le prove riguardo la “guerra civile” puntano in un’unica direzione: gli Stati Uniti e il loro alleato, l’Iran, hanno creato, armato ed addestrato gli squadroni della morte che stanno terrorizzando il paese mediante arresti di massa, torture, stupri ed esecuzioni arbitrarie, mentre le bombe piazzate nei luoghi affollati finiscono il lavoro.

In questa pagina abbiamo raccolto una piccola parte del materiale da noi tradotto su questo tema fondamentale per il futuro dell’Iraq e del Medio Oriente.LA DEMOCRAZIA DEGLI SQUADRONI DELLA MORTE

DI MIKE WHITNEY
Uruknet

“Leggo costantemente le analisi di stranieri o di iracheni all’estero da decenni che parlano delle divisioni esistite da sempre fra sunniti e sciiti in Iraq… Semplicemente questo non è vero” — Baghdad Burning; blog di una ragazza irachena
(CONTINUA)

RITORNO AGLI SQUADRONI DELLA MORTE – LE NOTIZIE NASCOSTE DELL’IRAQ

DI JOHN PILGER
New Statesman

Gli ascensori dell’hotel Hilton di New York trasmettevano la CNN su un piccolo schermo che non si poteva fare a meno di guardare. L’Iraq era la notizia più importante; gli annunci di una “guerra civile“ e di “violenza settaria” erano ripetuti incessantemente. Era come se l’invasione statunitense non fosse mai accaduta e l’uccisione di decine di migliaia di civili ad opera degli Usa fosse una finzione surreale. Gli Iracheni erano irragionevolmente Arabi, ossessionati dalla religione, dal conflitto etnico e dal bisogno di farsi esplodere. Ottusi politici-fantoccio si mettevano in mostra senza alcun idea che il loro potere fosse limitato ad una fortezza statunitense. E quando lasciavi l’ ascensore, tutto questo ti seguiva nella tua stanza, nella palestra dell’hotel, all’aereoporto, al prossimo aereoporto e nel successivo paese. Questo è il potere della propaganda aziendale degli Stati Uniti che, come fece notare Edward Said su Cultura ed Imperialismo, “penetra elettronicamente” in sintonia con la politica ufficiale.
(CONTINUA)

LA RESISTENZA DEGLI IRACHENI ALLA GUERRA CIVILE

DI GHALI HASSAN
CounterCurrents

L’attuale campagna di distorsione e disinformazione perpetrata dai giornalisti occidentali e dagli “esperti” dei media, secondo i quali gli Iracheni “vengono assassinati solo a causa della loro identità religiosa” è una menzogna. L’Iraq non è una società settaria. La violenza in Iraq è un massacro criminale generato dagli Stati Uniti e istigato da differenti gruppi di milizie create, finanziate ed armate dagli Stati Uniti e dai loro alleati. L’obbiettivo è giustificare l’Occupazione in corso, e distogliere l’attenzione dai violenti crimini statunitensi in Iraq.
(CONTINUA)

COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI, I SUNNITI LASCIANO L’IRAQ

DI KHALID JARRAR
Giornalista Freelance, Giordania

Una volta giunto al confine iracheno, sono stato colto dal panico vedendo quanti Iracheni se ne stiano andando, come se non ci fosse un domani – quantità enormi di persone che aspettano in code lunghe, senza fine. Potreste impiegare 48 ore al confine Iraq-Giordania per avere il vostro passaporto timbrato e la vostra auto controllata. E’ una scena che non avrei mai voluto vedere.
(CONTINUA)

MILITANTI DI JAFAARI COMMETTONO UN MASSACRO NEL VILLAGGIO DI AL-FURSAN

DI HAYTHEM KHATAB
BRussels Tribunal

Subito dopo l’esplosione a Samarra che ha colpito le tombe di Ali Al-Hadi e Hassan Al-Askari, degli uomini vestiti in nero, e in grande numero, hanno attaccato le moschee e le aree sunnite. In alcuni degli attacchi sono state usate automobili del ministero degli interni, come nell’attacco alla moschea di Fandi Al-Kubaisi a Baghdad ovest, dove 14 membri di un commando della polizia sono stati uccisi quando gli abitanti del distretto Al-Shurta hanno difeso la loro moschea.
(CONTINUA)

GLI SQUADRONI DELLA MORTE E LA POLIZIA IRACHENA: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

DI DIRK ADRIAENSENS (Brussels Tribunal) e ISAM RASHEED (Baghdad)

“Faik Bakid, il direttore dell’obitorio di Baghdad, ha lasciato l’Iraq temendo per la sua vita dopo aver riferito che oltre 7.000 persone sono state uccise dagli squadroni della morte negli ultimi mesi, ha rivelato l’attuale direttore dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite in Iraq”. Attenzione: foto estremamente crude
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DANIEL PIPES E L’OBBLIGO MORALE

Dal blog Xymphora

Dovreste leggere questa incredibile raccolta di opinioni scritte da Daniel Pipes (foto) sulla desiderabilità di una guerra civile in Iraq. Da un’intervista con la Australian Broadcasting Corporation (che trovate anche qui; grassetto mio):
(CONTINUA)

LE FORZE DI POLIZIA “MAGHAWIR” UCCIDONO 4 GIOVANI

DI HAJ ALI

The Association of Victims of the American Occupation Prisons (ONG):
Dichiarazione numero 59

Nel distretto popolare e povero di Abou-Deshir, dove vivono persone semplici, alcuni degli agenti della Polizia “Maghawir”, che risponde al ministero degli interni, hanno commesso un crimine terribile, che potrebbe essere aggiunto ai crimini delle milizie settarie che lavorano sotto copertura come Forze Speciali e sotto la piena protezione americana. Attenzione: foto molto impressionanti
(CONTINUA)

CHI HA ATTACCATO IL SANTUARIO A SAMARRA?

Da Baghdad Dweller, blog di un’Irachena

Pensateci in modo logico: la moschea a Samarra era lì secoli fa, non era mai stata assalita, attaccata e nessun danno era stato fatto prima d’ora all’edificio.

A partire dall’occupazione, la moschea è diventata un “bersaglio possibile” ma non è successo nulla, dunque perché adesso? E come potrà qualcuno trarre beneficio da un tale attacco?

Abbiamo due sospetti:
(CONTINUA)

MADE IN HAIFA STREET, MARCA USA

A CURA DI: AGENZIA STAMPA HAQ

Baghdad Occupata, 9 febbraio 2007

L’agenzia Haq è riuscita ad ottenere una serie di foto relative alla battaglia che sta avendo luogo ad Haifa Street. Lo scontro è combattuto da, una parte:

– le forze di occupazione statunitensi
– le guardie governative irachene sciite
– le milizie sciite di Jaysh al Mahdi e le Brigate Badr

– le piccole milizie di Jaysh Jalal note anche come “Baratha”

e dall’altra parte da:

– Ahl al Sunna, ossia gli abitanti sunniti di Haifa Street e delle aree confinanti che stanno anch’esse cercando di proteggersi dall’assalto. Alcuni dei racconti documentati di massacri compiuti dalle forze statunitensi e dalle guardie irachene e dalle milizie sono riportati nelle foto sotto:
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IN BALIA DEI VENTI

DI LAYLA ANWAR
An Arab Woman Blues – Reflections in a sealed bottle…

Vi è capitato qualche volta di sentirvi perduti?

Come se, tentando di camminare verso una direzione, potreste finire solo in un’altra?

Vi siete mai ritrovati senza cartina, cercando dei segnali indicatori? Degli assoluti estranei in un posto dove le vie, i visi, le strade rappresentavano per voi l’ignoto?

Vi è capitato qualche volta di camminare e continuare a camminare, pensando tra voi e voi: “Ci siamo, la meta è quasi raggiunta”, solo per scoprire che il vostro traguardo si era spostato?
(CONTINUA)

ATTACCHI KAMIKAZE – LA STORIA SEGRETA DELLE OPERAZIONI MILITARI USA IN IRAQ

DI JOE QUINN
Signs of the Times

In Iraq, gli “attacchi kamikaze” sono qualcosa di giornaliero e vengono strumentalizzati dai media propagandistici del governo statunitense per convincere il mondo che le truppe americane hanno ancora molto lavoro di “libertà e democrazia” da portare avanti nel paese. Ma se si trattasse di una copertura per qualcosa di diverso?
(CONTINUA)

CHI C’E’ DIETRO L’ATTACCO AL PARLAMENTO?

FONTE: TRUTH ABOUT IRAQIS

L’ATTENTATO AL PARLAMENTO IRACHENO UCCIDE 8 PERSONE

QASSIM ABDUL-ZAHRA
Associated Press Writer

Giovedì, un sospetto attentatore suicida si è fatto esplodere nella caffetteria del parlamento iracheno in un sorprendente assalto al cuore della pesantemente fortificata Zona Verde protetta dagli Usa, uccidendo almeno otto persone, ha detto un portavoce dell’esercito americano.

Il maggior generale William Caldwell ha detto alla Associated Press Broadcast che otto persone sono state uccise nell’attacco. I funzionari iracheni hanno riferito che l’attentatore ha colpito la caffetteria mentre molti deputati stavano pranzando [PERCHE’ LA CAFFETTERIA?], uccidendo tre di loro. La televisione di stato ha riportato fino a trenta feriti.
(CONTINUA)

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