DI BRUCE FRIEDRICH
CommonDreams.org
Ho la tentazione di trasferirmi in Inghilterra, e non solo perchè ho appena assistito alla proiezione dell’ultimo meraviglioso film di Michael Moore, Sicko (andate a vederlo; e ditelo ai vostri amici). Quello che mi ha convinto è che un dirigente della Environment Agency inglese ha ammesso che divenire vegetariani darebbe un contributo rilevante per fermare il surriscaldamento globale.
La scienza non potrebbe essere più chiara. In seguito all’analisi delle prove raccolte, gli esperti delle Nazioni Unite hanno dichiarato in “Livestock’s Long Shadow”, un rapporto di 408 pagine, che allevare gli animali per scopi alimentari produce gas serra in quantità maggiore rispetto a tutti i veicoli del mondo messi insieme. E gli scienziati della University of Chicago hanno dimostrato che il tipico consumatore di carne americano è responsabile della produzione di quasi 1.5 tonnellate in più di diossido di carbonio all’anno.
Ma per alcuni nel governo ammettere questo sarebbe qualcosa di straordinario, dal momento che persino Al Gore si rifiuta di parlarne (il che mi fa pensare che voglia candidarsi alle prossime elezioni). E’ successo che qualcuno abbia postato un commento sul sito della Environment Agency chiedendo se “intraprendere una dieta vegana incida sull’ambiente in misura maggiore rispetto all’utilizzo di un’automobile o di molti voli aerei all’anno. Perchè non diffondete questo messaggio come parte della vostra campagna [World Environment Day]?”
La Environment Agency ha risposto che “i potenziali benefici di una dieta vegana in termini di impatto climatico potrebbero essere molto significativi” e ha assicurato che il Department of Environment, Food and Rural Affairs sta lavorando a una serie di “cambiamenti chiave della condotta ambientale” per mitigare il cambiamento climatico – compresa la promozione del vegetarianesimo.
In effetti, le ricerche hanno dimostrato che gli allevamenti contribuiscono sia al surriscaldamento globale che alla distruzione ambientale ma anzichè sollecitare gli americani a intraprendere una dieta vegetariana, la maggioranza di politici americani e promotori ambientali continuano a pubblicizzare automobili ibride, riciclaggio, e lampadine fluorescenti come soluzione ai nostri vertiginosi problemi ambientali.
Non è tutto. I vegetariani a bordo degli Hummer fanno molto più per il pianeta rispetto ai consumatori di carne che girano su macchine ibride o raccolgono lattine da riciclare. Ora che George Bush ha finalmente riconosciuto che il surriscaldamento globale è una realtà, forse potrebbe seguire l’esempio della sua nipote vegetariana, Lauren Bush – e dell’ex first daughter Chelsea Clinton- e intraprendere una dieta vegetariana. Nel frattempo, non resterò col fiato in gola, ma sarebbe gratificante se i rappresentanti del governo statunitense ammettesseo che ciò che mangiano le persone è più importante della macchina che guidano.
Ovviamente le emissioni di diossido di carbonio non sono soltanto la nostra unica preoccupazione ambientale. C’è la deforestazione, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, la fame nel mondo, e molto altro. Secondo una relazione delle Nazioni Unite allevare gli animali a scopo alimentare è “uno dei due o tre motivi che incidono maggiormente sui più seri problemi ambientali, sia a livello locale che globale.”
Più di 260 milioni di acri di foresta statunitense sono stati abbattuti per lasciare spazio alla colture per produrre mangimi per allevamenti; gli animali da allevamento sono nutriti per il 70% da grano e altre sementi che crescono negli Stati Uniti; negli Stati Uniti quasi la metà dell’acqua e l’80% delle terre coltivabili sono utilizzate per l’allevamento animale.
Si aggiunge inoltre la disgustosa sinossi di Scripps Howard nel report del Senate Agricultural Committee sui rifiuti provenienti dagli animali e l’ambiente: “Non è lavorato e nemmeno igienico, ed è a contatto con sostanze chimiche e infette…Penetra nel suolo e nell’acqua in cui molte persone faranno il bagno, con cui laveranno i propri abiti e che berranno. Questo significa avvelenare fiumi, uccidere pesci e fare ammalare le persone…si stanno verificando casi catastrofici di inquinamento, malattia e morte dove si concentrano allevamenti di bestiame …dovunque ci siano allevamenti industriali, i vicini hanno detto di essersi ammalati”.
Se tutto questo non è sufficiente per nausearci, allora pensate: fare uso di prodotti di derivazione animale non significa soltanto far ammalare il territorio ma noi stessi. Carne, uova e latticini contengono colesterolo, grassi saturi, calorie e proteine concentrate. I prodotti di derivazione animale sono conosciuti perché causano malattie cardiache, diabete, alcuni tipi di tumori, obesità e altro.
E non dimenticate che negli Stati Uniti ogni anno più di dieci miliardi di animali vengono uccisi solo per soddisfare il nostro consumo di carne. Stiamo parlando di una dose indicibile di sofferenza.
E tutto questo per cosa? Per chicken nuggets, hamburgers, hot dogs, pizza al formaggio, uova strapazzate in contrapposizione ad altri cibi sani, umani e che non danneggiano l’ambiente. Non capisco perché qualcuno voglia causare tanta sofferenza quando gli è offerta un’opzione migliore: una dieta vegetariana. Perché non fare un tentativo?
Se volete qualche consiglio, andate su www.VegCooking.com dove troverete ricette, pasti completi, raccomandazioni culinarie e altro. Non è troppo tardi per cambiare il corso del cambiamento climatico, ma tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo per la riduzione dei gas serra e bisogna iniziare presto. Il vostro prossimo pasto potrebbe essere un buon punto di partenza.
Bruce Friedrich è il vice presidente incaricato della campagne internazionali di base per People for the Ethical Treatment of Animals (PETA). Da più di 20 anni è un attivista animalista.
Titolo originale: “Britain’s Environment Agency: Go Vegetarian to Stop Climate Change”
Fonte: http://www.commondreams.org
Link
20.06.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ELEONORA BIANCHINI