Cronache dall’inferno

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di Lidia Sella
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No Paura Day di Cesena, 3 Aprile 2021

Notte fonda. Solo un ignaro canto di uccelli, a spezzare la cappa di questo cupo silenzio. Però non ti trovi in un bosco. Ma in una metropoli con due milioni di abitanti, tutta gente che un tempo, dopo aver molto lavorato di giorno, all’imbrunire si concedeva un po’ di svago. Voci, schiamazzi, conversazioni, saluti: qualcuno ha azionato un pulsante per spegnerli, in sincrono, su buona parte del pianeta.
Sino al 2019, in un magnifico Paese dell’emisfero boreale chiamato Italia, nel buio profumato di primavera, si scambiavano sguardi, legami germogliavano, la bussola del caso a orientare la magia di incontri imprevisti. Baci, risate, amichevoli pacche sulle spalle agivano da balsamo, offrivano sollievo alle tribolazioni quotidiane. Così gli esseri umani, qui, vivevano da millenni.
Ora invece il divertimento in compagnia è stato abolito, per legge, dalle 22 alle 5. Silenziata la musica dal vivo, paralizzata la danza, azzerate le tavolate al ristorante, soffocata l’energia ancestrale del teatro, precluso l’utero pulsante delle sale cinematografiche.
Demonizzati i viaggi, ai figli di Ulisse sono impedite le gite fuori porta. E persino i pic-nic ai giardini.
Vietata la socialità, a meno che non sia virtuale.
La misura del coprifuoco permane da mesi. Eppure adesso nessun aereo da combattimento sorvola i nostri cieli. Stavolta gli ordigni che ci colpiscono sono infatti quelli della infodemia, l’epidemia planetaria di un’informazione malata, faziosa, tesa a diffondere terrore e convinzioni infondate. Ecco perché ci obbligano a non uscire la sera, il rito del martellamento mediatico reclama le sue vittime sacrificali, per centrare il bersaglio, il lavaggio del cervello esige un pubblico disciplinato, non sono ammesse distrazioni. La TV, megafono dei potenti, assurta al ruolo di capotribù, trasmette dati falsi e impartisce ordini assurdi che la popolazione, ipnotizzata, esegue alla lettera. Si tratta di istruzioni dettagliate, per gettare in rovina la nazione, al punto che non possa più risollevarsi. Ciò che conta è lasciare campo libero alle multinazionali, mai sazie di profitto. E mandare sul lastrico gli Italiani, con le loro piccole e medie imprese. Digitalizzazione, lavoro in remoto, didattica a distanza, quarta rivoluzione industriale, transumanesimo e transgender: in una parola, il “grande reset”.

Ecco il tragico destino che questa banda di criminali cosmopoliti ha approntato per noi. Per realizzarlo, occorreva appunto instaurare un clima di oppressione, alimentare l’incertezza, instillare sensi di colpa e censurare il dissenso.
Dai muri delle case, convertite in carceri, colano rivoli di angoscia.
I giovani, costretti all’isolamento, maledicono le tempeste ormonali che li scuotono. Stretti nel cappio della solitudine, perduti nei meandri dello schermo, increduli per la soppressione del loro futuro, pianificano il momento giusto per suicidarsi.
Chi osa far baldoria viene denunciato dai vicini. Giacché la delazione è oggi giudicata una prova di nobiltà d’animo.
Vigili carabinieri polizia, consapevoli di agire in un quadro di totale illegalità, odiosi ormai persino a sé stessi, per la vergogna di aver tradito il popolo italiano, invece di fare la ronda, appena possibile si rintanano in caserma.
Migliaia di auto immobili, frustrate; muti, i motori; le strade che non portano più da nessuna parte. Tra un po’, tanto, ci muoveremo solo su due ruote, come i cinesi. L’obiettivo cui dobbiamo tendere, del resto, è la “decrescita felice”. L’invasione di piste ciclabili lo testimonia.
Nel tentativo di distogliere il pensiero da scenari tanto foschi, finalmente ti assopisci qualche ora. Ma quando la mattina ti svegli, l’incubo persiste. Passi dall’oscurità alla luce, è vero. La realtà diurna risulta però altrettanto allucinante.
Alla radio ascolti le dichiarazioni dei nostri politici corrotti, al servizio di questa Europa matrigna. Fingono di tutelare la salute dei cittadini. Invece hanno deliberatamente ignorato le cure, soprattutto se efficaci e poco costose. E hanno lasciato i pazienti in vigile attesa, con l’unico conforto della micidiale Tachipirina, così da eliminare schiere di ultra ottantenni e risparmiare
sulle pensioni. Ai vaccini attribuiscono poteri portentosi, mentre sanno benissimo quanto siano nocivi. Altrimenti non caldeggerebbero lo scudo penale per i medici. Questi farmaci genici non sono stati studiati a sufficienza e scatenano reazioni avverse, anche gravi, debitamente registrate e documentate. Chiunque però si rifiuti di immolarsi come cavia viene subito intimidito, emarginato e minacciato di licenziatamento. Benché la Costituzione e tutta una serie di trattati internazionali siano concordi nel condannare qualunque forma di trattamento sanitario obbligatorio.
Il Governo ha inoltre disposto di cremare i cadaveri, senza tenere in alcun conto la volontà dei morituri, e nonostante la Chiesa indichi l’inumazione come la formula più idonea a esprimere la fede e la speranza nella resurrezione dei corpi. Il Papa, al riguardo, ha tenuto la bocca cucita. Preferisce levare la sua voce da testimonial d’eccezione, per sponsorizzare vaccini testati in vitro sulla base di linee cellulari ricavare da feti abortiti.
A giudicare poi dalle ultime demenziali disposizioni in tema di spostamenti, l’unità della famiglia è di nuovo sotto attacco. D’altronde, con ogni probabilità, il nucleo parentale di matrice tradizionale è destinato a sparire. In futuro il processo di riproduzione naturale verrà sostituito con ovuli sintetici da staminali, proprietà delle case farmaceutiche, materiale umano manipolato geneticamente e condizionato sul piano psichico, un sogno distopico già vagheggiato da Aldous Huxley nel romanzo Il mondo Nuovo, pubblicato nel 1932.

Se ci guardiamo attorno, una profonda amarezza si impadronisce di noi: tutti con addosso la museruola, l’espressione mesta, rassegna, lo sguardo impaurito, sciocchi e ubbidienti, per il timore del contagio, o delle multe, la indossano ovunque, da soli su marciapiedi deserti, di corsa nel parco, alla guida dell’automobile, in bicicletta, sul monopattino. Qualcuno la toglie, se deve fumare, per passare direttamente dall’anidride carbonica alla nicotina.
Quelli che più ispirano pena, tuttavia, sono i cuccioli d’uomo. Trattati come prigionieri, privati del movimento, incatenati ai banchi di scuola, traumatizzati a vita. A guardarli ti si stringe il cuore. Li hanno convinti che respirare in libertà equivalga a perire. Nel frattempo, con una crudeltà inaudita, hanno rubato loro l’infanzia, i giochi, il diritto all’istruzione, la gioia di stare con i nonni, la tenerezza di un abbraccio. Anche soltanto per questo, i padroni del mondo dovrebbero essere processati per crimini contro
l’umanità.
E attenzione a Beppe Grillo che circola con un casco da astronauta. Un altro avvertimento da questo sicario delle lobby mondialiste? Tra un po’ dovremo forse girare anche noi conciati così, a causa delle varianti pericolose che scaturiscono dai vaccini, e che diventeranno presto fuori controllo?
Lidia Sella

Pubblicato da Tommesh per Comedonchisciotte.org

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