A CURA DI THE OIL DRUM
Il Dr. Dennis Meadows, uno degli autori di Limits to Growth [“I limiti dello sviluppo”] ha mandato un link a questo breve video [vedi sotto N.d.r.]. Il Dr. Meadows ha girato questo video a Davos, in Svizzera, nel Settembre 2009, quando era lì per partecipare al World Resources Forum.
Nel filmato, il Dr. Meadows parla della crescita, del picco petrolifero e della possibilità di un collasso. Qui sotto troverete una trascrizione approssimata del suo discorso, in modo da poterla leggere se preferite.
Mi chiamo Dennis Meadows. Sono stato per molti anni professore in diverse università degli Stati Uniti.
Sono nato nel 1942, più o meno qui [indica su un grafico]. Il 96% di tutto il petrolio che sia mai stato usato nella storia umano, è stato usato dopo che sono nato. L’uso globale del petrolio – e ora siamo qui [indica il grafico], l’uso globale del petrolio è andato più o meno in questo modo. [Indica il vertice della curva di produzione del petrolio] e adesso dovrà scendere, in qualche modo, non sappiamo come [fa diverse linee tratteggiate]. Recentemente un think tank tedesco ha previsto che entro il 2030, più o meno qui, il petrolio sarà a metà dei livelli attuali. Qualcosa del genere [segna su un grafico].
La sfida: il picco petrolifero
La società si aspetta ciò [estende il grafico della storia della produzione petrolifera verso l’alto in modo lineare], ma otterremo questo [sottolinea la diminuzione]. Quali politiche dobbiamo intraprendere per far sì che questo cambiamento sia equo e pacifico? E’ possibile far ciò se ci prepariamo, ma se neghiamo il problema non vi riusciremo mai.
Crescita contro sviluppo
Se siete un genitore, e avete un bambino, allora sarete entusiasti se nei suoi primi 18 o 20 anni di vita il bimbo diventa più grande, cioè cresce fisicamente. E’ persino una fonte di felicità se vostro figlio cresce molto velocemente. Ma dopo circa 18 o 20 anni non vorrete che vostro figlio cresca ancora; vorrete che vostro figlio si sviluppi —diventi più saggio; impari lingue straniere; impari ad avere importanti relazioni sentimentali; ad essere un buon genitore; e così via.
Dopo 18 o 20 anni, se vostro figlio continuasse a crescere, diventando alto due, tre o quattro metri sareste davvero in imbarazzo, e sareste davvero preoccupati. La gente sarebbe meravigliata e addirittura ne riderebbe.
Il legame con l’economia
Sfortunatamente, in economia, non abbiamo fatto questa distinzione. C’era un tempo in cui per i paesi del ricco occidente era molto utile avere una espansione fisica —capitale in aumento, aumento nell’uso di energia, maggiore consumo di materiali, sempre più edifici e così via. Ma quel periodo è passato da molto tempo. Sfortunatamente abbiamo preso l’abitudine di prendere azioni che provocano una crescita fisica, e continuiamo a tenere questa abitudine.
Lo sviluppo nelle società
Dobbiamo sapere come convertire le politiche e le istituzioni che ci hanno dato una espansione fisica in altre che ci diano sviluppo – in ciò che ci dà cultura, comprensione, pace, amicizia, amore, le cose che sono veramente importanti nella società.
L’attuale stato del nostro pianeta
Oggi c’è molta preoccupazione, lo si vede nei giornali e nei discorsi dei politici, per il cambiamento climatico, i danni all’ambiente, i danni al livello freatico, per la scarsità di cibo e di petrolio, e così via. In realtà questi non sono problemi, sono sintomi. E’ come se un vostro amico avesse un cancro, e per questo ha anche mal di testa. Il mal di testa è un sintomo. Non è di per sé il problema. Potete curare il mal di testa con analgesici e cose simili, ma anche se il mal di testa va via non crederete che il problema sia risolto.
Il cambiamento climatico, la scarsità di cibo, questi sono sintomi. Forse possiamo risolverli, forse no. Ma anche se ci riuscissimo non elimineremmo il problema. Il problema è la crescita fisica, la continua espansione della popolazione, il continuo aumento negli standard materiali di vita, in un mondo che ha dei limiti finiti.
Il pericolo del collasso
Tecnicamente parlando il “collasso” è il processo con cui le situazioni crollano, vanno fuori controllo. Per esempio, se un edifico crolla, esso crolla senza essere sotto il controllo di nessuno. I crolli delle società riguardano gli indicatori chiave della nostra società – standard materiali di vita, pace, fiducia nel governo, e altre cose che cadono, fuori controllo.
Il collasso è vicino
La nostra situazione è simile a quella di chi vive in una città con terremoti, ad esempio Tokyo o San Francisco. Potrei dire a un mio amico di San Francisco che al 100% di probabilità vi sarà un altro grosso terremoto a San Francisco – assolutamente, senza alcun dubbio. Ma quando? Questa è la domanda. E quanto forte? Queste sono domande davvero importanti. Non ne abbiamo idea. Potrebbe essere domani o tra trenta anni. Per il collasso è lo stesso. So che l’attuale crescita della popolazione e del consumo di materiali non può continuare – assolutamente no, al 100% di probabilità, ciò deve finire. Quando? Come? Quanto gravemente? Non abbiamo un modo scientifico per fare previsioni.
Le conseguenze
Più a lungo aspettiamo per prendere delle contromisure sociali, come controllo delle nascite, o semplicità volontaria [di vita], più sarà probabile che i limiti fisici provocheranno questo declino.
Mancanza di petrolio, acqua e cibo
Se mi chiedete a me, come persona, di fare un’ipotesi, direi che il cibo sarà un fattore importante perchè riflette molte delle altre questioni. Il clima sta sicuramente cambiando ora, sta cambiando molto rapidamente, di sicuro. Il cambiamento climatico ridurrà la possibilità di produrre cibo in molte aree. Ciò provocherà problemi.
Probabilmente la produzione globale di petrolio ha già raggiunto il suo massimo, io credo nel 2006, ma sicuramente è avvenuto in questo periodo. Quando l’energia diventerà sempre più costosa, molte cosiddette tecnologie agricole moderne diventeranno impossibili; ciò ridurrà la produzione di cibo. Per esempio, senza combustibile diesel a buon mercato non si può pompare acqua per l’irrigazione. Se dovete smettere di irrigare la terra, e iniziate a usare le cosiddette tecniche agricole per le terre aride, la produttività scenderà – meno cibo. Perciò penso che la produzione di cibo sarà un fattore importante, ma non sarebbe accurato dire che è il problema e nemmeno che è il solo problema.
Prof. Dennis Meadows, Davos, Sett. 2009.
Titolo originale: “Dennis Meadows: ‘Growth versus Development'”
Fonte: http://www.theoildrum.com
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01.03.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO