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Il clima è quello di Carnival Row, chimerico, surreale, paranoico, noir, con indagini nel cuore del sistema, lotte di potere tra etnie diverse, rettili umanoidi simili a pipistrelli, puck miliardari che manipolano la società…
Una rievocazione dell’immaginario collettivo europeo, a partire dal medioevo, dove le rappresentazioni storiche del contagio, sia di peste che di colera, assumevano forme oscure, ammantate e incappucciate, simili a quelle dei “dottori della morte”, che indossavano un’ampia veste nera lunga fino alle caviglie, e una strana inquietante maschera protettiva a forma di uccello, che filtrava l’infezione con essenze aromatiche.
Nessun volto era distinguibile, solo un lungo becco sporgente di uccello, che incuteva brividi e paura. Attraversavano città deserte, annichilite dall’infuriare del contagio, mentre dentro le case e per le strade la gente moriva.
Nel giro di pochi anni, verso la fine del 1400, Firenze sarebbe precipitata sotto le grinfie della teocrazia di Girolamo Savonarola, un monaco ascetico fondamentalista, che bruciò libri e opere d’arte del Rinascimento fiorentino in enormi “falò delle vanità”.
La società, sulla scia di molte pandemie, era letteralmente precipitata nella rivoluzione, come ha fatto l’Europa colerica nel XIX secolo, con re deposti, ed élites strette nell’isteria della paura.
Oggi è di nuovo palpabile l’isteria sia a livello politico che sociale. Virus ideologici che giacevano dormienti nelle retrovie sociali, parossismo di fake news, paranoia di cospirazioni.
Come dice Martin Armstrong, quel senso medievale della società “immobilizzata e risucchiata da un vasto potere sinistro“, si carica di tristi presagi.
Il Coronavirus è un dejà vu, lo abbiamo già visto in “The Hot Zone” di Richard Preston del 1994, che ha raccontato del demone sterminatore, nato in una misteriosa caverna di pipistrelli in Africa centrale, conosciuto come Ebola. Fu solo il primo di una serie di nuove malattie che scoppiarono nel “campo vergine” degli “inesperti” sistemi immunitari dell’umanità. L’ebola è stata presto seguita dall’influenza Aviaria, che si è avventata sugli umani nel 1997, e poi dalla SARS emersa alla fine del 2002, in entrambi i casi è apparsa per prima nel Guangdong, l’hub di produzione mondiale.
Hollywood si è immediatamente tuffata a volo di pipistrello sulla preda, fabbricando film e focolai fiction ad libitum, per rimpinzarsi ulteriormente di dollari, e nel frattempo esercitare l’umanità sulla scia della successiva pandemia globale.
La nostra eccezione è stata normalizzata, e la scienza è diventata religione del nostro tempo, dice Agamben: “L’analogia con la religione è presa alla lettera; i teologi dichiararono di non poter definire chiaramente ciò che è Dio, ma nel suo nome dettarono agli uomini delle regole di condotta e non esitarono a bruciare gli eretici. I virologi ammettono di non sapere esattamente cos’è un virus, ma nel suo nome fanno finta di decidere come devono vivere gli esseri umani.”
L’epidemia di coronavirus perturba sempre più il buon funzionamento del mercato mondiale, sferrando un attacco decisivo al sistema capitalistico e segnalandoci la necessità di un cambiamento. Così… abbiamo bisogno di una catastrofe per cambiare paradigma economico, e per sentirci al sicuro solo nella realtà virtuale.
https://www.facebook.com/leiene/videos/292004401795650/
Nell’era della sicurezza digitalizzata dovremo imparare ad auto controllarci e ad auto disciplinarci, mentre solo la realtà virtuale sarà considerata sicura, e muoversi liberamente in uno spazio aperto sarà limitato solo a zone isolate, di proprietà degli ultra-ricchi, difese da sistemi di videosorveglianza con lettura facciale e IA.
Il finanzcapitalismo muterà pelle come fanno i cobra, doppio, enigmatico, infido, subdolo, riuscirà a confermare la convergenza tra il “comunismo” di Wuhan, e il “liberismo” di Wall Street, fino a compromettere le grandi e sovrane organizzazioni globali ONU e OMS, che hanno fatto da tramite per l’approdo al nuovo ordine della sorveglianza autoritaria globale.
Intanto New York City va a fuoco sotto i colpi del Covid-19, un carnival row che falcidia migliaia di vittime al giorno, con sacche di corpi ammucchiati negli ospedali di Manhattan, e crematori che bruciano corpi anche di notte.
https://twitter.com/unregulatedm/status/1245078604708343808
Mentre un nuovo paper del Regno Unito conclude che potrebbero esserci 18.000 decessi per cancro in più entro un anno perché le vittime non sono in grado di sottoporsi a screening e cure a causa del focus su Covid-19.
https://twitter.com/quantumscribe/status/1244673724919365633
Essere a New York durante la crisi del Coronavirus è parecchio preoccupante. Stanno costruendo ospedali da campo a Central Park e in uno stadio nel Queens; hanno trasformato l’Empire State Building in una sirena rossa lampeggiante. Le persone muoiono mentre cercano di entrare negli ospedali, muoiono negli ospedali, tentano il suicidio perché i loro trattamenti contro il cancro sono stati ritardati per liberare spazio ai pazienti con Coronavirus. Se ti ammali, l’ospedale non sembra più essere un’opzione salvifica.
The @EmpireStateBldg reminding us that the city is in the middle of an emergency. pic.twitter.com/50TjEjOogN
— Rita J. King (@RitaJKing) March 31, 2020
02.05.2020