DI TONY CARTALUCCI
Land Destroyer
Gene Sharp dell’Albert Einstein Institution
ha scritto il libro “Dalla Dittatura alla Democrazia”, in
origine destinato per la destabilizzazione e la ricolonizzazione del
Myanmar, chiamato ancora “Birmania” in gran parte dell’Occidente.
Il libro di Sharp doveva poi essere usato dalla Central Intelligence
Agency (CIA) in Europa Orientale, in Asia, ed eventualmente, nel
2011, per le “Primavere Arabe” attivate dagli Stati Uniti.
Stando il rapporto annuale dell’Albert
Einstein Institution (AEI) di Sharp, l’AEI
è stato sponsorizzato dal National Endowment for Democracy (NED)
del governo degli Stati Uniti e dalla sua consolidata sussidiaria
International Republican Institute (IRI) per addestrare attivisti
in Serbia (pag. 18) Zimbabwe (pag. 23) e Myanmar (pag. 26) per aiutarli
a ribaltare i loro rispettivi governi sovrani.
La conferenza di “Activating
Human Rights & Peace” (AHRP), della Southern Cross University
australiana, ha diramato una rilevante relazione dei suoi atti del 2008
illustrando che tutto il lavoro di Gene Sharp, al di là di quanto menzionato
nella relazione annuale della propria istituzione, era stato completamente
finanziato dal governo degli Stati Uniti e dalla sua agenda di dominazione
globale. Iniziando da pagina 26, le affiliazioni di Sharp, in particolare
con la National Endowment for Democracy, che è stata descritta
come quella che ha svolto “un sacco di lavoro che
è stato precedentemente svolto dalla CIA“, come la Ford
Foundation e l’Open Society Institute
del patriarca miliardario di Wall Street George Soros, vengono analizzate
in dettaglio.
Gene Sharp ha dei protettori
A parte questo, ci sono ancora voci
che criticano l’affiliazione di Gene Sharp al governo degli Stati Uniti
e di “accuse selvagge” e “teorie del complotto”
della CIA. Uno dei critici è il regista e giornalista inglese freelance
collaboratore di Sky News, Ruaridh Arrow . Arrow ha investito molto nelle
sue idee, quando ha diretto “How to Start a Revolution” ,
ha impegnato tempo e fatica cercando di descrivere Sharp come se non
fosse un agente di rivolta finanziato dagli Stati Uniti, che promuove
un’egemonia globale fascista e corporativa.
In un’intervista Arrow ha addirittura
ammesso che, dopo aver visto le rivoluzioni in Serbia di Optor ed in
Ucraina la Rivoluzione Arancione, ha sospettato di un complotto della
CIA, questo implica che la presenza del libro di Sharp nelle mani di
questi vari gruppi, che praticano tattiche simili, era altrimenti una
prova. In un articolo concesso ad Arrow dalla BBC titolato “Gene
Sharp: Autore del libro di istruzioni alla rivoluzione nonviolenta” ,
lui afferma che Sharp “ha affrontato quasi costantemente difficoltà
finanziarie e dure accuse di essere un’organizzazione di facciata della
CIA“. Tali dichiarazioni sono in ovvia contraddizione addirittura
con i rapporti annuali della AEI di Sharp.
Nell’articolo di Arrow per la BBC
era menzionata la sua visita con Srdja Popovic del CANVAS , il sito CANVAS
sostiene le agenzie governative statunitensi come la Freedom House,
United States Institute for Peace e l’International Republican
Institute, insieme alla New Tactics di Soros come “partner” .
Menzionato come partner ovviamente c’è l’AEI
di Sharp. Arrow è stato negligente nella sua ricerca o lo è stato
nella divulgazione completa sulla natura e l’affiliazione di quei
gruppi che addestrano questi “rivoluzionari”.
Ogni dubbio residuo sulla vera natura
di queste proteste viene messo da parte quando si considera il summit
inaugurale dell’Alliance for Youth Movements, sponsorizzato
dal Dipartimento di Stato Americano a New York e che ospitava il futuro
protetto egiziano del CANVAS dell'”April 6 Youth Movement“.
Dopo aver ricevuto la formazione a New York dall’AYM, poi addestrati
in Serbia dalla CANVAS, finanziata dagli Stati Uniti, April 6
si sarebbe unito a un altro ingranaggio del complotto Wall Street-Londra
per ribaltare il governo egiziano, Mohammed El Baradei. El Baradei,
più di Gene Sharp e del CANVAS, ha una fila senza fine di apologeti
che abbracciano le sue buone intenzioni insieme a un premio Nobel per
la Pace che gli drappeggia attorno al collo per aumentare la sua “credibilità”.
In verità, El Baradei è un membro dei think tank, finanziato
dalle aziende americane, International Crisis Group, sponsorizzato
dall’Open Society Institute
di Soros, con lo stesso Soros seduto nel consiglio di amministrazione,
assieme alle sovvenzioni di Chevron, Shell, Morgan Stanley, Deutsche
Bank e molte altre.
El Baradei sarebbe tornato in Egitto
un anno prima dell’inizio della “Primavera Araba”, fra le
braccia aperte degli attivisti dell’April 6 che lo attendevano
all’aeroporto del Cairo. Insieme hanno cominciato a costruire il “Fronte
Nazionale per il Cambiamento”. Un anno dopo, dopo essersi preparati
con l’aiuto di April 6 e di Wael Ghonim di Google, El Baradei
sarebbe a capo di quella che è maliziosamente descritta dai media complici
come una protesta “spontanea”, “ispirata” dall’altrettanto
falsa ed interamente pianificata “rivoluzione” che aveva appena
spodestato il governo Tunisino.
La “Primavera Araba”
è Falsa
Chiaramente, la “rivoluzione”
in Egitto è stata completamente travisata di media corporativi,
ed anche dal regista Ruaridh Arrow. La “Primavera Araba” non
è stata spontanea, né indigena. E’ stata piuttosto un complotto geopolitico
premeditato anni avanti dagli interessi finanziari corporativi Statunitensi.
Il New York Times nel suo articolo “Gruppi Americani che
hanno Aiutato a Coltivare le Rivolte Arabe”, ha chiaramente indicato
che “un numero di gruppi ed individui sono direttamente coinvolti
nelle rivolte e nelle riforme che stanno spazzando la regione, tra cui
l’April 6 Youth Movement, il Bahrain Center for Human Rights
e i militanti di base come Entsar Qadhi, un giovane leader Yemenita,
hanno ricevuto addestramenti e finanziamenti da parte di gruppi come
l’International Republican Institute, il National Democratic
Institute e la Freedom House, un’organizzazione per i diritti
umani nonprofit con sede a Washington.”
Una ulteriore conferma di ciò
sono state le dichiarazioni pubbliche del Dipartimento di Stato Americano
– che sponsorizzava l’”Alliance for Youth Movements”
(AYM) e che contava il Movimento Giovanile 6 Aprile Egiziano tra i partecipanti
del summit inaugurale del AYM a New York City nel lontano 2008. La rivista
Foreign Policy ammise che l’April 6
ricevette ulteriori addestramenti dal CANVAS in Serbia, prima di fomentare
disordini in Egitto. Sempre la rivista Foreign Policy riportava
anche che “il CANVAS lavorava con i dissidenti di quasi tutti i
paesi del Medio Oriente; la regione ospitava uno dei maggiori successi
del CANVAS, il Libano, ed uno dei suoi fallimenti più deludenti, l’Iran”.
La destabilizzazione dell’Iran, sicuramente,
fu ideata dal Brookings Institute, finanziato dalle corporation, come
articolato nel suo report “Quale strada per la Persia?” , con
le attuali meccaniche di organizzazione di rivoluzioni sovvenzionate
dall’estero ed in subappalto ad organizzazioni finanziate dagli Stati
Uniti, come il CANVAS, il NED e le sue controllate.
In un report del AFP di aprile 2011, Michael Posner, assistente del
Segretario di Stato Americano per Human Rights and Labor, dichiarò
che “il governo degli Stati Uniti ha stanziato 50 milioni di dollari
negli ultimi due anni nello sviluppo di nuove tecnologie per aiutare
gli attivisti a proteggersi da arresti e persecuzioni di governi autoritari”.
Il report spiega poi che gli Stati Uniti “hanno organizzato sessioni
di addestramento per 5000 attivisti in diverse parti del mondo. Una
sessione tenutasi in Medio Oriente circa sei settimane fa ha raccolto
attivisti da Tunisia, Egitto, Siria e Libano, che poi tornarono nei
loro paesi con l’obbiettivo di formare i loro colleghi sul posto”.
Posner avrebbe aggiunto, “Loro sono tornati e c’è stato un effetto
a catena”. L’effetto a catena di cui sta parlando Posner è sicuramente
la “spontanea” “Primavera Araba”, ed assomiglia
alla campagna di destabilizzazione che Gene Sharp e l’AEI hanno perpetuato
in tutta l’Europa Orientale come descritta in dettaglio nel rapporto
AHRP menzionato sopra.
Mr. Arrow si attiene al suo
lavoro
In un recente scambio, Mr. Arrow ha
spazzato via tutte queste prove in favore del suo documentario che ritrae
Gene Sharp come un eroe non riconosciuto e come il vecchio padre dell’ondata
di genuine “rivoluzioni democratiche”. Ha etichettato l’articolo
del 13 giugno: “False Rivoluzioni” come una “teoria del
complotto”. Lui insiste che “la sua ricerca” lo
ha portato a conclusioni “diverse” e si attiene al suo lavoro.
Mentre è d’accordo sul fatto che Wall Street sia una dittatura, gli
sfuggiva l’ironia del fatto che il suo film riguardi letteralmente
l’invasione del mondo da parte di Wall Street tramite rivoluzioni
semi-coperte, dalla Tunisia alla Tailandia.
Se sia orgoglio, ignoranza, o ambiguità a guidare Arrow ed il suo messaggio
ribelle, contraddetto da documenti emanati da persone e dalla sua organizzazione,
lui ha deciso di ritrarre sotto una luce positiva, il suo documentario
è stato raccolto, sostenuto e promosso da quegli stessi ostinati bugiardi
che hanno imposto la “Primavera Araba” ad un mondo ignaro.
Sul sito di Arrow, sotto i ringraziamenti speciali sono elencati “Every
Human Has Rights” dei Gates, la Ford Foundation, Soros Open Society,
la Commissione Europea, e il CIVICUS alliance, finanziato dal Dipartimento
del Regno Unito per lo Sviluppo Internazionale (DFID) .
È menzionato anche il Stilwell Fund
for the Visual Arts, fondato da Kim Taipale del World Policy Institute,
finanziato dalla Carnagie Corporation (citato nel rapporto AHRP precedente
come complice del finanziamento della proiezione della politica estera
Statunitense sotto il pretesto di “rivoluzioni democratiche”)
così come il “US Connect Fund”, che è un fondo collaborativo
creato dalla Open Society di George Soros, dalla Carnagie Corporation,
dal Rockefeller Foundation, e dal Ploughshares Fund (uno sponsor del
sopracitato International Crisis Group dove il leader Egiziano della
“Primavera Araba” El Baradei siede come amministratore).
Infatti – ad un certo punto, nonostante
quello di Arrow non sia imminente – proprio le compagnie si stanno ingegnando,
stanno supportando, finanziando ed in certi casi stanno armando l’esplosione
della “Primavera Araba” che sta consumando il Nord Africa,
il Medio Oriente e l’Asia Centrale, hanno dato una mano a mr. Arrow
al suo falso copertura delle loro sporche azioni. Il signor Arrow si
rifiuta di riconoscere questo lampante conflitto di interessi, l’evidente
scorrettezza del suo “documentario”, o le implicazioni che
possono avere sulla sua credibilità futura o il futuro dei paesi che
ha aiutato gioca un piccolo ruolo nella destabilizzazione e alla fine
alla distruzione.
Paese dopo paese, Wall Street
è sempre presente
Sotto c’è una lista di nazioni,
molte delle quali hanno ricevuto i consigli e gli addestramenti “umanitari”
di Gene Sharp. Sono anche ben documentati i legami diretti delle opposizioni
riceventi con gli interessi finanziari corporativi di Wall Street-Londra.
Infatti, il film di Arrow, “Come dare una rivoluzione” mostra
in realtà come servire al meglio gli interessi di Wall Street dividendo
e distruggendo la propria nazione, mentre si installa un burattino dell’Occidente
nel mezzo del caos, perché questo è esattamente quello che i pupilli
di Gene Sharp hanno sempre fatto da decenni.
Tunisia
Libia
Egitto
Siria
Iran
Bielorussia
Myanmar
Tailandia
Malesia
Nessuna vera rivoluzione di alcun genere
accadrà finché la gente capirà sia i rapporti di forza
attualmente nel mondo e come cambiarli pragmaticamente piuttosto che
politicamente. Wall Street, una tirannia globale di proporzioni mai
viste, rimarrà intatta finché la vediamo , non come dei meschini tiranni
locali o teppisti di strada e creduloni ma come i veri nemici, e il
sistematico boicottaggio e la sostituzione del loro degenerato sistema
di dominio globale implementato pienamente come soluzione.
Fonte: How to Start a (Wall Street-backed) Revolution
25.11.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di REIO