di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org
Il 18 settembre scorso a Siena, organizzato dall’Associazione La Senesina, si è tenuto il Convegno dal titolo ‘Ordine o dis ordine dei Medici’.
Nell’occasione, vari appartenenti alla professione si sono dati appuntamento per discutere e riflettere sul rapporto di fiducia medico-paziente che è stato messo a dura prova negli ultimi quattro anni.
Durante la giornata, i medici e gli odontoiatri partecipanti hanno ribadito di non riconoscersi nell’operato tenuto dai rispettivi ordini professionali durante il periodo della dichiarata pandemia e hanno redatto la ‘Carta di Siena’ per rilanciare i principi di perizia, prudenza, diligenza, indipendenza e responsabilità che sono, e devono rimanere, alla base della professione.
Il testo è stato firmato fra gli altri, da: Atticciati, Barbaro, Bellavite, Borgogno, Citro, Cosentino, De Mari, Donzelli, Iannetti, Ferrari, Frajese, Gabbrielli, Giovanardi, Miedico, Moscarella, Oliviero, Orlandini, Pietrangeli, Romani, Raffaelli, Sanvenero, Stramezzi, Szumsky, Tolentinati, Turrini.
Sono solo alcuni dei nomi di spicco di un folto gruppo di medici e odontoiatri firmatari e l’adesione alla Carta rimane tuttora aperta ad altri colleghi che vogliono condividere i valori espressi in essa e aggiungersi all’elenco (l’adesione è realizzabile compilando il modulo che si trova cliccando sul seguente link).
I cittadini che apprezzano questa iniziativa, e che intendono esprimere il loro sostegno a tutti quei medici che nel periodo “pandemico” hanno curato i pazienti che per decisioni politiche e inefficienza del sistema sanitario nazionale si sono trovati soli e senza assistenza sanitaria, sono stati invitati a schierarsi al loro fianco. Possono farlo sottoscrivendo un appello, ovvero compilando il modulo che si trova al seguente link.
Perché firmare?
Così ha risposto il Dott. Massimo Orlandini, uno dei medici presenti al Convegno di Siena, raggiunto telefonicamente:
“Noi medici della Carta di Siena vogliamo poter compiere il nostro dovere senza gli intralci determinati da interessi politici ed economici. Faremo tutte le azioni necessarie a riportare il lavoro del medico a fianco del cittadino, rivolto esclusivamente alla salute. Vogliamo poter svolgere il nostro dovere, perché questo determina per i cittadini, il rispetto dei loro diritti. È importante che le persone si schierino al nostro fianco perché, ora più che mai, dobbiamo essere uniti per creare quella forza necessaria a riportare la medicina al valore che merita, a ridare sacralità al rapporto medico-paziente e a far riacquisire ai cittadini la fiducia nel sistema sanitario.”
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