PERCHÉ LA PORNOGRAFIA È UN’INDUSTRIA MULTIMILIARDARIA
DI HARRIET FRAAD E TESS FRAAD WOLFF
Truthout
Enormi cambiamenti sociali della forza
lavoro statunitense e del commercio hanno trasformato l’economia, nonché
influito potentemente sulle relazioni personali. A partire dal 1970,
siamo passati dall’essere una società di persone connesse in gruppi
di ogni genere a di persone che sono troppo spesso sconnesse, distaccate e alienate l’una dall’altra.
Il numero uno è il numero più
solitario e nelle loro vite personali gli Americani sono sempre più soli.Che cosa
è successo?
Negli anni ’70 il sogno americano che durava da 150 anni si è bruscamente fermato. Dal 1820 al 1970 ogni
generazione americana ha avuto più successo di quella che l’aveva preceduta. Negli anni ’70 i computer hanno iniziato a rimpiazzare
milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti. I sistemi di comunicazione
internazionale sono diventati così sofisticati che si sono potute spostare
all’estero le fabbriche, permettendo che i mezzi di sostentamento di altri milioni di americani fossero subappaltati. I progressi dei movimenti
per i diritti civili e femministi avevano dato alle donne e alle minoranze
accesso a un impoverito mercato del lavoro. I movimenti sindacalisti della sinistra militante e i partiti politici non erano lì a protestare. Gli stipendi si sono appiattiti. I profitti sono aumentati con la produttività, mentre le quote distribuite ai vertici sono cresciute, piuttosto che essere distribuite negli stipendi. Le ricche banche hanno emesso carte di credito con alti tassi di interesse, che hanno loro consentito di arricchirsi ancora di più con fondi precedentemente pagati come stipendi.
Agli uomini non venivano più dati stipendi adeguati a una famiglia. Le famiglie hanno iniziato a soffrirne. Le donne si sono riversate nella forza lavoro per compensare i salari persi degli uomini. Fino a questo punto la gran parte del lavoro femminile era stato primariamente il lavoro all’interno della casa: creare ordine e pulizia domestici, dedicarsi alla cura dei figli e fornire servizi sociali ed emotivi alla famiglia. Dopo gli anni ’70 la maggior parte delle donne lavorava fuori e anche dentro casa. Ora, praticamente tutte le donne lavorano fuori casa, costituendo quasi la metà della forza lavoro.
Prima dei movimenti per la parità
di razza e di genere, i migliori lavori erano riservati agli uomini bianchi, che erano la schiacciante maggioranza. All’interno della nostra forza lavoro razzista e sessista, gli uomini bianchi avevano ciò che in pratica costituiva due bonus lavorativi: uno per il fatto di essere bianchi e un altro in quanto uomini. Dall’inizio degli anni ’70 non è stato più necessario dare bonus finanziari agli uomini bianchi. Infatti non era più necessario pagare stipendi più elevati ad alcun lavoratore della forza lavoro statunitense. Gli stipendi dei lavoratori si sono appiattiti anche a fronte di un aumento della produttività. Ciò voleva dire che si aveva un profitto sempre maggiore da accumulare al vertice.
Gli americani bianchi hanno perso una buona parte dell’egemonia maschile che era associata a lavori e stipendi stabili che potessero sostenere una famiglia. Quando milioni di lavori nell’industria manifatturiera sono stati spostati all’estero, la nostra
economia è diventata un’economia di servizi. Né la maggiore prestanza
fisica, né i maggiori livelli di aggressività associati agli uomini sono particolarmente richiesti in un’economia di servizi. Le relazioni personali eterosessuali che si erano sviluppate sulla base di un reddito fornito dall’uomo non potevano reggere. Quei ruoli di genere erano sessisti e limitanti. Tuttavia, avrebbero potuto essere trasformati politicamente senza traumatizzare economicamente e psicologicamente il popolo americano.
Nuovi ruoli
Le donne americane si sono adattate ai nuovi ruoli nel mercato del lavoro. Sfortunatamente, gli uomini non hanno fatto cambiamenti equiparabili. Sono rimasti ancorati ai privilegi che erano associati ai ruoli dell’uomo lavoratore e del servizio delle donne a tempo pieno all’interno della casa. L’uomo disoccupato medio svolge attualmente meno lavori domestici della sua moglie impiegata a tempo pieno. Molti uomini ora vogliono servizi extra-domestici,
sessuali ed emotivi per compensare l’evirazione che subiscono quando perdono il lavoro e lo stipendio da capofamiglia. C’è conflitto nella famiglia a un livello del tutto nuovo. Il nostro tasso di divorzi è diventato il più elevato del mondo. Sfortunatamente, gli uomini e le donne non si sono mobilizzati per costringere il governo a fornire servizi, gratuiti o sovvenzionati per l’infanzia o per gli anziani, né altri servizi sociali assolutamente necessari per compensare il secondo “turno di lavoro” delle donne in casa.
Nel 2008 la recessione ha colpito duro,
facendo sprofondare milioni di americani nel precariato e nella miseria.
I posti di lavoro degli uomini sono stati i più colpiti. La maggioranza
dei lavori persi erano in campi marcatamente associati a stereotipi
maschili, come quelli nell’edilizia, nell’industria pesante, nella
finanza e nella vendita aggressiva di beni costosi. Il 75% degli oltre
cinque milioni di posti di lavoro persi nella nostra recessione sono
stati lavori
tradizionalmente maschili.
Gli uomini sono rimasti indietro. I
guadagni delle donne sono aumentati del 44% dal 1970 al 2007 in raffronto al 6% di crescita
per quelli degli uomini
. Le donne occupano ora quasi la metà dei posti di lavoro della nazione, più della metà dei posti manageriali e la maggior parte delle cattedre nell’istruzione superiore.
I ruoli tradizionali maschili, sia sul mercato del lavoro che all’interno della famiglia stanno diventando obsoleti. Solo due dei quindici lavori con maggior crescita negli USA sono solitamente lavori maschili: quelli di guardiano e di ingegnere informatico. Tutte le restanti aree di crescita lavorativa sono per lavori tradizionalmente femminili nei servizi sociali di ogni genere. I lavori di servizio sociale non possono essere subappaltati. Le qualità tradizionalmente associate alle donne, quali l’abilità di prendersi cura dell’altro, di cooperare e di connettersi socialmente, sono quelle più spesso richieste nella nuova economia di servizi dell’America.
Le donne hanno risposto all’incapacità finanziaria degli uomini e al loro rifiuto di partecipare ugualmente alle mansioni domestiche e alla cura dei figli. Le donne non possono più sopportare il lavoro extra di prendersi cura di uomini che non sanno né sostenerle [economicamente], né compensare i turni di lavoro quadrupli delle donne nel lavoro domestico, nel lavoro [di supporto] emotivo, nella cura dei figli e nei lavori fuori dalle mura domestiche. Le donne statunitensi si rifiutano sempre più di sposare uomini che non possono fornire un sostegno economico e che tuttavia vogliono ancora essere serviti in tutto e per tutto. Attualmente sono le donne a chiedere la maggior parte dei divorzi e che, sempre più spesso, si rifiutano di sposarsi in primis. Le donne oggi possono permettersi di vivere in casa da sole, e così fanno. La maggioranza delle persone nel pieno dell’età per il matrimonio e la maternità/paternità (18-34 anni) rimangono non sposate e vivono sole.
Questi cambiamenti hanno alterato drasticamente lo schema delle relazioni intime. I mutamenti nei ruoli di genere e nel lavoro hanno chiesto alle donne di adattarsi, assumendosi la responsabilità di carriera e lavoro e vivendo sole, oppure sole con i figli. La maggioranza degli uomini non si è adattata. I loro vecchi ruoli di genere e nella forza lavoro hanno permesso agli uomini di abituarsi a dipendere dalle donne per le loro necessità emotive e di mantenimento della vita, donne che sono ora sempre meno disponibili.
Le donne americane hanno avuto un movimento femminista vitale per il loro sostegno. Gli uomini americani non hanno avuto e non hanno alcun movimento sociale, politico o sindacale per esplorare quello che si sono persi evitando i compiti di tutti i giorni e un’intimità nelle relazioni personali che vada al di fuori del sesso. Le donne single continuano a mantenere strette relazioni emotive con le loro amiche e i loro figli. Gli uomini sono diventati sempre più emozionalmente sconnessi e soli. Rispondono agli annunci pubblicitari capitalistici che vendono soluzioni basate sul mercato
per la loro sentita perdita di virilità. Comprano creme al testosterone per aumentare il senso di virilità che le mutate condizioni sociali erodono. I prodotti al testosterone sono una delle maggiori aree di crescita dell’industria farmaceutica. Gli uomini eterosessuali ora sono spaventati dalle relazioni amorose
in cui le regole sono cambiate. Spesso, queste relazioni eterosessuali
erano l’unica intimità emotiva che avevano gli uomini. Non sanno come
funzionare come partner alla pari e spesso temono di imparare. Anche
le donne eterosessuali potrebbero essere spaventate, perché neppure
loro hanno una guida nel mantenere una relazione intima tra pari. Temono
di perdere la propria autonomia.
La posizione degli uomini
Gli uomini persi e solitari potrebbero
impegnarsi a trasformare la propria vita attraverso programmi in dodici
fasi o con le terapie. Tuttavia, l’avere bisogno di aiuto e il chiederlo
è stato tradizionalmente associato alla femminilità, non alla virilità.
Ci sono rimasti quattro rifugi per gli uomini che rimangono attaccati
all’egemonia maschile e agli stereotipi di virilità. Sono: la National
Rifle Association (NRA, l’associazione dei produttori di armi) e
la cultura del fucile; l’esercito; la destra cristiana e la pornografia.
Di questi quattro rifugi misogini, la pornografia è il più prevalente,
vantaggioso e in espansione. L’industria pornografica eterosessuale
su Internet ha sfruttato la solitudine degli uomini eterosessuali e
ha contribuito a cambiare l’aspetto delle relazioni più intime.
Le possibilità di esistenza di
relazioni personali eterosessuali serie e paritarie ora sembrano scarse.
La delusione femminile per gli uomini e la sempre maggiore ritirata
degli uomini dalla comunicazione e dalle relazioni autentiche sono ora
riflesse nella cultura popolare. Film di tendenza come “Knocked
Up” hanno dato alla luce un nuovo genere. Nel film “Knocked
Up“, la protagonista femminile ha un buon lavoro. È attraente
e con un look professionale, mentre il protagonista vive con
un gruppetto di coinquilini sciatti e disoccupati che passano la maggior
parte del tempo giocando con i videogame, fumandosi canne e guardando
pornografia in un appartamento sporco coperto da scatole vuote di pizza
e nell’inerzia generale. La loro più grande aspirazione, che deve ancora
essere realizzata, è quella di lanciare un sito pornografico.
Un articolo del New York Times
che descrive due moderne sitcom è intitolato “Downsized and Downtrodden,
Men are the New Women on TV” (“Rimpiccioliti e calpestati, gli uomini sono le nuove donne
della TV”).
Immagini di donne molto competenti e di uomini adolescenti e demotivati sono emerse anche in uno studio condotto da uno dei co-autori di questo articolo, Tess Fraad Wolff. Fraad-Wolff ha intervistato 48 donne eterosessuali di quattro diverse razze e gruppi socioeconomici, di età compresa tra i 22 e i 44 anni. Sono state rivolte domande che riguardavano le esperienze sessuali ed emotive delle donne durante la fase di corteggiamento. Una maggioranza schiacciante, 46 delle 48 donne intervistate, ha descritto i problemi riportati qui sotto:
2. Gli uomini mostrano la paura dell’impegno dopo il primo appuntamento non fissandone un secondo o non presentandosi a un secondo appuntamento. Spostano gli appuntamenti e li cancellano frequentemente.
3. Troppi uomini non portano abbastanza soldi per almeno condividere il costo di possibili attività durante le uscite.
4. Gli uomini introducono istantaneamente il sesso e materiale inerente al sesso nelle conversazioni, ma molti non riescono a metterlo in pratica.
L’ultimo problema lamentato, circa
l’inserimento di materiale sessuale nelle conversazioni più iniziali, potrebbe riferirsi a una questione che ha un potente impatto sulle relazioni e illustra una connessione profonda tra il capitalismo e la solitudine. È la diffusione della pornografia eterosessuale.
L’impatto della pornografia
La pornografia è antecedente al capitalismo. Tuttavia, i capitalisti hanno ora sfruttato la pornografia
a un livello del tutto nuovo. La pornografia adesso è diventata
un passatempo per miliardi di uomini e una dipendenza per milioni di
essi. Quaranta milioni di adulti negli Stati Uniti visita regolarmente
i siti pornografici. Di questi 40 milioni, l’87
per cento sono uomini.
Il capitalismo e la pornografia
L’esplosione della pornografia eterosessuale
su Internet all’inizio degli anni ’90 ha dato enormi profitti. La pornografia
è una macchina da sogno capitalista. Questo settore ha redditi superiori
a quelli della Microsoft, Google, Amazon, eBay, Yahoo, Apple e Netflix
messi insieme. Nel 2006, i redditi della pornografia in tutto il mondo sono aumentati fino a 97,06 miliardi di dollari.
Data l’estrema redditività della
pornografia, i produttori competono per catturare una maggiore quota del mercato. Producono pornografia più violenta con donne sempre più giovani e atti più degradanti e aggressivi. Per il capitalismo il profitto viene
prima di tutto il resto, quindi viene data minore priorità a fattori quali l’uguaglianza dei diritti, la moralità o il danno per le relazioni personali.
Come influiscono la diffusione della
pornografia e il crescente numero di utenti e dei dipendenti sulle relazioni?
La connessione sessuale può motivare gli individui a cercare e mantenere le relazioni.
La pornografia eterosessuale su Internet ha drammaticamente alterato le immagini della sessualità. Gli uomini eterosessuali americani stanno incontrando sempre maggiori difficoltà a compiere l’atto sessuale, dal mantenimento dell’erezione al focalizzare l’attenzione sulla partner durante il sesso, fino al mancato raggiungimento dell’orgasmo. Molti uomini sono così abituati al ritmo a rotta di collo con cui la pornografia offre centinaia di immagini che non riescono più a mantenere l’eccitazione o la concentrazione durante il processo interattivo comparativamente lento del sesso reale.
In aggiunta, molti utenti hanno inconsciamente associato l’anonimità
con l’eccitazione, e come risultato non riescono a raggiungere o ad apprezzare l’intimità che spesso accompagna il sesso reale. Numeri da record di uomini riferiscono di non essere in grado di completare atti sessuali che coinvolgono un’altra persona in carne e ossa. Un recente
studio della Università del Kansas ha riportato che il 25 per cento di giovani uomini ha detto che fingeva di avere orgasmi con le donne perché non riusciva ad avere orgasmi senza pornografia.
Perché
la pornografia provoca dipendenza?
L’atto di guardare la pornografia implica un legame tra cervello, immagini e la pornografia mostrata. Questo processo di legame neurale induce l’immediata imitazione mentale che ha luogo quando le persone guardano rappresentazioni di qualsiasi comportamento, particolarmente un comportamento che ha qualità eccitanti. Le sostanze chimiche prodotte dall’azione dei neurotrasmettitori creano sensazioni piacevoli. Chi guarda vuole avere una sensazione sempre maggiore. Tutte le persone che guardano [la pornografia] sono potenzialmente dipendenti, perché non solo riescono a raggiungere l’orgasmo grazie alla pornografia, ma possono potenzialmente sviluppare un attaccamento neurologico ad essa. Spesso non si rendono conto dei modi in cui le loro relazioni con la pornografia hanno iniziato a rimpiazzare quelle con altre persone.
Molti uomini rifiutano il sesso reale,
preferendone la versione sintetica persino quando hanno delle partner con cui sono presenti opportunità per il sesso. Spengono la connessione
e l’intimità che il sesso reale può offrire. Si ritirano nella pornografia per sfuggire alla sfida di relazioni mutate e più impegnative con le donne. Molti evitano persino di instaurare una relazione in favore di un legame apparentemente sicuro, isolato e anonimo con immagini artificiali sullo schermo del computer. Sebbene la frazione di donne che guardano la pornografia e sono dipendenti da essa non esprimano in genere la diminuzione del desiderio di avere un reale rapporto sessuale con un partner, condividono [con gli uomini] l’inabilità di masturbarsi o di raggiungere l’orgasmo senza la pornografia o immagini pornografiche.
Inizialmente, maggiori numeri di donne hanno riferito di sentirsi perpetuamente turbate e sessualmente rifiutate dai loro partner maschili. Anche gli uomini sono ora disturbati dalla loro crescente disfunzione sessuale e dipendenza dalla pornografia.
L’immersione nella pornografia è
sia la causa che il risultato della cupa solitudine nel tentativo di
relazionarsi con gli altri in un’America guidata dal profitto con una
alterata prospettiva di genere. La pornografia fornisce un mercato lucrativo
che vende i suoi prodotti per mascherare la paura degli uomini eterosessuali
delle mutate aspettative di genere. Il modo in cui il capitalismo e
la solitudine si alimentano l’un l’altro è una realtà, mentre crescenti
numeri di uomini e donne rinunciano innumerevoli opportunità di intimità
in favore dell’esperienza di stare da soli di fronte a immagini prefabbricate
e guidate dal profitto, che spesso contengono messaggi polarizzanti
e divisivi circa le relazioni di genere e la sessualità. Scelgono esperienze
solitarie, acquisite, piuttosto che quelle reciproche – persino negli
atti sessuali che sono, per loro stessa natura e descrizione, atti di
unione, fisicamente, psicologicamente, simbolicamente e forse spiritualmente.
La posizione egemonica degli uomini
eterosessuali è stata distrutta mentre l’incessante ricerca capitalista
del profitto ha eliminato e spostato all’estero i lavori e abbassato
gli stipendi. Uomini e donne potrebbero aver raggiunto l’uguaglianza
e il desiderato reciproco senza la distruzione capitalista, guidata
dal profitto, delle nostre vite economiche e personali. Ci sono modi
non capitalistici, come unirsi insieme per costringere il governo degli
Stati Uniti a fornire servizi che consentano alle donne e agli uomini
di lavorare insieme come pari fuori e dentro le mura domestiche. La
distruzione dell’economia degli Stati Uniti ha lasciato le donne con
il fardello di fare tutto da sé e ha reso gli uomini apatici, spodestati,
disfunzionali e solitari. Il mercato della pornografia ha offerto un
rifugio dal relitto che il capitalismo ha contribuito a creare.
Adesso dobbiamo affrontare lo strano
trionfo del profitto sull’esperienza condivisa. Il capitalismo ha inquinato
l’esperienza della connessione reciproca nei nostri stessi letti e nel
nostro stesso corpo. Il fallimento del capitalismo nel fornire sufficienti
posti di lavoro, possibilità di prosperità, stipendi decenti e servizi
sociali ha portato le masse ad aggrapparsi a pseudosoluzioni solitarie
che peggiorano infine la qualità di vita. La pornografia è una di
queste.
Emergere dal capitalismo e dalla
solitudine
Come possiamo emergere da questa epidemia
di isolamento personale e di solitudine? Come possiamo metterci in relazione
da pari per cambiare queste cose? La speranza di raggiungerci a vicenda
sta iniziando a mobilizzare il 99 per cento degli americani spodestati
e precedentemente isolati nell’America capitalista. Uomini e donne lesbiche,
gay, bisessuali, trans ed eterosessuali di tutte le razze ed etnicità
stanno iniziando ad affermare che apparteniamo al 99 per cento e che
possiamo incominciare a costruire un movimento insieme come pari. Sta
succedendo. Movimenti di occupazione si stanno diffondendo in tutta
l’America e stanno
prosperando nonostante la brutalità e la repressione della polizia.
Il movimento del 99 per cento è
caratterizzato da decisioni prese democraticamente, dal rispetto, dalla
trasparenza e dall’uguaglianza di razza e genere. Insieme, le persone
si sforzano di porre fine alla dominanza dell’1 per cento dei profittatori
che per loro interesse hanno trascinato l’America nella povertà economica
e affettiva. I movimenti di occupazione forniscono possibilità di vita
migliore con opportunità e connessione per tutti. Sono la nostra speranza.
Fonte: Capitalism and Loneliness: Why Pornography Is a Multibillion-Dollar Industry
29.12.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI
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