Un’altra storia di discriminazione è culminata stamattina in un gesto disperato a San Severo, Foggia. Un uomo è andato al comune per richiedere un certificato, ma è stato bloccato all’ingresso perché senza tessera verde. Lui si ribella, e riesce a raggiungere l’ufficio di gabinetto dove i vigilanti lo bloccano e lo riportano all’uscita. Qui monta la rabbia, probabilmente, e l’esasperazione per aver subito una discriminazione arbitraria, eccessiva, insensata. All’ora l’uomo sale sulla sua uno e si lancia verso il portone di Palazzo dei Celestini, l’ex monastero settecentesco che ospita il municipio della cittadina, sfondandolo e finendo su una panda parcheggiata nel cortile, abbattendo anche l’impalcatura dei lavori di restauro. L’uomo, illeso, è stato identificato dai vigili.
Nessun ferito, per fortuna, ma se un libero cittadino arriva a compiere un gesto di tale gravità, è dovere che una società civile si faccia qualche domanda. La responsabilità è dello stato, di questo governo che sta attuando una politica tanto vessatoria e incostituzionale da generare il paradosso della giusta disobbedienza, quando la legge è una palese discriminazione – esattamente il contrario di quello che dice l’ibrido Cacciari.
Certo, sfondare un portone non è un atto di disobbedienza ragionato e civile, ma come sa il giurista più avanzato il delitto, al di là del giudizio in sé, è sempre una testimonianza di disagio che le istituzioni sono obbligate ad ascoltare e considerare. E l’incalzare subdolo di un governo para-costituzionale (quando non apertamente anti), che adotta verso una parte dei cittadini – quelli che scelgono di proseguire la via costituzionale – politiche punitive che tolgono il lavoro e negano servizi senza alcun valore sanitario, una comunicazione che dileggia e minaccia, non può non aspettarsi che monti la rabbia sociale. Quest’ultima, lungi dall’avere alcuna efficacia sul piano delle rivendicazioni di libertà, è anzi utilissima al gioco della “distruzione creativa” della nostra nazione targata Neocon e in cui Herr Mario e i suoi sono i primi della classe.
Complice la diffusione massima che ne danno i media di regime, l’esasperazione sociale è ingrediente fondamentale per destabilizzare l’economia e la società civile di un popolo sovrano. Pertanto, i resistenti devono guardarsi dal diffondere e celebrare azioni di questo tipo: è il guano in cui sguazza certa polizia politica, che ben sa come la violenza sia direttamente proporzionale alla repressione.
MDM 10/02/2022
Fonti https://www.foggiatoday.it/cronaca/auto-sfonda-comune-san-severo-no-green-pass.html