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Causale: Raccolta fondi
I ricchi e i potenti lasciano
il Bilderberg di quest’anno
DI CHARLIE SKELTON
Guardian.co.uk
Nella sua via di ritorno dal Bilderberg,
il magnate dell’acciaio russo Alexei Mordashov si è trascinato verso
il checkpoint dell’aeroporto su un mini-furgone con i vetri
oscurati. Eccolo qui (nella foto), sul punto di salire sul suo jet privato all’aeroporto
di St. Moritz.
Bella borsa. Non arrivi ad avere un
patrimonio di 18,5 miliardi di dollari senza aver sviluppato un certo
gusto per gli accessori di classe. L’unico set di bagagli con più
classe che abbiamo visto in tutta la conferenza è stata la grande valigia
sciccosa, portata da… bene… vediamo se riuscite a indovinare dalle
gambe. E dallo stemma sul fianco del jet…

Esatto, ricercatori di delegati, è
la Regina Beatrice d’Olanda! Proprio un peccato che siamo riusciti
a vederle solo le ginocchia e che non ci hanno permesso di dare la nostra
sbirciatina annuale alla sua chioma gloriosa stile Molly Sugden. E ancora dobbiamo goderci il mulinello bicolore
di Fu Ying (Viceministro cinese degli Affari Esteri e attuale Ambasciatore
della Cina nel Regno Unito) durante la passeggiata
nella natura di Lord Mandelson.
Ecco un qualcosa che ce lo ricorda:
Fu Ying che girella con Neelie Kroes, Commissario Europeo per l’Agenda
Digitale e Vice Presidente della Commissione Europea.

Il premio per la peggiore capigliatura
della conferenza va dato all’investitore nel settore delle tecnologie
Peter Thiel, co-fondatore di Paypal. Credo che se tu vali solo un paio
di miliardi di dollari e se possiedi solo il 3% of Facebook, non ti
puoi permettere altro che una tintura di capelli Tesco Value.

E poi stavo pensando: sono in Svizzera,
mi adeguo ai loro colori nazionali. Sono tentato di avvicinarlo per
avere dei capitali per lanciare una tintura nanotecnologica peer-to-peer.
Il Thiel post-Bilderberg sembrava un
po’ scontroso all’aeroporto. Può darsi che si sia preso una sbronza
dopo il discoparty tenuto dopo il compleanno di David Rockefeller.
Oppure la discussione su “Social Networks: Connettività e Istanze
di Sicurezza” non è andata come lui voleva.
Thiel è un buon Bilderberger,
visto che un fan dichiarato del mercato globale e del futuro con una
moneta unica mondiale. Per lui “tutto
quello che è politico rappresenta un qualcosa che si oppone alla globalizzazione”. Forse ha incuriosito i politici presenti con
la sua visione secondo cui “se ci sarà ancora una globalizzazione
mondiale dell’economia, i governi saranno sempre più reazionari,
in un modo che si opporrà al progresso. E dovremo fare delle scelte
molto drastiche.”
Il liberismo mercatista di Thiel calza
a pennello con il desiderio del Bilderberg di vedere il collasso della
sovranità nazionale per sostituirla con enti (e aziende) sovranazionali.
Thiel da sempre celebra l’individuo e le scelte individuali. Ma in
un mondo senza governi, senza politica, non c’è molto che si possa
frapporre tra il suo individuo pieno di potere e le multinazionali senza
ostacoli.
Potresti pensare che i manifestanti
fuori dal Bilderberg siano in larga parti anti-governativi. E in effetti
scoprirai, in fondo, che sono tutti anti-governativi visto che considerano
un’efficace rappresentanza all’interno di in un sistema democratico
sovrano come la migliore difesa contro l’onnipotente economia globale.
Sanno che tra i frequentatori del Bilderberg
puoi trovare il Presidente di Novartis, Daniel Vasella. C’è il Presidente
di Coca-Cola Hellenic Bottling Company, George A. David. E poi
Marcus Agius, il Presidente di Barclays PLC. Gli attivisti sanno che
le intenzioni di questi bravi ragazzi non sono quelle di perseguire
gli interessi della gente comune.
E come mai? Perché sono uomini
d’affari. Il pubblico non ha votato Jeff Bezos perché prendere il
suo posto in Amazon. E non si aspettano una rappresentanza da
Peter Brabeck-Letmathe, Presidente di Nestlé, che si può vedere nel
percorso verso il suo jet privato:

E può darsi che abbiano votato
per George Osborne.
È proprio di buon auspicio il fatto
che il nostro Cancelliere ha trascorso quattro giorni al summit
del Bilderberg lottando per gli interessi del popolo britannico. I delegati
hanno dibattuto, tra le altre cose, di “Disciplina
del Bilancio”, il che
ci porta a pensare che avremo di fronte tempi molto duri. Ma lo sapete
cosa? Andrà tutto a posto. Osborne ha il nostro appoggio.
Se voleste sapere di cosa ha discusso
il Cancelliere al Bilderberg, e sapere quali risultati ha raggiunto,
basterà vedere uno dei resoconti della BBC da St. Moritz.
O far proprie le analisi della CNN. Oppure leggere le opinioni
dell’Independent. O scoprire cosa ha combinato l’analista
politico del Daily Telegraph nel suo viaggio alla conferenza. Oppure
ascoltare Radio 4.
O guardare Sky News. O leggere
l’Express. O il Washington Post. O seguire i gossip
raccolti nell’evento dall’Huffington Post.
Oppure basta aprire il Guardian.
Oh mio Dio, che idea balzana. Immaginatevi
se nessuno dei giornalisti della stampa britannica si fosse preoccupato
di dare notizie su questa fondamentale riunione internazionale! Pensate
se la BBC non avesse inviato un gruppo di inviati! Immaginatevi
se George Osborne non fosse stato intervistato dai pesi massimi del
giornalismo politico sul suo viaggio in veste ufficiale da Cancelliere
in quello che è forse il più importante forum politico dell’anno
al mondo! Ah ah ah ah ah ah, scusate, mi sono solo divertito un po’.
Dove ero rimasto?
Ah, sì. All’aeroporto. Con Alexei
Mordashov.
So che ne avete fin sopra ai capelli
delle analisi dei media sulla conferenza di quest’anno, ma
ora farò una ramanzina dura, ma di poche pretese, per spiegare perché
Mordashov è venuto a St. Moritz.
Alcuni anni fa l’oligarca sentenziò:
“Abbiamo l’intenzione di formare la più grande compagnia dell’acciaio
di tutto il mondo”. Fino ad ora è riuscito a rendere Serverstal
la più grande azienda russa del settore. Ma solo la nona al mondo.
Queste sono proprio le delusioni della vita che ti tolgono il sonno.
Mordashov è il solo (tra quelli dichiarati) delegato russo al Bilderberg
2011. E allora perché è stato invitato? Presumibilmente non aveva
granché da dire sui “Cambiamenti Demografici” o riguardo
i “Social Networks“. Credo che l’argomento “Aree
in Conflitto” poteva essere più vicino a qualcosa che fosse a
lui utile.
Ecco cosa penso. Tornando al 2003, Mordashov fu il rappresentante di
Vladimir Putin alle elezioni del 2004. Nel 2006 Mordashov disse al
Financial Times che, “da buon cittadino responsabile”,
avrebbe consultato il governo prima di prendere decisioni di una certa
importanza.
Quello che era in cima alla lista delle discussioni sulle “Aree
in Conflitto ” deve essere stata la Libia. E sappiamo che Vladimir
Putin ha recentemente deriso la Risoluzione 73 del Consiglio delle Nazioni
Unite, definendola “sbagliata e fallace” perché “permette
a chiunque di fare qualsiasi cosa, di prendere ogni iniziativa contro
uno stato sovrano”. Forse Mordashov è al Bilderberg perché Putin
ha detto che l’azione in Libia “mi ricorda delle chiamate alle
crociate del Medioevo?” È lì perché Putin ha chiesto, parlando
dell’intenzione della NATO di colpire Gheddafi: “Chi ha il diritto
di giustiziare quest’uomo, indipendentemente da chi egli sia?”
Mordashov è un ponte sospeso per Mosca?
Può darsi che qualcuno meglio qualificato di me possa dare una risposta.
Fonte: http://www.guardian.co.uk/world/blog/2011/jun/13/bilderberg-2011-switzerland
13.06.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE
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