I beta-glucani, polisaccaridi naturalmente presenti nella parete cellulare dei cereali, in particolare avena e orzo, si sono dimostrati efficaci nel ridurre il livello di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità). Lo ha dimostrato uno studio in doppio cieco pubblicato sulla rivista internazionale Nutrients che è stato condotto da ricercatori dell’Ospedale Universitario Sant’Orsola Malpighi di Bologna su un campione di 83 partecipanti.
Il COLESTEROLO LDL, conosciuto comunemente come ‘colesterolo cattivo’, a livelli elevati può aumentare il rischio di sviluppare malattie coronariche. La ricerca ha evidenziato che includendo 3 grammi al giorno di beta-glucani di avena nella dieta è possibile ridurlo in media del 12% dopo 4 settimane e fino al 15% dopo 8 settimane di integrazione.
Scrivono a riguardo gli autori: “Durante la fase placebo, i soggetti non hanno riscontrato alcun cambiamento statisticamente significativo nei parametri valutati. Al contrario, l’integrazione attiva ha ridotto i livelli medi di LDL-C dal basale del 12,2% (IC 95%: da -15,4 a -3,8) dopo 4 settimane e del 15,1% (IC 95%: da -17,8 a -5,9) dopo 8 settimane.”
I ricercatori hanno anche constatato che i livelli di colesterolo dei partecipanti sono tornati a quelli originari una volta cessata l’assunzione dei beta-glucani e da questo hanno dedotto l’importanza dell’assunzione giornaliera e costante al fine di ottenere risultati clinicamente rilevanti a lungo termine.
Inoltre, hanno sottolineato la possibilità che la formulazione testata, da sciogliere nell’acqua prima del consumo, sia risultata particolarmente efficace per la maggiore possibilità delle fibre di legare in questo modo il colesterolo e i suoi metaboliti. “La capacità delle fibre alimentari solubili di formare soluzioni viscose che prolungano lo svuotamento gastrico e inibiscono il trasporto di trigliceridi e colesterolo attraverso l’intestino è una spiegazione plausibile della loro capacità di ridurre i livelli di LDL-C. Le conseguenze dell’aumentata viscosità del contenuto luminale si manifestano attraverso l’amplificazione dello spessore dello strato d’acqua e la diminuzione dell’assorbimento di colesterolo dal lume intestinale.”
Lo studio presenta un limite: il periodo di osservazione è stato breve e gli stessi autori precisano che sarebbero necessari ulteriori studi per valutare eventuali fenomeni di adattamento che potrebbero verificarsi nel tempo a causa di cambiamenti nella composizione del microbiota intestinale. Tuttavia, è interessante perché è il primo studio clinico controllato con placebo che testa l’effetto della supplementazione di beta-glucani dell’avena su un ampio campione di popolazione aderente alla dieta mediterranea. “Ciò è di particolare interesse” – precisano gli autori – “perché l’alto contenuto di fibre della dieta mediterranea potrebbe teoricamente aver ridotto l’effetto della supplementazione di beta-glucani sui lipidi sierici, mentre ciò in realtà non si è verificato”.
P.S.
Al di là dell’importanza della dieta (che dovrebbe anche essere ricca di acidi grassi insaturi e cibi contenenti sostanze antiossidanti) tieni presente che anche l’attività fisica regolare è un importante fattore capace di ridurre il colesterolo totale e favorire quello buono (HDL).
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VB