DI ANDREW G. MARSHALL
Global Research
Lo scenario del Bilderberg
Domenica, 8 Giugno 2008, ha segnato l’ultimo giorno del meeting annuale del Bilderberg, che
quest’anno si è tenuto a Chantilly, in Virginia. Gli “American Friends of Bilderberg”, un gruppo
americano del fronte Bilderberg, che organizza la lista dei partecipanti americani alla conferenza
annuale, quest’anno ha insolitamente diffuso un comunicato stampa. Questo diceva che “la
Conferenza avrebbe trattato soprattutto di: un mondo senza il nucleare, cyber terrorismo, Africa,
Russia, finanza, protezionismo, relazioni USA-Europa, Afghanistan e Pakistan, Islam ed Iran.
Erano attesi circa 140 partecipanti.” [1]
Il Bilderberg, che si incontra ogni anno dal 1954, è un gruppo internazionale fortemente segreto
di esperti in vari settori, (e qualcuno dice una formazione politica), composto da rappresentanti
dell’America del Nord e dell’Europa occidentale, e fu fondato da Joseph Retinger, dal Principe
Bernhard d’Olanda e dal Primo Ministro belga Paul Van Zeeland. Il Comitato Guida, composto
da circa 30 persone (la cui lista ufficiale non è disponibile), “ha stabilito che avrebbe invitato
ogni anno 100 persone fra le più potenti d’Europa e del Nord America, per incontrarsi a porte
chiuse in vari hotel esclusivi. Il gruppo tiene a sottolineare l’importanza della segretezza: quello
che viene detto ad una conferenza Bilderberg rimane nell’ambito della conferenza stessa.” [2]
Di norma la Conferenza Bilderberg si tiene in Europa per tre anni consecutivi, per poi spostarsi
in Nord America il quarto anno.Tuttavia, la precedente conferenza nordamericana è stata tenuta
a Ottawa nel 2006. Come mai allora hanno infranto la tradizione tenendo la conferenza in Nord
America quest’anno? Le congetture abbondano su una discussione circa un possibile attacco
all’Iran, sulla crisi economica mondiale focalizzata in America, così come sulle attuali elezioni
presidenziali negli Stati Uniti.
[Il primo meeting del Bilderberg nel 1954]
La Conferenza Bilderberg è stata per lungo tempo un forum importante per presentare promettenti
politici di nazioni occidentali al fior fiore della finanza mondiale: capi delle principali compagnie
multinazionali, banche e gruppi finanziari mondiali, organizzazioni governative internazionali,
istituti di ricerca, persone di potere come David Rockefeller e diversi regnanti europei, come
la Regina Beatrice d’Olanda, figlia del membro fondatore, il Principe Bernhard, come anche la
Regina Sofia ed il Re Juan Carlos di Spagna.
Secondo il The Globe and Mail, molti fra i Primi Ministri canadesi, in passato (spesso prima di
diventare Primo Ministro), hanno preso parte ad una Conferenza Bilderberg come ospiti, inclusi
Pierre Trudeau, Jean Chretien, Paul Martin e Stephen Harper [3]. Tony Blair frequentava il Bilderberg
prima di diventare Primo Ministro [4], così come Gordon Brown, l’attuale Primo Ministro inglese,
il quale ha recentemente fatto appello alla necessità di stabilire un “nuovo ordine mondiale.”[5]
È piuttosto interessante che, come riportato dal Washington Post, Vernon E. Jordan, un dirigente
americano molto potente, che siede ai tavoli di diverse compagnie, incluse American Express,
Xerox, J. C. Penney, e Sara Lee, per citarne alcune, sia anche un amico molto intimo dell’ex
presidente Bill Clinton. Comunque sia, “fu Jordan il primo a presentare l’allora governatore
Clinton ai leader mondiali alla loro annuale conferenza Bilderberg tenutasi in Germania nel 1991.
Molti governatori cercano quell’entrata in scena; soltanto Clinton venne preso sul serio a quel
meeting, perché Vernon Jordan disse che lui andava bene.”[6] In seguito Clinton divenne Presidente.
Barack e il Bilderberg
Ultimamente si è molto discusso della possibilità che Barack Obama abbia partecipato alla recente
conferenza Bilderberg in Virginia. Questa congettura è sorta nel momento in cui Barack Obama e
Hillary Clinton si sono furtivamente recati ad un meeting segreto mentre erano in Virginia. Come
riportato dall’AP, “I giornalisti che viaggiavano con Obama ebbero la sensazione che qualcosa
stesse accadendo fra i due quando arrivarono all’Aeroporto Internazionale Dulles dopo un evento
nella Virginia settentrionale, e Obama non era a bordo dell’aereo. Alla domanda su dove fosse il
senatore dell’Illinois, Robert Gibbs (portavoce di Obama) ha sorriso rifiutandosi di commentare.”[7]
La stampa che aveva viaggiato con Obama non venne a conoscenza del meeting segreto fino a
quando l’aereo sul quale pensava che Obama fosse presente non cominciò a spostarsi sulla pista,
suscitando parecchie domande irritate da parte dei giornalisti nei confronti del portavoce di Obama,
Robert Gibbs. Un giornalista chiese a Gibbs: “Perché non ci è stato detto di questo meeting finché
non siamo saliti sull’aereo, le porte si sono chiuse e l’aereo stava ormai per decollare?” e Gibbs
rispose: “Il senatore Obama desiderava fare alcuni incontri, altri avevano il desiderio di incontrarlo
stanotte in privato e questo è tutto.” Alla domanda seguente: “C’è più di un meeting, c’è più di
una persona con cui si incontrerà?” Gibbs rispose semplicemente: “Non entrerò nei dettagli del
meeting.” Più tardi tornò a ripetere che: ” Vi era il desiderio di fare alcuni incontri stasera, lui era
interessato a farli, altri erano interessati a farli, ed a farli in maniera privata.”[8]
Venerdì 6 giugno è stato riferito che Jim Tucker, un segugio alle calcagna di Bilderberg, ” ha
chiamato in giornata l’ufficio di Obama chiedendo se egli avesse partecipato al meeting del
Bilderberg. Una portavoce della campagna elettorale si è rifiutata di parlarne, ma non avrebbe
negato che Obama vi avesse preso parte.”[9]
Il Bilderberg sceglie il vicepresidente di Obama
Come riportava il Financial Times a maggio di quest’anno, Barack Obama ha incaricato James A.
Johnson, l’ex amministratore delegato della Fannie Mae, “di condurre una commissione segreta allo
scopo di fornire una rosa di candidati in corsa per la vicepresidenza.” Di una rosa di candidati si è
discusso nell’articolo, che citava, oltre ad Hillary Clinton, “Jim Webb, l’ex segretario della marina
militare, veterano del Vietnam e senatore per la Virginia; Tim Kaine, governatore della Virginia;
John Edwards, l’ex candidato alle vice-presidenziali nel 2004; Ted Strickland, governatore
dell’Ohio; e Kathleen Sebelius, governatore del Kansas.” Altre potenziali nomine includono
“Sam Nunn, l’ex presidente della commissione delle forze armate al Senato, e Wesley Clark,
l’ex capo della Nato in Europa.” [10]
James A. Johnson, l’uomo al quale Obama ha chiesto di scegliere chi dovesse concorrere per
la vicepresidenza, giocò lo stesso ruolo per John Kerry nel 2004, e a quel tempo scelse John
Edwards. Come riportava allora il New York Times, “In molti hanno puntato alla segreta ed
esclusiva conferenza Bilderberg di circa 120 persone, che quest’anno ha incontrato i favori di
Henry A. Kissinger, Melinda Gates, e Richard A. Perle a Stresa, in Italia, nei primi di giugno,
come aiuto per lui (Edwards) nel conquistare il cuore di Kerry. Edwards si è espresso così
bene in un dibattito con il repubblicano Ralph Reed sulla politica americana che la platea ha
infranto le regole del Bilderberg applaudendo prima che la sessione si concludesse.” Il Times
riportava inoltre: “La sua performance al Bilderberg è stata rilevante,” ha detto un amico di
Mr. Kerry che era presente. “Si riferiva direttamente a Kerry. C’erano altri riferimenti al suo
operato. Direttamente o indirettamente, non ho dubbi che si riferisse a Mr. Kerry e a come abbia
lavorato bene.” [11]
James A. Johnson, vice presidente di Perseus, una società di intermediazione finanziaria, è anche
fra i direttori di Goldman Sachs, Forestar Real Estate Group Inc., KB Home, Target Corporation
e United Health Group Inc.; è anche un membro dell'”American Friends of Bilderberg”, del
Council on Foreign Relations, della Commissione Trilaterale, ed è anche fiduciario onorario della
Brookings Institutution [12]. È probabile che il candidato alla vicepresidenza di Obama venga scelto da
Johnson alla conferenza Bilderberg di quest’anno.
Fra gli ospiti illustri di quest’anno ci sono il governatore del Kansas, Kathleen Sebelius, che,
secondo quanto riportato dal Financial Times, era nella rosa dei candidati scelti da Johnson.
Infatti Sebelius è l’unica persona menzionata nell’articolo del Financial Times fra i possibili
candidati alla vicepresidenza che figura ufficialmente nella lista dei partecipanti alla
conferenza Bilderberg [13]. Questo potrebbe essere un segno che sia lei la prescelta? Il tempo
ce lo dirà. Del resto, al meeting era presente anche Tom Daschle, un altro esponente
democratico che forse si sta preparando a rientrare in politica.
Non dimentichiamo McCain
Il fatto che la popolarità di Obama superi di gran lunga quella di McCain, non è una ragione
sufficiente per ignorare l’altro candidato. Dopo tutto, l’élite non ignora mai completamente uno
dei candidati, e difatti si assicura di tenerli entrambi, accuratamente conservati, nelle proprie
tasche. Gli ospiti del meeting Bilderberg di quest’anno includevano il governatore repubblicano
del South Carolina, Mark Sanford, così come il segretario di Stato Condoleezza Rice,[14] la quale
rappresenterebbe una scelta politica astuta per McCain, per riguadagnare terreno sul primo
candidato nero alle presidenziali.
McCain ha inoltre ricevuto sostegno dagli ex segretari di Stato Henry Kissinger, il Generale
Alexander Haig, Lawrence Eagleburger e George P. Shultz [15]. Questi uomini hanno la loro
influenza, dato che Henry Kissinger e George Shultz erano anche presenti al meeting di
quest’anno [16]. È anche interessante notare come George P. Shultz “fosse associato alla presidenza
di Bush in passato, avendo presentato il governatore del Texas a Condoleezza Rice nel 1998,
presso l’Istituto Hoover.”[17] È plausibile che Condi si stia accuratamente preparando per una
carica più alta, o si trova al meeting semplicemente per discutere di politica estera?
Altra nota importante, McCain aveva un evento di beneficenza tenuto per lui a Londra, ospitato
“per gentile concessione di Lord Rothschild OM GBE [Ordine al Merito e Cavaliere di Gran
Croce dell’Impero Britannico] e l’Onorevole Nathaniel Rothschild.” Come si leggeva sul
Washington Post: “I biglietti per l’evento solo su invito costano dai $1,000 ai $2,300.”[18] Il Post
più tardi riportava: “I benefattori si sono rifiutati di parlare della raccolta di fondi, o di dire
quanti soldi fossero stati raccolti, e McCain si è allontanato di corsa sotto la pioggia per evitare
i giornalisti. Un ospite ha detto che al pranzo erano presenti circa 100 persone. Se ognuno di
loro avesse contribuito al massimo, si sarebbe potuta stimare una raccolta di circa $230,000 di
fondi per la campagna elettorale.”[19]
NOTE
1 Press Release, Bilderberg Announces 2008 Conference. Yahoo Finance: June 5, 2008:
http://biz.yahoo.com/bw/080605/20080605006246.html?.v=1
2 CBC News Online, Informal forum or global conspiracy? CBC News: June 13, 2006:
http://www.cbc.ca/news/background/bilderberg-group/
3 Alexander Panetta, Secretive, powerful Bilderberg group meets near Ottawa. The Globe and Mail: June 8, 2006: http://www.theglobeandmail.com/servlet/story/RTGAM.20060608.wbilder0608/BNStory/National/home
4 WND, Bilderbergers set to meet in D.C. World Net Daily: June 4, 2008:
http://www.wnd.com/index.php?fa=PAGE.view&pageId=66198
5 Steve Watson, So Who Is Gordon Brown? Infowars.net: May 17, 2007:
http://www.infowars.net/articles/may2007/170507_Gordon_Brown.htm
6 Marc Fisher, Jordan Is Comfortable With Power. And With Himself. The Washington Post: January 27, 1998:
http://www.washingtonpost.com/wp-srv/politics/special/clinton/stories/jordan012798.htm
7 AP, Obama and Clinton meet, discuss uniting Democrats. The Associated Press: June 6, 2008:
http://ap.google.com/article/ALeqM5g-qGLDs-gAnZiUXD2NU51ry3j3dwD914B1O00
8 Steve Watson, Press Let Rip At Obama Spokesman Over Exclusion From Secret Meeting. Infowars.net: June 6, 2008: http://infowars.net/articles/june2008/060608Exclusion.htm
9 Paul Joseph Watson, Obama’s Office Won’t Deny Senator Attended Bilderberg. Prison Planet: June 6, 2008:
http://www.infowars.com/?p=2572
10 Edward Luce, Running mate speculation gathers pace. The Financial Times: May 23, 2008:
http://us.ft.com/ftgateway/superpage.ft?news_id=fto052320080508021175&page=2
11 Jodi Wilgoren, THE 2004 ELECTION: THE PROCESS. New York Times: July 7, 2004
12 Goldman Sachs, About Us: Board of Directors: James A. Jonhson:
http://www2.goldmansachs.com/our-firm/about-us/leadership/board-of-directors.html#JamesA.Johnson
13 AFP, BILDERBERG 2008 ATTENDEE LIST. American Free Press:2008:
http://www.americanfreepress.net/html/bilderberg list_2008.html
14 AFP, BILDERBERG 2008 ATTENDEE LIST. American Free Press: 2008: http://www.americanfreepress.net/html/bilderberg_list_2008.html
15 Klaus Marre, McCain gets support from former secretaries of state. The Hill: April 10, 2007:
http://thehill.com/campaign-2008/mccain-gets-support-from-former-secretaries-of-state-2007-04-10.html
16 AFP, BILDERBERG 2008 ATTENDEE LIST. American Free Press: 2008: http://www.americanfreepress.net/html/bilderberg_list_2008.html
17 Daniel Henninger, Father of the Bush Doctrine. The Wall Street Journal: April 29, 2006:
http://www.opinionjournal.com/editorial/feature.html?id=110008308
18 Matthew Mosk, Senator’s Supporters Are Invited to Lunch With a Lord. The Washington Post: March 15, 2008: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2008/03/14/AR2008031403897.html
19 Michael D. Sheer, Americans Dash Through Rain to McCain’s London Fundraiser. The Washington Post: http://blog.washingtonpost.com/the-trail/2008/03/20/americans_dash_through_rain_to.html
Andrew G. Marshall ha contribuito a rompere l’assenso sul cambiamento climatico in un rinomato
articolo del 2006, intitolato Global Warming A Convenient Lie, nel quale metteva in discussione le
implicite affermazioni nel documentario di Al Gore. Secondo Marshall, “proprio quando qualcuno inizia
a dire che ‘il dibattito è finito’, attenzione, perché il concetto fondamentale alla base di tutte le scienze
è che il dibattito non è mai finito”. Andrew Marshall ha anche scritto sulla militarizzazione dell’Africa
centrale, sui problemi di sicurezza nazionale e sul processo di integrazione del Nord America.
Collabora anche a GeopoliticalMonitor.com. Attualmente fa il ricercatore presso il Centre for Research
on Globalization (CRG) a Montreal, e studia Storia e Scienze Politiche alla Simon Fraser University,
British Columbia.
Titolo originale: “Barack O’Bilderberg: Picking the President”
Fonte: http://www.globalresearch.ca/
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09.06.2008
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CINZIAB
VEDI ANCHE: BILDERBERG 2008, NATURALMENTE NESSUNO NE PARLA