DI BEPPE PALUMBO
Caro Come don Chisciotte,
Viviamo bombardati da informazione
spazzatura, da set cinematografici creati per chi si informa con i mainstream
e non solo…
Quelli che scappano da questo set,
che lo riconoscono, nel migliore dei modi sono “complottisti ” nel
peggiore dei modi vale il collasso dell’informazione «All’epoca
della guerra contro Saddam, ammoniva un consigliere di Bush,
rivolto a Ron Suskind, del New York Times:
“La gente come lei vive in quella che noi chiamiamo la comunità
basata sulla realtà”. Dove ci si illude
“che le soluzioni emergano dal giudizioso studio di una realtà
comprensibile. Oggi il mondo non funziona più
così. Noi siamo un impero. E mentre agiamo, creiamo la nostra realtà.
E mentre voi giudiziosamente studiate quella realtà, noi agiamo di
nuovo, producendo nuove realtà, che voi potrete studiare. Noi siamo
gli attori della storia. E a voi, a tutti voi, resta di studiarla”» Il collasso dell’informazione
Le terribili parole le ha definite
Stefano Garancini, il cui articolo è stato postato anche su CDC.
Ecco, a noi, tutti noi, non rimane
che studiare e mentre si studia l’11.9.2001 (tra cui il bellissimo il
capro espiatorio su DOONESBURY – CAPRO ESPIATORIO: 11 SETTEMBRE!) si profilano altri set cinematografici più terribili… he noi studieremo.
Abbiamo studiato la guerra di Libia e… studieremo altre preannunciate guerre.
Noi studiamo e discutiamo mentre loro fanno la storia. Un set cinematografico non è la storia (anche un bambino sapendolo direbbe che non è vero), ma quanti “bambini”, non sapendolo, si convincono che così è la storia. Il meccanismo virtuoso è che più i “bambini ” si convincono più la storia si concretizza… e una volta che si concretizza i boccaloni diranno, ad uso dei “bambini”, che il complottista è un cretino. Così si chiude il cerchio.
Ritengo che il primo crimine è la lingua, la parola.
Con le parole costruiscono i set cinematografici.
La parola Guerra la comprendono tutti, intervento umanitario serve a depistare e ad annacquare il ripudio alla guerra e a concretizzare la guerra.
Rapina, saccheggio lo intendono tutti, “lo vogliono i mercati” lo intendono in pochi e serve a sviare dai nomi dei saccheggiatori e loro complici e a concretizzare il saccheggio e la rapina.
Se si avesse la forza i registi (ed i servi più compromessi) di questi set cinematografici verrebbero spazzati via… ma non si ha la forza…
Questo come premessa.
Detto questo faccio una proposta, un appello, sperando che sia fatto vostro, su guerra e…
Oggetto: art. 11 Costituzione
«L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.»
Il 16 febbraio 2011 il Presidente Napolitano Giorgio ha promosso un convegno su «lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale».
Comunicato su http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=4&key=11318
Tra gli studiosi e accademici che vi hanno partecipato si cita D’Amato Giuliano e De Mauro Tullio.
Il primo è presidente dell’Istituto della Lingua italiana, il secondo è presidente della Fondazione Bellonci.
Su 21 febbraio 2011- La lingua italiana fattore portante dell’identità nazionale vi sono gli interventi di tutti quelli che vi hanno partecipato, anche di Giuliano Amato e Tullio De Mauro che oltre essere “intellettuali” sono stati anche rilevanti politici.
Il fattore portante della lingua per l’identità nazionale è tanto portante che la Fondazione Bellonci ha assegnato il Premio Strega speciale anno 2006 alla Costituzione perché «la nostra Carta costituzionale, certo, non è un testo letterario… Ma la nitidezza senza equivoci di tali principi, rara in testi normativi… ha consentito e consente alla Carta di parlare per tutte e a tutte le coscienze, come sanno fare le opere più alte della nostra letteratura.
Le motivazioni complete in Premio Strega speciale alla Costituzione Italiana
Nulla è più nitido dell’art. 11 Cost. «L’Italia ripudia la guerra….» ed era una Italia che usciva distrutta da una guerra voluta dal regime
fascista.
Forse la Carta non riesce a parlare per tutte e a tutte le coscienze?
L’Italia ripudia la guerra e gli italiani non sono privi di coscienza per non sapere e vedere che l’intervento umanitario è guerra, non sul proprio suolo ma strumento di offesa alla libertà degli altri popoli.
Io ripudio la guerra… Ella, sig. Presidente, rispetti e faccia rispettare la Costituzione.
Si chiede di conoscere come viene trattato questo appello.
Questo è l’appello, concreto e chiaro. Non so in quanti sanno di quanto sopra ma tutti sentono le fanfare inneggiare ai 150 anni di unità nata da guerre di aggressione….
Contro l’assuefazione che la guerra non è guerra ma intervento umanitario inviare l’appello potrebbe rendere visibile la contraddizione alla radice.
Note tecniche.
Il testo va invito al Quirinale tramite il sito https://servizi.quirinale.it/webmail/ di cui si compilano tutti i campi e all’oggetto « appello l’Italia ripudia la guerra ».
A tale invio c’è la risposta automatica: «Il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica ha ricevuto, attraverso il sito web, un messaggio all’interno del quale è indicato l’indirizzo di posta elettronica utilizzato per questa risposta. Al fine, quindi, di garantire la correttezza dei dati trattati, La invitiamo a cliccare qui per confermare il messaggio già inviato
oppure, in caso di problemi, a copiare e incollare il seguente collegamento nel suo browser:…»
Tale risposta diventa dopo una decina di minuti “il messaggio è stato già trattato“, ma omettono di dire, e scrivere, come è stato trattato.
Dopo un po’ di tempo fanno sparire anche il collegamento (personalmente ne ho già segnalato la pratica ed il collegamento è stato ripristinato anche se la pagina è vuota).
Poiché chi invia l’appello è il singolo bisogna fare che il singolo giri la risposta a un “contenitore ” che serve per la conta.
Probabilmente voi avete la possibilità di dare pubblicità, di veicolarlo ad altri siti…e creare il contenitore.
Mettiamo un granello di polvere negli ingranaggi della propaganda. È meglio mettere un granello di sabbia negli ingranaggi che solo studiare dopo. Poi si vedrà cosa farà questo granello.
Mi chiamo Beppe Palumbo e abito a Milano.
Se chi legge è interessato, per ulteriori approfondimenti il contatto iniziale è [email protected]
Un cordiale saluto.