DI JAMES HOWARD KUNSTLER
kunstler.com
Il mercato azionario stamane è concentrato sulla notizia che solo 5,7 milioni di persone in Florida dovranno fare a meno dell’aria condizionata, dell’acqua calda e dei moccacini di Keurig all’alba di Lunedì 11 Settembre 2017.
Sono consapevole che il flusso di notizie subito dopo un uragano sia alquanto povero, per un giorno o due, aspettando che i cittadini disorientati si avventurino fuori per valutare i danni. Per ora, ci sono davvero poche informazioni interessanti in rete. Esiste ancora Key West? Difficile a dirsi. Ne sapremo di più stasera.
I colpi, dritto e rovescio, di Harvey e Irma hanno offerto ai ragazzi in carica agli affari nazionali una conveniente possibilità di liberarsi di quel noioso problema del tetto del debito pubblico. Che poi è la legge che stabilisce il limite di debito che la Federal Reserve può “comprare” dal governo nazionale. Qualcuno di voi potrebbe chiedersi: comprare un debito? Perché qualcuno vorrebbe comprare il debito di qualcun altro? Beh, vedete, è un debito cartolarizzato, ossia obbligazioni emesse dal Tesoro americano, il quale paga interessi, perciò c’è un incentivo a comprarle. O almeno, così era ai tempi in cui il tasso d’interesse rimaneva positivo una volta dedotta la percentuale dell’inflazione corrente. Ed è qui che la cosa si fa interessante.
La legge sul tetto del debito pubblico pone limiti su quante obbligazioni il governo possa emettere (su quanto possa farsi prestare) in modo che non impazzisca, spendendo soldi che non ha. Che poi è esattamente ciò che è accaduto, nonostante i limiti sul debito, perché il “tetto” è stato alzato circa un centinaio di volte durante l’ultimo secolo, tanto che il debito accumulato si aggira attorno a 20 trilioni.
Le persone razionali riconoscono questi 20 trilioni come una crescita sovrannaturale delle obbligazioni e capiscono che non verrà mai ripagata, quindi che diamine… Perché non abbandonare le pretese, ma continuare a far funzionare questo racket del governo che prende in prestito quanti soldi vuole e della Federal Reserve che stampa il denaro coi suoi computer all’infinito. Sembra funzionare fino a qui.
Le persone razionali sospetterebbero, anche, che a un certo punto, da qualche parte ci si debba rimettere. Ad esempio, il valore della moneta in cui il debito è stato emesso. Se il valore del dollaro si abbassa, allora il valore reale delle obbligazioni emesse in dollari si abbassa e a questo punto i vari possessori delle obbligazioni già emesse (individui, fondi pensioni, compagnie assicurative, fondi d’investimento governativi di paesi stranieri) avranno un forte incentivo a liberarsi delle obbligazioni il prima possibile. Specialmente se la magia nascosta della Federal Reserve e delle sue ancelle, ossia le banche principali spacciatrici di obbligazioni, continua a lavorare per ridurre i tassi d’interesse a tutti i costi.
A quel punto la Federal Reserve farà sparire dal mercato tutte le sue obbligazioni di cui gli altri si libereranno? Ci proverà sicuramente. La banca del Giappone lo sta facendo con le sue obbligazioni senza nessuna apparente conseguenza, anche se viene da chiedersi cosa succeda quando un serpente mangia la propria coda fino a raggiungere la testa. Cosa rimane dopo che si mangia anche quella? La mia personale opinione è che si torni al medioevo. Intendo letteralmente. Niente più motori, luci elettriche, riscaldamento centralizzato…
A questo punto, ci ritroviamo nella situazione in cui il valore del denaro e il costo per farselo prestare saranno alla fine completamente distaccati dalla realtà… per realtà intendiamo il vero costo e valore dei beni e dei servizi scambiati per denaro.
Voilà: una crisi monetaria incredibile, il crollo del commercio al più alto livello immaginabile. Inoltre, certamente, un cedimento massivo dei servizi governativi, incluso il sistema previdenziale e l’assistenza sanitaria pubblica, e anche oltre. A quel punto, anche noi torniamo al medioevo. Il mulo rimpiazza la Ford F-150. E il New York Times troverà qualcos’altro di cui scrivere oltre ai transessuali russi.
Il valore del denaro e il costo per prenderlo in prestito è fondamentale in ciò che viene definita una economia avanzata. Si può pasticciare con molte delle cose che caratterizzano una società, ma quando lo si fa, si sta seriamente corteggiando l’anarchia. Nel frattempo, vedremo la tenuta del collante sociale in quelle parti della Florida che, con il blackout out elettrico che li aspetta nei prossimi giorni, stanno entrando in un anteprima delle bellezze medioevali.
James Howard Kunstler
Fonte: http://kunstler.com
Link: http://kunstler.com/clusterfuck-nation/in-the-dark/
11.09.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MANUELA FERANDO