“Ecco del rosmarino”, dice Ofelia ad Amleto nella celebre opera di Shakespeare, “è per la rimembranza”. In effetti il rosmarino è uno stimolante fisico e mentale, combatte la stanchezza e favorisce la memoria.
È adatto, dunque, per gli studenti e anche per le persone avanti negli anni. Forse perché contiene molti antiossidanti e ferro: i primi proteggono le cellule dall’aggressione dei radicali liberi, mentre l’altro ne migliora l’ossigenazione e le fa lavorare meglio.
Per ottenere un apprezzabile beneficio basterebbe anche solo utilizzare il rosmarino quotidianamente NELL’ALIMENTAZIONE. Si adatta bene per accompagnare ogni preparazione di pesce e carne, i ceci e molte verdure come carote, zucchine, cavoli e pomodori. Andrebbe aggiunto negli ultimi minuti di cottura per insaporire i piatti senza perdere le sue proprietà.
Al di là dell’uso culinario, questa erba aromatica si può assumere COME INFUSO CALDO.
Una o due tazze al giorno, lontano dai pasti, aiutano ad affinare la mente e tutte le sue facoltà.
Invece una tazza di infuso caldo, preso dopo il pasto, facilita la digestione accorciandone i tempi e aiuta il fegato nelle sue funzioni portando beneficio anche in caso di meteorismo.
Unito a iperico, issopo e salvia in parti uguali (due o tre tazze al giorno di questa tisana presa lontano dai pasti), solleva dal malumore e risveglia l’allegria.
Il rosmarino è verde tutto l’anno, ma è nelle calde giornate estive che emana il suo aroma intenso e gradevole. Per usufruire al massimo delle sue proprietà meglio raccoglierlo all’inizio della fioritura con tempo soleggiato e senza vento, nelle ore calde del mezzogiorno, durante il periodo di luna crescente.
Si può utilizzare comunque anche secco e così sarà a disposizione in tutte le stagioni.
Un consiglio: essendo un valido tonico generale, meglio non usare il rosmarino la sera tardi in quanto potrebbe rendere difficoltoso l’addormentamento.
Una raccomandazione: non va utilizzato in modo prolungato o massiccio in caso di pressione alta in quanto potrebbe enfatizzare questo disturbo (invece è di sostegno per chi soffre di pressione bassa, soprattutto d’estate).
Una curiosità: forse perché è un sempreverde, nell’antica Grecia veniva associato all’idea della fedeltà. Per questo motivo si usava intrecciarne ghirlande con le quali ornare il capo delle spose. Un’usanza che, attraverso il mondo latino, si è mantenuta fino al medioevo; infatti, il corteo nuziale usava portare mazzolini di questa pianta come simbolo di buon augurio.
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VB