DI DAVID SHVARTSMAN
Finance Trends Matter
Il dollaro non è più la valuta mondiale di riserva. Questa è l’affermazione che avete potuto sentire due volte in un giorno se aveste controllato le notizie su Bloomberg nelle ultime ventiquattr’ore.
La prima volta lo abbiamo sentito dall’economista Clifford Bennett di Sonray Capital che ha detto che l’euro è la nuova valuta di riserva mondiale e che questo fatto viene oggi riconosciuto universalmente.
Poi lo abbiamo sentito dall’investitore Jim Rogers, che da un po’ di tempo si aspetta la caduta del dollaro e delle previsioni economiche e fiscali Usa.
Ciò che è notevole dell’ultima previsione di Rogers sul dollaro è che egli ha ancora una volta dimostrato le sue convinzioni con le sue azioni; ieri Rogers ha annunciato di star spostando i suoi beni personali dal dollaro al renminbi cinese.
Il seguente è un estratto dall’articolo “Jim Rogers sposta i suoi beni dai dollari per comprare Yuan”.
Jim Rogers, presidente della Beeland Interests Inc., ha affermato di star spostando tutti i suoi beni dai dollari e di star comprando lo yuan cinese perché la Federal Reserve ha eroso il valore della valuta Usa.
“Sono nel processo — spero nei prossimi mesi — di togliere tutti i miei beni via dai dollari Usa” ha detto Rogers, 65 anni, che ha correttamente previsto la ripresa delle merci nel 1999. “Sono davvero pessimista su ciò che sta accadendo negli Usa”.
Rogers, mentre svolgeva una presentazione nella serata di ieri ad un incontro di investitori organizzato dalla ABN Amro Mark di Amsterdam, ha detto di aspettarsi che la valuta cinese quadruplichi il suo valore nel prossimo decennio e che egli si sta tenendo stretto beni come il platino, loro, l’argento e il palladio.
Se volete sentire un estratto dalla presentazione di Rogers agli investitori ad Amsterdam, è riprodotta a questo link su concessione di Bloomberg.
Qual’è il motivo dietro a questi appelli per la morte del dollaro?
Come ha recentemente fatto notare Marc Faber in una lunga intervista con Bloomberg (ed in una separata intervista con la CNBC), le recenti diffuse previsioni di caduta potrebbero rappresentare un segnale in controtendenza per l’acquisto a breve termine di dollari, ma ciò non cancella affatto i problemi a lungo termine della valuta Usa.
Per riassumere, ci si aspetta un continuo deterioramento del potere di acquisto del dollaro ed un incremento a lungo termine dell’inflazione. L’inflazione non sarà confinata agli Usa; è apparsa e continuerà ad apparire in paesi di tutto il mondo.
Qualunque governo cercherà di fare l’impossibile per mascherare la propria inflazione monetaria con spiegazioni ridicole e riconfigurando l’indice dei prezzi apposta per mostrare una “bassa inflazione”. Eppure inflazione mondiale è qui ed è solo questione di quale sarà la valuta che si svaluterà più rapidamente nei confronti delle valute forti e del dollaro.
Per maggiori informazioni sull’inflazione nelle statistiche governative, guardate la trasmissione FSN del 13 ottobre 2007 con ospite John Williams di Shadow Government Statistics.
Titolo originale: ” Goodbye dollar, hello inflation “
Fonte: http://financetrends.blogspot.com
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24.10.2007
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO
L’IRAN ROMPE COL DOLLARO
A CURA DI PRESS TV
La Banca centrale dell’Iran afferma di aver completato il processo di riconversione delle riserve in dollari del paese verso altre valute straniere.
Il processo di diversificare delle riserve di valute estere dell’Iran, con la conversione delle riserve in dollari verso altre valute, è quasi completo, ha detto l’agenzia stampa Fars citando quanto avrebbe detto Tahmasb Mazaheri, presidente della Banca Centrale dell’Iran, alla rivista americana The Emerging Market.
Egli ha aggiunto che la procedura è stata compiuta nel modo migliore possibile e ha raggiunto il massimo dei risultati.
Esperti ritengono che l’Iran abbia ottenuto enormi profitti adottando questa misura a causa della rapida caduta del valore del dollaro Usa.
Si dice che altri paesi stiano prendendo misure simili per le stesse ragioni. Gli Stati arabi del Golfo Persico, ad esempio, deterrebbero il 30% delle loro riserve di valute estere in monete diverse dal dollaro.
Titolo originale: ” CBI breaks with the US dollar “
Fonte: http://www.presstv.ir
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23.10.2007
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO