Vivere con una scadenza nell’era nucleare. Notizie personali da Daniel Ellsberg

"Il mio augurio per voi, amici miei, è che alla fine dei vostri giorni possiate provare tanta gioia e gratitudine quanta ne provo io adesso."

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Sono capitato per caso su questo articolo e mi ha colpito profondamente, forse perché negli ultimi anni ho visto troppi amici, troppe persone troppo care andarsene per tumore; mi ha colpito la pacatezza di Daniel e, soprattutto, ho invidiato questa sua sensazione di serena compiutezza, questo poter pensare di poter lasciare questa vita con la convinzione di aver veramente dato valore alla propria esistenza, di aver veramente vissuto secondo la propria coscienza, di aver veramente provato ad amare il prossimo come se stesso. Posso non condividere alcuni suoi punti di vista, posso non accettare pezzi della sua impostazione, per me troppo americana (ma stiamo parlando di un uomo di 92 anni) ma non posso non rendere omaggio alla sua incredibile onestà, al coraggio che ha dimostrato in tutta la sua vita, e che ci rivela anche in questi suoi ultimi giorni. Spero di imparare di più da questa meravigliosa lezione di vita.

“…E così non mandare mai a chiedere per chi suona la Campana…”

 

Daniel Ellsberg – antiwar.com – 2 marzo 2023

 

Cari amici e sostenitori,

ho una notizia difficile da comunicare. Il 17 febbraio, senza molto preavviso, mi è stato diagnosticato un tumore al pancreas inoperabile sulla base di una TAC e di una risonanza magnetica (come di solito accade per il tumore al pancreas – che non ha sintomi precoci – è stato trovato mentre si cercava qualcos’altro, relativamente minore). Mi dispiace dirvi che i miei medici mi hanno dato dai tre ai sei mesi di vita. Naturalmente, sottolineano che il caso di ognuno è a se stante, potrebbe essere di più, o di meno.

Ho scelto di non fare la chemioterapia (che non offre alcuna promessa) e ho la garanzia di un’ottima assistenza in casa di cura quando sarà necessario. Sappiate che in questo momento non provo alcun dolore fisico, anzi, da dopo l’intervento di protesi all’anca alla fine del 2021, mi sento fisicamente meglio di quanto non abbia fatto negli ultimi anni! Inoltre, il mio cardiologo mi ha dato il permesso di abbandonare la mia dieta senza sale degli ultimi sei anni. Questo ha migliorato notevolmente la mia qualità di vita: il piacere di mangiare i miei cibi preferiti di un tempo! E il mio livello di energia è alto. Da quando ho avuto la diagnosi, ho fatto diverse interviste e webinar sull’Ucraina, sulle armi nucleari e sul primo emendamento, e ne ho altre due in programma questa settimana.

Come ho appena detto a mio figlio Robert, e lui lo sa da tempo (in quanto mio editore), io lavoro meglio quando ho una scadenza. È emerso che vivo meglio con una scadenza!

Mi sento fortunato e grato di aver avuto una vita meravigliosa ben oltre i proverbiali tre e dieci (tre ventine e mezza, cioè 70 anni, espressione che si ritrova molto spesso nella Bibbia, link qui in inglese, per indicare la durata media della vita. N.d.T.) – compirò novantadue anni il 7 aprile – e di avere ancora qualche mese per godermi la vita con mia moglie e la mia famiglia e per continuare a perseguire l’obiettivo urgente di lavorare con altri per evitare la guerra nucleare in Ucraina o a Taiwan (o in qualsiasi altro posto). Quando ho copiato i Pentagon Papers (link in inglese) nel 1969, avevo tutte le ragioni per pensare che avrei passato il resto della mia vita dietro le sbarre. Era un destino che avrei accettato volentieri se avesse significato accelerare la fine della guerra del Vietnam, per quanto improbabile sembrasse (e fosse). Eppure, alla fine, quell’azione – in modi che non avrei potuto prevedere, a causa delle bugie di Nixon – ebbe un impatto sulla riduzione della guerra. Inoltre, grazie ai crimini di Nixon, mi è stato risparmiato il carcere che mi aspettavo ed ho potuto trascorrere gli ultimi cinquant’anni con Patricia e la mia famiglia e con voi, amici miei.

Inoltre, ho potuto dedicare quegli anni a fare tutto ciò che mi veniva in mente per allertare il mondo sui pericoli della guerra nucleare e degli interventi sbagliati: fare pressioni, tenere conferenze, scrivere e unirmi ad altri in atti di protesta e resistenza non violenta.

Vorrei poter riferire di un maggiore successo dei nostri sforzi. Mentre scrivo, la “modernizzazione” delle armi nucleari è in corso in tutti i nove Stati che le possiedono (soprattutto gli Stati Uniti). La Russia sta minacciando in modo mostruoso di iniziare una guerra nucleare per mantenere il suo controllo sulla Crimea e sul Donbas – come le dozzine di minacce di primo uso, altrettanto illegittime, che il governo degli Stati Uniti ha fatto in passato per mantenere la propria presenza militare in Corea del Sud, Taiwan, Vietnam del Sud e (con la complicità di tutti gli Stati membri della NATO di allora) Berlino Ovest. L’attuale rischio di guerra nucleare, per l’Ucraina, è il più grande che il mondo abbia mai visto.

La Cina e l’India sono le sole a dichiarare politiche di non primo utilizzo. Le leadership di Stati Uniti, Russia, altri Stati dotati di armi nucleari, NATO e altri alleati degli Stati Uniti non hanno ancora riconosciuto che tali minacce di iniziare una guerra nucleare – per non parlare dei piani, dei dispiegamenti e delle esercitazioni volte a renderle credibili e più pronte a essere attuate – sono e sono sempre state immorali e folli: in qualsiasi circostanza, per qualsiasi motivo, da parte di chiunque e ovunque.

È ormai tempo – ma non troppo tardi! – che l’opinione pubblica mondiale finalmente sfidi e resista alla volontaria cecità morale dei suoi leader passati e attuali. Continuerò, finché potrò, ad aiutare questi sforzi. Ci sono molte altre cose da dire sull’Ucraina e sulla politica nucleare, naturalmente, e ne sentirete parlare finché sarò qui.

Se guardo agli ultimi sessant’anni della mia vita, penso che non ci sia causa più grande a cui avrei potuto dedicare i miei sforzi. Da quarant’anni sappiamo che una guerra nucleare tra Stati Uniti e Russia significherebbe un inverno nucleare: più di cento milioni di tonnellate di fumo e fuliggine provenienti dalle tempeste di fuoco nelle città incendiate da una delle due parti, che colpiscono per prime o per seconde, verrebbero proiettate nella stratosfera da dove non pioverebbero e avvolgerebbero il globo in pochi giorni. Questa coltre bloccherebbe fino al 70% della luce solare per anni, distruggendo tutti i raccolti del mondo e causando la morte per fame della maggior parte degli esseri umani e degli altri vertebrati presenti sulla Terra.

Per quanto ne so, questo quasi-consenso scientifico non ha avuto praticamente alcun effetto sui piani di guerra nucleare del Pentagono o sulle minacce nucleari di USA/NATO (o Russia). (In un caso analogo di disastrosa negazione volontaria da parte di molti funzionari, aziende e altri americani, gli scienziati sanno da oltre tre decenni che il catastrofico cambiamento climatico in atto – dovuto principalmente, ma non solo, alla combustione di combustibili fossili – è del tutto paragonabile alla guerra nucleare russo-statunitense come altro rischio esistenziale). Sono felice di sapere che milioni di persone – compresi tutti gli amici e i compagni a cui rivolgo questo messaggio! – hanno la saggezza, la dedizione e il coraggio morale di portare avanti queste cause e di lavorare incessantemente per la sopravvivenza del nostro pianeta e delle sue creature.

Sono enormemente grato di aver avuto il privilegio di conoscere e lavorare con queste persone, passate e presenti. È uno degli aspetti più preziosi della mia vita molto privilegiata e molto fortunata. Voglio ringraziare tutti voi per l’amore e il sostegno che mi avete dato in tanti modi. La vostra dedizione, il vostro coraggio e la vostra determinazione ad agire hanno ispirato e sostenuto i miei sforzi. Il mio augurio per voi è che alla fine dei vostri giorni possiate provare la stessa gioia e gratitudine che provo io ora.

Con affetto, Dan.

 

Da Wikipedia:

“Figlio di Harry e Adele (Charsky) Ellsberg, ebrei ashkenazi convertiti al cristianesimo scientista, si è laureato con lode ad Harvard. Nel 1964 divenne uno dei “geniacci del Pentagono” (i brillanti giovani reclutati da Robert McNamara, segretario della difesa dal 1961 al 1968). Dal 1966 fu in servizio in Vietnam come assistente del gruppo contrinsurrezionale guidato da Edward Lansdale. Inizialmente sostenitore della guerra in Vietnam, ne divenne oppositore per i danni arrecati alla popolazione civile, di cui si sentiva corresponsabile con il suo silenzio.
Mentre lavorava alla RAND Corporation, dall’ottobre del 1969, per contribuire a un archivio commissionato da McNamara nel 1967, cominciò a fotocopiare un dossier di 7.000 pagine coperto da segreto di Stato, che rivelava le strategie del governo americano in merito alla guerra in Vietnam. Nel 1971 consegnò questo materiale al The New York Times sotto il nome di Pentagon Papers, dando vita a una controversia politica nazionale.
La pubblicazione di estratti del documento da parte del quotidiano sfociò in un’ingiunzione richiesta dal presidente Nixon, tesa a bloccarne le pubblicazioni. Nel frattempo il The Washington Post cominciò a sua volta a riportare i contenuti del documento e la vicenda finì allaCorte Suprema, dove venne bloccata l’ingiunzione e ribadito il diritto alla libertà di stampa.
Accusato di spionaggio nel gennaio 1973 dall’amministrazione Nixon, le accuse furono respinte dal giudice nel maggio dello stesso anno.
Come economista, ha dato un notevole contributo alla teoria delle decisioni con il paradosso di Ellsberg[4]. Attivista liberal, membro della Campaign for Peace and Democracy, nel 2006 ha ottenuto il Right Livelihood Award per la pace, mentre negli ultimi tempi ha espresso posizioni in favore di WikiLeaks e a sostegno di Julian Assange. Nel 2016 è stato insignito del Premio Dresda.”

Link: https://original.antiwar.com/daniel-ellsberg/2023/03/02/living-on-a-deadline-in-the-nuclear-age-some-personal-news-from-daniel-ellsberg/

Scelto e tradotto da CptHook per ComeDonChisciotte

 

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