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La Redazione

 

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UNA NAZIONE PERDENTE

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A cura di God
Il 14 Aprile 2006
57 Views

DI GREG PALAST

Gli Stati Uniti sono una nazione di perdenti. E’ la nostra miglior caratteristica. Siamo la feccia, quello che il resto del mondo ha vomitato sulle nostre coste.
John Kennedy disse che siamo “una nazione di immigrati”. E’ eufemistico. Siamo, infatti, una nazione di rifugiati che, nonostante i bastardi coi fogli bianchi e gli ignoranti al Congresso, ha tenuto aperta la Porta d’Oro ad un pianeta oscuro.Guardando alla marea tempestosa di immigrati che sta protestando oggi, ho finalmente capito cosa c’è che non va con George Walker Bush. E’ così lontano dalle sue radici di rifugiato perdente che semplicemente non capisce cosa significhi essere uno statunitense. Così ruba l’unica cosa che viene lasciata a chi scende dalla barca: una possibilità. Non si tratta solo degli immigrati a cui viene negato un lasciapassare. Quando Bush minaccia di togliere la vostra Sicurezza Sociale; quando le guerre petrolifere di Bush aumentano il prezzo del greggio e minacciano il vostro lavoro a paga sindacale presso l’aeroporto; quando Bush vi dice che delle cellule dormienti stanno dormendo sotto le vostre scale, non avete più delle possibilità – perdete la vostra chance – e la terra dell’opportunità diventa un panorama di paura, un manicomio armato.

Vorresti dire che George W. Bush è un malvagio figliodiputtana? Andrei oltre: è IN-AMERICANO.

E quello è il motivo per cui ha perso le elezioni. Due volte.

Resterò fedele ai perdenti. Prendetene una, Anna, dalla Polonia, che attraversa furtivamente il confine Usa vicino a Windsor, in Ontario. E’ stata trovata da La Migra – dopo 80 anni – in seguito al suo 100° compleanno.

Mio padre disse all’Immigrazione, “OK, mandatela indietro”. Non l’hanno fatto.

La nonna Anna mi ha insegnato quello che questa settimana due milioni di manifestanti stanno cercando di insegnare a quel tipo lento ad apprendere, George W: negli Stati Uniti, non conta da dove vieni, ma dove stai andando.

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[In fuga dalla giustizia dell’immigrazione. Anna Palast e nonno Nathan]

Greg Palast è l’autore di Armed Madhouse: Dispatches from the Front Lines of the Class War, che sta per essere rilasciato a giugno, da cui è stato adattato questo commento. Per leggere i resoconti investigativi di Palast per la BBC Television, andate su www.GregPalast.com

Greg Palast
Fonte: http://www.gregpalast.com
Link: http://www.gregpalast.com/detail.cfm?artid=491&row=0
11.04.2006

Traduzione dall’inglese a cura di CARLO MARTINI per www.comedonchisciotte.org

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