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Una guerra calda con la Russia? “Mai sottovalutare la capacità di Biden di mandare tutto a puttane”.

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A cura di Markus
Il 16 Settembre 2024
14858 Views

Mike Whitney
unz.com

Giovedì il New York Times ha pubblicato un titolo in cui si affermava che l’amministrazione Biden era pronta a dare il via libera ad attacchi in profondità nel territorio russo. Ecco il titolo seguito da un estratto dell’articolo:

Biden è pronto ad approvare l’uso da parte dell’Ucraina di armi occidentali a lunga gittata in Russia

Il presidente Biden sembra sul punto di dare il via libera all’Ucraina per il lancio di armi occidentali a lunga gittata in profondità nel territorio russo, a condizione che non vengano utilizzate armi fornite dagli Stati Uniti, dicono i funzionari europei…

La Gran Bretagna ha già segnalato agli Stati Uniti che è desiderosa di permettere all’Ucraina di utilizzare i suoi missili a lunga gittata “Storm Shadow” per colpire obiettivi militari russi lontani dal confine ucraino. Ma vuole un permesso esplicito da parte di Biden per mostrare una strategia coordinata con Stati Uniti e Francia…

Lo stesso Biden ha segnalato che è in arrivo un allentamento delle restrizioni. Martedì gli è stato chiesto se fosse pronto ad accogliere le richieste sempre più insistenti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky:

“Ci stiamo lavorando proprio ora”, ha risposto…. Biden Poised to Approve Ukraine’s Use of Long-Range Western Weapons in Russia, New York Times

L’escalation proposta è una risposta al rapido deteriorarsi della situazione sul campo di battaglia, dove le forze armate ucraine, ormai allo stremo, si stanno costantemente ritirando lungo la linea di contatto, mentre il fronte si sgretola sotto gli incessanti attacchi aerei e i bombardamenti di artiglieria russi. Visto in quest’ottica, il piano di attaccare obiettivi nelle profondità della Russia non dovrebbe essere una svolta strategica, ma solo un modo per creare qualche problema ad un avversario sulla via della vittoria. Tuttavia, la risposta di Mosca è stata rapida e dura. Putin non ha usato mezze misure quando ha affrontato la questione con quello che è il discorso più minaccioso della sua ventennale carriera. Ecco cosa ha detto:

“Stiamo assistendo ad un tentativo di modificare i concetti, perché non si tratta di stabilire se il regime di Kiev sia autorizzato o meno a colpire obiettivi sul territorio russo. Sta già effettuando attacchi utilizzando veicoli aerei senza pilota e altri mezzi. Ma usare armi di precisione a lungo raggio di fabbricazione occidentale è una storia completamente diversa.

Il fatto è che – l’ho già detto e qualsiasi esperto, sia nel nostro Paese che in Occidente, lo confermerà – l’esercito ucraino non è in grado di utilizzare i sistemi di alta precisione a lunga gittata forniti dall’Occidente. Non possono farlo. Queste armi sono impossibili da utilizzare senza i dati di intelligence dei satelliti, che l’Ucraina non possiede. Questo può essere fatto solo con i satelliti dell’Unione Europea o con i satelliti degli Stati Uniti – in generale, con i satelliti della NATO. Questo è il primo punto.

Il secondo punto – forse il più importante, il punto chiave – è che solo il personale militare della NATO può assegnare missioni di volo a questi sistemi missilistici. I militari ucraini non possono farlo. Pertanto, non si tratta di permettere, o meno, al regime ucraino di colpire la Russia con queste armi. Si tratta di decidere se i Paesi della NATO saranno, o meno, coinvolti direttamente nel conflitto militare.

Se questa decisione verrà presa, non significherà altro che un coinvolgimento diretto: significherà che i Paesi della NATO, gli Stati Uniti e i Paesi europei sono parti in causa nella guerra in Ucraina. Questo significherà il loro coinvolgimento diretto nel conflitto, e cambierà chiaramente l’essenza e la natura stessa del conflitto.

Questo significherà che i Paesi della NATO – gli Stati Uniti e i Paesi europei – sono in guerra con la Russia. E, se questo è il caso, allora, tenendo conto del cambiamento dell’essenza del conflitto, prenderemo decisioni appropriate in risposta alle minacce che ci verranno poste. Il Presidente della Federazione Russa, RU

La dichiarazione di Putin necessita di alcuni chiarimenti. Sì, l’Ucraina ha già lanciato numerosi attacchi di droni contro obiettivi in Russia. Ma la distinzione che Putin sta facendo tra un attacco di droni e un attacco di missili a lunga gittata non riguarda l’entità delle esplosioni o la quantità di danni provocati ma chi effettivamente produce [le armi], le lancia, le guida utilizzando i satelliti e seleziona gli obiettivi. Se l’intera operazione è gestita e controllata dalla NATO e dagli Stati Uniti, allora non fa alcuna differenza se il missile viene lanciato dal territorio ucraino o meno.

Riassumiamo:

* Le armi di precisione a lunga gittata (missili) sono fornite dai Paesi della NATO

* Le armi di precisione a lunga gittata sono manovrate da esperti o da personale a contratto del Paese di origine

* Le armi di precisione a lunga gittata devono essere collegate ai dati di ricognizione spaziale forniti dagli Stati Uniti o dalla NATO

* Anche gli obiettivi in Russia sono identificati dai dati di ricognizione spaziale forniti dagli Stati Uniti o dalla NATO

Tutto si riduce a questo: se i missili sono forniti dalla NATO, lanciati da personale della NATO e gli obiettivi sono selezionati da esperti della NATO utilizzando dati di ricognizione spaziale forniti dalla NATO, allora, sotto ogni aspetto, la NATO è responsabile. E, se la NATO è responsabile, allora la NATO sta effettivamente dichiarando guerra alla Russia, motivo per cui Putin ha aggiunto questo punto finale:

Ciò significherà che i Paesi della NATO – Stati Uniti e Paesi europei – sono in guerra con la Russia. E, se questo è il caso, allora, tenendo conto del cambiamento dell’essenza del conflitto, prenderemo decisioni appropriate in risposta alle minacce che ci verranno poste.

I leader occidentali sono così consumati dal loro “vasto arazzo di bugie” che pensano che gli altri leader non riescano a capire le loro vere intenzioni. Questo incidente dimostra semplicemente che Putin non è stupido e ha una buona comprensione di ciò che sta accadendo. La sua risposta è: “Se lanciate missili contro obiettivi nel mio Paese, allora siamo in guerra”. Cosa c’è di così difficile da capire?

Fortunatamente, sembra che il messaggio di Putin sia arrivato ad alcuni alti funzionari del Pentagono. Ecco un breve spezzone tratto da un post della Tass:

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ritiene che nessun tipo di arma potrà cambiare le carte in tavola, permettendo al governo di Kiev di uscire vittorioso dal conflitto in corso, ha dichiarato il segretario stampa del Pentagono Patrick Ryder ai giornalisti durante un regolare briefing.

“Vorrei farvi notare i commenti del Segretario alla Difesa [Lloyd] Austin a Ramstein [base aerea statunitense] la scorsa settimana, quando aveva sottolineato che non c’è nessuna capacità… nessun proiettile d’argento che possa permettere all’Ucraina di avere successo”, ha dichiarato Ryder.

Ryder ha aggiunto che, secondo Washington, l’Ucraina dovrebbe concentrarsi sull’utilizzo delle capacità attualmente a sua disposizione in modo da ottenere una posizione più forte al tavolo dei negoziati. Nessuna arma può cambiare le carte in tavola per Kiev – Pentagono, Tass

(Il Pentagono non vuole creare una situazione tale da dover entrare in guerra con la Russia).

Tuttavia, la domanda che rimane è: quale sarà la risposta della Casa Bianca? Al momento in cui scriviamo non possiamo rispondere, anche se diversi leader dell’establishment della politica estera hanno espresso il loro sostegno a un’escalation verso la Terza Guerra Mondiale. Secondo il NY Times:

“Allentare le restrizioni sulle armi occidentali non causerà un’escalation da parte di Mosca”, hanno scritto 17 ex ambasciatori e generali in una lettera all’amministrazione questa settimana. “Lo sappiamo perché l’Ucraina sta già colpendo con queste armi il territorio che la Russia considera suo – compresa la Crimea e Kursk – e la risposta di Mosca rimane invariata”. New York Times

Numerosi esperti sono convinti che “Putin stia bluffando” (controllare con Google) e che le cosiddette “linee rosse” della Russia possano essere ignorate. Questo modo di pensare mi sembra particolarmente avventato e sconsiderato. Dopo tutto, nessuno sa cosa pensa Putin, per cui si dovrebbe attuare una politica che comporti il minor numero di rischi, non quella che potrebbe finire in uno scambio nucleare. Per saperne di più, si veda questo articolo dell’AP:

Sabato, il capo del comitato militare della NATO ha dichiarato che l’Ucraina ha il diritto legale e militare di colpire in profondità la Russia per ottenere un vantaggio bellico – riflettendo le convinzioni di un certo numero di alleati degli Stati Uniti – anche se l’amministrazione Biden esita a permettere che Kyiv lo faccia utilizzando armi di fabbricazione americana.

“Ogni nazione che viene attaccata ha il diritto di difendersi. E questo diritto non si ferma al confine della propria nazione”, ha dichiarato l’ammiraglio Rob Bauer, intervenendo al termine della riunione annuale del comitato, alla quale ha partecipato anche il generale statunitense CQ Brown, presidente degli Stati Maggiori Riuniti. NATO military committee chair, others back Ukraine’s use of long range weapons to hit Russia, AP

Alla faccia della moderazione, eh?

Molti leader occidentali nell’establishment della politica estera sono semplicemente incapaci di accettare l’umiliante sconfitta che l’Ucraina sta subendo. Ma Putin non può certo essere biasimato per questo. Putin non aveva forse cercato sinceramente, per 7 anni, di attuare gli accordi di Minsk, mentre le sue controparti in Germania e Francia avevano semplicemente usato quegli accordi come mezzo per potenziare le capacità militari dell’Ucraina? E Putin non aveva forse fatto pervenire a Washington modeste richieste di sicurezza un mese prima dell’invasione, richieste che Washington aveva ignorato senza nemmeno prenderle in considerazione? E gli Stati Uniti e il Regno Unito non avevano forse fatto fallire il piano di pace che Putin e Zelensky avevano già approvato un mese dopo l’inizio della guerra e che avrebbe potuto immediatamente porre fine al conflitto  e portare al ritiro delle truppe russe?

Sì, sì e sì. In ogni momento Biden avrebbe potuto porre fine alla guerra e salvare la faccia sulla scena internazionale; invece ha proseguito credendo di poter far sanguinare il naso di Putin e mandare in rotta le sue truppe verso il confine. Ora si trova di fronte alla triste opzione di ammettere la sconfitta e negoziare un accordo finale o gettare altra benzina sul fuoco e rischiare la Terza Guerra Mondiale. Ci viene in mente quello che Barack Obama aveva detto di Biden: “Non bisogna mai sottovalutare la capacità di Joe di mandare tutto a puttane”. Speriamo che si sbagli.

Da un articolo di Tass News Service:

I Paesi della NATO che hanno approvato attacchi con le loro armi al territorio russo dovrebbero essere consapevoli che le loro attrezzature e i loro specialisti saranno distrutti non solo in Ucraina, ma anche in qualsiasi punto da cui il territorio russo venga attaccato, ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram, osservando che la partecipazione degli specialisti della NATO potrebbe essere vista come un casus belli.

“Tutti i loro equipaggiamenti militari e gli specialisti che combattono contro di noi saranno distrutti sia sul territorio dell’ex Ucraina che su quello di altri Paesi, nel caso in cui da lì venissero effettuati attacchi contro il territorio russo”, ha avvertito Medvedev.

Ha poi aggiunto che Mosca parte dal presupposto che tutte le armi a lunga gittata fornite all’Ucraina sono già “direttamente azionate da militari dei Paesi della NATO”, il che equivale ad una partecipazione alla guerra contro la Russia e a un motivo per avviare operazioni di combattimento. Le armi della NATO verranno colpite in qualsiasi Paese da cui la Russia possa essere attaccata – Medvedev, Tass

A nostro modesto parere, la questione se Putin stia “bluffando” o meno è irrilevante. L’opinione comune dell’intera leadership politica russa è che gli attacchi missilistici a lunga gittata contro obiettivi in Russia sono un atto di guerra. Quindi, se Biden darà retta ai suoi consiglieri e perseguirà questa folle linea d’azione, siamo certi che il Paese sarà in guerra con la Russia entro una settimana.

Che Dio ci aiuti.

Mike Whitney

Fonte: unz.com
Link: https://www.unz.com/mwhitney/hot-war-with-russia-never-underestimate-bidens-ability-to-fu-things-up/
14.09.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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