DI NAFEEZ AHMED
medium.com
La Cina ha già dichiarato l’intenzione di vendicarsi contro i nuovi dazi del Presidente americano Donald Trump, per 200 miliardi di dollari nelle importazioni cinesi, una mossa destinata ad aumentare i prezzi dei beni di consumo per entrambi i Paesi.
Vari analisti hanno dimostrato come i dazi di Trump avranno un contraccolpo sull’economia statunitense. Moody’s Investment Service, in precedenza, aveva avvertito che i dazi ridurrebbero il PIL statunitense dello 0,25% nel 2019, [portandolo] a circa il 2,3%. L’economia americana potrebbe subire un colpo ancora più grande se Trump procederà con dazi su prodotti cinesi per 200 miliardi di dollari, ha avvertito Moody’s.
Ma qualunque sia l’impatto sull’economia americana, una valutazione del Foreign Office del governo britannico (FCO) conferma che il mercato azionario cinese ha effettivamente preso un colpo diretto con i dazi di Trump, il che finora è di gran lunga peggio di qualsiasi altra cosa abbiano vissuto gli Stati Uniti.
Il rapporto della newsletter, China Financial Policy Focus, pubblicato a luglio dalla China Economics Network del Foreign Office, con base presso l’Ambasciata britannica a Pechino, afferma che:
“Le crescenti tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina hanno solo aggiunto ulteriore benzina al fuoco, causando un ribasso del mercato azionario di oltre il 20%, rispetto al suo picco a gennaio, e portando la valuta a deprezzarsi sostanzialmente contro il dollaro.”
L’impatto maggiore è visibile nell’Indice Shanghai Composite, che “è calato di oltre il 20% dal picco di gennaio 2018. Al 28 giugno l’indice era al di sotto i 2800 punti.”
E non è solo la borsa cinese a essere stata colpita – ciò vale anche per la valuta cinese, il Renminbi (RMB).
“La valuta cinese si è deprezzata rispetto al dollaro, toccando il minimo annuale all’inizio di luglio”.
Il rapporto dell’FCO avverte che un’intensificazione della guerra commerciale statunitense, con tutta probabilità deteriorerà ulteriormente il valore dell’RMB:
“Una guerra commerciale più intensificata con gli Stati Uniti aumenterà la pressione sull’RMB, con ulteriore rischio di deprezzamento”.
Il rapporto sottolinea gli sforzi della Cina per stabilizzare la situazione, citando prove circostanziali che le banche di proprietà statale hanno acquistato asset dell’RMB per aiutare a puntellare l’RMB.
Il governo ha anche continuato gli sforzi per aprire l’economia cinese, ma ha anche affrontato numerose sfide nel portare a termine le normative per irrigidire la politica monetaria.
Secondo alcuni economisti le conseguenze macroeconomiche globali dell’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbero non essere, in sé, così grandi. Gli operatori finanziari statunitensi sono rimasti per lo più imperturbati dalla guerra commerciale e pochi sono preoccupati, in questa fase, per l’impatto complessivo sulla crescita del PIL dell’economia globale.
Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che sia l’economia americana che quella cinese subiranno gravi conseguenze, e che finora la Cina sembra aver preso il colpo più grande.
E, naturalmente, la crisi dovrebbe essere vista nel contesto dell’evoluzione della crisi delle risorse interne della Cina, un fattore poco conosciuto ma importante del tasso di crescita del PIL dell’economia cinese, che negli ultimi anni si sta assottigliando.
In questo contesto, un’accelerazione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina aggraverà le più ampie tendenze di vulnerabilità in tutta l’economia globale, accentuando l’impatto della prossima crisi finanziaria globale.
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Il Dr. Nafeez Ahmed è l’editore fondatore di INSURGE intelligence. Nafeez è giornalista investigativo da 17 anni, in origine del The Guardian per il quale faceva il cronista in materia della geopolitica delle crisi sociali, economiche e ambientali. Nafeez riferisce sul “cambiamento di sistema globale” per Motherboard di VICE e sulla geopolitica regionale per Middle East Eye. Firma articoli in The Independent on Sunday, The Independent, The Scotsman, Sydney Morning Herald, The Age, Foreign Policy, The Atlantic, Quartz, New York Observer, The New Statesman, Prospect, Le Monde diplomatique, e non solo lì. Ha vinto due volte il Project Censored Award per la sua copertura d’inchiesta; è stato inserito due volte nella classifica dell’Evening Standard dei 1.000 londinesi più influenti; e ha vinto il Premio Napoli, il più prestigioso premio letterario italiano, il quale è stato creato dal Presidente della Repubblica. Nafeez è anche un accademico interdisciplinare, ampiamente pubblicato e citato, che applica l’analisi di sistemi complessi all’impeto ambientale e politico. È Visiting Research Fellow presso il Global Sustainability Institute della Facoltà di Scienze e Tecnologia dell’AngliaRuskinUniversity.
Fonte: https://medium.com/
18.09.2018
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da NICKAL88