Oggi è partito il sopruso, arbitrario e senza nessun senso sanitario, della tessera verde formato ‘super’. Il gruppo di attivisti “Matteo Brandi Pro Italia” ha fatto un blitz alle Poste Centrali: mentre alcuni distribuivano volantini agli sportelli, un altro esprimeva megafono in mano la scelleratezza dell’ultimo DPCM, che nega la pensione agli anziani dopo anni di contributi versati, di fatto obbligandoli a un TSO che comporta anche per loro rischi maggiori della malattia stessa.
Dopo l’occupazione del rettorato e mantenendo numeri altissimi in piazza ormai da mesi, il movimento No Green Pass di Torino si conferma ancora una volta il più avanzato della nostra povera Italia. Ma il dato davvero vergognoso è la cappa di silenzio che aleggiava tra gli indifferenti avventori dell’ufficio postale, che ricorda ancora una volta il celebre passo di Antonio Gramsci su “La città futura”, 1917:
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza…Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti.
MDM 01/02/2022