Taiwan fa guerra al contante: vuole vietarli per acquistare case, automobili e gioielli

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FONTE: ZEROHEDGE.COM
Il virus del divieto del contante in tutto il mondo – in nome della lotta al terrorismo – questa settimana ha raggiunto Taiwan. Per ‘prevenire il riciclaggio di denaro’, Taiwan può vietare gli acquisti in contanti di proprietà e beni di lusso,  come riporta l’Economic Daily News di Taipei, citando un ufficiale non identificato al Ministero della Giustizia.Come abbiamo notato in precedenza, la guerra al contante non sta solo continuando, ma si sta intensificando.

È iniziata in Occidente, con infrazioni relativamente basse al diritto di usare la valuta delle varie nazioni. La guerra si è ora spostata in India, inflitta su una popolazione di 1,2 miliardi di persone, dove il 68% delle transazioni sono effettuate con denaro contante.  E ora, come riporta The Economic Daily News, a Taiwan.(via Google Translate),..

    Per prevenire e controllare il riciclaggio di denaro, il Ministero della Giustizia taiwanese vuole promuovere operazioni senza contanti su larga scala. La prima ondata potrebbe bloccare immobili, auto di lusso e transazioni di gioielli.

    Secondo le leggi anti-riciclaggio, che attualmente controllano gli strumenti di pagamento, il Ministero della Giustizia dovrà discutere tale piano nella seconda metà dell’anno.

    Una volta portato a termine, non sarà possibile vendere beni immobili, auto e gioielli usando contante; solo strumenti di pagamento non in contanti, come carte di credito, finanziarie, assegni, pagamenti elettronici o rimesse.

La normativa vigente richiede la tenuta di registri e la segnalazione di eventuali operazioni superiori ai 500.000 Yuan (circa $72.000), senza alcun limite alla quantità di denaro che può essere utilizzata.

  Non è chiaro se verrà abbassata la soglia; ma da indicazioni, per la vendita di beni immobili, auto di lusso e gioielli la soglia sarà pari a zero – e solo non-cash.
    I funzionari hanno detto che per la gran parte delle persone non ci saranno problemi, ma ha ammesso che per quelli con cattivo credito, che non possono richiedere una carta di credito o un conto bancario, la nuova legge potrà causare inconvenienti.

La scusa per far guerra al contante è semplice.

    I dati interni del Ministero della Giustizia dimostrano che i gruppi criminali reinvestono particolarmente in oro, diamanti e settore immobiliare. Le transazioni immobiliari sono spesso usate per riciclare denaro.

Come detto prima, all’apparenza questa ‘guerra al contante’ sa di teoria del complotto, ma certamente tutti i governi trarrebbero beneficio da questo controllo e probabilmente si uniranno. In effetti, potrebbe rivelarsi l’unica via di uscita dai loro attuali problemi economici.

Come funzionerà dunque? Ecco come immagino la Fase 1:

  •  Collegare la libera circolazione di denaro contante al terrorismo;
  • Stabilire un massimale sulla quantità di denaro che può essere spostata senza riferire a qualche agenzia investigativa governativa;
  • Abbassare periodicamente tali limiti;
  • Abituare le persone a fare tutti gli acquisti, piccoli o grandi che siano, attraverso una carta di credito;
  • Far pensare che il semplice possesso di contante sia sospetto, in quanto non più “necessario”.

Quando scrissi per la prima volta su questo argomento, c’erano notevoli critiche sulla possibilità che un tale programma sarebbe mai stato tentato, e tanto meno in modo efficace. Era una cosa così orwelliana che è stata comprensibilmente ritenuta un’idea folle. Ma da quel momento, il programma è stato sviluppato molto rapidamente. Negli ultimi sei mesi, è diventato così visibile che ha anche acquisito un proprio nome – “la guerra al contante”.

I media dicono che i gruppi terroristici finanziano i loro attacchi con denaro contante. Decine di paesi hanno posto limiti alla quantità massima di denaro che può essere spostata senza dover fare rendicontazione. Alcuni, in particolare la Francia, hanno già iniziato ad abbassare i limiti. Le banche di alcuni paesi, in particolare la Svezia, considerano già le transazioni in contanti come sospette. La Fase 1 è ormai in atto ed in fase avanzata.

Sembra che Taiwan si unirà al resto del mondo in questa guerra al contante. Ci sono tre giocatori importanti coinvolti nella guerra al contante:

    1. Gli iniziatori
Chi? I governi, le banche centrali.
Perché? L’eliminazione del denaro contante renderà più facile per loro tenere traccia di tutti i tipi di operazioni – comprese quelle fatte da criminali.

2. Il nemico
Chi? Criminali, terroristi
Perché? Grandi quantità di banconote rendono più facile eseguire transazioni illegali ed aumentare l’anonimato

    3. Le vittime
Chi? I cittadini
Perché? L’eliminazione coercitiva del denaro contante fisico avrà potenziali ripercussioni sull’economia e sulle libertà sociali.

I colpi sparati dai governi per combattere la sua guerra al contante potranno avere diverse conseguenze indirette:

1. Privacy

Le transazioni senza contanti includerebbero sempre intermediari o terze parti.
Maggiore accesso del governo a transazioni e documenti personali.
Alcuni tipi di transazioni (gioco d’azzardo, ecc.) potrebbero essere esclusi o congelati.
Una criptovaluta decentralizzata potrebbe essere un’alternativa per tali operazioni

2. Risparmio

I risparmiatori non potranno più mettere ricchezza “al di fuori” del sistema.
L’eliminazione del contante rende i tassi di interesse negativi (NIRP) un’opzione esplorabile per il legislatore.
Una società senza contanti significa anche che tutti i risparmiatori sarebbero “in scacco” in caso di bail-in.
I risparmiatori avrebbero limitate capacità di reagire ad eventi monetari estremi, come deflazione od inflazione.

3. Diritti umani

La rapida demonetizzazione ha violato i diritti delle persone alla vita e al cibo.
In India, la rimozione delle banconote da 500 e 1.000 rupie ha causato numerose tragedie umane, tra cui pazienti a cui sono state negate le cure e gente non in grado di permettersi il cibo.
La demonetizzazione fa male anche a persone e piccole imprese che operano nei settori informali dell’economia.

4. Cybersicurezza

Con tutta la ricchezza memorizzata digitalmente, aumentano il rischio potenziale e l’impatto della criminalità informatica.
Hacking o furti di identità potrebbero distruggere interi risparmi di una vita.
Si prevede che il costo delle violazioni dei dati on-line raggiunga i $2.1 miliardi di dollari già entro il 2019, secondo Juniper Research.

Il problema si è ampliato più velocemente di quanto previsto. I governi che lo stanno forzando hanno evidentemente una finestra temporale ridotta. Ci può essere un solo motivo per cui stanno affrettando un programma che normalmente richiederebbe più tempo per essere accettato: vogliono evitare ostacoli che prevengano la Fase 2 del piano.

Fonte: www.zerohedge.com
Link: http://www.zerohedge.com/news/2017-02-22/taiwan-joins-global-war-cash-plans-ban-purchases-houses-cars-jewelry
22.02.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org  a cura di HMG
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