L’uomo dalle mille passioni aveva un baricentro fermo e solido, la famiglia. Si è spento a 65 anni mentre sedeva sulla sua moto «fermo e solido come sempre». Correva sull’autostrada Milano-Bologna, la moglie stretta a lui dietro, acciaccata ma miracolosamente viva, e gli amici di una vita che correvano sulle moto tutto intorno. Con ogni probabilità Lorenzo Brenta, ingegnere e imprenditore molto noto a Milano nel campo dell’immobiliare e grande amante del nostro Paese e della nostra città, ha avuto un malore improvviso mentre guidava. Due camion si sono messi di traverso sulla strada per evitare che lo investissero, due amici cari, «motociclisti», si sono presi cura di lui e della moglie, insieme agli operatori del 118 e a Elena Rigolli, la Buona Samaritana, piacentina, per 20 anni volontaria medica della Croce Rossa, che passava in auto, si è fermata ed ha accudito sia Lorenzo che la moglie, fino all’arrivo della Polstrada e dei soccorsi. E poi ha accompagnato gli amici motociclisti fino al Pronto soccorso del Maggiore a Parma.
Milano-Londra-New York e ritorno
Lorenzo Brenta se ne era andato da Milano a 19 anni, per studiare e lavorare. Prima a Londra, dove ha avuto il primo figlio, Francesco, poi a Boston e infine a New York, dove ha avuto Andrew e Alberto. A 32 anni era tornato a Milano con già tre figli: «Per i 40 anni di matrimonio con nostra madre abbiamo affittato un furgone e abbiamo fatto un viaggio di famiglia, amava tantissimo l’Italia. Ogni estate coinvolgeva amici da tutto il mondo e li portava a scoprire in moto il nostro bel Paese – racconta Andrew -. Metteva la famiglia sopra a tutto, era anche nonno due volte e stava per diventarlo la terza».
L’ultimo viaggio
Lorenzo era partito proprio per il tradizionale viaggio estivo, mercoledì, quando si è spento, nel tratto dell’autostrada tra Milano e Piacenza. Intorno amici da tutto il mondo e dietro la moglie Corinna. Con l’azienda «Contempora» si occupava di corporate leasing (aiutava le aziende a sistemare nelle case i dipendenti da fuori città o Paese). A considerare i tantissimi necrologi, era molto amato: «Papà coinvolgeva tutti nelle sue passioni — la moto, il volo, la montagna —. In questo modo creava legami che il tempo non è mai riuscito a stancare».
NDR – Non vi sono prove definitive in merito allo stato di vaccinazione dell’uomo. Tuttavia è lecito supporre che avesse ricevuto i vaccini anti Covid-19 viste le posizioni che aveva espresso sui social.