DI GIULIETTO CHIESA
La National Security Agency autorizza sè stessa a spiare centinaia di milioni di cittadini
Domanda: è lecito, negli Stati Uniti, spiare senza autorizzazione alcuna, qualche centinaio di milioni di persone, in linea di principio tutti i cittadini, ficcando il naso nella loro posta, inclusa quella elettronica, registrando le loro telefonate da qualunque apparecchio mobile o fisso? Risposta: no, perché offenderebbe la privacy di ogni cittadino ed è contro la legge e la Costituzione degli Stati Uniti.
Ma se a fare tutto ciò è la National Security Agency, una delle maggiori agenzie governative di intelligence, allora, invece, sì. O meglio, non se ne può dire nulla. Perché è segreto. Neanche un’indagine si può fare. Perché? E’ segreto.Chi lo dice? Ma la stessa NSA. Con che motivazione? Rispondono John Negroponte direttore di tutti i servizi di spionaggio e il generale Keith Alexander, direttore della NSA: ogni informazione al riguardo potrebbe «causare un danno estremamente grave alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti» (Usa Today, 25 maggio 2006). Cioè non solo un’agenzia di sicurezza può violare la Costituzione e le leggi americane ma, quando scoperta, non è possibile nemmeno chiedergliene conto. Era stato, qualche settimana fa, proprio il quotidiano USA Today a rivelare che la NSA aveva costretto tre delle quattro maggiori compagnie telefoniche a consegnarle tutti i tabulati di tutti i loro clienti, inclusi quelli pregressi degli anni passati. Prima e dopo l’11 Settembre 2001.
Una gigantesca massa di dati privati il cui uso non è stato chiarito. Si presume, ma nessuno sa esattamente cosa se ne faccia la NSA di decine di miliardi di comunicazioni, che possano essere usate statisticamente, per dare modo a una serie di potentissimi computers di individuare le «deviazioni dalla norma». Quali «deviazioni» non è dato sapere, ma quel ch’è certo è che la privacy, negli Stati Uniti d’America, dopo l’11 settembre, dopo il Patriot Act, è cosa del passato.
In ogni caso, la proposta della NSA (il cui capo era allora l’attuale capo della Cia, Michael Hayden), fu accettata senza battere ciglio dalla AT&T, dalla Verizon e dalla BellSouth. La quarta compagnia, la QWest, fece resistenza e rifiutò, appellandosi alla mancanza di un mandato dell’autorità giudiziaria, come prescritto dalla legge americana. Come risultato, qualche mese dopo il CEO (amministratore delegato) di QWest, venne licenziato su pressioni dell’amministrazione di Washington, a riprova che opporsi alle ingiunzioni illegali di un servizio segreto non giova né alla salute né alla carriera. E, comunque la resistenza della QWest non è stata piegata.
Scoperta la storia, la Electronic Frontier Foundation, un gruppo che difende i diritti umani, fa causa alla AT&T in California per violazione della privacy. Il Dipartimento della Giustizia, chiede subito che la causa sia archiviata. Allora il deputato democratico del Massachussets Ed Markey si rivolge alla FCC (Federal Communications Commission) chiedendo che apra una investigazione. Ma il suo presidente, Kevin Martin, citando una risposta scritta di Negroponte e di Alexander, risponde a sua volta così: «La natura segreta delle attività dell’NSA ci impedisce di investigare sulle sue eventuali violazioni» della privacy.
Si noti che Kevin Martin e gli altri tre membri della FCC sono nominati dal presidente degli Stati Uniti. Tirando le somme si vede che esiste ormai una serie di fatti che confermano tutti lo stesso disegno dell’attuale amministrazione degli Stati Uniti: consistente nell’adottare la pratica di creare, per decreti, una legislazione ad hoc, nuova di zecca, anzi rivoluzionaria, che gli permette di aggirare la legge (e spesso anche la Costituzione) senza dover fare fronte ad alcun tipo di controlli. Valse, subito dopo l’11 settembre, per istituire tribunali militari speciali e segreti. Fu usata per istituire la prigione di Guantanamo, dove svariate centinaia di «nemici combattenti» (categoria nuovissima del diritto) giacciono senza imputazioni, senza avvocati, senza diritti, per anni. Fu pratica corrente per autorizzare le extraordinary renditions, con aerei della Cia che atterrano negli aeroporti di tutto il mondo e prelevano illegalmente presunti terroristi per inviarli in Paesi terzi dove potranno essere sottoposti a tortura perché confessino i loro crimini, anche quelli che non hanno commesso. Adesso si scopre che la Nsa spiava tutti, ma è come se niente fosse. Nel Paese della democrazia e dello stato di diritto l’esecutivo ha preso il potere.
Giuletto Chiesa
Fonte: http://www.lastampa.it
05.06.2006