Riceviamo e pubblichiamo da Marco Billeci, Maresciallo Maggiore dell’Arma dei Carabinieri in congedo.
Buona lettura.
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Sono originario di Capaci (PA), paese tristemente noto dal 23 Maggio 1992. Nella provincia di Palermo, gli abitanti di Capaci sono detti “capacioti” e vi è un detto: “Capacioto, testa dura” perché pare si abbia una caparbietà non da poco o, secondo altri, perché “duri” a comprendere taluni concetti. Non so onestamente quale delle due “qualità” mi appartenga, forse entrambe, ma credo sia per questo che, leggendo le motivazioni della concessione della “Medaglia d’oro al merito per la Sanità Pubblica”, più di qualcosa non mi è tornato, poiché così recitano:
“Istituto Superiore di Sanità:
per l’impegno profuso da tutto il personale, che grazie all’alto livello di specializzazione tecnica e le straordinarie misure organizzative messe a punto per garantire la prevenzione e la sicurezza necessaria allo svolgimento del lavoro nel contesto emergenziale, ha contribuito incisivamente alle azioni di contrasto e contenimento del virus, con particolare senso di appartenenza alle istituzioni e dedizione al servizio della scienza e del Paese.”
Leggendo queste parole e vedendo le foto (la cerimonia si è svolta il 27 aprile scorso, ndr) di un gongolante Silvio Brusaferro, le prime parole che mi sono venute in mente, e che ho affidato ad un fugace post social, sono state: “Chi si loda, si imbroda”.
Questo perché forse non tutti sanno, o hanno notato, il COME si arrivi alla concessione dell’onorificenza in parola:
“Il conferimento delle ricompense sanitarie ha luogo con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Salute, sentito il parere della Commissione Centrale Permanente, competente ad esaminare le motivazioni di merito che costituiscono il presupposto del conferimento stesso previa istruttoria svolta, di norma, dalle competenti prefetture.
L’accertamento dei titoli di benemerenza è svolto da una Commissione nominata dal Ministro della Salute, presieduta da un Consigliere di Stato e composta dal Segretario Generale del Ministero della Salute, dal Direttore Generale dell’Istituto Superiore di Sanità, dal Direttore Generale dei Servizi medici e dal Direttore Generale dei Servizi veterinari del Ministero della Salute, da tre Generali medici, uno per ogni Forza Armata. Segretario della Commissione è un funzionario del Ministero della Salute.” (1)
Nell’attuale composizione della Commissione in parola, per il triennio 2022-2025 (2), spunta anche il nome del Dott. Andrea Piccioli, Direttore Generale dell’Istituto Superiore di Sanità, guarda caso anch’egli insignito personalmente di Medaglia.
Verrebbe da chiedersi se, come componente della Commissione, si sia astenuto dal chiedere di premiare sé stesso. Verrebbe da pensare che possa trattarsi come di una sorta di “club” fra amici, in cui ci si premia, ci si loda (e ci si imbroda) vicendevolmente.
Al popolo, distratto da ben altre preoccupazioni, potrebbero apparire velleità premiali da classe dirigenziale, dal sapor nostalgico di una nobiltà che fu. Eppure mai come questa volta, tali “velleità premiali” hanno suscitato in me non poco malessere, che ho “sfogato” nella lettera che segue, indirizzata al Presidente Sergio Mattarella poiché, da buon Palermitano, da “Capacioto”, mi sono venute in mente le seguenti parole:
“Una visione ETICA del lavoro politico”
“Irreprensibile sui comportamenti”
“Chi sta dalla parte giusta, non perde mai”
Chi, più del nostro attuale Presidente della Repubblica, deve conoscere e rendere fede a queste parole?
Ecco perché, come già fatto in passato col Senatore Maurizio Gasparri e con l’On.le Pierpaolo Sileri, ho scritto la seguente lettera pubblica al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Non me ne vogliate: oltre a essere “capacioto”, sono anche un inguaribile sognatore, uno che ha l’arroganza di definirsi “portatore sano” di quei valori etici e morali che dovrebbero essere il faro della metodologia e del lavoro politico, come il buon Mattarella, Piersanti, ci ha detto.
“Caro Presidente Sergio Mattarella,
Chi le scrive è un umile servitore dello Stato che, a differenza del personale dell’ISS, ha contrastato il Covid-19 andando in prima persona “al fronte”, a realizzare quelle “misure di prevenzione” che, oggi, si scopre essere state dettate da meri interessi politici ed economici e non certo da senso di responsabilità.
Lei ha insignito con la massima onorificenza l’ISS, quello stesso Istituto che, nella persona del suo presidente, Brusaferro, chattava col Ministro Speranza su come NASCONDERE i dati, ometteva di diffondere la reale utilità dei tamponi, delle mascherine e, soprattutto, esprimeva “pareri” volti solo a dare un contorno di “scientificità” a decisioni che NULLA avevano di scientifico.
Vede, Presidente, al contrario di tutti voi IO C’ERO!
Io ero sul posto e ricordo tutti i NO che mi avete risposto:
- Applichiamo protocollo NBCR e dateci le tute. NO, non serve e poi la gente cadrebbe nel panico… (Panico che poi lo stesso MINISTRO chiedeva di incutere per giustificare i lockdown);
- Fateci i sierologici prima di spostarci in altri posti. NO, il sierologico non serve (tolto dai LEA dietro espressa circolare ministeriale in favore dei test PCR, per le cui analisi è in corso un’indagine contro proprio ISS, visto che chiedeva 750€ per un tampone, a fronte di un costo reale di circa 2€).
- O chiudiamo, o apriamo. Così non serve a nulla. NO, i permessi ad personam sono competenza della prefettura…
E potrei continuare caro Presidente…
Anche perché, io, grazie alla “straordinaria capacità organizzativa” mi sono ammalato, sono finito in ospedale e, oggi, mi ritrovo congedato per invalidità derivante da causa di servizio…
Caro Presidente, oltre ad essere stato il mio superiore supremo (essendo lei il capo delle FFAA), siamo anche corregionali ma le affinità finiscono qui poiché faccio davvero fatica a comprendere le sue premiazioni…
Sembra quasi che il Colle la ovatti , la tenga all’oscuro di ciò che invece accade realmente.
La medaglia all’ISS è solo l’ultima delle premiazioni a me non chiare.. Ad esempio, lei ha nominato cavaliere della Repubblica quel medico che, dopo avermi “visitato” a Codogno per sancire se potevo andare a Bergamo, mi chiese “cosa prendi per l’asma?”. Io dissi che non soffrivo di asma e mi mandò a lavorare, senza eseguire un tampone o un sierologico. Io, dopo sole 48 ore, ero ricoverato con entrambi i polmoni andati per colpa del Covid…
Quel medico ha anche dichiarato e certificato che, quel giorno, io ho superato la visita di idoneità al SMI.. .
È in corso (spero) un’indagine su questi fatti, come è in corso indagine su Brusaferro e company…
Bizzarro che le medaglie d’oro ed i cavalierati finiscano a gente indagata/denunciata…
Bizzarro che lei abbia visto “straordinaria organizzazione” e “particolare senso di appartenenza e dedizione” in azioni che, in me, invece suscitano più di un’ipotesi di reato.
Singolare che le mie richieste, in qualità di comandante militare di uomini e mezzi, di premiare i 127 militari mandati allo sbaraglio a Codogno, siano invece rimaste lettera morta…
Poi, vedendo le premiazioni da Lei eseguite, ho capito perché noi non fummo e non saremo mai (probabilmente) premiati: i servigi che meritano premi sono assai diversi da quelli da noi resi…
Vede, caro Presidente, io ho sempre mantenuto fede al giuramento, anche quando a Codogno e Bergamo chiedevo e prospettavo criticità che NESSUNO ha ascoltato, anche quando ho sollevato dubbi sulla normativa emergenziale, sul greenpass, sull’obbligo vaccinale, anche quando volevate sospendermi a zero euro mentre, se avessi commesso un reato prima del 15 dicembre, sarei stato sospeso al 50% della retribuzione.
Ho mantenuto fede al giuramento quando mi avete detto inizialmente NO alla causa di servizio perché il 16 aprile 2020 verrebbe dopo il 3 giugno 2020…
O quando avete tentato di farmi allineare al pensiero istituzionale, punendomi poiché il 14 gennaio 2022 non rispettavo una circolare uscita il 24 gennaio 2022…
Vede, caro presidente, ecco perché ho capito di non essere mai stato meritevole della sua attenzione e men che meno delle sue onorificenze (e dire che avevo chiesto, per i miei uomini, un semplice elogio collettivo, non certo un cavalierato o una medaglia d’oro):
Noi siamo stati SERVITORI del Popolo.
C’è e ci sarà sempre differenza con i Servi dello Stato.
Concludo questa mia missiva con delle parole che lei, Presidente Sergio Mattarella, dovrebbe conoscere più di chiunque altro… (vds foto).
Con il rispetto che si deve alla sua carica,
Cordialmente
Maresciallo Maggiore dei CC, in congedo, Marco Billeci
Segretario del Coordinamento 15 ottobre, associazione che si è spesa nella ricerca e nella divulgazione della verità, organizzando convegni di spessore internazionale che Voi avete scientemente ignorato.
30.04.2023
NOTE