Matteo Renzi, leader di Italia Viva, partito che ha svolto un ruolo cruciale nella caduta del governo Conte II succeduto dal governo Draghi, ha pronunciato durante l’assemblea nazionale del suo partito frasi al vetriolo nei confronti dell’ANPI – l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia -, rea di aver detto “parole vergognose sul conflitto ucraino”.
Le dichiarazioni di Renzi fanno riferimento ad un appello pubblicato il 22 febbraio dalla Segreteria nazionale ANPI sul sito dell’associazione nel quale si diceva che nonostante “il riconoscimento dell’indipendenza del Donbass da parte della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra”, ciò è soltanto “l’ultimo, drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della NATO ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia”. Per questo motivo si chiedeva al presidente Biden di cessare “immediatamente sia le clamorose ingerenze nella vita interna dell’Ucraina iniziate fin dai tempi di Maidan, quando nel governo ucraino entrò la statunitense Natalia Jaresco, sia le sue dichiarazioni belliciste e le sue ininterrotte minacce nei confronti della Russia” e alle superpotenze tutte (USA-Russia-UE) di ripensare “criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni”.
Tale appello – qui in allegato – appare non solo del tutto lecito nei contenuti, ma soprattutto giusto nella ricostruzione storica degli eventi. che l’espansione della NATO verso est sia sempre stato un problema per la Russia e che gli USA perennemente cercano di interferire nelle politiche di paesi indipemndenti e sovrani sono entrambi fatti notori. Eppure per Renzi questo appello è vergognoso, anzi il nostro caro Matteo rincara la dose arrivando a sfiorare il ridicolo con le sue dichiarazioni: “I partigiani di 70 anni fa avrebbero saputo da che parte stare tra invasori e invasi. Attaccare il filo imperialismo americano significa essere indietro con le lancette della storia.
Pronta la risposta del Presidente Nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, intervistato da Adnkronos:
“Noi siamo dalla parte del popolo ucraino senza se e senza ma, condanniamo l’invasione della Russia ma saremmo sciocchi se non vedessimo il contesto in cui tutto questo è avvenuto, quello che è successo negli ultimi decenni […] Oggi Estonia e Lettonia hanno le basi Nato ai confini della Russia, sarebbe strano immaginare che Mosca non avrebbe reagito. […] Non commettiamo l’errore di dimenticare che la Nato è più volte intervenuta in violazione della sua missione, che è l’esclusiva difesa dei confini dei Paesi aderenti. Non è il momento di fare sciocche e strumentali polemiche”.
Matteo un consiglio, la prossima volta conta fino a 10 prima di parlare!
Massimo A. Cascone, 26.02.2022