DI BADIA BENJELLOUN
dedefensa.org
Premessa: non si tratta di una favola di La Fontaine, malgrado la presenza di orsi che mangiano le bacche e disdegnano il salmone.
I pesci sotto antidepressivi hanno manie suicide.
Alcune molecole utilizzate come farmaci antidepressivi così come i loro metaboliti (attivi) sono state ritrovate in grande quantità nel cervello dei pesci dei Grandi laghi degli USA e del Canada. Questi farmaci condizionano il loro comportamento alimentare. Influisce sul loro istinto di sopravvivenza, li rende più vulnerabili agli attacchi dei loro predatori. Un lavoro precedente aveva dimostrato che i gamberetti adottavano comportamenti ‘suicidi’ quando si trovavano in acque ricche di fluoxetina, come nel caso di alcuni litorali. Immersi in queste acque, non evitano più la luce e si fanno mangiare dai pesci e dagli uccelli cinque volte di più rispetto ai gamberetti ‘normali’, turbando così l’ordine della catena alimentare. Gli scienziati impegnati in questa ricerca in acque dolci sono preoccupati perché la pratica della pesca sportiva rappresenta per il Michigan una fonte di reddito da diversi miliardi di dollari.
La popolazione statunitense ha visto crescere il consumo di farmaci antidepressivi del 65% tra il 2002 e il 2014. Si è calcolato che il 12,7% della popolazione con età superiore ai 12 anni abbia assunto un antidepressivo nel mese che ha preceduto l’inchiesta, secondo il CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie).
L’impiego di questi farmaci è in costante crescita ed è provato che modifichi il comportamento individuale e sociale dell’animale, sopprimendo il suo istinto di sopravvivenza e mettendo in pericolo la specie.
I salmoni d’allevamento sono sordi
Un altro studio si è occupato di una variazione che da tempo si è osservata nei salmoni d’allevamento. Delle minuscole ossa, gli otoliti , fanno parte dell’orecchio interno e nel pesce, come per l’uomo, permettono di sentire le variazioni delle onde sonore e della pressione, in più giocano un ruolo cruciale nell’equilibrio.
Sono più grandi negli animali in cattività e di diversa composizione, fatti di vaterite, materiale più solido rispetto ai cristalli di aragonite.
Questa caratteristica scompare se si rallenta la crescita dell’animale alimentandolo in modo meno rapido. Questa sordità è irreversibile e li rende vulnerabili poiché mancano del senso che li allerta.
Siamo già a conoscenza della sofferenza delle galline in gabbia, delle mucche immobilizzate dalla nascita nelle loro stalle, ecco lo stress del pesce d’allevamento, ipernutrito, esposto perennamente alla luce, e sofferente a causa dell’eccessiva densità di popolazione.
Gli orsi diventano vegetariani
In verità, si comporta come l’uomo che, potendo scegliere, preferisce un alimento zuccherino a uno proteico.
Il riscaldamento climatico ha fatto coincidere le due stagioni, quella dell’arrivo del salmone rosso vicino alla costa e quella della maturazione delle bacche, solitamente successiva.
I grizzly preferiscono nutrirsi di bacche selvatiche invece di pescare salmoni.
Questo cambiamento alimentare sicuramente sta alterando il loro metabolismo, meno proteine e più carboidrati, aumento dei casi di obesità, diabete, e malattie cardio-vascolari. (?)
Ma rompe anche un ecosistema che prevede che le carcasse dei pesci servano come concime per le foreste.
Inoltre il loro habitat è in pericolo perché l’Alaska e tutta la zona artica sono minacciate, tra l’altro, dalle trivellazioni petrolifere. Non sarà il coraggio di Mme Royal [Ségolène Royal, ndt] a raffreddare la banchisa.
Ma chissà, forse il richiamo dell’istinto scoraggerà il grizzly dal consumare salmone sotto antidepressivi e affetto da sordità!
Badia Benjelloun
Fonte: www.dedefensa.org
Link: http://www.dedefensa.org/article/point-de-vue-ichtyen-sur-lecologie
7.09.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di VOLLMOND