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La Redazione

 

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Perchè non avete capito la Legge russa sul maltrattamento in Famiglia? Perchè non vi hanno menato abbastanza da piccoli!

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A cura di Davide
Il 30 Gennaio 2017
300 Views

DI MASSIMO BORDIN

micidial.it

Ora, non è che siccome ho scritto un libro sul pensiero filosofico di Putin mi debba andar bene tutto quello che succede in Russia. Anzi, è vero proprio l’opposto, dato che la filosofia si caratterizza per il forte spirito critico. Ma la questione della legge russa che depenalizza i reati di maltrattamento in famiglia merita vendetta. Il solo fatto che una simile bufala abbia riempito le pagine dei giornali e occupato i principali telegiornali nazionali doveva insospettire, e invece niente! Giù strali contro Putin e i russi e la dittatura. I segnali inequivocabili sono due: 1. siamo in guerra fredda con la Russia di Putin e 2. l’occidente la sta perdendo (per fortuna).

Vogliamo fare la fatica di analizzare la faccenda?

Il parlamento russo, la Duma, sta cercando di risolvere un vulnus legislativo, cioè una contraddizione che persiste nella sua legislazione. Siccome in Russia, come ovunque, alcuni reati allungano a dismisura i processi, anche in Russia è emersa la necessità di DEPENALIZZARE alcune cose. In Italia, se non fosse che cambiamo idea ogni tre per due, siamo campioni del mondo in quanto a depenalizzazione: si pensi al solo reato di offesa a pubblico ufficiale che è un reato a seconda del tempo atmosferico… credo di saperne qualcosa visto il mio trascortso in Polizia Locale. Nel caso russo preso in esame dai criminali giornalisti italiani (e mi denuncino pure, tanto poi arriva Putin che depenalizza tutto); dicevo, secondo i giornalisti italiani, Putin avrebbe depenalizzato la violenza in famiglia. Titoli come “Picchiare la moglie in Russia non sarà più reato”, lo stanno a dimostrare. Il vulnus era in pratica questo. Con la legge attuale, se una persona picchia un membro di un’altra famiglia, ad esempio un estraneo che dà una sberla ad un ragazzo di un’altro nucleo famigliare, ora come ora NON inizia un processo penale. Questo avviene anche in assenza di lesioni, poprio il tipico scappellotto, insomma. Ad un certo punto, la Duma ha depenalizzato questo reato perchè tanto tempo fa lo era. Ha fatto bene, ha fatto male? Se io dò un calcio nel sedere al vicino di casa di 17 anni perchè tiene lo stereo a palla devo andare in prigione? Complimenti, adesso mi spiego come sono morti Socrate e Gesù… Comunque, la contraddizione consiste nel fatto che sta cosa di rappresentare un reato è invece rimasta dentro il nucleo famigliare. In altre parole, se io dò uno scappellotto a mio figlio in Russia vado in galera, se invece glielo dà il vicino di casa NO… Vi pare logico? A parte il fatto che se porto mio padre in Russia e vado a deporre alla polizia mio padre non lo rivedrò mai più, la Duma ha giustamente pensato che fosse una contraddizione legislativa bella e buona e che potese dare adito a lungaggini infinite, ricorsi, appelli ecc ecc. E quindi? Quindi sta cercando di depenalizzare il reato ANCHE dentro il nucleo famigliare.

Ed è come da noi! E’ già cari russofobici, perchè in Italia funziona più o meno come vorrebbero fare in Russia. Non ci credete?

Allego quanto magicamente postato da Rolando Dubini su facebook e che ho verificato stamane:

“Il reato di percosse senza lesioni in Italia: nella sostanza è depenalizzato dal 2002
Originariamente il codice penale italiano faceva rientrare il reato di percosse nell’ambito dei delitti contro la persona (artt. 575-623 bis). Il delitto, se dal fatto non derivi una malattia nel corpo o nella mente e se la violenza non è elemento costitutivo o circostanza aggravante di un altro reato, è punito secondo l’articolo 581 c.p. con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a 309 euro.
Il reato di percosse è perseguibile soltanto a querela della persona offesa ma l’arresto, il fermo e le misure cautelari non sono consentite.
Alla fattispecie incriminatrice si applicano, inoltre, le aggravanti ed attenuanti comuni (ex artt. 61 e 62 c.p.).
Pero’ a partire dal 2 gennaio 2002, data di entrata in vigore del d.lgs. n. 274/2000, il delitto è passato alla competenza del Giudice di Pace (Cass. n. 30736/2009), il quale applica la pena della sola multa da 258 a 2.582 euro (ex art. 52 comma 2 lett. a), d.lgs. n. 274/2000), salvo che non ricorrano le circostanze aggravanti indicate dall’art. 4 del decreto, poiché in tal caso il reato rientra nella competenza penale del tribunale monocratico e trova applicazione la cornice edittale (reclusione fino a 6 mesi o multa fino a 309 euro) prevista dall’art. 581 c.p.”

Dunque, ricapitolando:

  1. la legge non è ancora passata, deve arrivare all’altra camera della Duma, e poi al Presidente per la firma. Ancora non è successo.
  2. la legge vuole risolvere una contraddizione tra comportamenti simili, che porta –  ora come ora – alla prigione una mamma o un papà che percuotono SENZA LESIONI un figlio, mentre non comporta conseguenze penali se a fare lo stesso gesto è una persona estranea alla famiglia.
  3. in Italia, come dimostra la sentenza qua sotto, è già così e pure peggio, perchè se picchi la moglie una sola volta, e senza lesioni, ti becchi una sanzione e non è reato penale, come ben descritto dalla sentenza recente che vi metto per conoscenza:

Gli ermellini  della Corte di Cassazione si sono pronunciati in merito a una vicenda risalente al 2008 e avvenuta a Catanzaro (Catanzaro è in Italia, cari russofobici, ndr) tra una coppia di coniugi. Al tempo, lui nel corso di una lite diede uno schiaffo alla moglie e la minacciò con un coltello. Lei lo denunciò. Il marito, finito sotto processo, aveva avuto in primo grado una condanna a due mesi di reclusione per violenza privata, una sentenza confermata in appello. Da lì, il fascicolo è arrivato davanti agli ermellini, in concomitanza con l’introduzione da parte di Palazzo Chigi nel marzo 2015 del decreto che prevede la “non punibilità per particolare tenuità dell’offesa”. Partendo proprio da quel decreto, i supremi giudici hanno ribaltato il giudizio dei colleghi di secondo grado, assolvendo l’uomo.

 

Massimo Bordin

Fonte: http://micidial.it

Link: http://micidial.it/2017/01/perche-non-avete-capito-la-legge-russa-sul-maltrattamento-in-famiglia-perche-non-vi-hanno-menato-abbastanza-da-piccoli/

28.01.2017

 

visto su  http://megachip.globalist.it/

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