PARTE II: GIOCARE CON IL MERAVIGLIOSO STRUMENTO DEL GRANDE FRATELLO…

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blank… LE IMPLICAZIONI PER LA SALUTE

DI AMY WORTHINGTON
The Idaho Observer

Fin dall’inizio dovete
sapere inoltre che quanto andrete a leggere contiene forse la peggiore
notizia che abbiate mai ricevuto. Supera di gran lunga le nostre attuali
preoccupazioni circa la condizione della nostra nazione e il riconoscimento
da parte dell’amministrazione Bush del fatto che la lotta al terrorismo
potrebbe durare a lungo. L’articolo seguente collega 125 punti corredati
da annotazioni allo scopo di avanzare un’ ipotesi allarmante: “L’era
della tecnologia wireless sta accorciando la durata delle nostre vite
e sta mettendo in pericolo il pianeta”.

I governi non possono
asserire di non conoscere gli effetti delle radiazioni. Sono state redatte
relazioni approfondite, con documenti tolti dal segreto di stato, che
mostrano come gli esseri umani siano stati esposti per decenni, in via
sperimentale e in ogni modo, a tutti i tipi e livelli di radiazione.
Le esposizioni alle radiazioni portano con il passare del tempo infermità
fisiche e mentali, danni genetici, malformazioni e morte. Pur sapendo
tutto ciò, il Congresso è stato indotto ad approvare il Telecommunications
Act [Legge sulle Telecomunicazioni, ndt] del 1996 per dare avvio all’era
della tecnologia wireless. E, giusto 10 anni dopo, la gente si ritrova
costantemente esposta alle radiazioni in vari modi. Gli effetti pervasivi,
che ora stanno notando in pochi, ben presto non potranno essere ignorati
dalla maggioranza.

Per prima cosa,
un breve ripasso.

Nella prima parte di
questa serie, abbiamo documentato come gli Stati Uniti di George W.
Bush si siano trasformati in uno stato di polizia fascista (in cui pubblico
e privato si intrecciano) sotto le mentite spoglie della “sicurezza
nazionale” e della “lotta al terrorismo”. Mentre i serial killer
che ci governano non sono mai stati giustiziati per le atrocità commesse
l’11 settembre, spioni civili e militari ora leggono la nostra posta
elettronica, ascoltano le nostre telefonate, curiosano tra le nostre
attività in rete e controllano le nostre transazioni finanziarie. Utilizzano
lettere di sicurezza nazionale e dati raccolti a computer, minacciando
di tracciare le nostre attività e valutare ogni nostra intenzione.
Ma questo è solo l’inizio.

Il meraviglioso strumento
del Grande Fratello – ovvero l’insieme di tecnologie wireless e di
dispositivi per l’identificazione a radio frequenza (RFID),
ora consente a coloro che ci controllano di superare di gran lunga la
visione Orwelliana del 1984. I quattro pilastri portanti del
piano totalitario sono:

  • un sistema d’identificazione
    nazionale, che collega tutti gli esseri umani a carte elettroniche,
    tesserini o chip sottocutanei contenenti numeri d’identità personali
    e dati biometrici
  • un data base centrale che
    contiene tutte le informazioni su ogni cittadino che sia stato numerato
  • un sistema di tracciamento
    radio in grado di decifrare all’istante il punto in cui si trova qualsiasi
    essere umano gravato da un sistema d’identificazione elettronico
  • una rete di telecamere di
    sorveglianza su scala nazionale collegata ad internet, che permette
    ai centri di comando di polizia di controllare qualsiasi oggetto in
    movimento

La forza inesorabile
della sorveglianza

L’Homeland Security
Act del 2002 ha prodotto il Ministero della Sicurezza Nazionale (DHS),
fondendo 22 enti federali in una gigante piovra investigativa, il cui
scopo principale è quello di spiare gli Statunitensi. Enti locali e
federali, corrotti dalle sovvenzioni dell’Homeland Security, stanno
per essere assorbiti dai tentacoli fiscali di questo mostro paranoico.
Questa inesorabile forza federale, statale e locale sta realizzando
il piano generale ad una velocità pazzesca. Centinaia di migliaia di
telecamere di sorveglianza, molte delle quali satellitari, stanno per
essere acquistate con i soldi del DHS e installate da una parte all’altra
della nazione. Dalle 80 numerose telecamere di Dillingham, in Alaska,
che controllano 2400 paesani (1), alle imponenti reti del protocollo
internet e delle telecamere mobili che inseguono furtivamente gli abitanti
di Los Angeles (2), il bizzarro apparato di sicurezza del DHS
sta costruendo una griglia di sorveglianza capace di osservare 300 milioni
di cittadini che non è possibile lasciar vivere senza la stretta sorveglianza
del Grande Fratello.

L’Intelligence Reform
Act del 2004 e il Real ID Act del 2005 hanno istituito un infausto sistema
d’identificazione nazionale, costringendo tutti gli stati dell’unione
a standardizzare i certificati di nascita pieni di dati biometrici,
le patenti e altre carte d’identità. Per il 2008, i dati personali
andranno debitamente a fluire da questi documenti d’identità obbligatori
verso il database centrale del Fuhrer.

Così come è riuscito
a sopraffare tutti gli enti di ordine pubblico attraverso le sue direttive
e i suoi agganci d’investimento, il DHS sta ora febbrilmente imponendo
il suo controllo sulle istituzioni sanitarie statunitensi, allo scopo
di raccogliere ed inviare tutti le informazioni di carattere sanitario
alla Centrale dell’Informazione. La storia clinica delle parti intime
di ogni singolo cittadino verrà presto efficientemente inviata dal
laboratorio direttamente al database del Grande Fratello che raccoglie
informazioni di carattere sanitario. Il direttore generale dell’Health
Initiative, Janet Marchibroda, conferma che gli standard e le politiche
nazionali si stanno sviluppando in funzione della “connettività”
(3), non importa in quale parte degli Stati Uniti un cittadino
possa ricevere la diagnosi e la cura per le sue emorroidi o il
suo herpes. La sorveglianza sanitaria centralizzata non lascerà, senza
dubbio, alcun cittadino illeso, quando l’ago nazista dell’Homeland
darà libero sfogo, durante “un’emergenza nazionale”, alla sua
scorta di vaccini invalidanti ed obbligatori arricchiti di grassi.

Il DHS e dozzine di
strutture sanitarie in tutta la nazione incoraggiano ora l’uso di
diversi tipi di microchip sottocutanei d’identificazione a radio frequenze.
Almeno 68 ospedali e strutture sanitarie stanno già utilizzando il
VeriChip dell’Applied Digital Solution, recentemente approvato dalla
FDA per l’impianto sull’uomo (4). Ogni VeriChip impiantato
sottopelle tra il gomito e la spalla contiene un numero di identificazione
di 16 cifre che può essere letto da uno scanner in grado di innescare
kiloHertz di radio frequenze. Nel frattempo il DHS ha reso noto di essere
alla ricerca di nuove e più efficaci lettori, capaci di ottenere informazioni
dai microchip applicati ad un essere umano o ad un veicolo, anche se
si trovano ad una distanza di 25 piedi e il veicolo si muove ad
una velocità di 55 miglia all’ora (5).

Il Digital Angel è
un dispositivo di tracciamento attivo che si autoalimenta e che è stato
anche sviluppato per essere impiantato sotto la pelle umana. Prodotto
dalla Digital Angel, controllata dall’Applied Digital, questa mostruosità
della tecnologia wireless è in grado di inviare e ricevere pacchetti
di informazioni a lunga distanza attraverso sia stazioni terrestri che
satelliti GPS. Secondo il Ministero della Sanità e dei Servizi Sociali,
i senzatetto e i malati mentali che vagano per le strade di New York,
San Francisco, Washington, Bethlehem e Pennsylvania sono già stati
impiantati con questi pericolosi congegni di sorveglianza a radio frequenza.
La polizia e gli assistenti sociali, muniti di palmari che ricevono
i segnali radio dagli impianti, possono monitorare tutti i loro movimenti
(6). Immaginiamo che alla fine tutte le città e tutti gli stati
prenderanno parte a questo orribile programma sperimentale che, in modo
così brutale, sfrutta coloro che non sono in grado di sopportare i
devastanti effetti sulla salute causati dall’emissione di radio frequenze
nell’arco di un’intera giornata.

Molti impiegati federali,
inclusi i dipendenti e fornitori del DHS, sono attualmente dotati di
carte d’identità biometriche che comunicano con i computer centrali
di sorveglianza mediante radio frequenze (7). Tutti gli impiegati
federali e statali finiranno per essere dotati di tali dispositivi.
La Camera dei Rappresentanti è alla ricerca di nuove tecnologie per
tracciare le 13.500 persone che compongono la camera e lo staff attiguo,
impiegando tesserini leggibili attraverso microonde. Questi tesserini
attivi trasmetteranno continuamente segnali di microonde, permettendo
ai lettori di ottenere informazioni attraverso vestiti e valigette fino
ad una distanza di 100 piedi (8). Sarà dolce assaporare la giustizia
il giorno in cui i membri del più corrotto congresso della storia non
avranno un posto dove nascondersi dallo stato di polizia totalitario
da loro così zelantemente creato.

Anche i bambini delle
scuole pubbliche rientrano tra i soggetti da etichettare. Un certo numero
di aziende, sovvenzionate dal DHS, fanno pressione affinché i sistemi
d’identificazione mediante radio frequenze vengano impiegati nelle
scuole. Una di queste società è l’InCom Corporation, che l’anno
scorso ha munito di tesserini i bambini di una scuola elementare della
California senza il consenso dei genitori (9). I bambini che
indossano tesserini d’identificazione a radio frequenza verranno continuamente
scannerizzati mentre stanno a scuola, e si abitueranno al fatto che
ogni loro movimento venga osservato da un’autorità centrale. La nazione
orwelliana
avrebbe di sicuro voluto imprimere nei suoi figli la
mentalità disumanizzante della radio-sorveglianza.

Il nostro pianeta
è un forno a microonde

Come finora documentato,
i dispositivi radio e le reti di comunicazione rappresentano la vera
base dello stato di polizia statunitense. La fiorente infrastruttura
radio della Gestapo è data da decine di migliaia di torri di comunicazione
gigantesche, centinaia di migliaia di minuscoli trasmettitori radio
e da una rete sempre più crescente di minuscoli sensori sistematicamente
posizionati dentro e sopra ogni cosa nell’ambiente che ci circonda.
Tutti questi trasmettitori o ricevitori generano radiazioni elettromagnetiche
non ionizzanti e microonde a kilohertz, megahertz o gigahertz di frequenza.
Con migliaia di satelliti commerciali e militari che sparano microonde
sulla terra, l’umanità si ritrova a fluttuare in un insapore, inodore,
invisibile e denso mare di frequenze elettromagnetiche tossiche, cancerogene,
capaci di alterare le funzioni cerebrali e pressoché impossibili da
valutare e monitorare per i profani.

Entrambe le calotte
polari si stanno sciogliendo e i nostri inverni diventano ogni anno
pericolosamente più caldi (10). Il nostro pianeta è formato
d’acqua. Le microonde agitano e riscaldano le molecole dell’acqua.
Le forze armate statunitensi porteranno presto a 180 il numero dei trasmettitori
HAARP usati per far bollire sul serio la ionosfera – ovvero lo strato
più alto dell’atmosfera terrestre (11) carico di ioni. Negli
ultimi otto anni tonnellate di particelle metalliche, incluse quelle
di bario, sono state scaricate nell’atmosfera dalle scie chimiche
(12). Il bario scalda e fa seccare l’atmosfera, causando siccità.
Se le forze armate utilizzano le particelle contenute nelle scie chimiche
per espandere l’imminente tecnologia radar (13), queste particelle
non potrebbero anche essere utili per allargare le comunicazioni commerciali
e dello stato di polizia? Indubbiamente non è una coincidenza il fatto
che il folle progetto HAARP, le scie chimiche nocive, la diffusione
su larga scala della tecnologia wireless e l’incalzante riscaldamento
globale siano tutti esplosi sulla scena simultaneamente – nel corso
degli ultimi 15 anni. Il nostro pianeta e l’atmosfera sono diventati
un forno a microonde gigante, mentre i gas serra continuano a bruciare.

Gli esperti dicono
che i trasmettitori terrestri a radio frequenza e microonde stanno aumentando
del 15% l’anno. E non c’è limite ai piani del dittatore di aggiungerne
altri. Come possiamo calcolare l’ulteriore smog elettromagnetico che
verrà apportato dal programma del Ministero dei Trasporti, secondo
il quale a partire dal 2010 le case automobilistiche dovranno installare
a bordo di ogni nuova autovettura dei sistemi di rilevamento? Per il
2015 le onde radio, sparate da 57 milioni di vetture, trasmetteranno
automaticamente informazioni sul percorso ai voraci computer del Ministero
dei Trasporti del Grande Fratello (14). Il laboratorio di ricerca
della Intel, con sede a Seattle, ha svelato fino a che punto i pianificatori
totalitari stiano considerando il business dei sistemi di tracciatura,
e fa sapere che sia gli enti commerciali che quelli governativi arriveranno
un giorno a definire con esattezza la nostra posizione e i nostri movimenti
con l’aiuto di radiofari a microonde onnipresenti, in grado di decifrare
i nostri numeri di cellulare a distanza. Quelli che ci tengono d’occhio
dedurranno allora dalla nostra posizione cosa stiamo facendo e acquistando
(forse anche pensando?) (15).

Le radiazioni da kilohertz,
megahertz e gigahertz di frequenza sono tra le più pericolose note
all’uomo. Sia in ambito medico che industriale non è mai stato stabilito
per l’uomo un livello limite di esposizione a queste radiazioni artificiali,
modulate e pulsate. Ci sono tuttavia migliaia di studi che danno prova
del fatto che queste emanazioni siano mortali per tutti gli esseri viventi
e per le loro biosfere.

Lo scopo di questo
articolo è di documentare le terribili conseguenze sulla salute derivanti
dalla nostra sempre più crescente esposizione alle radiazioni usate
dallo stato di polizia e per scopi commerciali. Test medici ed empirici
dimostrano che stiamo diventando più fiacchi dal punto di vista fisico
ed intellettuale e terribilmente malati a causa di onde a radio frequenza
che non possiamo vedere, toccare, annusare o assaporare. Gli stolti
Statunitensi che acconsentiranno a venire impiantati con chip d’identificazione
e di tracciamento patiranno in modo più atroce. Milioni di persone,
già assuefatte ai cellulari che vomitano microonde, ai portatili, a
congegni con i propri dati personali e a dispositivi d’intrattenimento
che tengono stretti alla loro testa e al loro corpo, quasi non proveranno
avversione filosofica o morale all’idea di venire dotati di chip sottocutanei.
Tuttavia, per i più giudiziosi, passeremo qui in rassegna i dati cruciali
di alcune ricerche che, se presi sul serio, possono salvare le nostre
vite e rafforzare la nostra decisione di rifiutare il sistema di tracciatura
sottocutaneo voluto dai fascisti, costi quel che costi.

Il nostro
studio di partenza:

L’ambasciata statunitense
a Mosca

Iniziamo con l’attacco
radioattivo condotto dai sovietici contro l’ambasciata statunitense
a Mosca in Russia. Quel tragico episodio è della massima importanza
per comprendere gli effetti che le radio frequenze e le microonde possono
avere sul corpo umano. A partire dal 1953 e fino agli anni ’70 i Sovietici
utilizzarono radiazioni di microonde per fiaccare ed inebetire lo staff
dell’ambasciata. In successione due ambasciatori statunitensi si ammalarono
di cancro e un terzo sviluppò una sorta di forma di leucemia con perdita
di sangue dagli occhi. Almeno 16 donne appartenenti al gruppo dell’ambasciata
svilupparono un tumore al seno. I tessuti di seno, occhi e testicoli
sono i più sensibili alle radiazioni. Molti membri dello staff soffrirono
anche di disturbi al sistema immunitario, alta concentrazione di globuli
bianchi nel sangue, alterazioni cromosomiche, stanchezza cronica, vista
annebbiata, problemi alle cataratte e dolori muscolari. Questi sintomi
sono generalmente conosciuti come sindrome da microonde (16).

I funzionari statunitensi
erano al corrente fin dall’inizio dell’attacco sovietico, ma per
10 anni non avvisarono lo staff dell’ambasciata poiché, come i sovietici,
la CIA era interessata a studiare gli effetti dell’irradiazione sul
corpo umano (17). Mentre monitorava il piano sovietico, la CIA
lanciò il Progetto Pandora e nefasti progetti paralleli come il TUMS,
il MUTS e il BAZAR, alcuni dei quali coinvolgevano le forze militari.
Questi intrepidi autori di diavolerie documentarono gli orribili effetti
delle radiazioni a radio frequenze e microonde sia sugli animali che
sugli esseri umani.

  • Appresero che gli effetti
    collaterali diventano evidenti molto tempo dopo l’esposizione, a volte
    dopo dieci anni o anche più (18).
  • Scoprirono che i soggetti
    esposti e la relativa prole mostravano una drastica perdita d’intelligenza
    (19).
  • Appresero che le microonde
    generano armi efficienti, come i grotteschi “bottoni” a radio frequenza
    che attualmente vengono usati contro gli Iracheni (20) e i mortali
    sistemi di negazione attiva a 95 gigahertz di frequenza, approntati
    per rafforzare la legge marziale e locale (21).

Grazie ai dati raccolti
a Mosca e ai suoi 50 anni di ricerca, Fegdov sa senz’altro che le
radiazioni di microonde emesse dai sistemi di comunicazione statunitensi
e dalle reti di sorveglianza che sfruttano la tecnologia wireless alla
fine ci faranno ammalare tutti e faranno morire prematuramente molti
di noi. Ecco ciò che non sanno i milioni di Statunitensi che adorano
la tecnologia wireless:

  1. I Russi bersagliarono lo
    staff dell’ambasciata di Mosca con microonde da 2.4 gigahertz di frequenza
    – la stessa emessa dai cellulari, dai cordless usati a casa, dai computer
    portatili e dai sistemi di rete senza fili che ora irradiano il nostro
    corpo, la nostra casa, il nostro posto di lavoro e le nostre scuole
    in tutto il paese. Alcuni telefoni emettono 5.8 gigahertz di frequenza,
    una quantità che è di gran lunga più mortale rispetto a 2.4 gigahertz.

  1. I Russi usarono principalmente
    un’intensità di energia di soli 5 microwatt per cm², diretta sulla
    facciata ovest dell’ambasciata. La maggior parte delle persone all’interno
    dell’edificio ricevette circa 1/50 di quella quantità o 0.1 microwatt
    per cm². La Commissione Federale per le Comunicazioni ha stabilito
    come limite di sicurezza 580 microwatt per cm², permettendo così al
    governo e all’industria di irradiarci con un’intensità di energia
    100 volte superiore rispetto a quella usata contro i funzionari e lo
    staff dell’ambasciata di Mosca.

  1. I Russi dirigevano le radiazioni
    contro l’ambasciata solo 9 ore al giorno a differenza dei ripetitori
    per cellulari, dei trasmettitori e dei sistemi di rete wireless che
    emanano radiazioni a megahertz e gigahertz d’intensità dentro le
    case, nei quartieri e negli uffici 24 ore al giorno (22).

I livelli di esposizione
mortali

I Russi avevano ben
capito che una minima quantità di microonde può causare seri problemi
di salute e la morte. In Russia i livelli consentiti di esposizione
pubblica alle microonde sono 100 volte più bassi che negli Stati Uniti.
Gli standard consentiti in Cina lo sono ancora di più. In Austria non
si superano gli 0,1 microwatt per cm², in contrasto con i livelli da
genocidio consentiti in Gran Bretagna, dove vengono permesse fustigate
da 5.800 microwatts per cm². Ciò fa comodo allo stato di polizia di
Tony Blair, caratterizzato da una sorveglianza fanatica, che supera
anche gli Stati Uniti in materia di repressione e raggio d’azione,
con le sue radiazioni mortali emesse dai sistemi di comunicazione TETRA
[TErrestrial Truncked Radio, un moderno sistema radiomobile privato
e pubblico ad accesso multiplo, ndt] usati dalla polizia (23).

La “Federal Communications
Commission” (FCC) [Commissione Federale americana delle Comunicazioni,
che fissa le norme per la riduzione del livello di disturbo di energia
elettrostatica emessa da strumenti elettrici, ndt], che permette una
così indulgente esposizione alle radiazioni, dovute per la maggior
parte a fonti di trasmissione statunitensi, è data da un gruppo di
incompetenti che incoraggia le aziende di telecomunicazioni e radiodiffusione,
che invece dovrebbe controllare. Il “Center for Public Integrity”
[Centro per l’Integrità Pubblica, ndt] ha scoperto che i funzionari
della FCC vengono allettati dalle aziende con degli extra, quali costosissimi
viaggi a Las Vegas (24). Gli standard della FCC si basano sulla
teoria obsoleta secondo la quale l’unico rischio derivante dall’esposizione
a radio frequenze e microonde è rappresentato dall’eccessivo riscaldamento
dei tessuti (effetti termici). Tuttavia esiste una quantità tale di
documentati effetti non-termici nocivi che persino l’Ente Statunitense
per la Tutela Ambientale (EPA) ha affermato che è tempo di prendere
in considerazione gli effetti non-termici ed aggiornare gli standard.
La FCC ammette che i suoi standard si basano su raccomandazioni fatta
da parte di organizzazioni influenzate da esponenti delle lobby militari
ed industriali – molti dei quali naturalmente non vorrebbero nessuna
restrizione in merito all’uso di radiazioni di radio frequenze e microonde
(25). I limiti di esposizione fissati dalla FCC sono così alti
che nulla importa quanto Fedgov e l’industria vadano ad aggiungere
al nostro carico di radiazioni perché rispetterà sempre gli standard.

Lo stesso vale per
le direttive della FCC relative al SAR [Specific Absorption Rate, Tasso
Specifico di Assorbimento, ndt] per i telefoni cellulari. Il SAR quantifica
l’assorbimento di radiazioni da parte del cervello. Gli standard del
SAR sono stati calcolati usando dei pupazzi con teste di acqua e zucchero
(26). Secondo alcune notizie date dal magazine d’informazione
20/20
, i cellulari superano spesso le pericolosissime classificazioni
del SAR, elencate comunque nelle loro etichette (27). Studi svedesi
mostrano che i topi subiscono danni cerebrali se esposti al livelli
di SAR 800 volte inferiori rispetto agli standard concessi dalla FCC
(28).

La FCC non ha né i
soldi né il potere di controllare se le installazioni wireless di tutta
la nazione siano o meno in conformità con i suoi standard. Ammette
che raramente vengono eseguiti dei test fisici per verificare tale conformità
e tanto meno s’impegna per indurre le aziende ad auto controllarsi
(29). La FCC afferma che è inverosimile che molti impianti wireless
espongano l’uomo a livelli di radiofrequenze superiori a quelli previsti
dalle normative, in questo modo gli operatori di questi sistemi sono
esentati dall’eseguire i controlli di routine. La FCC è così indifferente
alla questione dell’esposizione pubblica alle radio frequenze e alle
microonde che, se un candidato desiderasse emettere delle radiazioni
che superano gli standard della FCC stessa, i suoi membri si limiterebbero
ad avviare le procedure ufficiali di valutazione ambientale (30).

I livelli di emissione
dei trasmettitori si basano esclusivamente su modelli informatici fatti
dall’industria al momento della loro applicazione. Nessuno sa quali
siano realmente le attuali emissioni di radiazioni da parte di ripetitori
e antenne statunitensi. Tuttavia, noi abbiamo a disposizione alcuni
importanti indizi che ci ha fornito un esperto di radiazioni, il Prof.
Bill Curry, brillante e famoso scienziato che ha perfezionato la sua
esperienza lavorando come ingegnere per i laboratori di Argonne e Livermore.
Come consulente privato, il dott. Curry ha attraversato la nazione allo
scopo di monitorare le case e i quartieri dove vivono persone ora gravemente
malate a causa dei trasmettitori per microonde. Nel 2000, Curry riferì
di aver trovato delle case poste nelle vicinanze di ripetitori in cui
le radiazioni presenti nell’ambiente arrivavano a 65-70 microwatts
per cm² (31). Le persone che vi abitavano erano molto malate.
Alcune lasciavano le loro case e dormivano in macchina per trarre un
po’ di sollievo. La situazione in tutta la nazione è oggi sicuramente
peggiore.

La
nascita della tecnologia wireless

Negli anni ’90 l’industria
e il governo avviarono la costruzione di un’infrastruttura nazionale
per le comunicazioni senza fili, in grado di dare man forte allo stato
di polizia e sorveglianza. Tuttavia i cittadini, con l’aiuto dei loro
governi locali, ostacolarono efficacemente i piani a lungo termine del
Grande Fratello, opponendo resistenza all’installazione di ripetitori
sui terreni dei loro quartieri, dove le emissioni di microonde sarebbero
state nocive. Perciò la lobby delle telecomunicazioni e la sua mascotte,
il Senatore John McCain, fecero approvare attraverso il Congresso il
Telecommunications Act del 1996. La sezione 704 (II) (B) (iv) della
legge precisa che: “Nessun governo statale o locale può regolare
il posizionamento, la costruzione e la modifica di servizi wireless
privati sulla base degli effetti che le emissioni di radio frequenze
possono avere sull’ambiente, nella misura in cui tali servizi sono
conformi alle norme previste dalla Commissione in materia di emissioni”.

Questa legge ha virtualmente
tolto ai cittadini e ai governi locali la possibilità di bloccare la
collocazione di ripetitori, conferendo al governo e all’industria
l’assoluto e indiscusso potere di erigere il suo stato di sorveglianza
nella totale indifferenza nei confronti dell’impatto sulla salute
e l’ambiente.

Le persone con un minimo
d’intelligenza sono preoccupate. Per esempio, l’Associazione Nazionale
dei Vigili del Fuoco (IAFF), non vuole che siano installati dei trasmettitori
wireless nelle strutture dei vigili del fuoco. L’Associazione afferma
che trasmettitori wireless funzionanti a tutto spiano 24 ore su
24 possono mettere in serio pericolo le vite dei pompieri, grazie alle
norme obsolete della FCC (32). Un gruppo cospicuo di scienziati
e ingegneri, tra i quali anche i membri del sindacato “Communications
Workers of America” [Lavoratori statunitensi nel settore delle Comunicazioni,
ndt], hanno avviato una causa negli anni ’90. Speravano che la Corte
Suprema rivedesse sia le normative obsolete della FCC in materia di
esposizione sia la legittimità di impedire ai governi locali e statali
di considerare i rischi per l’ambiente e la salute legati ai trasmettitori
wireless. Nel 2001 la Corte Suprema si rifiutò di esaminare la causa
(33). Così il gruppo presentò una petizione alla FCC in cui
chiedeva che venissero presi in considerazione i risultati degli studi
scientifici più recenti, e che le normative in materia di esposizione
venissero adeguate agli standard attuali (34). Naturalmente la
FCC si fece beffe della proposta (35). Dal 2001 sono stati presentati
in Congresso tre progetti di legge con la richiesta di aggiornare le
normative in materia di esposizione. Questi progetti di legge non hanno
dato alcun risultato grazie al più corrotto Congresso nella storia
del paese. In questo modo lo stato di polizia statunitense porta avanti
il libero mercato delle radiazioni senza alcuna responsabilità.

La sindrome da microonde

I livelli di radiazione
nell’ambiente e l’uso frenetico di dispositivi wireless privati
sono in continuo aumento. Di conseguenza, milioni di Statunitensi soffrono
della “Sindrome da Microonde”. I parametri di questa malattia sono
descritti nel Freiburg Appeal, un documento firmato da oltre 2000 medici
tedeschi (36). Il documento descrive la sindrome da microonde
così come è stata contratta dalla popolazione tedesca attraverso i
loro trasmettitori wireless, i cellulari e i telefoni cordless di casa.
I medici dicono che stanno riscontrando un drammatico aumento di malattie
croniche e gravi, in particolar modo:

  • Cancro, inclusi la leucemia
    e i tumori al cervello
  • Disturbi nell’apprendimento,
    di concentrazione e di comportamento (inclusa il disturbo da deficit
    dell’attenzione)
  • Drastiche variazioni della
    pressione sanguigna impossibili da controllare con i farmaci
  • Ritmo cardiaco irregolare
  • Attacchi di cuore e colpi
    apoplettici in soggetti molto giovani
  • Disturbi cerebrali degenerativi
    ed epilessia
  • Danni al nervo auricolare
    e tinnito
  • Insufficienza del sistema
    immunitario e predisposizione alle infezioni
  • Dolori ai nervi e ai tessuti
    connettivi per i quali non c’è spiegazione
  • Stanchezza cronica, mal
    di testa, nervosismo e disturbi del sonno

Dopo aver condotto
uno studio generale su centinaia di francesi che vivevano a ridosso
di trasmettitori per microonde, cinque scienziati francesi hanno riscontrato
gli stessi sintomi, inclusi nausea, affaticamento, problemi di memoria
e cardiovascolari (37).

Due terzi degli statunitensi
sono in sovrappeso. L’obesità e il metabolismo lento, così diffusi
in tutta la nazione, sono i segnali caratteristici di un cattivo funzionamento
della tiroide. È provato che le radiazioni di microonde producono sul
cervello effetti quali il rallentamento o l’arresto della produzione
da parte della ghiandola pineale dell’ormone stimolante tiroideo (TSH),
determinando così una drastica riduzione degli ormoni tiroidei T4 e
T3 (38). Gli strumenti di misurazione impiegati dimostrano che
i telefoni wireless spesso fanno filtrare le radiazioni attraverso il
microfono e da qui raggiungono i tessuti sensibili alle radiazioni posti
sul collo e sulla ghiandola tiroidea.

Il problema
del cancro

Una manifestazione
ancora più tragica della malattia da radiazioni è data dai tumori
e dalla leucemia. Diamo ora un’occhiata a cosa significa la rivoluzione
wireless in termini di incidenza futura di casi di tumore negli Stati
Uniti. L’anno scorso si sono registrati 30.000 casi di tumori al cervello
e agli occhi causati direttamente dall’uso del cellulare, secondo
quanto riportato dal “Mobile Telephone Health Concerns Registry”
[Archivio delle preoccupazioni per la salute derivate dai telefoni portatili,
ndt], che raccoglie informazioni date volontariamente dai cittadini
in tutta la nazione (39). L’archivio è attualmente diretto
dal dott. George Carlo, che è stato a capo del gruppo di scienziati
della Telecom quando, negli anni ’90, l’azienda condusse i suoi
studi, lunghi 6 anni sulle radiazioni, allo scopo di provare la sicurezza
dei telefoni cellulari. Dopo che gli studi condotti dall’azienda rivelarono
che i cellulari erano tutt’altro che sicuri, l’azienda iniziò a
tergiversare, determinata a quanto pare a mentire e negare l’evidenza
il più a lungo possibile. La presa di posizione falsa e lucrativa dell’industria
si ritrova nelle parole di Joe Farren, direttore degli affari pubblici
della CTIA – l’Associazione dell’Industria della Telecomunicazioni
Cellulari – il quale ha affermato che “Fino ad oggi la scienza ha
dimostrato che l’uso di dispositivi wireless non implica nessun rischio
per la salute” (40).

Il dott. Carlo ha scritto
un esposto in cui documenta sia i dati allarmanti raccolti, sia l’imbroglio
politico che ancora tiene i consumatori all’oscuro dai terribili rischi
per la salute connessi all’uso di telefoni wireless (41). Ha
previsto che per il 2006 ci saranno 50-75.000 nuovi casi di tumori causati
dai cellulari e per il 2010 300-500.000, quando una nuova messe di vittime
delle radiazioni raggiungerà la massima fioritura (42). Il periodo
di latenza prima che si sviluppi un tumore causato dall’esposizione
alle microonde emesse dai cellulari è di circa 10 anni (43).
E’ stato questo tragico e lungo periodo di latenza che ha permesso
agli assassini delle grandi imprese – coloro i quali traggono elegantemente
profitto esponendo la gente all’uranio impoverito, all’amianto,
al tabacco e alle tecnologie wireless – di deporre le loro uova mortali
prima che le vittime si rendessero conto di quanto stava loro accadendo.

Le radiazioni di microonde
causano almeno due meccanismi che sono alla base dello sviluppo di un
cancro: micronuclei e shock termico delle proteine. Gli studi condotti
dall’industria delle telecomunicazioni confermano che le radiazioni
dei cellulari producono micronuclei nelle cellule ematiche umane a livelli
ben più bassi rispetto a quelli previsti dalle normative in materia
di esposizione del governo statunitense (44). I micronuclei sono
filamenti spezzati del DNA ed indicano che le cellule non sono più
in grado di ripararsi correttamente. Tutti i tumori sono causati da
un danno genetico e la presenza di micronuclei nelle cellule è il primo
segnale d’allarme del cancro. I medici che curavano le vittime del
disastro nucleare di Chernobyl del 1986 usavano l’esame dei micronuclei
per determinare l’estensione del danno causato dalle radiazioni.

Alcuni ricercatori
dell’Università di Washington, finanziati dalle forze armate statunitensi,
hanno dimostrato che le radiazioni da 2.4 gigahertz aumentano la frequenza
di rotture dei filamenti del DNA nelle cellule cerebrali dei topi dopo
solamente 2 ore di esposizione ad un’intensità pari ad 1/5 soltanto
dei cosiddetti limiti di sicurezza fissati dalla FCC (45). Nel
2000, il Dr Joseph Roti Roti, scienziato dalle credenziali importanti
che ha ricevuto consistenti borse di studio dalla Motorola, ha a sua
volta confermato che a livelli di radiazione ben più bassi rispetto
a quelli emessi dai comuni cellulari si verifica la formazione di micronuclei
(46). Nel 2004, una serie di studi commissionati dall’Unione
Europea ha confermato che le onde emesse dai cellulari danneggiano il
DNA e che i danni causati vengono trasmessi alla generazione successiva
di cellule (47). Alla fine del 2005, alcuni scienziati cinesi
hanno scoperto che le microonde di basso livello emesse dai cellulari
provocano un aumento significativo dei danni a carico delle cellule
del DNA (48).

Dal momento che i telefoni
cellulari causano il surriscaldamento di punti nei tessuti umani, il
corpo produce proteine per far fronte allo shock termico nel tentativo
di proteggere e riparare le cellule surriscaldate (49). Queste
proteine proteggono anche le cellule cancerose rendendole resistenti
alle terapie (50). In molti tumori il numero di queste proteine
risulta altissimo. Nel 2002, alcuni studiosi italiani che si occupano
della ricerca sul cancro hanno dimostrato che le microonde dei
cellulari comportano in vitro un rapido aumento delle cellule leucemiche
(51). Il ricercatore britannico Alisdair Phillips ha scoperto
che pochi minuti di esposizione a radiazioni simili a quelle emesse
dei cellulari possono trasformare un cancro attivo al 5% in uno attivo
al 95%, il tutto durante l’esposizione e per un po’ di tempo dopo
(52). David de Pomerai, tossicologo molecolare britannico, ha
confermato che le cellule con danni genetici non risanati possono diventare
cancerogene in maniera molto più aggressiva (53). Negli Stati
Uniti, dove si suppone che quasi metà della popolazione svilupperà
una qualche forma di cancro nel corso della sua vita, l’ultima cosa
di cui abbiamo bisogno sono dei chip d’identificazione sottocutanei
che sputano e ricevono microonde.

Nel 2005, tre separati
gruppi di ricerca europei hanno dimostrato che il rischio di sviluppare
tumori al cervello – sia benigni che maligni – aumenta significativamente
nei soggetti che hanno fatto uso del cellulare per 10 anni o più (54).
Uno di questi studi rivela che il rischio è maggiore nei soggetti che
hanno iniziato ad utilizzare il cellulare prima dei 20 anni, poiché
i bambini assorbono molte più radiazioni degli adulti (55).
Nel marzo del 2006, lo “Swedish National Institute for Working Life”
[Istituto Nazionale Svedese della Vita Lavorativa, ndt] ha richiamato
l’attenzione della Food and Drug Administration (FDA) statunitense
quando ha confermato che nelle persone che usano il cellulare per 2000
ore nel corso della loro vita il rischio di sviluppare dei tumori maligni
nella parte della testa a contatto con il telefono aumenta del 240%
(56). I lavoratori statunitensi, costretti ad usare cordless,
radioricevitori, walkie talkie e blue tooth nel corso della loro giornata
lavorativa, possono raggiungere le 2000 ore grosso modo in un anno,
il che spiega chiaramente perché sia in costante aumento l’incidenza
di tumori al cervello nel paese.

Nel 2005 l’Accademia
Nazionale delle Scienze ha confermato che anche dosi molto basse di
radiazioni ionizzanti, dai raggi X ai raggi gamma, nel corso di tutta
la vita, causano il cancro (57). Gli studi sopraccitati sulle
radio frequenze e le microonde confermano che radiazioni non-ionizzanti
– quali quelle emesse dai trasmettitori radio e dispositivi senza
fili – infliggono alle cellule umane lo stesso tipo di danno delle
radiazioni ionizzanti, con gli stessi effetti cancerogeni.

In conclusione, tutte
le persone che si ritrovano a vivere in uno stato di polizia a radiazione
intensiva corrono il rischio altissimo di sviluppare forme tumorali
che progrediscono rapidamente e risultano letali. E questo vale anche
per le oppressive forze dell’ordine radioaccessoriate, e per i militari
burocratizzati.

Danno al cervello
ed al sistema nervoso centrale

Le radiazioni emesse
dai telefoni cellulari causano gravissimi danni a tutto il sistema nervoso.
Già nel 1977 i ricercatori sapevano che livelli molto bassi di microonde
applicati al cervello possono dar inizio rapidamente ad una rottura
della barriera ematoencefalica (58). Questo accade quando la
radiazione fa sì che l’albumina filtri dai capillari ed invada il
tessuto cerebrale circostante, provocando un danno neuronale. Le molecole
nocive presenti nel sangue, compresi gli agenti patogeni, penetrano
quindi nel sistema nervoso centrale, con esiti drammatici. Nel 1988,
alcuni scienziati svedesi avviarono una serie di studi sugli animali
per avere la conferma che le radiazioni dei telefoni cellulari causano
la rottura della barriera ematoencefalica. Essi scoprirono che quelle
infiltrazioni possono verificarsi dopo appena due minuti di esposizione
alle microonde, ed a livelli di intensità di solo 1/10.000 di watt,
un valore che è migliaia di volte più basso rispetto alle radiazioni
assorbite dal cervello di chi utilizza un telefono cellulare (59).
Alcuni scienziati finlandesi hanno scoperto che le radiazioni dei telefoni
portatili sono in grado attualmente di far restringere le cellule cerebrali,
rendendole più permeabili alle tossine che vi filtrano dentro (60).

Nel 2003, dei ricercatori
britannici hanno dimostrato che le radiazioni dei telefoni cellulari
alterano la forma delle proteine cerebrali, causando la loro aggregazione
e la formazione di fibrille di proteine patologiche simili a quelle
che si trovano in pazienti affetti dal morbo di Alzheimer e di Parkinson
(61). Quello stesso anno, gli scienziati svedesi hanno pubblicato
uno studio sul cervello dei ratti esposto alle microonde dei telefoni
cellulari. Essi hanno scoperto che il danno subito dalle cellule nervose
nella corteccia, nell’ippocampo (centro della memoria) e nei gangli
basali era grave. I ratti esposti presentavano un numero sorprendente
di cellule neuronali morte, mostrando effettivamente delle cavità nei
loro cervelli come conseguenza del danno. Gli scienziati hanno concluso
che, dopo alcuni decenni di uso quotidiano, coloro che usano i telefoni
cellulari subiranno delle conseguenze drasticamente negative per i loro
cervelli, probabilmente verso la mezza età (62).

Nel febbraio 2006,
alcuni ricercatori cinesi hanno dichiarato che l’esposizione cronica
alle radiazioni dei telefoni cellulari GSM riduce l’attività sinaptica
nei neuroni dell’ippocampo (63), mentre dei ricercatori francesi
hanno scoperto che le proteine abnormi riscontrate nei casi di Alzheimer
si depositano sempre prima nell’ippocampo (64). Ecco perché
la perdita di memoria è uno dei primi sintomi di demenza, ed è un
effetto secondario comune dell’utilizzo di telefoni senza fili (65).
Studi dell’Università di Washington hanno dimostrato che i ratti
esposti alle microonde pulsate subivano un danno ai centri dell’apprendimento
a lungo termine e della memoria (66). Questi ratti erano diventati
lenti nell’apprendimento ed avevano dei problemi ad orientarsi nel
loro ambiente. Il neurotrasmettitore acetilcolina, necessario per numerose
funzioni cerebrali, nei cervelli dei ratti esposti si era ridotto dopo
appena 45 minuti (67).

I neuroni cerebrali
irradiati muoiono rapidamente perché le cellule nervose non hanno un’alta
capacità di riparare il loro DNA (68). I ricercatori dell’Università
del Kentucky sono rimasti di stucco quando hanno scoperto che i cervelli
sottoposti ad autopsia di 89 anziani cognitivamente normali presentavano
la stessa patologia riscontrata nei cervelli colpiti dall’Alzheimer,
compresi decomposizione necrotica, depositi di amiloide e placche senili.
Essi hanno ipotizzato che queste persone siano andate avanti comunque
normalmente perché possedevano un’ampia riserva cerebrale che ha
loro permesso di funzionare normalmente malgrado il carico patologico
(69). E’ ovvio che i maniaci dei cellulari, che ammazzano rapidamente
i propri neuroni con le radiazioni, non avranno a disposizione quella
riserva durante la vecchiaia. La rivista medica britannica The Lancet

ha reso noto nel dicembre 2005 che le percentuali mondiali di Alzheimer
stanno salendo alle stelle (70).

I Giapponesi sono tra
le persone più “cablate” sulla Terra. Novanta milioni di
utenti giapponesi di telefoni cellulari giocano ai videogiochi, scaricano
musica, leggono le notizie e guardano persino la TV sui loro telefoni
cellulari. Già nel 2001, alcuni medici giapponesi hanno denunciato
che un numero crescente di persone sui 20 – 30 anni soffrono di una
grave perdita di memoria e di una ridotta capacità di giudizio. “Oggi
i giovani stanno istupidendo”, ha affermato un professore giapponese
di neurobiologia (71).

Non sono i soli. Uno
studio sull’alfabetismo, condotto nel 2005 su 19.000 giovani Statunitensi,
dà da pensare. Solo un laureato su tre è capace di leggere un libro
complesso traendone qualcosa. Il rapporto giungeva alla conclusione
che una maggioranza schiacciante di studenti universitari non è in
grado di capire le argomentazioni che si trovano nell’editoriale di
un quotidiano, o di comprendere una semplice tabella comparativa (72).
Ciò nonostante il rapporto dichiarava questi studenti, pateticamente
deboli, più “intelligenti” rispetto ad un adulto statunitense
medio. Anche se i commentatori attribuiscono questo scandaloso stato
di decadimento funzionale ad un problema di alfabetismo, probabilmente
si tratta del triste destino di una generazione che si è sottoposta
incautamente alle radiazioni per almeno un decennio. Questi giovani
adulti hanno semplicemente cancellato i dischi rigidi del loro intelletto?

Le radiazioni emesse
dai telefoni cellulari causano delle carenze nelle funzioni motorie,
nella memoria e nell’attenzione, requisiti necessari per guidare in
sicurezza, secondo studi effettuati dalle assicurazioni inglesi (73).
Un guidatore medio che parla al cellulare è infatti, nelle funzioni
e nel tempo di reazione, più lento di un ubriaco. Gli studi dimostrano
che il tempo di reazione indebolito dalle radiazioni è in realtà del
30% più lento rispetto a quello indebolito dall’alcol (74).
Coloro che guidano telefonando sono meno capaci di procedere ad una
velocità costante e incontrano più difficoltà a mantenere la distanza
di sicurezza dal veicolo che li precede (75). Il telegiornale
della BBC ha riferito nel 2005 che i guidatori sono quattro volte più
portati ad avere incidenti quando sono al telefono, anche se usano il
sistema “hands free”, che permette di tenere le mani sul volante
(76). Sempre nel 2005, delle ricerche federali hanno riportato
che l’uso di un telefono cellulare alla guida è una delle cause principali
di incidenti stradali, e che i dispositivi “hands free” hanno poca
utilità in termini di sicurezza (77). Lo studio dell’Università
dello Utah ha dimostrato che gli adolescenti al telefono guidano come
gli anziani. Si metta al volante un ventenne con un telefono cellulare,
anche con le mani libere: i suoi tempi di reazione saranno gli stessi
di un guidatore di 70 anni, affermano gli autori dello studio (78).
Dei guidatori più anziani al telefono sarebbero probabilmente ad altissimo
rischio.

Conclusione: tutti
noi, che viviamo in uno stato di polizia a radiazione intensiva, rischiamo
di incorrere in una diminuzione della funzionalità mentale e nella
demenza precoce, che significa che possiamo finire proprio come quei
maniaci che ci hanno messo in questo pasticcio.

Danno al cuore ed
alla circolazione

La radiazione a microonde
è cardiogenica, cioè dannosa per il cuore. Un consulente medico della
Hughes Aircraft Corporation, che ha completato una relazione per conto
dell’esercito statunitense sul personale esposto al radar, ha classificato
le condizioni cardiache tra le più gravi conseguenze di infermità
(79). Dei ricercatori russi hanno riscontrato che le radiazioni
emesse dai telefoni cellulari producono “significative alterazioni”
nei sistemi cardiovascolari. Essi hanno osservato che la malattia da
microonde inizia con bassa pressione sanguigna e polso rallentato, progredisce
poi con alta pressione sanguigna, culminando nel blocco delle arterie
coronarie e in un attacco cardiaco (80). Nel 1998, alcuni scienziati
tedeschi scoprirono che 35 minuti di esposizione alle radiazioni dei
telefoni cellulari producevano nei soggetti umani testati un aumento
della pressione sanguigna da 5 a 10 mm Hg, da quel che si dice un incremento
abbastanza alto da causare un attacco nei soggetti a rischio (81).
Altri ricercatori hanno osservato che la pressione sanguigna può abbassarsi
pericolosamente quando i telefoni cellulari o cordless irradiano certe
aree del cervello che regolano appunto la pressione sanguigna (82).
Siete pronti adesso a strappare quel grande e vecchio cordless a gigaherz
dalle mani dei nonni?

Dei medici specialisti
londinesi hanno segnalato che, colpite dalle radiazioni emesse dai telefoni
cellulari, le cellule del sangue trasudano emoglobina, creando dei danni
sia al cuore che ai tessuti renali (83). Degli scienziati tedeschi
hanno scoperto che le microonde emesse dai telefoni cellulari provocano
l’aggregazione dei linfociti (emoagglutinazione) (84). Recentemente
degli studenti di scuola superiore in Germania hanno eseguito gli esami
del sangue su 51 loro compagni di classe, prima e dopo che avevano usato
un telefono cellulare. Essi hanno dimostrato che immediatamente dopo
l’esposizione ai cellulari, i globuli rossi si agglutinano, una condizione
patologica che fa sì che il sangue assorba meno ossigeno e si blocchi
nei capillari, aumentando il rischio di embolia (85).

Gli abitanti dell’Inghilterra
attualmente sono così danneggiati dalle radiazioni emesse dalle infrastrutture
che sfruttano la tecnologia senza fili, che molti di loro, per scoprire
a che punto sono davvero malati, spediscono il sangue in Germania perché
venga testato nei laboratori tedeschi. I medici tedeschi hanno reso
noto che il sangue di una donna, abitante nei pressi di un ripetitore
per cellulari, appariva come il sangue di un soggetto sottoposto a chemioterapia
(86). Una dottoressa britannica riferisce che lei e la sua famiglia
hanno avuto gravi disturbi quando a casa loro hanno collegato un router
senza fili a 2.4 gigahertz, che serviva i computer e le periferiche.
Poiché il sistema irradiava tutta la casa, lei ed i suoi figli hanno
subito contratto mal di testa, stanchezza cronica e sintomi influenzali.
Le forti palpitazioni cardiache di cui lei soffriva cessavano spegnendo
il router (87).

Conclusione: tutti
noi, che viviamo in uno stato di polizia a radiazione intensiva, rischiamo
fortemente di incorrere in problemi al cuore, al sangue ed alla circolazione,
soprattutto di pressione alta e di attacchi di cuore. Ehi, lasciate
perdere i computer portatili in macchina, le pistole radar e le telecamere
wireless — spero vi stiate divertendo nelle vostre “infarto-mobili”!

Danni genetici e
malformazioni

Alla fine degli anni
‘90, alcuni scienziati confermarono che gli embrioni di uccello, esposti
alle radiazioni dei telefoni cellulari nel loro periodo d’incubazione
di 21 giorni, hanno una probabilità di sopravvivere 5 volte inferiore
rispetto ai pulcini non esposti (88). Nel 2000, il Dr. Ross Adey,
ricercatore all’Università della California Riverside, rese noti
degli studi che dimostravano come i ratti in stato di gravidanza, esposti
alle radiazioni all’iridio dei telefoni cellulari, producessero feti
con un’attività cerebrale significativamente ridotta rispetto ai
feti non esposti (89).

Nel 2002, la Associated
Press riferì che il danno cromosomico ed al DNA provocato dalla radiazione
ionizzante e da altre radiazioni comporta profonde conseguenze per la
discendenza delle persone da esse danneggiate (90). Secondo i
ricercatori dell’Università di Leicester, nel Regno Unito, il danno

da radiazioni subito dai genitori può passare ai figli e ai nipoti
(91). I ricercatori hanno segnalato per lungo tempo che le future
madri che utilizzano un auricolare per il cellulare, che le porta a
posare il telefono vicino all’addome durante la gravidanza, potrebbero
esporre il feto a livelli pericolosi di radiazioni a microonde che il
feto può facilmente assorbire (92). Nel 2002, il governo francese
ha avvisato gli adolescenti di tenere i cellulari lontano dai loro organi
sessuali in via di sviluppo (93).

Nel corso del 2004,
alcuni ricercatori in Ungheria hanno scoperto che gli uomini che portavano
un telefono cellulare a contatto col corpo — anche in stand-by —
presentavano una concentrazione spermatica molto più bassa del normale.
La mobilità dello sperma da loro prodotto era ridotta, ed i movimenti
dello sperma erano anormali (94). Altri ricercatori hanno scoperto
che l’uso di computer portatili può indebolire la fertilità maschile
se producono calore all’altezza dei testicoli (95). Nel 2005,
dei ricercatori tedeschi hanno scoperto alterazioni significative nel
funzionamento delle gonadi dei topi esposti alle radiazioni dei telefoni
cellulari GSM (96).

Alcuni ricercatori
dell’Università di Washington hanno documentato dei cambiamenti nella
riproduzione in animali da laboratorio, che si sono verificati a valori
di esposizione 16.000 volte inferiori rispetto a quelli delle direttive
sull’esposizione della FCC riguardanti il SAR (97). Migliaia
di giovani donne che lavorano nel commercio e negli uffici da una parte
all’altra degli Stati Uniti si portano addosso nelle camicie un assortimento
di apparecchi per le comunicazioni che funzionano a microonde. Molti
di questi apparecchi vengono indossati nelle tasche o appesi alla cintura,
esponendo le ovaie alle radiazioni a microonde. Migliaia di queste donne
in un dato momento sono incinte non sapendo ancora di esserlo, ed espongono
i feti rischiando un danno al DNA. Il reato sta nel fatto che né l’industria,
né gli organismi preposti alla regolamentazione stanno avvisando gli
Statunitensi di questi pericoli, né stanno effettuando degli studi
ulteriori sulle donne che hanno esposto i loro feti. Quando i figli
nascono con difetti e infermità, i genitori non hanno modo di provare
che le radiazioni ne sono state la causa.

Gli scienziati ora
sospettano che ci possa essere una relazione tra autismo ed esposizione
fetale o neonatale alle radiazioni a radiofrequenza (98). Un
bambino su sei soffre di qualche disturbo neurologico ed il tasso di
autismo è salito alle stelle negli ultimi dieci anni (99). Il
Dr. Ross Adey, dell’Università della California Riverside, ha dimostrato
che l’esposizione di un ratto in stato di gravidanza alle radiazioni
dei telefoni cellulari altera l’attività di un enzima che si trova
nei cervelli dei feti, segnalando uno stato di stress (100).

Nel 2005 dei ricercatori
in collaborazione con l’Environmental Working Group [Gruppo di Lavoro
sull’Ambiente, ndt] hanno comunicato che i nascituri statunitensi
stanno immersi in un brodo uterino chimico, che comprende mercurio,
prodotti derivati dalla benzina e pesticidi. Il gruppo ha scoperto una
media di 287 sostanze inquinanti, di cui molte cancerogene, in ognuno
dei 10 campioni di sangue proveniente dai cordoni ombelicali (101).
Gli esseri umani chimicamente contaminati probabilmente soccomberanno
molto più facilmente agli effetti mortali dell’esposizione alle radiazioni.
Quando gli scienziati vogliono indurre il cancro negli animali da laboratorio
esposti alle radiazioni sperimentali, spesso prima li imbottiscono con
un prodotto chimico CANCEROGENO.

Conclusione: in uno
stato di polizia a radiazione intensiva, il nascituro già contaminato,
concepito da genitori danneggiati dalle radiazioni, rischia sempre di
più deformità genetiche, danno cerebrale e morte. Forse noi ora abbiamo
un’indicazione del perché circa la metà di tutte le gravidanze negli
Stati Uniti si concluda con la morte del bambino — prima o dopo la
nascita — o con la nascita di un bambino niente affatto sano (102).

Rendersi conto delle
infermità nei bambini in età scolare

Per l’industria dei
telefoni cellulari — è caccia aperta ai ragazzini. Già i bambini
di sei anni sono l’obiettivo delle società produttrici che li allettano
con telefoni dall’aria infantile che servono sia da riproduttori musicali
che da videogiochi. Anche i bambini che non sono esposti ai telefoni
cellulari iniziano, negli anni in cui muovono i primi passi, a creare
un danno ai loro cervelli con i comuni telefoni cordless. I ricercatori
dell’Università dello Utah hanno scoperto che il cervello di un bambino
di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni quattro volte maggiore
rispetto al cervello di un adulto, ed il fluido oculare di un bambino
di 5 anni assorbe una quantità di radiazioni oltre 10 volte maggiore
rispetto all’occhio di un adulto (103). Alcuni scienziati spagnoli,
usando uno speciale scanner, hanno scoperto che i bambini nell’età
della preadolescenza, esposti alle radiazioni a microonde solamente
per due minuti, risentivano poi di una forma di attività cerebrale
anormale per delle ore. Si suppone che tale attività cerebrale disturbata
possa portare a problemi psichiatrici e comportamentali, e danneggi
la capacità di apprendimento (104).

Alcuni scienziati britannici
hanno reso noto nel 2001 che i segnali dei telefoni cellulari possono
disturbare l’attività delle onde alfa e delta del cervello di un
bambino, creargli dei danni alle componenti genetiche e metterne fuori
uso il sistema immunitario (105). La “British Health Protection
Agency” [Agenzia Britannica per la Protezione della Salute, ndt] raccomanda
ai genitori di dissuadere i bambini sotto gli 8 anni dall’uso dei
telefoni portatili (106). Già nel corso del 2005 oltre 1 milione
di bambini sotto i 10 anni d’età si diceva possedesse telefoni portatili
in Gran Bretagna. L’Accademia Tedesca di Pediatria ha raccomandato
ai genitori tedeschi di limitare strettamente l’uso dei telefoni cellulari
da parte dei bambini (107). Nel 2002 un esperto di radiazioni
austriaco ha spiegato che le radiazioni dei telefoni cellulari sono
pericolose soprattutto per i bambini, non solo perché i loro crani
sono più sottili rispetto a quelli degli adulti, ma perché più precocemente
nella vita si verifica una trasformazione maligna (precancerosa), più
è probabile che essa si trasformi un giorno in una malignità clinica
(108). Nel corso del 1995, dei ricercatori britannici confermarono
che le radiazioni dei telefoni cellulari potevano cambiare radicalmente
l’umore, ed indurre un comportamento aggressivo nei bambini (109).

Nel 2000, uno scienziato
dell’EPA [Environmental Protection Agency, Agenzia statunitense per
la Tutela dell’Ambiente, ndt] ha affermato che i dispositivi per la
comunicazione senza fili presenti nelle scuole, esponendo a lungo termine
i bambini alle radiazioni a radiofrequenza a modulazione di impulsi,
potevano produrre conseguenze insidiose sul funzionamento cerebrale
e sulla memoria, compromettendo la capacità di apprendimento (110).
Tuttavia, le aule digitali, che esistono a migliaia, sono attualmente
contaminate con i computer portatili senza fili, che avvolgono i bambini
in una nube di potenti microonde che pulsano a milioni di hertz. Anche
le antenne a parete o a soffitto di una rete locale senza fili (WLAN)
creano danni ai bambini, così come le radiazioni ionizzanti dei raggi
X. Questi bambini sottoposti a radiazioni sono soggetti a mal di testa
atroci, danni oculari, deficit di attenzione, risposta lenta nell’apprendimento,
funzione mnemonica indebolita, scarsa funzione immunitaria e stanchezza
(111). Conducendo uno studio da 5 milioni di dollari all’Università
di Washington nei primi anni ‘90, il Dr. William Guy dimostrò che
quasi tutte le cavie, esposte a campi elettromagnetici pulsati di basso
livello per cinque anni, morivano di cancro o per un collasso del sistema
immunitario (112). Tredici anni di esposizione continua alle
radiazioni nelle aree scolastiche cancerogene costituiscono un abuso
di minore. Realizzare sistemi di reti usando i cavi, è la soluzione.

Conclusione. Il futuro
è difficile per i bambini, in uno stato di polizia a radiazioni intense
dedito ad irradiare ancora di più le sue aree scolastiche con i Tag
identificativi a radiofrequenza obbligatori [vedere qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_Frequency_IDentification, ndt] e telecamere di sorveglianza senza fili.
Se il popolo degli Stati Uniti amasse davvero i propri figli, tutte
le scuole sarebbero aree protette esenti da radiazioni, punto. Se c’è
mai stato un buon motivo per mandare a casa gli scolari, questo è proprio
l’avvento delle aule a sorveglianza digitale.

Dipendenza da microonde

Una delle realtà più
tragiche del nostro tempo è il fatto che le radiazioni a microonde,
come la nicotina, stimolano i centri del piacere del cervello. Negli
anni ‘80, alcuni ricercatori dell’Università di Washington scoprirono
che le radiazioni a radiofrequenza attivano gli oppioidi endogeni, dei
composti prodotti dal cervello che si comportano come la morfina (113).
Nel 1996, i ricercatori scoprirono che le microonde pulsate dei telefoni
hanno un effetto ipnotico sul cervello (114). Nel 1999, il quotidiano
londinese Observer citò uno studio da cui emergeva che le radiazioni
dei telefoni cellulari stimolano la produzione nel cervello di composti
chimici simili alla morfina, e che il “culmine” è raggiunto
dal rilascio di endorfina che avviene quando la radiazione dal telefono
penetra nell’orecchio (115). Significativo è anche il fatto
che si sa che un aumento dell’attività degli oppioidi endogeni nel
cervello, causata dalle radiazioni a microonde, aumenta il comportamento
alcolista (116).

Le osservazioni confermano
il nostro sospetto che una percentuale ragguardevole della nostra popolazione,
soprattutto adolescenti e donne giovani in età fertile, siano letteralmente
“drogati” di microonde, con gran vantaggio economico per coloro
che hanno cospirato per accalappiarli.

La dipendenza da telefono
cellulare viene chiamata attualmente comunicazione compulsiva. I “dialers”
[“coloro che chiamano”, ndt] a catena telefonano in continuazione
per procurarsi un’altra “dose”. Un esempio calzante della
possibile dipendenza psicoemozionale è quello della giovane rapinatrice
di banche che, verso la fine del 2005, ha svaligiato tranquillamente
quattro banche della Virginia settentrionale mentre chiacchierava al
telefono (117). Un articolo presente nel British Medical Journal
osservava che i telefoni portatili stavano sostituendo la nicotina come
principale fissazione che crea dipendenza in Gran Bretagna (118).
Il 75 % degli adolescenti britannici ha affermato di non riuscire letteralmente
a sopportare di stare senza il telefono (119). Una clinica di
disintossicazione di Londra è specializzata nell’aiutare i pazienti
ad affrontare la dipendenza comportamentale legata all’uso dei telefoni
cellulari, e tra questi un paziente che, digitando messaggi in maniera
ossessiva, aveva subito una grave lesione da strappo che si ripresentava
(120). A quanto pare, poco importa se i bambini statunitensi
sono irreparabilmente assuefatti al succo di frutta Giga [“Giga Fruit
100 percent juice”, succhi di frutta prodotti nel 2003 dalla Veryfine
Products Inc. (http://www.kraftfoods.com/veryfine/), destinati ai ragazzi in età scolare e di
cui era stata autorizzata la vendita anche nelle scuole; la Veryfine
è dal 2004 di proprietà della Kraft, ndt].

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