COME ESSERE UN ATTIVISTA IN CINQUE MODI
DI MICKEY Z
Planet Green
Foto: All power to the people. ©iStockphoto.com/Thinkstock
Dalle scelte personali all’azione radicale, dobbiamo tutti fare la nostra parte
In un paese sotto assedio, l’attivismo non è una scelta. E’ una tattica di sopravvivenza. Qui negli Stati Uniti, comunque, la maggior parte di noi ha abbastanza comoditá da non ribellarsi. Come disse una volta E.B. White:
“Se il mondo fosse meramente seduttivo, sarebbe facile. Se fosse meramente stimolante, non sarebbe un problema. Ma mi alzo nell’indecisione del mattino tra il desiderio di migliorare il mondo e il desiderio di godermi il mondo. Questo rende difficile programmare la giornata”.Fortunatamente, Alice Walker è nei paraggi per aiutarci a “programmare la giornata”:
“L’attivismo è il mio affitto per vivere su questo pianeta”
Ad un qualche livello, sappiamo tutti che non ci sono buoni pasto. Se vogliamo pace, giustizia e solidarietà, dobbiamo lavorare per ottenerle. Se vogliamo aria pulita, acqua pulita, e cibo sicuro, non accadrà senza un qualche sobillatore serio e resistente.
Video: Proteste contro l’industria del carbone
Dunque, come decidiamo quando e come farci avanti per noi stessi e il nostro pianeta? Quando si è circondati da guerra, oppressione, degrado ambientale, e quantaltro, come possiamo sapere almeno da dove iniziare? Derrick Jensen ha offerto una delle piú utili risposte che io abbia sentito:
“Una delle buone cose che viene dal fatto che tutto sia così incasinato – che la cultura sia così ubiquitariamente distruttiva – è che non importa dove posi gli occhi – non importa quali siano i tuoi talenti, non importa dove porti il tuo cuore – c’è del lavoro disperatamente importante da fare”
5 MODI PER PAGARE IL NOSTRO AFFITTO IN TEMPO
1. Essere voce di chi non ha voce
Come proclamò Il Lorax, “Parlo per gli alberi”. In un pianeta dominato dalla cultura del profitto, alberi, animali, bambini etc. hanno tipicamente meno importanza di quanta ne abbiano le cifre del prossimo semestre fiscale. Lo stesso si potrebbe dire per molti (se non la maggior parte) degli adulti che risiedono in quello che chiamiamo Terzo Mondo. Qui è dove gli attivisti riempiono il vuoto. Per esempio:
* Battaglie contro le “sweathshop”
* Solidarietá internazionalista
Laddove l’80 % delle foreste è scomparso, gli animali sono torturati nei laboratori, il lavoro minorile è la norma, e il Terzo Mondo viene visto come un magazzino di lavoro e risorse a basso costo, il concetto di giustizia non esiste.
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2. Fare le dure scelte personali
Due esempi: la maggior parte degli Americani consuma prodotti di origine animale sebbene una dieta a base vegetale sia migliore per il pianeta. La maggior parte degli Americani ricorre ad automobili, ma l’ecosistema implora più biciclette.
Scelte verdi: lampade CFL, carta riciclata, docce più brevi – sono tutte ok. Ma ricordate, anche se ogni persona negli Stati Uniti facesse tutto quello che suggeriva An Inconvenient Truth, le emissioni di carbonio diminuirebbero solo del 22 % contro il 75 % che il consenso scientifico crede sarebbe necessario.
Una scelta piú dura: come ci guadagniamo il denaro. Una società capitalista richiede che i suoi cittadini guadagnino, guadagnino, guadagnino e spendano, spendano, spendano. E se decidessimo di permettere ai nostri talenti e abilità di servire solo per il progresso di questa macchina senz’anima? In una nazione oscenamente privilegiata come gli Stati Uniti, questa potrebbe essere la più dura tra le scelte. Per spiegare il mio discorso, ecco uno scambio tra David Barsamian e Noam Chomsky:
Barsamian: I premi per cooperare con il sistema in questa societá e questa cultura sono molto chiari. I premi finanziari sono ovvi. E l’altra faccia della medaglia? Le punizioni?
Chomsky: Le società differiscono. Può succedere [negli Stati Uniti], ma non siamo al livello di uno stato che terrorizza davvero i suoi cittadini. Se vieni dalle classi più privilegiate, se sei una persona bianca della classe media, allora le possibilità che tu venga sottoposto ad un effettivo terrorismo di stato sono basse. Potrebbe accadere, ma è improbabile. Quello che accadrà è che sarai marginalizzato, escluso. Anziché diventare parte dell’elite privilegiata, guiderai un taxi. Non è tortura, ma ben pochi sceglierebbe questa opzione, se avessero una possibilità di scelta. E di quelli che la sceglieranno non sentirai più parlare. Quindi non fanno parte del sistema di indottrinamento. Non ce la fanno. Potrebbe andare peggio, ma è sufficiente per indottrinare le persone.
Ma cosa succede quando i ranghi dei “marginalizzati” diventano una maggioranza?
3. Tirarsene fuori
Quando affrontiamo una cultura “ubiquitariamente distruttiva”, alcuni se ne tirano fuori. Questo può significare la semplicità volontaria: non partecipare nel ciclo infinito di consumare e disfarsene, la routine dei beni di consumo. L’allettante fascino dei beni materiali è reso all’impotenza se gli umani si definiscono come cittadini e compagni invece di consumatori.
Portare le cose al livello superiore potrebbe significare scegliere di vivere “fuori dal recinto”.
Circa 200.000 persone lo stanno già facendo, quindi se hai bisogno di una vera rottura dalle pinze della societá, puoi iniziare con la Regola Numero 1 per vivere fuori dal recinto: l’elettricità che produci deve essere maggiore dell’elettricità che consumi. Informatevi su una vita fuori dal recinto.
4. Usare i metodi tradizionali, quando ce n’è bisogno
Proteste, marce, petizioni, scioperi, veglie con le candele, e cosí via… possono tutti giocare un ruolo nel far crescere la consapevolezza, creare solidarietà e mettere in contatto compagni. Ma tutte le prove dimostrano che tali sforzi non devono mai essere fraintesi per un “movimento”. Sono mezzi per un fine molto, molto più grande.
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5. Darsi all’azione diretta
Ci sono cartelli pubblicitari da liberare, seed bomb da detonare, assassini di balene da fermare, chiavi inglesi da utilizzare, ed altre forme di azione diretta che aspettano di essere create… perché è questa la più sconveniente delle verità: è ora di abbracciare una piú scura tonalitá di verde.
Pagare il proprio affitto è un lavoro a tempo pieno
Fare il verde significa fare sempre la cosa giusta. Ogni singola volta. Questo è molto più di quello che la maggior parte di noi è stata disposta a fare finora, ma abbiamo bisogno del tipo di impegno dimostrato da Bob Marley nel 1973. Ci fu un tentativo di omicidio motivato politicamente contro di lui e due giorni dopo era sul palco di un gigantesco concerto all’aperto. Gli fu chiesto come potesse essere sul palco appena due giorni dopo essere quasi stato ucciso. La sua risposta:
“La gente cattiva che vuole peggiorare il mondo non si prende mai un giorno di riposo, quindi perché dovrei farlo io?
Mickey Z
Fonte: http://planetgreen.discovery.com/
Link: http://planetgreen.discovery.com/work-connect/activist-pay-rent-planet.html
14.02.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO MARTINI