E’ deceduta dopo la somministrazione della terza dose del vaccino anti-Covid Moderna e ora la Procura di Bari ha avviato un’indagine per capire se tra il vaccino e la morte possa esserci una connessione causale. Per questo il pubblico ministero Angela Maria Morea ha affidato ai medici legali Francesco Introna e Francesco Bruno il compito di effettuare l’autopsia su una cinquantenne di Lecce, deceduta al Policlinico di Bari lo scorso 26 gennaio.
Come riporta oggi il quotidiano La Repubblica – edizione locale di Bari, l’inchiesta è stata aperta in seguito alla denuncia dei familiari della signora. La vaccinazione è avvenuta il 18 dicembre a Nardò e, a distanza di pochi giorni, la donna ha avuto dei malori, che l’hanno costretta al ricovero in ospedale, prima a Lecce e poi a Bari dove è morta. Al momento non è chiaro se soffrisse di patologia pregresse ma questo particolare sarà accertato nel corso delle indagini, con l’acquisizione della cartella clinica della paziente e di eventuale documentazione medica pregressa.
La pm ha chiesto ai medici legali di chiarire se la somministrazione del farmaco vaccinale sia avvenuta in conformità alle prescrizioni del ministero della Salute e se abbia potuto avere ruolo causale o concausale rispetto al decesso. Inoltre è stato chiesto di verificare se i presidi diagnostico-terapeutici adottati dai sanitari che l’hanno presa in carico nei due ospedali di Lecce e Bari siano stati corretti. I professori Introna e Bruno effettueranno oggi l’autopsia ma hanno già anticipato che la relazione conclusiva degli accertamenti, vista la complessità dei quesiti posti, sarà depositata tra 90 giorni.