MODENA Due settimane fa una donna sottoposta alla seconda somministrazione del vaccino Pfizer ha avuto una reazione allergica che le ha provocato difficoltà respiratorie poi superate grazie all’intervento di medici e infermieri presenti. Un effetto collaterale estremamente raro, ma che può verificarsi.
L’Ausl specifica che «a seguito di valutazione anamnestica, la signora è stata correttamente inviata alla vaccinazione in seduta protetta, che avviene in ambulatorio dedicato presso l’Ospedale di Baggiovara con tempi di esecuzione ed attesa post vaccinale più dilatati e presenza di due medici, di cui uno di Emergenza-urgenza».
Chi ha un quadro clinico a rischio, con episodi di reazioni allergiche importanti viene seguito in maniera minuziosa.
«In occasione della seconda dose, somministrata il 14 febbraio, sempre in seduta protetta, si è manifestata una reazione asmatiforme, reazione comunque prevista tra quelle attese per le persone che vengono inviate in tali sedute. La donna è stata trattata con i farmaci previsti e poi condotta al pronto soccorso per il periodo di osservazione come disposto dai rigidi protocolli istituiti per la massima sicurezza di chi necessita di vaccinazione protetta. Entrata alle 15.45, a seguito di un secondo episodio è stata disposta ulteriore terapia farmacologica; alla risoluzione dei sintomi è stata dimessa intorno alle 18.45 con la terapia domiciliare e invio a valutazione allergologica ambulatoriale».
I due trattamenti hanno fornito gli effetti sperati e la situazione si è stabilizzata.
«Contattata il giorno successivo dal medico di sorveglianza, ha confermato la completa risoluzione della sintomatologia e buone condizioni di salute; come previsto è stato attivato il percorso di segnalazione nell’ambito delle reazioni in farmacovigilanza».
«L’intero percorso attivato in questo caso, dimostra il buon funzionamento delle vaccinazioni effettuate in seduta protetta – dichiara Silvana Borsari, referente provinciale della campagna di vaccinazione anti-covid 19 – previste sin da subito nel percorso di vaccinazione degli operatori sanitari che sono stati i primi a vaccinarsi. A tali sedute sono state inviate alcune centinaia di persone che manifestavano condizioni cliniche particolari quali manifestazione allergiche importanti o reazioni acute in corso di precedenti vaccinazioni. Il percorso ha funzionato bene e abbiamo già disposto l’organizzazione di sedute protette anche per i nostri anziani over85 che stiamo vaccinando in queste settimane. Ricordo comunque che durante tutto il percorso vaccinale sono previsti protocolli per garantire la sicurezza e quindi la gestione delle eventuali reazioni acute – non sempre prevedibili con l’anamnesi – in tutte le sedi: punti vaccinali, strutture residenziali, ambulatori e al domicilio».