OLEG MIKLAŠEVSKIJ
fondsk.ru
Wess Mitchell, il nuovo responsabile d’alto rango, Vicesegretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici (successore di Victoria Nuland) ha visitato l’Ucraina. La visita si è svolta la sera del 15 novembre e alcuni dettagli sono stati resi noti il giorno successivo, il 16 novembre.
ll Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha comunicato in merito alla visita di Mitchell, ma se si crede al sito Internet di Porošenko, Mitchell ha elogiato il Presidente ucraino con queste parole: «È sorprendente ciò che Lei e la Sua squadra avete raggiunto in un tempo molto breve. È semplicemente fenomenale che sia stato fatto così tanto negli ultimi tre anni». Se le parole di Mitchell non erano solo uno scherno galante, allora probabilmente l’obiettivo della «rivoluzione della dignità» era anche l’immersione dell’Ucraina nel suo attuale stato mafioso. Lo stesso Porošenko si è vantato di ciò senza troppi complimenti: «Sono assolutamente sicuro che non c’è Paese al mondo ad aver introdotto una serie di riforme in vari settori durante la guerra. E abbiamo un forte sostegno per le nostre riforme da parte degli Stati Uniti».
Mitchell è già il secondo funzionario americano che l’amministrazione Trump «ha lanciato» in Ucraina. Kurt Volker, rappresentante speciale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per l’Ucraina, ha visitato la Kiev assoggettata per la quinta volta il 27 ottobre, esaminando se fosse opportuno continuare il MihoMaidan. Il 13 novembre ha incontrato l’assistente presidenziale russo V. Surkov a Belgrado per la questione di una possibile introduzione delle forze di pace delle Nazioni Unite nel Donbass. Quest’incontro, come i precedenti, non ha costituito un passo avanti. Il Cremlino ha espresso la sua disponibilità ad accettare solo tre dei ventinove punti proposti dagli Stati Uniti.
Il servizio stampa di Porošenko ha riferito della visita di Mitchell con queste parole: “Il Vicesegretario di Stato degli Stati Uniti ha confermato la disponibilità a continuare il sostegno degli sforzi dell’Ucraina per ripristinare la sovranità e l’integrità territoriale del Paese e, se necessario, rincarare il prezzo per Mosca, a causa della continua aggressione contro lo Stato ucraino». Cioè, nell’esposizione delle autorità ucraine, Washington ha fatto di nuovo ricorso alle minacce.
Oltre all’incontro con Porošenko, Mitchell ha incontrato A. Parubij, capo della Verchovna Rada, il Primo Ministro V. Grojsman, oltre a due rappresentanti del “Blocco d’opposizione” – gli oligarchi S. Ljovočkin (che nel 2013, a capo dell’amministrazione di Janukovič, ha provocato il Maidan, e lo ha attizzato da tutti i canali TV) e Jurij Bojko. Il fatto che “l’uomo certificato” e principale nazista dell’Ucraina, Parubij, abbia condotto la conversazione con il nuovo boss verso la richiesta di fornitura di armi letali all’Ucraina, non è sorprendente. Lui chiede tutto questo. Per quanto riguarda l’incontro tra Mitchell e Grojsman, se si lascia da parte la scia delle parole di rito, il suo significato è una constatazione della crescente dipendenza dell’Ucraina dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dalla Banca Mondiale (BM), il debito verso i quali in Ucraina cresce come la temperatura di un paziente con cancrena.
Alla vigilia della visita di Mitchell è apparsa la comunicazione di Jim Yong Kim, a capo della BM, molto simile a un ricatto velato: «Abbiamo raggiunto il limite e addirittura superato il nostro limite a sostegno dell’Ucraina, e l’FMI ha fatto lo stesso. Ma il Fondo Monetario Internazionale è un’organizzazione che ha dimensioni di gran lunga maggiori rispetto a noi. Hanno più di un trilione di dollari che possono fornire come prestito, e ora stiamo lavorando a stretto contatto con il Fondo Monetario Internazionale, per superare questo limite e per fornire più sostegno, più risorse all’Ucraina». Dopo aver ascoltato queste parole favorevoli, Porošenko, Parubij, Grojsman si sono arresi, mostrando condiscendenza, dicendo: «Cosa desiderate». Allo stesso tempo, era già noto che l’Ucraina non avrebbe ricevuto la prevista quinta tranche dell’FMI da 1,9 miliardi di dollari. Ciò è collegato anche al fatto che la moratoria sulla vendita di terreni in Ucraina scade entro gennaio 2018. E così visto che nell’amministrazione coloniale di Porošenko non vi era la tentazione – in accordo con l’istinto di auto-conservazione – di estendere di nuovo le moratorie, hanno accantonato la tranche. Allo stesso tempo, gli esperti dell’FMI hanno richiesto di studiare il progetto di bilancio dell’Ucraina per il 2018. Quindi è necessario agire con uno Stato che ha perso la propria sovranità, che è diventato un agglomerato di mafia. L’introduzione dell’Ucraina alle dipendenze degli Stati Uniti, come una sorta di piccola fabbrica degli anni ’90 sotto il controllo del racket, crea un corrispondente modello di stile di vita a tutti i livelli.
L’Occidente sta cercando di dare a questo agglomerato una certa stabilità, in modo che possa sopravvivere fino a una certa ora X, fino al momento grazie al quale l’Ucraina sarà trasformata anche in una colonia-testa di ponte. Ma non sarà semplice mantenere la stabilità nella lotta dei profittatori, dei nazisti, dei clan…
E la lotta si sta infiammando. Il 16 novembre, il NABU(1) ha aperto un procedimento penale contro il procuratore generale Lutsenko; a sua volta, l’Ufficio del procuratore generale ha fatto una controproposta – ha aperto un procedimento penale contro il capo del NABU Sytnik. Contemporaneamente, il 16 novembre, una certa «commissione di concorso» ha eletto il capo della nuova struttura di potere – l’Ufficio Statale d’Inchiesta, chiamato a indagare sui procedimenti penali contro i dipendenti di SBU(2), NABU, GPU(3). Cioè viene istituita la sede con più potere, rispetto a tutte le altre esistenti. E immediatamente è stato gettato sul capo della nuova struttura il primo secchio di materiale compromettente. Proprio come quando gli amici di Janukovič si sono uniti, per mezzo suo, negli affari. Sembra che il tempo non sia lontano, quando gli Americani dovranno creare un’altra agenzia di superpotenza.
Nel frattempo, la natura mafiosa del regime ucraino è visibile in tutto. Dal basso verso l’alto. Se ai vertici Sytnik combatte contro Lutsenko e Avakov contro Porošenko, in fondo si assiste all’intimidazione degli ostili. Il leader della formazione nazista C14(4), nella sua semplicità, ha improvvisamente riportato che la SBU si avvale di persone della sua organizzazione, così come provenienti da «Azov»(5) e da «Pravij Sektor»(6) per disperdere i «Vatniki»(7). Nel collegamento appena sopra, inerente i mafiosi nella Rada, il deputato popolare I. Mosijčuk copre la sua essenza di bandito con il “patriottismo”, tanto da affermare in onda: «Noi, gli Ucraini, per il bene della vittoria, per il bene del futuro dei nostri figli siamo obbligati a portare la guerra nel territorio della Federazione Russa, Paese – aggressore…»
E ai livelli più alti, letteralmente al fianco di Porošenko, la mafia è di un altro livello. L’edizione europea del Luxembourg Herald ha pubblicato un’indagine giornalistica. Ciò puzza di nuovo mega scandalo associato a Marina, la moglie di Porošenko, sospettata di essere implicata nell’appropriazione dei mezzi finanziari dell’International Renaissance Foundation(8) di George Soros. Il Luxembourg Herald scrive: «Il meccanismo di «acquisizione del denaro» è piuttosto semplice: in diverse regioni dell’Ucraina sono registrate organizzazioni di beneficenza, sul cui conto sono pervenute varie donazioni, a sostegno delle quali si raccoglie denaro da parte delle organizzazioni di beneficenza internazionali, varie organizzazioni nazionali di volontariato e le donazioni di singoli cittadini … Quest’attività è sotto il patrocinio di Marina Porošenko che «supervisiona» personalmente il processo di ricezione dei mezzi per conto delle fondazioni e partecipa attivamente alle quote di queste. Allo stesso tempo, il vicecapo dell’amministrazione presidenziale, Rostislav Pavlenko, è responsabile nell’attirare denaro per fondazioni false da organizzazioni internazionali …»
Qualcosa suggerisce che questi sono tizzoni nel fuoco del MihoMaidan.
Fonte: www.fondsk.ru
Link: https://www.fondsk.ru/news/2017/11/17/ukraina-mafioznyj-shtat-ssha-45061.html
17/11/2017
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da NICKAL88
Note a cura del traduttore
(1) Il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (in Ucraino: Служба Безпеки України (СБУ); Sluzhba Bezpeky Ukrayiny (SBU)) è l’autorità di forze dell’ordine e principale agenzia di sicurezza governativa ucraina nei settori delle attività di controspionaggio e di lotta al terrorismo.
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Security_Service_of_Ukraine (traduzione dall’Inglese all’Italiano)
(2) Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU)
Fonte: http://www.ua-time.com/2017/09/28/consolidare-cio-che-si-e-costruito/
(3) Direzione Politica di Stato – Dipartimento degli Affari Interni (GPU)
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Security_Service_of_Ukraine
(4) C14 – ala d’azione del partito ucraino di destra Svoboda.
Fonte: http://www.ilfoglio.it/articoli/2014/03/21/news/a-kiev-dentro-la-testa-dei-c14-50957/
(5) Il reggimento operazioni speciali “Azov”, conosciuto in precedenza anche come battaglione “Azov” (in lingua ucraina: Батальйон «Азов»), è un reparto militare ucraino, con compiti militari e di polizia, inquadrato nella Guardia nazionale dell’Ucraina e istituito con lo scopo principale di contrastare le crescenti attività di guerriglia dei separatisti filorussi del Donbass durante la Guerra dell’Ucraina orientale del 2014. Il quartier generale è a Urzuf (Oblast’ di Donetsk – distretto di Mariupol’), sul mar d’Azov.
L’Azov è composto per la maggiora parte da volontari, provenienti, soprattutto nelle prime fasi della sua costituzione, da partiti e movimenti politici legati all’estrema destra ucraina e integrati da volontari d’ispirazione nazifascista provenienti da diversi paesi europei tra cui Italia, Francia, Spagna e Svezia. Fonti del governo di Kiev hanno decisamente negato che il battaglione Azov avesse espresso alla sua costituzione ideologie o posizioni ufficiali assimilabili al nazismo e, pur ammettendo che il reparto abbia attratto diversi volontari con dichiarate posizioni di estrema destra, nel 2015 hanno ribadito a più riprese che il 70-80% dei militari sarebbe politicamente neutrale.
Nell’ottobre 2014 il Battaglione “Azov” è stato incorporato nella Guardia nazionale Ucraina come battaglione speciale di polizia, e dal gennaio 2015 la sua denominazione ufficiale è stata cambiata in “Reggimento Operazioni Speciali”, con incremento dei suoi organici fino a circa 1000 uomini.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglione_Azov
(6) Il Settore Destro (in Ucraino: Пра́вий се́ктор, Pravyi Sektor) è un partito politico nazionalista ucraino. È un collettivo paramilitare di un certo numero di organizzazioni, descritto da alcune delle maggiori pubblicazioni come di estrema destra, nazionalista, o ultranazionalista. Il gruppo dichiara di avere almeno dai 5.000 ai 10.000 membri. Emerge per la prima volta alla fine del novembre 2013 nella protesta Euromaidan a Kiev, come alleanza di estrema destra di gruppi nazionalisti ucraini e dell’Assemblea Nazionale Ucraina – Auto Difesa Nazionale Ucraina (UNA-UNSO).
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Settore_Destro
(7) Vatnik – “Giacca imbottita di cotone”. Il significato è screditare qualcuno come Russo ciecamente patriottico e poco intelligente. In parole semplici, il Vatnik è rappresentativo di un certo archetipo russo che sostiene pedissequamente il regime per paura, odio per gli altri, o più spesso per una combinazione di entrambi.
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Vatnik_(slang)
(8) L’International Renaissance Foundation (IRF) (in Ucraino: Міжнародний фонд “Відродження”) è un’ONG ucraina fondata da George Soros.
Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/International_Renaissance_Foundation (traduzione dall’Inglese all’Italiano)