L’Rna della Spike si innesta nel genoma umano

La proteina Spike si degrada realmente dopo pochi giorni dall'inoculazione del vaccino? Quali sono le vere conseguenze sull'organismo dei vaccini mRna? La risposta non è così semplice.

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Secondo una recente ricerca, l’Rna messaggero della proteina Spike è in grado di diventare patrimonio del genoma del vaccinato, innestandosi nel Dna umano. In sostanza, l’mRna maturo per Spike, ovvero la forma matura e pronta per diventare proteina, è in grado di passare dal citoplasma della cellula al nucleo. Proprio in questa parte della cellule è contenuto il patrimonio genetico di un organismo e dunque ‘l’ospite’ potrebbe innestarvisi, modificandolo.

Tutto ciò, in sintesi, potrebbe favorire i processi di conversione dell’Rna di Spike verso il Dna, causando l’integrazione dello stesso nel genoma umano. Gli autori dello studio, pongono però l’accento sulla carenza di indagini approfondite in merito, soprattutto per quanto riguarda la genotossicità dei vaccini ad mRna.

Eppure, in Italia, ciò che l’Istituto Superiore della Sanità ancora afferma va nella direzione opposta: “Oltre a non avere le ‘istruzioni’ per modificare il Dna, l’Rna messaggero non entra mai nel nucleo della cellula, che è la parte che contiene il genoma, e non può quindi alterarlo in nessun modo. Inoltre l’Rna messaggero si degrada dopo pochi giorni, una volta eseguito il suo ‘compito’“. E’ quanto si legge sul sito dell’Iss, tra le Faq.

Fonte articolo: https://www.meteoweb.eu/2022/10/vaccini-rna-messaggero-spike/1001155661/

 

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