L’OMS avrà l’autorità di imporre i vaccini a livello globale

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Dr. Joseph Mercola
articles.mercola.com

Nel video alla fine dell’articolo, John Campbell, Ph.D., infermiere educatore in pensione, esamina le modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) del 2005, lo strumento che autorizza l’Organizzazione Mondiale della Sanità a dichiarare un’Emergenza Sanitaria Pubblica di Interesse Internazionale (PHEIC).

Se questi emendamenti verranno approvati, tuttavia, l’OMS sarà autorizzata a fare molto di più. Diventerà l’organo di governo, di fatto, di tutti gli Stati membri, compresi gli Stati Uniti.

Ora, secondo i cosiddetti “fact checker”, l’OMS non avrà l’autorità di dettare la politica sanitaria degli Stati Uniti in base all’IHR modificato o al trattato sulle pandemie proposto, né le nazioni saranno private della loro sovranità [1]. Ma si sbagliano completamente. L’unico motivo per cui negano queste verità è che non vogliono che l’opinione pubblica faccia pressione sul governo affinché respinga queste proposte, come dovrebbe.

Come osservato da Campbell e da altri, tra cui l’esperto di armi biologiche Francis Boyle, Ph.D. e il ricercatore James Roguski [2], il trattato sulle pandemie e gli emendamenti all’IHR sono ovviamente stati scritti da esperti di diritto nazionale e internazionale e sembrano “a prova di bomba”.

Non c’è dubbio che, così come sono, questi strumenti saranno legalmente vincolanti e sostituiranno le leggi locali e nazionali. Includono persino strumenti applicativi per garantire che i Paesi membri rispettino gli ordini dell’OMS.

Un’altra falsa propaganda è che questi strumenti si applicheranno solo alle pandemie infettive, ma anche questo non è vero. Le aree vitali che passeranno sotto il controllo della “salute” includono il clima, la produzione alimentare e persino la povertà, per cui l’OMS sarà in grado di rivendicare l’autorità globale esclusiva su tutto ciò che avrà a che fare con queste problematiche.

Nel video, Campbell illustra alcuni degli emendamenti proposti al RSI e il loro impatto sulla sovranità nazionale e sulle decisioni in materia di salute pubblica. La compilazione articolo per articolo degli emendamenti proposti [3] è disponibile qui.

Le barrature nel testo indicano che il testo dovrà essere eliminato, mentre le aggiunte o le revisioni sono scritte in grassetto. Di seguito sono riportati alcuni degli emendamenti più sconcertanti, copiati con le cancellazioni e gli inserimenti di testo.

Il nuovo RSI sarà vincolante e potrà essere applicato a qualsiasi cosa

Articolo 1 Definizioni – “Per “raccomandazione permanente” si intende un parere non vincolante emesso dall’OMS per specifici rischi di salute pubblica in corso, ai sensi dell’articolo 16, in merito a misure sanitarie appropriate da applicare di routine o periodicamente, necessarie per prevenire o ridurre la diffusione internazionale delle malattie e minimizzare l’interferenza con il traffico internazionale;

per “raccomandazione temporanea” si intende un parere non vincolante emesso dall’OMS ai sensi dell’articolo 15 per l’applicazione su base limitata nel tempo e specifica per il rischio, in risposta ad un’emergenza di salute pubblica di portata internazionale, in modo da prevenire o ridurre la diffusione internazionale di malattie e minimizzare l’interferenza con il traffico internazionale”.

Poiché la frase “non vincolante” è stata eliminata, ciò significa che qualsiasi raccomandazione dell’OMS sarà vincolante e gli Stati membri saranno tenuti a seguire le raccomandazioni dell’OMS.

Articolo 2 Ambito di applicazione e scopo – “Lo scopo e l’ambito di applicazione del presente Regolamento sono la prevenzione, la protezione, la preparazione, il controllo e la risposta di salute pubblica alla diffusione internazionale delle malattie, anche attraverso la preparazione e la resilienza dei sistemi sanitari, in modi commisurati e limitati al rischio per la salute pubblica

tutti i rischi con un potenziale impatto sulla salute pubblica e che evitino inutili interferenze con il traffico e il commercio internazionale, con i mezzi di sussistenza, con i diritti umani e con l’accesso equo ai prodotti sanitari e alle tecnologie e al know-how in materia di assistenza sanitaria”.

Questo apre davvero la porta alla possibilità che, per qualsiasi motivo, l’OMS prenda il controllo di tutto. Non è nemmeno necessario che si tratti di una reale minaccia per la salute pubblica. Potrebbe trattarsi di una minaccia potenziale, non provata o solo sospetta.

La dignità umana, i diritti e le libertà non saranno presi in considerazione

Articolo 3 Principi – “L’attuazione del presente Regolamento deve avvenire nel pieno rispetto della dignità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone, sulla base dei principi di equità, inclusività, coerenza e in conformità con le responsabilità comuni ma differenziate degli Stati Parte, tenendo conto del loro sviluppo sociale ed economico”.

In altre parole, l’autonomia corporea e la scelta personale vengono sostituite da una medicina unica che non ha alcun riguardo per la dignità umana, i diritti umani e le libertà fondamentali. Anche il diritto di avere un’opinione sarà eliminato a livello nazionale.

Articolo 10 Verifica – “Se lo Stato Parte non accetta l’offerta di collaborazione entro 48 ore, l’OMS può deve, se giustificato dall’entità del rischio per la salute pubblica, condividere immediatamente con altri Stati Parte le informazioni di cui dispone, incoraggiando nel contempo lo Stato Parte ad accettare l’offerta di collaborazione da parte dell’OMS, tenendo conto delle opinioni dello Stato Parte interessato”.

Quindi, se l’OMS sospetta che un’epidemia all’interno di una nazione possa rappresentare una minaccia internazionale, ma la nazione in questione non vuole collaborare con l’OMS, l’OMS informerà immediatamente gli altri membri della sospetta minaccia, esercitando pressioni sulla nazione non collaborativa e le opinioni di tale nazione saranno considerate irrilevanti.

Anche altri emendamenti, all’interno di questo e di altri articoli, eliminano specificamente qualsiasi coinvolgimento nazionale nel processo decisionale dell’OMS. L’articolo 13 riportato di seguito ne è un esempio. Come notato da Campbell, quando si tratta di prendere valutazioni e decisioni, il direttore generale è ripetutamente indicato come l’unica autorità. Il direttore generale potrà anche imporre sanzioni alle nazioni che si rifiuteranno di seguire i suoi dettami [4].

Come si può dare ad una sola persona l’autorità di prendere decisioni per il mondo intero? Questo tipo di sistema autoritario verticistico può solo danneggiare la salute pubblica, assai meglio servita da decisori locali che hanno accesso ai dati locali.

Il Direttore generale potrà agire unilateralmente sulla base di un semplice sospetto

Articolo 12 Determinazione di un’emergenza di salute pubblica di rilevanza internazionale, di un’emergenza di salute pubblica di rilevanza regionale o di un allarme sanitario intermedio – “Se il Direttore generale ritiene, sulla base di una valutazione ai sensi del presente Regolamento, che si stia verificando un’emergenza potenziale o effettiva di salute pubblica di rilevanza internazionale, il Direttore generale dovrà ne dà notifica a tutti gli Stati contraenti e cerca di consultarsi con lo Stato contraente nel cui territorio si è verificato l’evento in merito a questa determinazione preliminare…”.

Il problema principale è l’aggiunta di “potenziale o effettiva”. L’OMS potrà intervenire se il direttore generale avrà il semplice sospetto che si stia preparando un’emergenza sanitaria. Non sarà necessario che la minaccia sia reale o evidente.

Articolo 13 Risposta alla salute pubblica – “Su richiesta di uno Stato membro, l’OMS collaborerà alla definizione di  offrirà un’assistenza chiaramente definita ad uno Stato membro per offrire assistenza ad uno Stato membro nella risposta ai rischi per la salute pubblica e ad altri eventi, fornendo orientamenti tecnici, prodotti sanitari, tecnologie, know-how, dispiegamento di personale medico civile e assistenza e valutando l’efficacia delle misure di controllo in atto, compresa la mobilitazione di squadre internazionali di esperti per l’assistenza in loco…”.

Anche in questo caso, i contributi degli Stati membri non saranno accettati. Non si tratta più di collaborare con l’OMS sulle emergenze sanitarie. Si tratta di obbedire. L’OMS deciderà autonomamente cosa fare. L’OMS potrà anche inviare il proprio personale medico per gestire la situazione.

I nuovi articoli aggiunti

Sono stati aggiunti anche diversi nuovi articoli per approfondire e descrivere l’autorità dell’OMS e ciò che gli Stati membri dovranno fare per conformarsi a questo nuovo ordinamento verticistico. Eccone due significativi.

NUOVO Articolo 13A Risposta internazionale alla salute pubblica guidata dall’OMS – “Gli Stati Parte riconoscono l’OMS come autorità di guida e coordinamento della risposta internazionale alla salute pubblica durante le emergenze sanitarie di rilevanza internazionale e si impegnano a seguire le raccomandazioni dell’OMS nella loro risposta internazionale alla salute pubblica”.

In altre parole, i Paesi membri dovranno inchinarsi all’OMS e fare ciò che verrà loro ordinato. L’articolo 53, aggiunto di recente, descrive in dettaglio come ogni nazione membro dovrà curare la formazione di un comitato di conformità per fare in modo che le direttive dell’OMS siano rispettate ed eseguite.

Nuovo articolo 13A.  Accesso ai prodotti sanitari, alle tecnologie e al know-how per la risposta alla salute pubblica – “1. Subito dopo la determinazione di un’emergenza di salute pubblica di portata internazionale ai sensi dell’articolo 12, il Direttore generale effettua una valutazione immediata della disponibilità e dell’accessibilità economica dei prodotti sanitari richiesti e formula raccomandazioni, compreso un meccanismo di assegnazione, per evitare qualsiasi potenziale carenza di prodotti e tecnologie sanitarie…”.

3. Gli Stati parte prevedono, nelle loro leggi sulla proprietà intellettuale e nelle relative normative e regolamenti, esenzioni e limitazioni ai diritti esclusivi dei titolari di proprietà intellettuale per facilitare la produzione, l’esportazione e l’importazione dei prodotti sanitari richiesti, compresi i loro materiali e componenti”.

Quindi, una volta annunciata una PHEIC, il direttore generale potrà confiscare tutte le risorse mediche all’interno degli Stati membri. Altre aggiunte stabiliscono che l’OMS controllerà [5]:

La produzione locale di prodotti per la salute.
La proprietà intellettuale.
Le linee cellulari utilizzate nella produzione di bioterapeutici e vaccini.
L’assegnazione di risorse mediche.
La biosorveglianza.
Lo sviluppo di linee guida regolatorie per il tracciamento rapido dei prodotti sanitari.
La censura di “informazioni false e inaffidabili” su eventi di salute pubblica, strategie preventive e contromisure pandemiche.
Un database sanitario globale (necessario per l’instaurazione dei passaporti vaccinali).

Gli emendamenti all’IHR favoriscono i conflitti di interesse

Gli emendamenti consentiranno anche conflitti di interesse che potrebbero danneggiare la salute pubblica. In base all’articolo 9, l’OMS potrà dichiarare un’emergenza sanitaria sulla base di informazioni provenienti da fonti non divulgate. Queste fonti potrebbero includere Big Pharma, sponsor dell’OMS, come la Fondazione Gates e la GAVI Alliance, fondata e finanziata da Gates, o qualsiasi altro attore con conflitti di interesse.

Come riportato da The Defender [6], “Uno dei più grandi cambiamenti che l’OMS ha visto nei suoi 75 anni di storia è il passaggio da finanziamenti da parte di nazioni sovrane a finanziamenti da parte di privati“.

Attualmente, la maggior parte dei finanziamenti dell’OMS proviene da Bill Gates, attraverso le donazioni della Bill & Melinda Gates Foundation, della GAVI e della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI). Gates finanzia anche il World Economic Forum e le sue organizzazioni non profit ricevono denaro dalle aziende farmaceutiche.

Ciò significa che Gates e le aziende farmaceutiche esercitano un enorme potere sull’OMS. L’OMS non è nemmeno lontanamente un’organizzazione indipendente. La maggior parte dei finanziamenti dell’OMS è inoltre “specificata”, cioè destinata a particolari programmi. Quindi, l’OMS non può neanche allocare quei fondi dove sarebbero più necessari, e questo influenza in modo massiccio ciò che l’OMS fa e come lo fa.

Non si può prescindere da questo: L’OMS è un’organizzazione che fa tutto ciò che i suoi finanziatori vogliono che faccia, e questo non è di buon auspicio per la salute globale, considerando che gli errori medici sono già una delle principali cause di morte, e lo sono stati per decenni. Gli emendamenti all’IHR in pratica spalancano le porte alla sperimentazione medica di massa sull’umanità senza consenso informato e, se la pandemia COVID è indicativa, non ne uscirà nulla di buono.

La definizione di PHEIC viene ampliata in modo che includa praticamente qualsiasi cosa

Gli emendamenti ampliano anche radicalmente le situazioni che possono costituire una PHEIC. Una PHEIC è attualmente definita come un “evento straordinario” che si  verifica in un determinato Paese, in grado di costituire “un rischio per la salute pubblica di altri Stati attraverso la diffusione internazionale di malattie e che potenzialmente richiede una risposta internazionale coordinata”.

Gli emendamenti cercano di espandere e ampliare questa definizione per includere eventi come i focolai infettivi con una potenziale ma non verificata trasmissione interpersonale. Non sarà nemmeno necessario valutare i rischi effettivi di tali focolai. Inoltre, la definizione proposta di PHEIC non specifica che dovrà trattarsi di malattie “gravi” o “pericolose per la vita”, quindi potrebbe essere invocata per qualsiasi cosa.

Uno degli emendamenti suggerisce anche di dare al direttore generale la possibilità di dichiarare un “allarme sanitario intermedio” quando la situazione non soddisfi in pieno i criteri della PHEIC. In tal caso, il direttore generale e/o un direttore regionale dell’OMS potrebbero dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di interesse regionale (PHERC) [7].

Come suggerito da Campbell, per capire davvero cosa si sta cercando di fare, dovreste sfogliare la compilazione, articolo per articolo, delle proposte di emendamento [8]. Non dovete assolutamente credere ai “fact checker” che dicono che non c’è nulla da vedere.

Il trattato espanderà oltre le pandemie il potere dell’OMS

Come accennato in precedenza, se a questo si aggiunge la proposta di un trattato sulle pandemie, i poteri dell’OMS aumenteranno ulteriormente, perché oltre ad espandere i poteri di emergenza durante le pandemie, il trattato enfatizza anche l’agenda “One Health ” [9,10], che copre praticamente tutto il possibile.

Come illustrato nel grafico [11] sottostante, l’agenda One Health si basa sulla premessa che un’ampia gamma di aspetti della vita e dell’ambiente possono avere un impatto sulla salute e quindi hanno la possibilità di causare danni.

Il grafico sottostante non è esaustivo. Secondo un documento della Commissione One Health [12], l’ambito di applicazione di One Health comprende anche le comunicazioni, l’economia, la società civile, il commercio globale, il commercio locale e la sicurezza, le politiche pubbliche e la regolamentazione, la ricerca, le malattie non trasmissibili, l’uso dei terreni agricoli (che implica l’allontanamento dei contadini dalle loro terre), la preparazione e la risposta ai disastri, il monitoraggio delle malattie, il “legame uomo-animale” (qualunque cosa significhi) e molto altro ancora.

In base al nuovo trattato, l’OMS avrà il potere unilaterale di prendere decisioni in tutti questi settori e le sue direttive sostituiranno e scavalcheranno tutte le leggi locali, statali e federali. Ad esempio, nell’ambito di One Health, l’OMS potrà dichiarare il cambiamento climatico come un’emergenza sanitaria e attuare lockdown climatici per affrontarlo.

One Health fa parte dell’agenda del Grande Reset

One Health rispecchia sostanzialmente l’agenda del Grande Reset. Usa solo un nome diverso e giustifica tutti questi cambiamenti del Grande Reset come mezzi per “proteggere la salute”. Non sorprende che One Health sia sponsorizzato e promosso da una lunga lista di finanziatori del Grande Reset, tra cui le Nazioni Unite, l’Unione Europea e varie agenzie federali statunitensi [13,14], la Bill & Melinda Gates Foundation, la GAVI, la Wellcome Trust, l’UNICEF, il CEPI, il World Economic Forum e la Banca Mondiale.

Ma, anche se questi enti finanziano ufficialmente l’industria della pandemia, in realtà stanno usando le tasse per finanziare persone ricche, che a loro volta sfruttano i poveri. È quanto di più lontano ci possa essere dalla filantropia.

I contribuenti forniscono il denaro mentre i profittatori privati decidono come spenderlo, e lo spendono in modi che vanno a loro vantaggio. Si tratta quindi di una “partnership” pubblico-privata in cui il pubblico viene derubato e tutti i benefici vanno al settore privato.

Come riportato da Paraschiva Florescu e Rob Verkerk Ph.D., dell’Alliance for Natural Health International [15]:

“L’approccio One Health è in linea con il pensiero lineare e riduzionista dell’OMS, che cerca di distillare tutte le potenziali soluzioni in un’unica visione della scienza di base, in un’unica visione dei farmaci necessari e in un’unica verità.

Questo approccio monolitico comporta gravi pericoli per l’umanità, dato che gli approcci dal basso, decentralizzati e specifici per regione a problemi sanitari complessi hanno sempre dimostrato di funzionare. Gli approcci verticistici, “in taglia unica”, soprattutto se influenzati da interessi contrastanti, sono destinati al fallimento.

Solo chi non guarda al quadro scientifico più ampio è disposto a convincersi che il primo tentativo globale dell’OMS di gestire una pandemia, con mascherine, lockdown e vaccini genetici sia stato un successo.

In fondo, l’ampliamento dei poteri dell’OMS porterà ad una censura ancora maggiore e smantellerà la nozione di scienza del consenso costruita su un metodo scientifico trasparente…

Senza una rivolta internazionale da parte della base, questi emendamenti verranno portati avanti. Il nostro silenzio e la nostra passività sono il nostro consenso. È, senza dubbio, parte della lenta discesa verso il totalitarismo, che ci porta sempre più lontano dai principi e dai valori che hanno caratterizzato molte civiltà negli ultimi millenni, ovvero il diritto alla libertà, i diritti dell’individuo e l’importanza della sovranità nazionale”.

Per saperne di più, consultate il webinar della Task Force Stop Vax Passports su One Health [16], disponibile su NTD.com.

È stata lanciata una rete globale di rilevamento delle minacce

L’OMS ha già lanciato una rete globale di rilevamento delle minacce, la Rete Internazionale di Sorveglianza degli Agenti Patogeni (IPSN), per “aiutare a proteggere le persone dalle minacce delle malattie infettive attraverso il potere della genomica degli agenti patogeni” [17]. A quanto pare, [questa rete] prevede che le verranno conferiti tutti i poteri derivanti dagli emendamenti al RSI e dal trattato sulle pandemie.

Questa rete sarà utilizzata per raccogliere e analizzare campioni patogeni, analisi che, a loro volta, guideranno le decisioni dell’OMS in materia di salute pubblica. Come descritto in un comunicato stampa [18]:

“L’IPSN, con un segretariato ospitato dall’Hub for Pandemic and Epidemic Intelligence dell’OMS, riunisce esperti di tutto il mondo all’avanguardia nella genomica e nell’analisi dei dati, provenienti da governi, fondazioni filantropiche, organizzazioni multilaterali, società civile, università e settore privato.

Tutti condividono un obiettivo comune: individuare e rispondere alle potenziali malattie prima che diventino epidemie e pandemie e ottimizzare la sorveglianza di routine delle malattie…

La COVID-19 ha evidenziato il ruolo critico della genomica dei patogeni nella risposta alle minacce pandemiche. Senza il rapido sequenziamento del genoma del SARS-COV-2, i vaccini non sarebbero stati altrettanto efficaci, né sarebbero stati resi disponibili così rapidamente.

Le nuove varianti del virus, più trasmissibili, non sarebbero state identificate così rapidamente. La genomica è al centro di un’efficace preparazione e risposta alle epidemie e alle pandemie, oltre che parte della sorveglianza continua di una vasta gamma di malattie, da quelle di origine alimentare all’influenza, dalla tubercolosi all’HIV”.

Il problema, ovviamente, è che i “vaccini” COVID, sviluppati a velocità vertiginosa utilizzando il sequenziamento genomico, non erano né efficaci né sicuri. Molti sono morti entro due settimane dalla somministrazione del vaccino e dopo diversi mesi l’efficacia è diventata negativa. Questa è la tecnologia che ora si vuole usare indiscriminatamente. I rischi che si corrono portando avanti questo programma vanno oltre ogni comprensione.

Quindi, riassumendo, la presa di potere globalista si baserà sulla creazione e sul buon funzionamento di un ciclo di feedback di sorveglianza delle varianti virali, sulla dichiarazione di rischio potenziale, con lockdown e restrizioni, seguita dalla vaccinazione di massa delle popolazioni per “porre fine” alle restrizioni pandemiche, seguita da altra sorveglianza e così via. I finanziamenti per questo schema proverranno principalmente dai contribuenti, mentre i profitti andranno alle aziende e ai loro investitori.

Il calendario attuale

Una volta che gli emendamenti saranno stati adottati dall’Assemblea Mondiale della Sanità, le nazioni avranno solo un tempo limitato per opporsi. Le nazioni che non avranno ufficialmente respinto gli emendamenti saranno legalmente vincolate da essi e qualsiasi tentativo di respingerli dopo il periodo di tolleranza di sei mesi sarà nullo.

Allo stato attuale, gli emendamenti all’IHR saranno votati dall’Assemblea mondiale della sanità (WHA) nel maggio 2024. Per essere approvati avranno bisogno solo di un voto di maggioranza. Se il voto avverrà come previsto, il termine di 10 mesi entro il quale gli Stati membri potranno respingere gli emendamenti scadrà nel marzo 2025 e gli emendamenti entreranno in vigore nel maggio 2025. Se uno Stato membro si opporrà, si applicherà l’attuale versione del RSI, quella del 2005.

Anche il trattato dell’OMS sulle pandemie sarà votato dall’Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2024. Per la sua approvazione sarà necessaria una maggioranza di due terzi e la ratifica da parte di 30 Paesi membri. Trenta giorni dopo la ratifica, il trattato entrerà in vigore per i Paesi che lo hanno firmato.

È stata introdotta una legge che richiede l’approvazione del Senato, ma sarà sufficiente?

Fortunatamente, il Senato degli Stati Uniti non è del tutto ignaro delle ramificazioni di questo trattato e 17 senatori repubblicani, guidati dal senatore Ron Johnson, R-Wis, hanno presentato un disegno di legge per ostacolare la presa di potere dell’OMS [19].

La legge “No WHO Pandemic Preparedness Treaty Without Senate Approval Act”, introdotta il 15 febbraio 2023, richiederebbe una supermaggioranza del Senato (due terzi o 67 senatori) per approvare il trattato sulle pandemie.

Tuttavia, secondo Boyle [21], esperto di leggi e trattati internazionali, se il Presidente Biden dovesse firmare il trattato, anche questa legge potrebbe non essere sufficiente a proteggerci. Il motivo è che il trattato è scritto “specificamente per aggirare il processo di approvazione del Senato”.

Una strategia molto più efficace, secondo l’autore, sarebbe che il Congresso trattenesse i suoi contributi annuali all’OMS – e poi ritirasse del tutto gli Stati Uniti dall’OMS.

Credo che valga la pena di sostenere tutte queste strategie. Contattate quindi i vostri rappresentanti e invitateli a sostenere il “No WHO Pandemic Preparedness Treaty Without Senate Approval Act”, a trattenere i finanziamenti all’OMS e, infine, a sostenere il ritiro degli Stati Uniti dall’OMS.

Dr. Joseph Mercola

Riferimenti:

Fonte: articles.mercola.com

Link: https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2023/05/30/who-ihr-amendments.aspx?ui=31bdfd289c57f6b86e809f5dfc7f4ce22734ebe06df6727421f1f70f2cf27919&sd=20211027&cid_source=dnl&cid_medium=email&cid_content=art1HL&cid=20230530_HL2&cid=DM1403101&bid=1814039194

Link al PDF originale

30.05.2023

Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

Il Dr. Joseph Mercola è il fondatore di Mercola.com. Medico osteopata, autore di best-seller e pluripremiato nel campo della salute naturale, la sua visione principale è quella di cambiare il paradigma della salute moderna fornendo alle persone una risorsa preziosa per aiutarle a prendere il controllo della propria salute.

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