La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 7 giorni

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

Leggenda di Natale

blank
A cura di Davide
Il 25 Dicembre 2016
114 Views

DI CARLO BERTANI

carlobertani.blogspot.it

Quest’anno, la leggenda di Natale è una storia vera, di quelle che mai e poi mai uno come Poletti comprenderebbe per la sua importanza, che va oltre le solite menate sui ragazzi che vanno all’estero, sugli immigrati pericolosi e quant’altro. Perché è una storia vera, che ha dell’incredibile, soprattutto per gente come Poletti & Co.

Tutto iniziò una decina d’anni fa, quando un gruppetto di persone – mi piace di più immaginarli elfi con sembianze umane – uscì dal bosco, uno di quei boschi infiniti che si perdono nell’immenso Appennino, laddove esistono, probabilmente, posti non calpestati da essere umano da secoli e dove nessuno va mai, anche se ci nascono i migliori funghi della stagione.

Calpestarono l’asfalto per la prima volta: proprio lì, accanto alla deserta strada provinciale, sorgeva una casa. Gli elfi decisero che non poteva esistere una casa così isolata senza un forno, poiché – senza forno – come fai a fare il pane?

Così, lo costruirono e diedero un nome un po’ strano a tutta la costruzione: Forno 4P…beh, non importa…tanto, quella denominazione rimane tuttora un mistero alchemico.

Se hai un forno, cosa ne fai? Il pane, ovvio. Ma mica pane come gli altri, eh no…siamo elfi…facciamo un pane un po’ magico, poi stiamo a vedere.

Ed iniziarono con un conciliabolo, proprio come i nanetti di Biancaneve, che erano anch’essi creature del bosco.

“Lo facciamo col granturco. Sì va bene, ma poi la gente si confonde con la polenta…facciamolo anche col grano duro. Accettato. E la segala? Mica è sempre cornuta…dai, facciamo il pane di segala, E vai. Io mescolo tutto: lo chiamiamo ai cinque cereali? Venduto!”

Non vi so dire quanti tipi di pane riescano a fare: hanno dovuto, per forza, creare dei biglietti da visita nei quali indicano i giorni delle infornate, se proprio ritieni di non trovare quello che ti soddisfa.

“E quando l’abbiamo fatto, dove lo mettiamo?” rimbeccò il solito brontolone.

“In una cesta. Eh già: e le mosche? Come si fa? Facciamo scendere dai soffitti dei veli da sposa, così è più bello!” Una gnometta disse subito: “Sì, il velo da sposa mi piace!”

Quando giunsero altre gnomette, fu obbligatorio…eh sì…non si poteva fare altrimenti…i dolci, sì, i dolci.

Paste dure, con la crema, biscotti, torte…una gnometta ligure si lamentò: “E le focacce”? Dovettero impastare e cuocere focacce d’ogni tipo, tutte contraddistinte dal profumo di bosco e di grano…d’altro canto, se sono elfi…

Un giorno venne dal bosco uno gnomo che giungeva da lontano, da un mare che nessuno conosceva, perché era un Mare Nero. Oh buon Dio: ma può esistere un Mar Nero? Gli chiesero il CV, perché anche gli gnomi chiedono il CV, ma poi se ne fregano.

Il CV raccontava che era un elfo-pittore, diplomato all’accademia di una città lontana…Bucu qualcosa, Bucu che resta, sembrava così. Lo misero davanti al forno e lo osservarono, perché ci stava bene, era adatto: ma cosa se ne fanno, gli umani, di questi CV? Mah…

Lo gnomo-pittore, però, non rinunciò a dipingere le icone della sua tradizione: belli quei dipinti – meditarono gli altri gnomi – perché non ne appendiamo qualcuno insieme al pane? E così fu, pane ed icone, che fanno risaltare – con quell’oro che sa di luce – il colore del pane. Poi arrivò una gnometta che sapeva leggere e scrivere, ma proprio scrivere bene, e…volle una biblioteca.

Niente da fare, negarono gli gnomi, è un nome troppo importante…”biblioteca”…mah…e se fosse “bibliograno”? Certo! Così ci piace di più! Una vecchia credenza, accanto alle icone, iniziò a riempirsi di libri sulla natura, le tradizioni del cibo, dei forni, le piante medicinali…insomma…roba per gnometti istruiti…ma ci sta, ci sta…

Sono stati obbligati ad ingrandire il parcheggio, poiché sempre più auto si fermavano, deviavano dalla importante strada statale per fare un salto al forno…dai, andiamo a comprare quel pane così buono…ma sì, va, deviamo di qualche chilometro, ne vale la pena…

Questa non è una leggenda, è una realtà, fatta da persone che ci credevano e ci credono tuttora. Quello di cui hanno bisogno i nostri ragazzi è solo di credere in qualcosa – non importa la cosa – serve una mente che crea e persegue un sogno, poiché un vecchio adagio americano recita:

Ci sono uomini che lavorano da mane a sera e non pensano mai: finiranno come hanno iniziato, a lavorare come bestie senza sapere il perché.

Altri invece, vivono tutta la vita rapiti dai sogni: ogni sogno s’accavalla a quello seguente, e non combineranno mai niente.

Tu, figlio mio, sogna, sogna pure, ma passa il resto del tuo tempo a realizzare quello che hai sognato. Vedrai, non te ne pentirai.

Buon Natale a tutti

 

Carlo Bertani

Fonte: http://carlobertani.blogspot.it

Link: http://carlobertani.blogspot.it/2016/12/leggenda-di-natale.html

24.12.2016

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
2 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

1 / 146 Pagine


blank