DI ANDREA SCANZI
ilfattoquotidiano.it
Il Rosatellum Bis, che fa già schifo a partire dal nome, non garantisce governabilità: garantisce il renzusconismo. E’ un obbrobrioantidemocratico che riciccia, e riverbera, le immani brutture di Porcellum e Italicum. Nominati, pluricandidature. Ha uno sbarramento finto al 3%, aggirabile col giochino delle liste civetta (tipo il movimento della Brambilla, ma pure la sbroscia pavida di Pisapia, convinto di spostare il 20% quando al massimo sposterà stocazzo).
Il Rosatellum è una legge che nasce con due soli intenti: ammazzare i 5 Stelle, e già che ci siamo la sinistra e la Meloni. Più ancora: garantire nel 2018 una Grosse Koalition che unisca Berlusconi, Berlusconi (cioè Renzi) e niente (cioè Ap). Tutto ciò dimostra che votare è tutto sommato inutile, perché il “no” fragoroso del 4 dicembre ha provocato effetti paragonabili a quelli di Pino Quartullo nella cinematografia mondiale: non ci hanno neanche ascoltato.
Tutto è come prima, anzi forse persino peggio. In un tale schifo, che alimenta il distacco generale – e giustificatissimo – dalla politica e che conferma come gli italiani si infervorino tantissimo per un modulo sbagliato di Ventura ma se ne freghino se la democrazia va a farsi benedire, emerge nitidamente una figura leggendaria: Matteo Salvini. Mesi e anni a spararle grosse, tra felpe orrende e ruspe a caso, per poi divenire uno zerbino come tanti di Berlusconi&Berluschino in cambio di due cadreghe. Il giorno in cui hanno distribuito la coerenza, e credo anche le palle, probabilmente era assente perché impegnato in una gara di rutti.
Complimenti.
Andrea Scanzi
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/11/legge-elettorale-un-obbrobrio-chiamato-rosatellum/3906881/
11.10.2017