DI MAHDI DARIUS NAZEMROAYA
Global Research
Esercitazioni, test e addestramenti o mobilitazione e preparazione per la guerra?
Esercitazioni tattiche e militari sono in pieno svolgimento in Iran; sabato 19 agosto 2006, le Forze Armate Iraniane, composte dalle Forze Regolari e dalle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, hanno iniziato la prima fase di un’imponente esercitazione a livello nazionale nella provincia di Sistan e Baluchistan (1) lungo le zone confinanti a sud-est con il Golfo di Oman e il Pakistan, e ad est con l’Afghanistan presidiato dalla NATO. Le esercitazioni sono destinate a intensificarsi durante le cinque settimane previste e probabilmente si protrarranno fino alla fine di settembre, se non a ottobre inoltrato. Va sottolineato che le manovre militari iraniane si stanno svolgendo proprio nel periodo in cui gli analisti ritengono più probabile l’inizio di un attacco statunitense o comunque sotto l’egida Usa.Mentre è risaputo che queste importanti esercitazioni sono state pianificate in 14 delle 30 province dell’Iran, quasi tutte posizioni sensibili e geo-strategiche di vitale importanza e tra le zone più instabili del pianeta, confinanti con l’Iraq occupato dalle forze anglo-statunitensi, con il Golfo Persico, il Caucaso (Armenia e Azarbaijan), il Mar Caspio, la Turchia, il Pakistan, il Turkmenistan e l’Afghanistan, esistono voci contrastanti sul quando siano effettivamente iniziate. Fonti cinesi affermano che le prime fasi delle mastodontiche esercitazioni fossero già avviate nelle regioni del nord-est, nord-ovest, ovest e sud dell’Iran (2), praticamente tutte le province confinanti con le Forze Statunitensi, la Coalizione a guida USA e la NATO, inclusa la Turchia, membro NATO ed alleato strategico di Israele, mentre fonti iraniane e mediorientali sostengono che le esercitazioni siano iniziate prevalentemente nel sud-est.
Il Brigadier Generale Mohammad-Reza Ashtiani, comandante in capo dell’Esercito Iraniano, o Ramo di Terra della Forze Regolari, nel corso di una conferenza stampa ha specificatamente dichiarato che “le simulazioni di guerra si svolgeranno nelle province dell’Azarbaijan Occidentale, Azarbaijan Orientale, Khorasans (3), Kurdistan e di Sistan e Baluchestan” (4), tutte province di confine, in prima linea in caso di guerra tra Iran e Stati Uniti, che hanno subito una serie di episodi preoccupanti tra attacchi terroristici, rapimenti, violenza e instabilità (5), dei quali l’Iran ritiene responsabili tanto gli Usa e la Gran Bretagna quanto Israele.
Il tempismo delle esercitazioni: legame tra le manovre militari e le date fondamentali del programma nucleare iraniano
“Blow of Zolfaqar” (Il Fendente di Zolfaghar) è il nome in codice dell’esercitazione militare, dalla mitica spada dell’Imam Ali Al-Talib, icona storica di potere e coraggio per gli Iraniani. Le manovre vengono a coincidere non solo col pellegrinaggio nel vicino Iraq, dove l’emozione sarà altissima, per la celebrazione del martirio di Musa Al-Kadhim, discendente di Maometto, ma soprattutto col momento cruciale in cui ci aspetta che le relazioni internazionali tra Iran e Stati Uniti riguardo il Medio Oriente raggiungano un livello critico di tensione. Le esercitazioni valgono di per sè a dimostrare la determinazione iraniana nel consolidare il proprio status internazionale, ma aquistano ancora più importanza alla luce dei recenti attacchi di Israele in Libano – indicati da Seymour Hersh (6) come la prova generale per un assalto su vasta scala all’Iran – dello schietto rifiuto di interrompere il programma di arricchimento dell’uranio (7) e dell’avvicinarsi alla scadenza della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che l’Iran ha rigettato come illegale e senza fondamento. Va altresì notato che né gli Stati Uniti né Israele hanno escluso la possibilità di ricorrere ad un’iniziativa decisa contro l’Iran o di rispondere con un’offensiva militare ed attacchi aerei al piano per l’energia atomica iraniano ed al rifiuto di abbandonare il legittimo tentativo di sviluppare una tecnologia nucleare a uso civile.
Viene riportato, inoltre, come i militari iraniani stiano collaudando modernissimi sistemi di difesa aerea e contraerea in preparazione a qualsiasi possibile attacco o minaccia contro l’Iran o le sue installazioni, e Israele è già stato menzionato al riguardo (per timore di una sua rappresaglia) dopo la sconfitta subita in Libano (8). Secondo la Fars News Agency (un’agenzia stampa iraniana), l’Ufficiale Comandante del Ramo di Terra delle Forze Regolari, il Brigadier Generale Mohammad Hassan Dadras, ha dichiarato che le Forze Armate Iraniane hanno migliorato le loro capacità difensive ad un livello tale che nessuna forza aerea è in grado di lanciare un’offensiva efficace all’interno del territorio iraniano o nelle adiacenze dei suoi confini. Il Generale Dadras ha inoltre illustrato le proprietà delle unità e delle forze missilistiche iraniane (9), aggiungendo che le unità missilistiche diverranno sempre più operative col progredire dell’esercitazione (10).
Durante la seconda fase delle manovre, gli Iraniani hanno testato l’impiego di missili terra-terra dalla città di Kashan, in coordinazione con altre operazioni militari (11). È importante notare che Kashan è una città situata in una posizione strategica centrale da cui si può fornire un’adeguata difesa aerea tanto alle installazioni e agli impianti nucleari, quanto alla capitale. La città fa probabilmente parte del principale sistema di difesa aerea a causa della sua ubicazione nella provincia centro-occidentale di Isfahan, presso il sistema montuoso dello Zagros, in prossimità dei complessi nucleari di Isfahan (sede di un impianto per la conversione dell’uranio), Natanz e Arak (12), e a sud della capitale e centro nevralgico, Teheran.
L’ultima volta che l’Iran ha organizzato un’esercitazione di tale portata è stato verso la fine di aprile del 2006, dopo l’annuncio che gli ingenieri e scienziati iraniani erano riusciti con successo ad ottenere uranio arricchito e che l’Iran faceva parte del club dei paesi nucleari; in tale occasione, i militari iraniani avevano trasmesso le immagini dei test di un’imbarcazione ibrida stealth (invisibile ai radar) in grado di volare, un missile a testata multipla ad evasione radar, un razzo-siluro ed un letale missile antinave che non può essere intercettato. Le esercitazioni dell’aprile 2006 nelle acque del Golfo Persico e del Golfo di Oman, sotto il comando delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche coordinate con le Forze Regolari, segnarono l’ennesimo periodo di turbolenza nelle crescenti tensioni tra l’Iran e gli Stati Uniti, nel conflitto riguardo il piano per l’energia atomica iraniano e, soprattutto, nel più vasto progetto per determinare il corso dello sviluppo e della direzione strategica del Medio Oriente.
L’Iran si sta preparando per un attacco?
Alti funzionari iraniani nel governo e nell’establishment della difesa iraniana hanno ripetutamente respinto l’idea di attacchi statunitensi contro l’Iran ed escluso ogni tale tentativo in quanto folle o suicida in congiunzione con le manovre militari iraniane e la strategia del paese, ma hanno simultaneamente asserito che l’Iran è del tutto fiducioso e preparato a difendersi contro ogni aggressione militare diretta al territorio, le installazioni e la sovranità del paese. Secondo la IRNA, l’agenzia stampa ufficiale dell’Iran, “varie unità di elicotteri Chinook per il supporto aereo dell’esercito, aerei senza equipaggio, paracadutisti, unità di guerra elettronica e forze speciali stanno partecipando nella manovra” e “commandos, paracadutisti, unità mobili per il fuoco di copertura, forze di guerra elettronica ed unità a reazione rapida che godono di elevata capacità di combattimento dimostreranno la loro prontezza [a combattere ogni possibile attacco] durante le esercitazioni [Blow of Zolfaqar]” (13).
Il comandante delle Forze Regolari Iraniane, Brigadier Generale Kiumars Heydari, è l’ufficiale incaricato dei rapporti con i media e portavoce per le esercitazioni militari. Il Generale Heydari ha affermato che “lo scopo principale di queste manovre è l’adozione di nuove tattiche e l’utilizzo di moderni equipaggiamenti in grado di fronteggiare possibili minacce” e che “l’Iran ha osservato attentamente ciò che è accaduto nel mondo [l’invasione anglo-statunitense dell’Iraq, gli attacchi israeliani in Libano, l’occupazione dell’Afghanistan] e noi [militari iraniani] abbiamo investito sia nell’ammodernamento delle tattiche che in equipaggiamento” (14).
Fino a questo momento, dodici divisioni di terra, insieme all’Areonautica Militare, la Marina Militare e le Unità Missilistiche facenti parte delle Forze Regolari Iraniane, che hanno una struttura di comando separata da quella delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, hanno preso parte alle manovre e sono impiegate come apparato complementare delle esercitazioni avviate nella provincia sud-orientale di Sistan e Baluchistan (16).
L’Iran è da tempo consapevole di essere accerchiato dalle forze della coalizione guidata dagli Statunitensi i stazionanti lungo i suoi confini, nei territori occupati di Iraq e Afghanistan, e nelle basi di altre nazioni limitrofe. È stato riferito, inoltre, che il Ministero dell’Interno Iraniano abbia contemporaneamente pianificato di incrementare il livello di sicurezza lungo i confini e le pattuglie di frontiera, ufficialmente per combattere il contrabbando ed il traffico di stupefacenti (17). Queste articolate manovre militari possono facilmente servire a più di uno scopo, come nascondere, con la pretesa di test ed esercitazioni, una mobilitazione generale delle truppe e il loro posizionamento in previsione di un possibile attacco. Sembra proprio che si stia concretizzando un crescente livello di allerta e che la mobilitazione difensiva delle Forze Armate Iraniane preannunci un inevitabile ed anticipato confronto sul futuro del piano per l’energia atomica iraniano, al quale sono inevitabilmente intrecciati i destini di Palestina, Israele, Iraq, Libano, Afghanistan, Siria, Sudan, del Golfo Persico, dell’Asia centrale, dell’equilibrio strategico nel Caucaso, e di molto altro ancora…
Mahdi Darius Nazemroaya
Fonte: http://www.globalresearch.ca/
Link
21.08.2006
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di TRIMEGISTO
NOTE
1. Agenzia stampa Mehr (MNA), 19 agosto 2006, Zolfaqar war games underway in southeastern Iran
2. Peoplès Daily, 19 agosto 2006, Roundup: Iran launches large-scale military exercise
3. Esistono tre province chiamate Khorasans: il Khorasans del Nord, il Khorasans del Sud e il Razavi Khorasans. Esse facevano parte, una volta, di un’unica provincia, storicamente la più estesa di tutto l’Iran, che venne suddivisa nel settembre del 2004.
4. Payvand, 17 agosto 2006, Iran Army to launch War Games
5. Esplosioni in Khuzestan, truppe statunitensi e britanniche operano in Iran, Jundallah (un misterioso nuovo gruppo) attacca le truppe iraniane e di sicurezza a Baluchistan, incitamento etico, terrorismo, etc.
B. BBC News, 23 gennaio 2004, Iran accuses UK of bombing link
C. Global Policy Forum, 23 febbraio 2006 (dal Financial Times), U.S. Marines Probe Tension’s Among Iran’s Minorities
* Soldati britannici della SAS (Special Air Service) furono arrestati anche in Iraq mentre, vestiti da arabi, trasportavano esplosivi: Global Research
6. The New Yorker, 21 agosto 2006, ma postato prima di questa data, Watching Lebanon: Washington’s interests in Israel’s war
7. IRNA, 20 agosto 2006, Asefi: Enrichment suspensions not on Iran’s agenda
8. Reuters (India), 19 agosto 2006, Iran ready for Israeli action after Lebanon war: Army
9. Agenzia stampa Fars, 20 agosto 2006, Surface-to-Surface Missiles Launched
10. Agenzia stampa Fars, 19 agosto 2006,
11. IranMania, 20 aprile 2006, Iran test Tactical Missiles during War Games