Nonostante il titolo possa sembrare il giusto riconoscimento al lavoro svolto dai colleghi giornalisti di La7, in realtà, ciò su cui voglio canalizzare la vostra attenzione, cari lettori, è la scritta che è apparsa in diretta ieri sera durante il programma In Onda, condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo.
Mentre il succube Parenzo sponsorizzava le forniture di GNL dall’America, ricordando come gli USA non devono solo combattere il Cremlino ma anche tener conto delle esigenze degli alleati, e il riesumato Tremonti blaterava parole inutili su Putin e sul rapporto che in passato c’era stato tra l’oligarca russo e all’ora Presidente del Consiglio Berlusconi, sovrimpressione era presente una scritta che chiarifica, al di là di tutte le parole vomitate dagli opinioniti in questi giorni, il motivo della guerra:
“A KIEV SI COMBATTE PER IL NUOVO ORDINE MONDIALE”
Ecco allora crollare tutto il castello di chiacchiere.
Non c’è nessun popolo (ucraino) da dover difendere dall’avanzata dell’orso russo, non c’è nessuna democrazia da dover tutelare, nessun diritto da dover far rispettare. C’è soltanto la necessità da parte degli Stati Uniti di evitare che qualcuno possa nuovamente mettere in discussione il mondo unipolare a stelle e strisce.
Come abbiamo anche analizzato in una delle ultime puntate di Sancho, il mondo che si sta costruendo è troppo piccolo per più superpotenze ma troppo grande per essere egemonizzato da solo una di esse. USA, Cina, Russia e in secondo piano Europa e India sono oggi sono alla ricerca di nuovi equilibri per sopravvivere ai cambiamenti.
L’America oggi non vuole accettare di non essere più colei che tutto muove, mentre la Russia vuole riaffermarsi definitivamente nello scacchiere internazionale. Ecco cosa sta succedendo a Kiev, si sta combattendo per un nuovo ordine geopolitico.
Massimo A. Cascone, 27.02.2022