La seconda fase delle guerre al terrore

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Edward Curtin
off-guardian.org

“Sapremo che il nostro programma di disinformazione è completo quando tutto ciò che il pubblico americano crede è falso.
William Casey, direttore della CIA, febbraio 1981

È noto che l’infinita guerra al terrore degli Stati Uniti era ufficialmente stata lanciata dopo la strage dell’11 settembre 2001 e gli attacchi all’antrace ad essa collegati.

L’invasione dell’Afghanistan e il Patriot Act erano stati immediatamente giustificati da quell’auto-attentato, così come le successive guerre contro l’Iraq, la Libia, la Siria, ecc., così come il terrorizzare continuamente il popolo americano con la paura di imminenti attacchi da parte di terroristici islamici, attacchi che non si erano mai materializzati.

È meno noto che l’artefice della narrativa ufficiale americana, il fittizio rapporto della Commissione sull’11 Settembre, era stato Philip Zelikow, che aveva stilato e supervisionato il documento, dalla prima all’ultima pagina

Ed è ancora meno noto che Zelikow, professore all’Università della Virginia, era strettamente associato a Condoleezza Rice, George W. Bush, Dickey Cheney, Paul Wolfowitz, Brent Scowcroft e aveva servito in varie posizioni chiave dell’intelligence in entrambe le amministrazioni Bush, padre e figlio. Nel 2011, il presidente Obama lo aveva voluto nel President’s Intelligence Advisory Board, come si addice ad un governo d’élite bi-partisan e ad una equa suddivisione delle cariche fra i due partiti politici più importanti.

Forse è una notizia sconosciuta o semplicemente dimenticata che il Family Steering Committee per l’11 settembre avesse ripetutamente chiesto la rimozione di Zelikow, sostenendo che la sua nomina rendeva ridicola la pretesa indipendenza della Commissione.

Zelikow aveva detto che la Commissione considerava le teorie alternative alle affermazioni del governo su Osama bin Laden come narrative da stroncare sul nascere (letteralmente “da colpire in testa come talpe uscite dalla tana“). Questo è l’uomo che, su richiesta della collega Condoleezza Rice, era stato il principale responsabile della NSS 2002, la Strategia di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti d’America del 2002, secondo cui gli USA non sarebbero più stati tenuti a rispettare il diritto internazionale, ma avrebbero adottato una politica di guerra preventiva, come dichiarato da George W. Bush a West Point nel giugno 2002. Questa strategia rinnegava apertamente la carta delle Nazioni Unite e, nel 2003, sarebbe stata usata come giustificazione per l’attacco all’Iraq.

Così, grazie al lavoro di Zelikow e alla sua magica montagna di bugie, abbiamo avuto in tutto il mondo vent’anni di guerre americane del terrore, in cui le forze armate statunitensi hanno ucciso milioni di persone innocenti. Guerre che continueranno per gli anni a venire, nonostante la retorica statunitense affermi il contrario. Questa retorica è semplicemente propaganda, per coprire la natura sempre più tecnologica e spaziale di queste guerre e l’uso di mercenari e di forze speciali.

Contemporaneamente, con un elegante volteggio, l’amministrazione Biden ha diretto le sue risorse verso i “terroristi interni,”  in pratica chiunque sia in disaccordo con le sue politiche. Questo è rivolto in particolare a coloro che mettono in discussione la narrativa ufficiale della COVID-19.

Ora, Zelikow è stato messo a capo di un gruppo di pianificazione della Commissione COVID con sede all’Università della Virginia, che si dice prepari la strada per una Commissione Nazionale COVID. Il gruppo è finanziato dalla Schmidt Futures, dalla Skoll Foundation, dalla Rockefeller Foundation e da Stand Together, e ci si aspetta che altri si uniscano al coro. Zelikow, che fa parte del Global Development Program Advisory Panel della Bill & Melinda Gates Foundation, guiderà il gruppo che lavorerà insieme al Johns Hopkins Center for Health Security e alla Bloomberg School of Public Health. Un bel gruppo davvero: Charles Koch, Bill Gates, Eric Schmidt, i Rockefeller e altri finanziatori della verità disinteressata.

Così, ancora una volta, la volpe è nel pollaio.

Se avevate anche solo una mezza speranza che la crisi COVID stesse per finire, vi suggerisco di modificare le vostre prospettive. Il coinvolgimento di Zelikow, tra le altre cose, suggerisce che siamo entrati nella seconda fase di una lunga guerra del terrore condotta su due fronti, quello militare e quello sanitario, il cui messaggio propagandistico è portato avanti dai media mainstream secondo il copione del Grande Reset messo a punto dal World Economic Forum. La prima parte di questa guerra è durata vent’anni; la seconda potrebbe anche essere più lunga. Potete essere certi che non finirà presto e che i nuovi terroristi saranno i dissidenti interni.

Qualcuno pensava forse che le libertà perse con il Patriot Act sarebbero un giorno ritornate? Qualcuno pensa che le libertà perse con la propaganda sul coronavirus ci saranno ridate? Molte persone probabilmente non sanno neppure quali libertà hanno perso con il Patriot Act e a molte non interessa nemmeno.

E oggi? Lockdown, imposizione delle mascherine, restrizioni di viaggio, obbligo di fare da cavie per vaccini che non sono vaccini, ecc.

Chi si ricorda dei Codici di Norimberga?

E pensavano di essere liberi, come aveva scritto Milton Mayer dei Tedeschi sotto Hitler. Come le rane in una pentola di acqua fredda, abbiamo bisogno di sentire l’aumento della temperatura, prima che sia troppo tardi. Il termostato, ora, è regolato al massimo.

Ma è stato molto tempo fa e lontano da qui, giusto? Non esagerate, direte voi, con Hitler e tutte quelle stronzate.

Siete contenti ora che i portavoce del governo affermano sfacciatamente che ci restituiranno gentilmente alcune libertà, se solo faremo ciò che ci verrà detto detto e ci lasceremo “vaccinare” con un agente biologico sperimentale, indosseremo le mascherine e tutto il resto. Si suppone che le masse saranno grate ai loro padroni, che concederanno loro un po’ di divertimento estivo, prima di sbarrare nuovamente l’uscio.

Pfizer, nel primo trimestre del 2021 (i primi tre mesi dal lancio del suo vaccino) ha rastrellato 3,5 miliardi di dollari e la società ne prevede 26 entro la fine dell’anno. Questa è solo una delle aziende che producono vaccini. Spiccioli? Solo un idiota non ricorderebbe che Pfizer è l’azienda che, nel 2009, aveva pagato 2,3 miliardi di dollari di sanzioni federali (mai un’azienda farmaceutica aveva pagato così tanto) per numerose truffe nella commercializzazione di 13 diversi farmaci.

Nel frattempo, la commissione che avalla le affermazioni governative sulla COVID-19 e invoca le iniezioni (alias “vaccini“) starà sicuramente lavorando sodo per mettere a punto il suo rapporto fittizio, che, a posteriori, giustificherà l’enorme danno provocato, e che continuerà a verificarsi per molti anni. Le censure e le minacce contro i dissidenti aumenteranno. La disinformazione, che attualmente domina i media mainstream, naturalmente, continuerà, ma coinvolgerà anche i media alternativi, che già si allineano e cedono alle pressioni.

Il fatto che ci sia una massiccia censura delle voci dissenzienti da parte di Google/ YouTube, Facebook, Twitter, Wikipedia, ecc. e una altrettanto massiccia disinformazione attiva e passiva su tutte le piattaforme mediatiche, dovrebbe indurre la gente a chiedersi il perché. Perché reprimere il dissenso? La risposta dovrebbe essere ovvia, ma non lo è.

Il fatto che in tanti rifiutino di rendersi conto del significato di questa censura mostra chiaramente gli effetti ipnotici di una massiccia operazione di controllo mentale.

Le nuove definizioni e la censura sono bastate. Persone perfettamente sane ora sono considerate pericolose per gli altri. Quindi, mettetevi la mascherina, fatevi la vostra iniezione sperimentale e tacete!

Il vostro corpo non è più inviolabile. Dovrete sottoporvi alle procedure mediche, che lo vogliate o no. Non potrete obiettare o fare domande. Se lo farete, sarete puniti e diventerete dei paria. Le autorità vi chiameranno pazzi, deviati, egoisti. Vi toglieranno il diritto di viaggiare e di impegnarvi in attività normali, come frequentare l’università, ecc.

Per favore, dimenticate il Codice di Norimberga. Specialmente il punto numero 7:

“Dovrebbero essere fatti congrui preparativi e fornite strutture adeguate per proteggere il soggetto sperimentale contro le possibilità, anche remote, di lesioni, disabilità o morte.”

Ora è il momento di fare solo quello che vi viene detto,” come Anthony Fauci ci ha benignamente ricordato.

Non sto facendo una previsione. Le autorità ci hanno chiaramente detto cos’hanno in serbo per noi. Fate attenzione. Non fatevi ingannare. È un gioco escogitato da loro.Tenere la gente in bilico. Sul filo del rasoio. Sollevata. Tesa. Rilassata. Scioccata. Confusa. Questo è il gioco. Un giorno una cosa, il giorno dopo un’altra. Sei dentro, sei fuori. Siete dentro, siete fuori. Vi concediamo questa libertà, ma fate i bravi bambini o dovremo togliervela. Se vi comportate male, finirete in castigo. Avrete tutto il tempo per contemplare i vostri peccati.

Se una volta pensavate che la COVID-19 sarebbe stato un ricordo del passato, o che non sarebbe ritornata mai più, cambiate pure idea. Il 3 maggio 2021, il New York Times ha scritto che il virus è qui per restare. Notizia riportata anche il 10 maggio: “Per l’immunità globale di gregge non ci sono più speranze.” Forse ricorderete che ci era stato detto che questa immunità sarebbe stata raggiunta una volta che un numero sufficiente di persone si fosse fatta “vaccinare” o che un numero sufficiente di persone avesse contratto il virus e sviluppato gli anticorpi.

Il 9 maggio, su ABC News, il dottor Fauci, alla domanda se fosse stato possibile un allentamento dell’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, aveva risposto: “Penso di sì, e penso che, probabilmente, lo vedrete man mano che andiamo avanti, e man mano che più persone si vaccinano.”
Poi aveva aggiunto: “Abbiamo bisogno di iniziare ad essere più liberali, man mano che più persone vengono vaccinate.”

Ma poi, in quella che la CNN aveva riportato come una previsione per la Festa della Mamma, aveva spostato la data della “normalità” di un altro anno, dicendo:

“Spero che per la prossima Festa della Mamma, vedremo una differenza drammatica rispetto a quello che stiamo vedendo ora. Credo che saremo il più vicino possibile ad un ritorno alla normalità. Dobbiamo fare in modo di vaccinare la stragrande maggioranza della popolazione. Quando avremo ottenuto questo risultato, il virus non avrà davvero nessun posto dove andare. Non vedrete un’impennata. Non vedrete i dati che vediamo ora.”

Lo aveva detto senza battere ciglio, anche se i “vaccini” sperimentali, per ammissione dei loro stessi produttori, non impediscono ai vaccinati di essere infettati dal virus o di trasmetterlo. Dicono solo che mitigheranno la gravità dei sintomi in caso di malattia.

Notate il linguaggio e il meme della vaccinazione ripetuto tre volte: “Dovremo vaccinare ancora più persone.”  Non che più persone scelgano di farsi vaccinare, ma “dovremo” vaccinare. Grazie Papalone. E ora ci aspetta un altro anno, prima di “essere il più vicino possibile al ritorno alla normalità.” Frase interessante: il più possibile. In altre parole: alla normalità non torneremo mai e dovremo accontentarci della “nuova normalità,” che comporterà meno libertà.

La vita sarà resettata, un grande reset. Bello per pochi e terribile per molti.

Una volta, due dosi di vaccino erano sufficienti; poi, no, forse una sarà sufficiente; no, avrete bisogno di richiami annuali o semestrali per contrastare i nuovi ceppi che, dicono, stiano arrivando. È una storia infinita, con sempre nuovi ceppi in un enorme esperimento medico senza fine. Il virus sta mutando così rapidamente che l’immunità di gregge è ormai un’idea mistica, e ci dicono che non sarà mai raggiunta. Dovremo essere eternamente vigili.

Ma, aspettate. Non disperate. Sembra che, per la prossima estate, nell’emisfero nord, le restrizioni verranno allentate. I lockdown cesseranno. Se, per più di un anno, vi siete sentiti dei prigionieri, ora sarete messi in libertà vigilata per un po’. Ma non disfatevi ancora delle mascherine. Fauci dice che indossare le mascherine potrebbe diventare un fatto stagionale, in linea con la pandemia, perché la gente si è abituata a indossarle ed è per questo che l’influenza è scomparsa. Le mascherine non hanno fermato la COVID-19 ma hanno eliminato l’influenza.

State già ridendo?

La censura e i lockdown, le mascherine e le iniezioni obbligatorie sono come le stanze imbottite di un manicomio, o un mondo/ospedale, dove la libera associazione non porta alla repressione della verità perché la libera associazione non è permessa, né a parole né a fatti. Parlare liberamente e associarsi con gli altri è troppo democratico. Sì, pensavamo di essere liberi. È la falsa coscienza ad essere pandemica. Lo sfruttamento è considerato benevolenza. Il silenzio regna. E gli sguardi velati dalle mascherine simboleggiano un terrore continuo, che si è diffuso come un virus.

Siamo ormai impegnati in una lunga guerra bifronte. Proprio come quella giustificata dagli omicidi di massa dell’11 settembre 2001, questa guerra al virus è qui per restare.

La domanda è: dovremo aspettare altri vent’anni per capire l’ovvio e lottare per le nostre libertà?

Possiamo essere certi che Zelikow e i suoi molti associati alla Covid Collaborative, tra cui il generale Stanley McChrystal, Robert Gates, Arnie Duncan, Deval Patrick, Tom Ridge e tutti gli altri, un’intera schiera di Repubblicani e Democratici sostenuti da grande ricchezza e supporto istituzionale, non “colpiranno le talpe” nella loro ricerca della verità. La loro agenda è molto diversa.

Ma, d’altronde, potreste ricordare da che parte stavano riguardo alla strage dell’11 settembre 2001 e le guerre senza fine che ne sono seguite.

Edward Curtin

Fonte: off-guardian.org
Link: https://off-guardian.org/2021/05/16/second-stage-terror-wars/
16.05.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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