La rete criminale COVID conduce alle porte dell’inferno

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Dr. Joseph Mercola
articles.mercola.com

Il video alla fine dell’articolo, realizzato dal Club tedesco Der Klaren Worte (il Club delle parole chiare), analizza a fondo la rete di individui e organizzazioni responsabili della truffa COVID. L’audio è in tedesco, ma c’è la possibilità di avere la traduzione simultanea dei sottotitoli.

La recensione è a cura dal giornalista e regista Markus Langemann. Come notato da Langemann, non sono necessariamente le persone con le idee migliori ad avere successo nella vita. Piuttosto, i vincitori sono quelli che appartengono alla rete “giusta” – una rete con persone giuste nei posti giusti. Mai sottovalutare il potere di una rete.

Alcune reti sono visibili. Un esempio potrebbe essere una rete di alumni a cui ci si può unire e che può essere utilizzata per promuovere la propria carriera. Altre reti sono più nascoste, segrete ed esclusive e vi si può entrare solo su invito da parte di un altro membro.

Che sia palesemente visibile o meno, è possibile identificare una rete collegando i puntini tra gli individui e le varie organizzazioni. Chi lavora con chi, dove e perché? Chi paga chi? E, una volta fatto questo, è possibile identificare in modo più chiaro le motivazioni dietro le varie decisioni.

La scoperta di una rete globale

Nel video, Langemann presenta “un documento unico al mondo che, per la prima volta, mostra la complessa rete di relazioni che lega organizzazioni non governative (ONG), aziende, documenti e persone.”

Il documento di 170 pagine dettaglia più di 7.200 collegamenti tra 6.500 entità e individui, compresi i flussi di pagamento e gli investimenti.

“Nel caso della Fondazione Bill & Melinda Gates, già a pagina 4 del documento, si vede che questa fondazione, nel periodo dal 1994 al 2001, ha speso 43 miliardi di dollari [notare che sono miliardi non milioni] solo negli Stati Uniti e ha distribuito circa mezzo miliardo di dollari in Germania nello stesso periodo,” dice Langemann.

È possibile esaminare e scaricare il documento qui [1]. Il documento è per lo più in inglese. E’ incredibilmente esaustivo come visione generale e descrive nei dettagli una rete globale che lavora dietro le quinte per influenzare la salute globale, la finanza e la governance.

Un particolare interessante è che il documento è stato creato utilizzando un software che gli investigatori e i detective usano per identificare le connessioni nascoste tra i possibili sospetti. Tutti i dati, i documenti, le modalità di pagamento ecc., sono pubblicamente disponibili.

Le frecce rosse in tutto il documento indicano i flussi di denaro, come sovvenzioni, donazioni ed altri pagamenti. Ad esempio, come mostrato a pagina 3 del documento, almeno 21 università statunitensi sono finanziate da e attraverso solo tre organizzazioni chiave:

  1. La Fondazione Bill & Melinda Gates
    2. Il progetto Open Philanthropy, una fondazione di ricerca e sovvenzione collegata al WEF
    3. Il Wellcome Trust, la seconda fondazione sanitaria più grande del mondo, con sede nel Regno Unito.

Un piccolo gruppo molto ben affiatato

Secondo l’anonimo specialista informatico che ha creato il documento, il nucleo di questa “rete criminale COVID,” attorno alla quale ruota quasi tutto, non comprende più di 20 o 30 persone. Alcune di loro appaiono a pagina 36.

Si erano riunite l’8 maggio 2019 in occasione di un evento patrocinato dalla CDU/CSU in cui avevano discusso su come rafforzare la salute globale e attuare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La CDU/CSU è un’alleanza politica di due partiti politici tedeschi, l’Unione Cristiano Democratica di Germania (CDU) e l’Unione Cristiano Sociale di Baviera (CSU). Tra i partecipanti figuravano:

Hermann Gröhe, membro dell’Unione della Democrazia Cristiana (CDU) ed ex ministro della Sanità
Ralph Brinkhaus, leader parlamentare della CDU
Dr.ssa Angela Merkel, ex cancelliera della Germania e membro della CDU
Ilona Kickbush, Ph.D., Istituto universitario di studi internazionali e di sviluppo, Ginevra
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS
Dr. Christian Drosten, un virologo tedesco che, all’inizio del 2020, aveva messo a punto il test PCR per la COVID
Dr.ssa Clarissa Prazeres da Costa, microbiologa e specialista in malattie infettive
Joe Cerrell, amministratore delegato per l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia orientale della Fondazione Gates
Professor Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust
Dr. Georg Kippels, membro della CDU
Jens Spahn, membro della CDU ed ex ministro della salute

Da quella riunione del maggio 2019 in poi, questi individui li ritroviamo continuamente in gruppi di lavoro che si sovrappongono tra loro. Si può scoprire che avevano fatto comunella anche in passato.

Ad esempio, Farrar, Drosten e Kickbush avevano tutti presenziato ad una simulazione del 14 febbraio 2019 sulla risposta internazionale agli eventi biologici deliberati, tenutasi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, come mostrato a pagina 124. Erano presenti anche personalità del Robert Koch Institute, del CDC cinese e della Fondazione Gates.

Nel 2017 e nel 2018, Kickbush, Drosten e Farrar erano entrati a far parte dell’International Advisory Board on Global Health. Farrar e Kickbush si erano anche uniti al Global Preparedness Monitoring Board, un braccio congiunto dell’OMS e della Banca Mondiale, lanciato formalmente nel maggio 2018. (Il dottor Anthony Fauci è un altro membro di questo consiglio.) Altre due persone chiave all’interno di questa rete sono:

Il dottor Chris Elias, presidente del Programma di sviluppo globale della Fondazione Gates. Anche lui fa parte del Consiglio di monitoraggio per la preparazione globale e del Comitato consultivo internazionale sulla salute globale, insieme a Kickbush, Drosten e Farrar.

Il dottor Peter Piot, microbiologo belga-britannico noto per le sue ricerche su Ebola e AIDS, professore di salute globale, direttore della London School of Hygiene and Tropical Medicine, senior fellow del Global Health Program della Gates Foundation ed ex sottosegretario generale delle Nazioni Unite.

Organizzazioni chiave

A causa della complessità delle connessioni di rete, non c’è un modo veramente facile per riassumerle qui. Dovete semplicemente passare attraverso il documento, pagina per pagina. Detto questo, le organizzazioni chiave, le cui connessioni di rete sono spiegate in dettaglio, includono:

La Fondazione Bill & Melinda Gates
Il Wellcome Trust, un’organizzazione finanziata da e strategicamente legata alla GlaxoSmithKline (un produttore di vaccini in cui Bill Gates è investitore)
L’Organizzazione Mondiale della Sanità
La Fondazione Rockefeller
Il gruppo della Banca Mondiale
Il Forum Economico Mondiale (WEF)
GAVI, l’Alleanza per i vaccini, controllata dalla Fondazione Gates
Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), fondata dai governi di Norvegia e India, dalla Fondazione Gates, dal Wellcome Trust e dal WEF
Il Fondo Globale
Il Forum dei giovani leader globali, fondato dal WEF nel 2004
FIND, l’alleanza globale per la diagnostica, che cerca di garantire un accesso equo a diagnosi affidabili in tutto il mondo
Big Pharma
La Johns Hopkins University
La Charité, Universitätsmedizin Berlino
L’Istituto Robert Koch
La Commissione Europea
L’Agenzia europea di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA)
L’Agenzia svizzera per gli agenti terapeutici
Il centro tedesco per la salute globale

Di questi, la Fondazione Bill & Melinda Gates sembra essere vicina alla cima, o al centro, di questa rete criminale, a seconda di come la si visualizza. Gates è anche uno dei principali finanziatori dei media mainstream, il che, naturalmente, è molto importante se ci si vuole garantire una buona stampa di parte.

Come Gates controlla i media

In passato, la Fondazione Bill & Melinda Gates aveva finanziato l’inserimento di spot “educativi” in spettacoli televisivi popolari, come “ER”, “Law & Order: SVU” e “Private Practice,” che includevano messaggi come la prevenzione dell’HIV, la sicurezza in chirurgia e la diffusione delle malattie infettive, cioè le vaccinazioni [2]. Ma questo era solo l’inizio.

Attraverso più di 30.000 sovvenzioni, Gates ha contribuito con almeno 319 milioni di dollari a vari media, tra cui CNN, NBC, NPR, PBS, The Atlantic, Texas Tribune (USA), BBC, The Guardian, The Financial Times, The Daily Telegraph (Regno Unito), Le Monde (Francia), Der Spiegel (Germania), El País (Spagna) ed emittenti globali come Al-Jazeera [3].

Più di 38 milioni di dollari del denaro di Gates sono stati anche incanalati verso centri di giornalismo investigativo. La maggior parte di questo denaro è andato nello sviluppo e nell’espansione dei media in Africa [4]. Come si potrebbe sospettare, le donazioni di Gates hanno dei vincoli. Come riportato dalla Columbia Journalism Review [5]:

“Quando Gates dà soldi alle varie redazioni, indica anche il modo in cui il denaro dovrà essere usato – spesso per promuovere argomenti, come la salute globale e l’educazione, su cui la fondazione ha interessi – in modo da promuovere la propria agenda attraverso i media.

Per esempio, nel 2015 Gates aveva dato 383.000 dollari al Poynter Institute, un’autorità ampiamente citata sull’etica del giornalismo … destinando i fondi “al miglioramento dell’accuratezza nei media mondiali riguardo alle affermazioni relative alla salute globale e allo sviluppo.” Il vice presidente senior del Poynter, Kelly McBride, ha detto che i soldi di Gates erano stati passati ai siti di fact-checking dei vari media …

Dal 2000, la Fondazione Gates ha elargito a NPR 17,5 milioni di dollari (ora siamo a 24,6 milioni di dollari [6]) attraverso 10 sovvenzioni di beneficenza – tutte destinate alla copertura della salute globale e dell’istruzione, le stesse problematiche su cui lavora Gates.”

Chi altro controlla i media?

Il potere di Gates sui media è immenso, ma non è l’unico attore. Altre entità nel controllo dei media sono BlackRock e Vanguard Group, le due più grandi società di gestione patrimoniale del mondo, che controllano anche Big Pharma [7]. Sono al vertice di una piramide che gestisce praticamente tutto, ma non si sente mai parlare del loro terrificante monopolio proprio perché possiedono anche i media. Come notato nel video, “I portafogli dei burattinai,” Vanguard e Blackrock [8]:

“… possiedono le notizie che sono state create, possiedono la distribuzione delle notizie che sono state create, possiedono le vite dei reporter che riportano le notizie che vengono distribuite e che appaiono sul vostro schermo televisivo. CBS, FOX, ABC, non importa quale state guardando.”

Allo stato attuale, è importante essere consapevoli che i media convenzionali sono sotto il controllo di possibili influenze – che si tratti di Bill Gates, BlackRock o Vanguard – e il loro intento primario non è quello di darvi informazioni oggettive ma, piuttosto, di promuovere i programmi di quelle influenze.

Chi possiede davvero il mondo?

BlackRock e Vanguard possiedono anche azioni in un elenco incredibilmente lungo, che comprende quasi tutte le principali aziende del mondo. A parte i media mondiali, le aziende controllate da Blackrock e Vanguard spaziano in tutti i campi, dall’intrattenimento, alle compagnie aeree, ai social media e alle comunicazioni [9] – letteralmente tutto ciò che si può pensare, e molto di quello che non si può pensare.

Insieme, formano un monopolio nascosto sui patrimoni globali e, attraverso la loro influenza sui nostri media centralizzati, hanno il potere di manipolare e controllare gran parte dell’economia mondiale, degli eventi e come il mondo li vede.

In tutto, BlackRock e Vanguard possiedono circa 1.600 aziende americane, che, nel 2015, avevano entrate combinate per 9,1 trilioni di dollari. Quando si aggiunge il terzo più grande proprietario globale, State Street, la loro proprietà combinata comprende quasi il 90% di tutte le aziende S&P 500 [10].

È interessante notare che Vanguard detiene anche una grande quota di Blackrock. A sua volta, Blackrock è stata definita da Bloomberg il “quarto ramo del governo,” poiché è l’unica azienda privata che ha accordi finanziari per prestare denaro al sistema bancario centrale [11].

Tra i proprietari e gli azionisti di Vanguard ci sono Rothschild Investment Corp [12], Edmond De Rothschild Holding [13], la famiglia italiana Orsini, la famiglia americana Bush, la famiglia reale inglese, la famiglia du Pont, le famiglie Morgan, Vanderbilt e Rockefeller [14,15].

Gates detta anche la politica alimentare globale

Oltre al controllo della salute globale e dei media, la rete di Bill Gates comprende anche la politica alimentare e agricola globale. Gates è anche uno dei più grandi proprietari di terreni agricoli negli Stati Uniti [16]. Se Gates fosse un sostenitore del biologico, la sua proprietà terriera sarebbe probabilmente vista come una buona cosa, ma lui è tutt’altro.

Non solo è un sostenitore di lunga data degli OGM e delle sostanze chimiche tossiche per l’agricoltura, ma sta anche cerando di convincere le nazioni occidentali a passare alla carne bovina sintetica al 100% coltivata in laboratorio, e si è scgliato contro i tentativi legislativi volti a far sì che le carni false siano adeguatamente etichettate, poiché una cosa del genere ne rallenterebbe l’accettazione pubblica [17].

Non sorprende che Gates abbia partecipazioni finaziarie nella maggior parte delle sue proposte di “soluzioni” ai problemi del mondo, che si tratti di fame, malattie, pandemie virali o cambiamenti climatici [18].

Sono questi tentativi egoistici che hanno fatto guadagnare a Gates il titolo non ufficiale di filantropo più pericoloso del mondo. Come notato da AGRA Watch [19], Vandana Shiva, Ph.D., e altri ricercatori, la filantropia di Gates crea diversi nuovi problemi per ogni problema che promette di risolvere e può essere meglio descritta come “filantrocapitalismo.”

Più e più volte l’approccio globalista di Gates all’agricoltura ha avuto conseguenze devastanti per la sostenibilità alimentare e ambientale in generale e per la sicurezza alimentare locale in particolare. Però è redditizio per Gates e i suoi alleati corporativi, e promuove il piano tecnocratico di controllare il mondo possedendo tutte le risorse del mondo.

Il WEF, fondato dal tecnocrate Klaus Schwab, è solo una delle agenzie non governative globali che aiutano a promuovere la distruttiva agenda agricola e alimentare di Gates.

Il grande reset della vita così come la conosciamo

La Fondazione Gates, tramite il finanziamento del WEF, gioca anche un ruolo importante nel Grande Reset, che era stato ufficialmente svelato durante un vertice del WEF nel maggio 2020. Come riportato da The Defender, il Grande Reset [20]:

“… è una visione per portare il mondo in uno stato di sorveglianza totalitario e autoritario manipolato da tecnocrati, per gestire popolazioni traumatizzate, per spostare la ricchezza verso l’alto e servire gli interessi di un’élite di oligarchi miliardari.”

Ogni concepibile aspetto della vita e della società è programmato per essere “resettato” secondo il loro piano – comprese le politiche alimentari globali. A guidare questa carica specifica è un’organizzazione chiamata EAT Forum, cofondata dal Wellcome Trust, che si autodefinisce la “Davos del cibo.”

La più grande iniziativa dell’EAT Forum si chiama FReSH, un programma che mira a trasformare l’intero sistema alimentare. I partner del progetto includono Bayer, Cargill, Syngenta, Unilever e Google. EAT collabora anche con quasi 40 amministrazioni cittadine in Europa, Africa, Asia, Nord America, Sud America e Australia, e aiuta il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), finanziato da Gates, a creare linee guida dietetiche aggiornate.

Come si può vedere, non importa quale rete si guardi, che si tratti di salute globale, finanza, media, politica ambientale o alimentare, la Fondazione Gates, WEF e Wellcome Trust sono sempre presenti e a legare il tutto è l’agenda del Great Reset, con la sua Quarta Rivoluzione Industriale (un’altro progetto di Schwab), che dovrebbe trasformare l’umanità stessa in tanti cyborg collegati a internet.

In definitiva, è lì che questa impresa criminale COVID sta cercando di portarci. Per evitare che questo incubo distopico diventi il nostro destino, abbiamo bisogno di smascherare le reti nascoste che lavorano dietro le quinte.

Dobbiamo riconoscere che le decisioni non sono prese per caso. C’è un piano, e le decisioni in aree apparentemente diverse hanno in realtà lo stesso scopo. Non potete vederlo se pensate che le persone, le organizzazioni e persino i Paesi lavorino in modo indipendente.

In realtà sono tutti collegati in rete, ed è questo che li rende così potenti. La cosa che può interrompere o spezzare quel potere è la comprensione pubblica di queste reti, e il capire che l’obiettivo finale di tutti loro è quello di “resettare” e “ricostruire” la civiltà (“Build Back Better”) in una di loro creazione.

Dr. Joseph Mercola

Riferimenti:

Fonte: articles.mercola.com
Link all’articolo originale in PDF: covid-criminal-network-pdf
17.02.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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