Whitney Webb
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Negli ultimi giorni, la preoccupazione per un’epidemia globale di vaiolo delle scimmie, una malattia lieve correlata al vaiolo e alla varicella, è stata amplificata dai media e dalle organizzazioni sanitarie di tutto il mondo, arrivando persino ad indire una riunione d’emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Per alcuni, il timore è che il vaiolo delle scimmie possa essere la potenziale “prossima pandemia” dopo la Covid-19. Per altri, il timore è che il vaiolo delle scimmie venga usato come ultima scusa per far progredire le draconiane politiche mondiali di biosicurezza e di presa del potere.
A prescindere da come si evolverà la situazione del vaiolo delle scimmie, due aziende ne stanno già approfittando. Con l’aumento della preoccupazione per questa patologia, è salito anche il valore delle azioni di Emergent Biosolutions e SIGA Technologies. Queste due aziende hanno, in pratica, il monopolio del mercato statunitense, e non solo, per quanto riguarda i vaccini e i trattamenti contro il vaiolo. I loro prodotti principali, incentrati sul vaiolo umano, sono opportunamente utilizzati anche per prevenire o trattare il vaiolo delle scimmie. Di conseguenza, giovedì scorso, le azioni di Emergent Biosolutions erano salite del 12%, mentre quelle di SIGA del 17,1%.
Per queste aziende, i timori per il vaiolo sono una manna dal cielo, in particolare per SIGA, che produce un trattamento contro il vaiolo, noto con il nome commerciale di TPOXX. Si tratta dell’unico prodotto della SIGA. Sebbene alcuni organi di stampa abbiano notato che l’aumento della valutazione della SIGA Technologies è coinciso con le recenti preoccupazioni sul vaiolo delle scimmie, non è stato fatto alcun accenno al fatto che l’azienda è, apparentemente, l’unico pezzo che non si sta sgretolando dell’impero di un potente miliardario.
Questo miliardario, il “raider aziendale” Ron Perelman, ha legami profondi e controversi con la famiglia Clinton e con il Partito Democratico, e li aveva anche con [il defunto] Jeffery Epstein. A parte la sua partecipazione di maggioranza nella SIGA, Perelman ha recentemente fatto notizia per aver liquidato rapidamente molti dei suoi beni in un disperato tentativo di ottenere liquidità.
Allo stesso modo, anche Emergent Biosolutions era in condizioni non certo rosee. L’azienda, che ha legami inquietanti con gli attentati all’antrace del 2001, era finita sotto tiro poco meno di due settimane fa per aver insabbiato alcuni problemi di controllo della qualità relativi alla produzione del vaccino Covid-19. Un’indagine del Congresso aveva scoperto che alcuni problemi sul controllo della qualità in uno stabilimento gestito dalla Emergent avevano portato alla distruzione di oltre 400 milioni di dosi di vaccini Covid-19. Lo stabilimento Emergent in questione era stato chiuso dalla FDA nell’aprile 2021. La riapertura era stata consentita lo scorso agosto, prima che il governo ponesse fine al contratto.
Dato che la maggior parte delle attività dell’azienda è legata ai contratti con il governo statunitense (e vista la perdita di questo contratto e la conseguente cattiva pubblicità) la notizia che il suo vaccino antivaioloso potrebbe presto essere di interesse internazionale è probabilmente una manna dal cielo per l’azienda.
In particolare, è la seconda volta in un anno che entrambe le aziende traggono vantaggio dai timori diffusi dai media di una pandemia o di attacchi bio-terroristici . Lo scorso novembre, erano aumentate le ipotesi sulla possibilità di una ricomparsa del virus, ormai eradicato, che causa il vaiolo. Il tutto era iniziato durante un’intervista del 4 novembre 2021 con i commenti di Bill Gates sulle prospettive di atti di bioterrorismo da vaiolo, a cui era seguito l’annuncio del 16 novembre di un’indagine del CDC/FBI su 15 fiale sospette, etichettate come “vaiolo,” ritrovate in uno stabilimento Merck di Philadelphia. Ora, a distanza di circa sei mesi, questi stessi timori stanno nuovamente dando i loro frutti per le stesse due aziende.
Un’azienda killer
Emergent Biosolution era precedentemente conosciuta come BioPort. L’azienda era stata fondata da Fuad el-Hibri, un uomo d’affari libanese, che aveva sfruttato i suoi contatti con potenti ex ufficiali militari e politici statunitensi per prendere il controllo di una fabbrica in crisi del Michigan, l’unica autorizzata a produrre un vaccino contro l’antrace.
Il vaccino contro l’antrace era noto per i suoi gravi problemi già prima che la BioPort lo acquisisse e molti investigatori ritengono che fosse una delle cause principali della sindrome della “Guerra del Golfo.” Questo vaccino, originariamente sviluppato a Fort Detrick, aveva una sicurezza scarsa o nulla all’epoca in cui era stato somministrato alle truppe statunitensi nella Prima Guerra del Golfo – un problema a cui non era mai stato posto rimedio. Tuttavia, i suoi cronici problemi di sicurezza e il suo scomodo regime multidose avrebbero in seguito spinto BioPort/Emergent Biosolutions a spendere anni per sviluppare una nuova formulazione del suo vaccino contro l’antrace.
La creazione di BioPort aveva coinciso con gli sforzi dell’amministrazione Clinton di rendere obbligatorio il vaccino contro l’antrace per tutti i membri delle forze armate statunitensi. Con il controllo dell’unica fonte di vaccino contro l’antrace, BioPort era pronta a fare il botto.
Una volta acquisito l’impianto del Michigan, l’azienda aveva goduto di ingenti finanziamenti da parte del governo statunitense, apparentemente per apportare miglioramenti al sito. Tuttavia, l’azienda si era rifiutata di utilizzare i fondi per effettuare le riparazioni necessarie, spendendo invece quei soldi per gli uffici dei propri dirigenti, invece che per la fabbrica di vaccini, e altri milioni per i bonus dei “dirigenti.” I revisori dei conti del Pentagono avrebbero poi scoperto che erano “spariti” altri milioni e che il personale della BioPort non era a conoscenza del costo di produzione di una singola dose di vaccino. Nonostante l’evidente cattiva gestione e corruzione, BioPort aveva chiesto di essere salvata dal Pentagono, e così era stato. Nel frattempo, l’impianto del Michigan aveva perso la licenza dopo che un’ispezione governativa aveva messo in luce numerosi problemi di sicurezza.
Nell’agosto 2001, la BioPort stava rischiando di perdere i contratti con il Pentagono, la sua unica fonte di reddito. Il Pentagono aveva iniziato a preparare un rapporto, che avrebbe dovuto essere pubblicato nel settembre 2001, che avrebbe descritto nei dettagli un piano per la dismissione di BioPort. A causa dell’attacco al Pentagono dell’11 settembre 2001, il rapporto non era mai stato pubblicato. Poco dopo, si erano verificati gli attacchi all’antrace del 2001.
Alcuni mesi prima, BioPort aveva ingaggiato il Battelle Memorial Institute per cercare di salvare il suo programma di vaccini in crisi. L’accordo aveva dato alla Battelle “tutte le informazioni necessarie sul vaccino,” che erano state utilizzate nel programma sul guadagno di funzione per l’antrace finanziato dal Pentagono e che aveva coinvolto Ken Alibek e William C. Patrick III, due esperti di armi biologiche con stretti legami con la CIA. Il programma era stato sviluppato nello stabilimento Battelle di West Jefferson, in Ohio. Molti investigatori ritengono che questa struttura fosse la fonte dell’antrace utilizzato negli attacchi del 2001.
Il panico conseguente agli attacchi all’antrace aveva causato l’intervento del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS). Nel gennaio 2002, BioPort aveva riavuto la sua licenza, nonostante il persistere dei problemi di sicurezza nell’impianto di produzione del vaccino in Michigan. BioPort, tuttavia, non si era accontentata di veder ripristinati i suoi vecchi contratti con il Pentagono, ma aveva iniziato a fare forti pressioni per ottenere nuovi contratti per i vaccini contro l’antrace destinati ai civili americani, ai dipendenti delle poste e ad altro personale. Li avrebbero ottenuti, in gran parte grazie all’allora consulente per la lotta al terrorismo dell’HHS (e presto nuovo Assistente Segretario dell’HHS), Jerome Hauer. Hauer sarebbe poi entrato a far parte del consiglio di amministrazione di BioPort, dopo la sua rinascita come Emergent Biosolutions, nel 2004.
Questi esempi di clientelismo sono assai comuni quando si parla di Emergent Biosolutions. In effetti, l’azienda si è spesso affidata a persone che hanno fatto carriera passando attraverso la “porta girevole” tra l’industria farmaceutica e il governo, in particolare coloro che, come secondo lavoro, suonano l’allarme sul bioterrorismo. Nel corso degli anni, una delle persone più importanti per il successo dell’azienda è stato Robert Kadlec. Kadlec era stato il principale consulente in materia di bioterrorismo del Pentagono nelle settimane precedenti gli attacchi all’antrace del 2001. Mesi prima, aveva partecipato alla simulazione Dark Winter del giugno 2001, che aveva “previsto” aspetti importanti dei successivi attacchi all’antrace. Kadlec aveva poi elaborato gran parte della legislazione che avrebbe creato la successiva politica di risposta del Paese al bio-terrorismo e alle pandemie, compresi il BARDA e lo Strategic National Stockpile.
Nel 2012, subito dopo aver lasciato il governo, Robert Kadlec aveva contribuito a fondare una nuova società chiamata “East West Protection,” che sviluppava e forniva “sistemi integrati di preparazione e risposta a tutti i rischi per le comunità e le nazioni sovrane.” L’azienda inoltre “forniva consulenze a comunità e Paesi su questioni legate alla minaccia di armi di distruzione di massa e pandemie naturali.”
Kadlec aveva formato la società insieme a W. Craig Vanderwagen, il primo assistente segretario dell’HHS per la preparazione e la risposta (una posizione che Kadlec aveva contribuito a creare con la legge da lui stesso scritta e che avrebbe ricoperto in seguito). L’altro co-fondatore di East West Protection era Fuad El-Hibri, il fondatore di BioPort/Emergent Biosolutions, appena dimessosi da CEO di Emergent all’inizio di quell’anno.
Kadlec era quindi diventato consulente. La società di consulenza di Kadlec, RPK Consulting, solo nel 2014 gli aveva fruttato 451.000 dollari, in consulenze a Emergent Biosolutions e ad altre aziende farmaceutiche, come Bavarian Nordic. Kadlec era stato anche consulente di appaltatori militari e dell’intelligence, come l’azienda Invincea, sostenuta dalla DARPA, e l’appaltatore dell’NSA Scitor, recentemente acquisito dal SAIC.
Kadlec sarebbe tornato al governo come responsabile dell’HHS ASPR [Office of the Assistant Secretary for Preparedness and Response (ASPR) within the United States Department of Health and Human Services] sotto Trump, posizione che ricopriva al momento dell’inizio della crisi Covid-19. L’anno precedente, nel 2019, Kadlec aveva condotto una simulazione durata alcuni mesi e incentrata su una pandemia globale originata in Cina, chiamata Crimson Contagion. Con l’inizio della crisi della Covid-19, Kadlec aveva svolto un ruolo importante nell’assicurare a Emergent Biosolutions i contratti per il vaccino Covid-19, nonostante i suoi conflitti di interesse, alcuni dei quali non rivelati al momento della nomina all’ASPR.
Il corrotto modello di comportamento della Emergent Biosolutions, iniziato con il vaccino contro l’antrace, può essere visto anche nelle sue recenti azioni relative alla produzione del vaccino per la Covid-19. Secondo il recente rapporto del Congresso, pubblicato pochi giorni prima dell’attuale allarme sul vaiolo delle scimmie, i tecnici di laboratorio della Emergent “avevano intenzionalmente cercato di ingannare gli ispettori governativi sui problemi” dello stabilimento di Baltimora e avevano anche ripetutamente “respinto” gli sforzi di AstraZeneca e Johnson & Johnson di ispezionare le loro strutture. “Nonostante i numerosi segnali di allarme nel loro impianto di produzione di vaccini, i dirigenti della Emergent avevano nascosto questi problemi e avevano continuato ad incassare i dollari dei contribuenti,” aveva dichiarato la presidente della Commissione per la Supervisione e le Riforme della Camera, Carolyn Maloney (D-NY), durante la presentazione del rapporto. Eppure questi “numerosi segnali di allarme” possono essere visti in tutta la storia dell’azienda, almeno da chi è disposto a guardare.
Pochi giorni dopo la pubblicazione del rapporto del Congresso, la Emergent Biosolutions aveva annunciato l’acquisizione dalla società Chimerix dei diritti esclusivi mondiali del “primo antivirale orale antivaioloso per tutte le età approvato dalla FDA.” Il farmaco, chiamato TEMBEXA, è destinato esclusivamente al trattamento del vaiolo, che l’azienda definisce “una minaccia ad alta priorità per la salute pubblica.” Il comunicato stampa sull’acquisizione di TEMBEXA da parte dell’azienda afferma che per il prodotto sono previsti contratti multimilionari da parte del governo statunitense. La FDA ha formalmente approvato il farmaco lo scorso giugno.
Emergent Biosolutions ha anche i diritti sul vaccino antivaioloso, noto come ACAM2000, che può essere usato anche per trattare il vaiolo delle scimmie. Il vaccino, originariamente prodotto da Sanofi, era stato acquisito dall’azienda nel 2017. Di conseguenza, l’azienda, in pratica, detiene il monopolio sui vaccini antivaiolosi, poiché ACAM2000 è “l’unico vaccino autorizzato dalla FDA per l’immunizzazione attiva contro la malattia del vaiolo per le persone ritenute ad alto rischio di infezione da vaiolo.”
Visti i precedenti, vale la pena chiedersi perché Emergent Biosolutions si sia impegnata negli ultimi mesi a riorientare gran parte delle proprie attività verso i trattamenti contro il vaiolo. Tuttavia, non c’è bisogno di speculazioni quando si osserva che gli attuali timori per il vaiolo delle scimmie stanno contribuendo a salvare l’azienda, le cui azioni erano scese del 26% su base annua prima che la preoccupazione per la recente epidemia di vaiolo delle scimmie iniziasse a farsi sentire.
Comunque vada a finire questa storia del vaiolo delle scimmie, il curriculum pluridecennale di Emergent Biosolutions è innegabilmente all’insegna della corruzione e del clientelismo.
Una “Bio Armatura Umana” per l’impero commerciale in crisi di Ron Perelman
La SIGA Technologies, che paragona i suoi prodotti ad una “Bio Armatura Umana,” in cima alla sua pagina informativa riporta una citazione di Bill Gates, che recita: “[…] la prossima epidemia potrebbe avere origine sullo schermo del computer di un terrorista intenzionato ad usare l’ingegneria genetica per creare una versione sintetica del virus del vaiolo […].” La citazione è tratta dal discorso di Bill Gates alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 2017, dove aveva fatto riferimento alla minaccia specifica del vaiolo per sostenere la necessità di unire “sicurezza sanitaria” e “sicurezza internazionale.” In particolare, lo scorso marzo, la Conferenza sulla sicurezza di Monaco aveva ospitato una simulazione di una pandemia globale causata da un “virus del vaiolo delle scimmie geneticamente modificato.”
La SIGA è un esempio di azienda che cerca di trovare la propria nicchia nell’ambito della “sicurezza sanitaria” e della “sicurezza internazionale.” In particolare, fornisce “soluzioni per esigenze non soddisfatte nel mercato della sicurezza sanitaria, che comprendono contromisure mediche contro le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN), nonché contro le malattie infettive emergenti.” La maggior parte dei contratti per le contromisure mediche CBRN negli Stati Uniti è finanziata dal Pentagono. Pur promuovendosi come un’azienda focalizzata sulle minacce CBRN, la SIGA si concentra, per ora, solo sul vaiolo.
Infatti, la SIGA Technologies potrebbe diventare redditizia solo nel caso di un’effettiva epidemia di vaiolo o di una malattia correlata, o se la paura di un attacco bioterroristico con il vaiolo fosse elevata. In particolare, la preoccupazione per quest’ultimo evento ha portato l’azienda ad aggiudicarsi contratti governativi per la produzione di TPOXX per lo Strategic National Stockpile (SNS). Questo perché il TPOXX è usato solo per trattare l’infezione attiva da vaiolo umano o da vaiolo delle scimmie, non per prevenirla. Ciò significa che è utile solo se il vaiolo umano, il vaiolo delle scimmie o una malattia correlata sta contagiando qualcuno o se esiste un rischio elevato che una di queste malattie possa in breve tempo infettare grandi gruppi di persone. TPOXX era stato approvato per la prima volta nel 2018 dalla FDA ed è stato approvato dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) lo scorso gennaio. La FDA ha approvato una versione endovenosa di TPOXX proprio giovedì scorso. Complessivamente, SIGA ha ricevuto oltre 1 miliardo di dollari dal governo statunitense per sviluppare TPOXX.
SIGA è attualmente partner di HHS’ BARDA, del Dipartimento della Difesa, del CDC e del NIH. Un altro partner è Lonza, un’azienda farmaceutica europea che, a sua volta, è partner del World Economic Forum e di Moderna. L’amministratore delegato di SIGA, Phillip Gomez, è un ex allievo di PRTM Consulting, dove aveva lavorato a stretto contatto con Robert Kadlec, dato che i due avevano ricoperto l’incarico di direttore dell’azienda ed entrambi avevano lavorato come consulenti per le agenzie governative su questioni di salute pubblica e biodifesa.
La SIGA è anche degna di nota perché è forse l’unica azienda dell’impero imprenditoriale di Ron Perelman a non essere oberata da montagne di debiti. Perelman è uno dei famigerati raider aziendali degli anni ’80 che avevano acquisito società utilizzando obbligazioni spazzatura, in particolare quelle collegate alla Drexel Burnham Lambert di Michael Milken. Le tattiche commerciali di Perelman erano state a lungo influenzate dal suo temperamento vulcanico e dalla sua spietatezza, tanto che l’ex amministratore delegato di Salomon Brothers, John Gutfruend, aveva osservato che “credere che il signor Perelman non abbia intenzioni ostili è come credere che esista la fatina dei denti.”
Perelman è anche noto per essere stato a lungo un mecenate della famiglia Clinton, anche se, più recentemente, ha elargito anche alle campagne politiche di Donald Trump. Pare che Perelman si fosse interessato per la prima volta a corteggiare l’influenza dei Clinton dopo aver sposato Patricia Duff, nel 1994. La Duff era profondamente legata al Partito Democratico, visto che aveva lavorato per il sondaggista democratico Pat Cadell, e collaborato anche con la commissione della Camera che “indagava” sugli omicidi di John F. Kennedy e Martin Luther King Jr. Prima di diventare la moglie di Perelman, era stata sposata con il magnate del cinema Michael Medavoy e aveva “presentato Clinton all’establishment di Hollywood,” secondo il Washington Post.
In qualità di moglie di Perelman, la Duff si era presentata come una delle principali raccoglitrici di fondi per i Democratici, e la cena di raccolta fondi del 1995 ne era stata l’emblema. Inoltre, nel 1995, Perelman aveva partecipato a New York ad una cena per i Clinton da 1.000 dollari a coperto (in cui Perelman era seduto di fronte al presidente) e ad una cena di stato per il presidente del Brasile alla Casa Bianca.
Vista la sua generosità nei confronti della macchina politica dei Clinton, nel 1995 Perelman era stato nominato dallo stesso Clinton membro del consiglio di amministrazione del Kennedy Center. È probabile che i Clinton abbiano compiuto altri gesti meno pubblici, poiché Perelman aveva offerto alla First Family molto più di quanto sembra aver ricevuto in cambio. Forse il più notevole dei favori di Perelman a Bill Clinton era stata l’offerta di posti di lavoro ad alcuni membri della sua amministrazione, Webster Hubbell e Monica Lewinsky, in seguito alle rispettive controversie. Tuttavia, dopo che le offerte di lavoro erano state rese pubbliche, sia Hubbell che la Lewinsky erano stati licenziati e, in seguito, queste offerte avevano anche attirato l’attenzione del consigliere indipendente Ken Starr. Starr però non aveva mai citato in giudizio o fatto indagini su Perelman o sulle offerte fatte a Hubbell e alla Lewinsky.
Le controverse assunzioni erano state concordate tra Perelman e il consigliere di Clinton, Vernon Jordan, che sedeva nel consiglio di amministrazione di Revlon, una società controllata da Perelman, mentre sua moglie era nel consiglio di amministrazione di un’altra azienda di proprietà di Perelman. Jordan era conosciuto come il “tramite di Clinton con i potenti,” avendo fatto invitare Clinton alla conferenza Bilderberg del 1991. Sulla decisione di assumere la Lewinsky dopo lo scandalo, un ex socio d’affari di Perelman aveva dichiarato al Washington Post che “è come la mafia, è tutto in codice,” aggiungendo: “posso assicurarvi che Ronald ha preso la decisione di dare il lavoro alla Lewinsky. E posso assicurarvi che non avrebbe voluto sapere perché Jordan lo chiedeva.”
Nel 1995, Perelman aveva organizzato nella sua villa una raccolta fondi per Clinton, con vari ospiti, tra cui il cantante Jimmy Buffett, l’attore di Miami Vice Don Johnson, l’allora moglie dell’attore Michael Douglas, Deandra, e il co-presidente del Comitato Nazionale Democratico (DNC), Don Fowler. Tra gli altri partecipanti vi erano A. Paul Prosperi, un corrotto amico di Clinton, e l’ormai famigerato Jeffrey Epstein. Lo stesso Clinton aveva partecipato all’evento. Secondo il Palm Beach Post, gli ospiti avevano donato almeno 100.000 dollari al DNC per partecipare alla cena con il presidente. Tutto ciò avveniva, ovviamente, nel periodo precedente alle elezioni del 1996 e il DNC sarebbe stato in seguito oggetto di pesanti controlli a causa di queste raccolte di fondi illegali. Questa raccolta fondi non era stata l’unica interazione di Epstein con Perelman: Perelman sarebbe stato in seguito citato come un frequente ospite di Epstein nel profilo di Vanity Fair del 2003, scritto da Vicky Ward, ed è elencato nel libro nero dei contatti di Epstein.
Per la maggior parte degli anni Duemila, Perelman aveva goduto di una fortuna enorme e in continua crescita. Tuttavia, a partire dal 2020, Perelman “aveva iniziato a scaricare le attività. Molte. Rapidamente.” Aveva iniziato con la vendita a Sotheby’s di dipinti di valore, a cui si era aggiunta la società di investimento di Perelman, MacAndrews & Forbes, che, nello stesso anno, aveva ceduto le sue partecipazioni in due società, tra cui un miliardo di dollari in azioni di Scientific Games. Secondo MoneyWeek, il patrimonio netto di Perelman era sceso da 19 miliardi di dollari nel 2018 a 4,2 miliardi di dollari alla fine del 2020, “facendo ipotizzare che fosse a corto di denaro.” Nel corso dell’ultimo anno, Perelman ha continuato a “ridimensionarsi,” cercando di vendere la sua tenuta negli Hamptons per 115 milioni di dollari, un’altra tenuta di 57 acri del valore di 180 milioni di dollari e due case a schiera nell’Upper East Side di Manhattan per 60 milioni di dollari.
Anche altri beni detenuti dalla società di Perelman, MacAndrews & Forbes, stanno affogando nei debiti. Una delle poche attività della società che attualmente non sta subendo un’emorragia di denaro o sta lottando con i debiti è la sua partecipazione in SIGA Technologies. La società principale di Perelman, MacAndrews & Forbes, è stata a lungo uno dei maggiori investitori di SIGA e rimane il suo maggiore azionista, controllando il 33% di tutte le azioni.
Da quando Perelman era stato coinvolto nella SIGA, sull’azienda erano fioccate le accuse di corruzione. Ad esempio, nel maggio 2011, la SIGA aveva ottenuto un contratto senza gara d’appalto del valore di circa 433 milioni di dollari per sviluppare e produrre 1,7 milioni di dosi di farmaco antivirale contro il vaiolo. All’epoca non c’erano prove che il farmaco antivaioloso in questione fosse in grado di curare la malattia e alcuni membri dello staff dell’HHS erano allarmati dal fatto che il ritorno sull’investimento della SIGA fosse “oltraggioso.” Il contratto aveva iniziato ad essere indagato per il timore che fosse stato assegnato alla SIGA proprio perché controllata da Perelman, che aveva fatto ingenti donazioni a Barack Obama. All’epoca, la CNN aveva riportato quanto segue sui legami di Perelman con la Casa Bianca di Obama:
“Ronald Perelman è l’azionista di controllo di Siga Technologies ed è un attivista e un raccoglitore di fondi di lunga data del Partito Democratico. È anche un grande finanziatore dei Repubblicani, ma è stato un particolare amico della Casa Bianca durante l’amministrazione Obama.
Nel consiglio di amministrazione di Siga c’è anche Andy Stern, ex presidente della Service Employees International Union, che ha avuto stretti rapporti con l’amministrazione Obama e che ha sostenuto le iniziative del Presidente Barack Obama in materia di sanità.”
A seguito di queste preoccupazioni e del potenziale conflitto di interessi, era iniziata un’indagine del Congresso. Pochi giorni dopo aver appreso che questo importante contratto governativo poteva essere in pericolo, i dirigenti della SIGA avevano venduto grandi quantità di azioni della società ad un prezzo medio di 13,46 dollari per azione, facendo guadagnare milioni di dollari all’amministratore delegato e al direttore scientifico dell’epoca. Un mese dopo, l’azienda aveva annunciato che il suo contratto era stato ridimensionato e, a dicembre, le azioni della società erano scese sotto i 2 dollari.
Viste le passate accuse a Perelman di “aver pagato per ottenere favori” durante l’amministrazione Obama (quando il vicepresidente era Joe Biden), cosa dovremmo pensare del recente clamore mediatico intorno al vaiolo delle scimmie? O delle preoccupazioni sollevate l’anno scorso per un attacco bioterroristico con il vaiolo?
Forse è più importante porsi altre domande: perché il ruolo di Perelman nella SIGA è stato ampiamente offuscato o del tutto ignorato dalle recenti notizie sulla società? Allo stesso modo, perché gli orribili precedenti di Emergent Biosolutions sono stati esclusi dai rapporti recenti, comprese le importanti denunce del Congresso presentate contro l’azienda meno di due settimane fa? Sembra che la paura generata dal vaiolo delle scimmie non solo faccia aumentare le azioni di queste due aziende marce, ma aiuti il pubblico a dimenticare i loro peccati del passato.
Whitney Webb
Fonte: unlimitedhangout.com
Link: https://unlimitedhangout.com/2022/05/investigative-reports/monkeypox-fears-may-rescue-endangered-corporations/
20.05.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org