La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

I piu' letti degli ultimi 30 giorni

La guerra di Madrid per via giudiziaria

blank
A cura di Davide
Il 27 Marzo 2018
53 Views

DI MARCO BASCETTA

ilmanifesto.it

Braccato, fermato, rinchiuso in un carcere tedesco in attesa di estradizione Carles Puigdemont, l’ex presidente della Generalitat catalana, è l’ultima vittima eccellente di una guerra non dichiarata, combattuta a colpi di atti giudiziari, incarcerazioni, rinvii a giudizio, mandati di cattura europei pensati a suo tempo per combattere il terrorismo.

L’«ottobre catalano» non è stata una rivoluzione, un’insurrezione armata, una secessione, un colpo di stato. Non si sono viste violenze, né azioni di aggressiva ostilità nei confronti delle autorità spagnole in Catalogna. Il referendum e la successiva, ambigua, dichiarazione di indipendenza sono stati atti politici, discutibili quanto si vuole, ma appoggiati da un vasto consenso popolare e dagli effetti essenzialmente simbolici.

La reazione di Madrid, invece, violenta lo è stata a tutti gli effetti con l’occupazione amministrativa della regione catalana, l’incriminazione e la reclusione dei principali esponenti del fronte indipendentista. Infine con la caccia ai politici catalani riparati all’estero. Una reazione, quella di Madrid (senza per questo voler fare paragoni tra due realtà politiche assolutamente distanti) non tanto dissimile da quella di Erdogan in seguito al fallito colpo di stato del luglio 2016 con la persecuzione giudiziaria dei presunti seguaci di Fetullah Gulen ritenuto l’ispiratore del golpe (in quel caso effettivamente avvenuto, pur con tutte le sue ambiguità).

Di fatto in Spagna tornano ad esserci dei detenuti politici, nel senso proprio del termine: persone private della libertà in seguito ad azioni che non hanno mai travalicato i confini di un agire politico di natura assolutamente pubblica e pacifica. Il ricorso alla via giudiziaria per derubricare una questione politica a questione criminale è una scelta sempre pericolosa tale da condurre a fratture di profondità imprevedibile e conseguenze di lunga durata. Inutile nascondersi dietro l’indipendenza della magistratura (sulla quale, nella Spagna del compromesso postfranchista, è lecito sollevare più di un dubbio), o dietro l’«oggettività» e gli automatismi delle procedure: la persecuzione degli indipendentisti catalani, il rifiuto di ogni dialogo, la cancellazione di un’ampia volontà popolare, costituiscono una scelta politica fondata sull’intimidazione e la violenza che ripropone in maniera ancor più drammatica di prima il tema dell’autonomia catalana. Del resto quando un processo politico viene rovesciato in un processo giudiziario il mancato «riconoscimento» dell’avversario e del suo punto di vista innesca regolarmente una spirale di repressione e inimicizia senza mediazioni.

L’Europa ha fatto ben poco per ammorbidire il conflitto tra Barcellona e Madrid. Nessun serio invito a una conciliazione che tenesse conto delle ragioni degli uni e degli altri. Il feticcio dell’unità nazionale e il terrore delle rivendicazioni di indipendenza hanno suggerito un appoggio incondizionato alla linea dura del governo Rajoy evitando qualsiasi esame dello stato di diritto in Spagna. Ora, nel silenzio più assoluto dell’opinione politica europea, la parola passa ai giudici tedeschi impegnati in un confronto tra la legislazione della Bundesrepublik e quella spagnola, onde stabilire se e per che cosa Puigdemont possa essere estradato. Si tratterà di una decisione politica mascherata da dispositivo tecnico. Perché ormai per l’opinione pubblica spagnola ed europea è il trattamento riservato agli indipendentisti catalani ben più che il contenuto delle loro aspirazioni (la Catalogna indipendente, appunto) a costituire il problema più drammatico e urgente.

Insomma, si può essere del tutto contrari all’indipendenza catalana, e considerare nondimeno aberrante la maniera in cui il governo di Madrid e la magistratura che ne ha preso le parti, stanno affrontando una profonda crisi politica.

Marco Bascetta

Fonte: www.ilmanifesto.it

26.03.2018

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
1 Commento
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • Cina VS resto del Mondo: dati e prospettive 10 Febbraio 2025
    Purtroppo il mio commento è sparito e non ho tempo di riscriverlo. Leggetevi l'articolo anche col traduttore automatico ( e non sorridete degli errori...). Morale: noi occidentali dati all...
    oriundo2006
  • Love Bombing, madre di tutti i conflitti 9 Febbraio 2025
    😍 🤩 🤗 🤣 😊 ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ ❤️ 💣 💣 💣 💣 💣 Si anche io le uso di tanto in tanto, ma il punto è un altro: mettere in discussione ciò che esiste, criticarlo, ci permette di riflettere...
    GioCo
  • Ricorso Frajese, la Corte UE lo mette nero su bianco ▷ “I medici potevano sconsigliare i sieri” 8 Febbraio 2025
    + Holzeisen su Speranza e il protocollo “inventato” ▷ “Falsa democrazia: oggi i fascicoli sono vuoti” Di Un Giorno Speciale -February 8, 2025 12:43 PM La Corte di Giustizia dell’Unione Eur...
    dana74
  • Manifestazioni di oggi 8 febbraio 8 Febbraio 2025
    Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana e Popolare, ha scatenato polemiche con una dichiarazione provocatoria sui social. Commentando il nuovo slogan coniato da Elon Musk “M.E.G.A – Make E...
    dana74
  • Il Ciclone Trumpista, molto fumo e poco arrosto ? 7 Febbraio 2025
    Trump trascinerà il mondo nel baratro e lo farà con il sostegno della maggioranza mentre promette il paradiso dei poverrimi, cioè la schiavitù di prima (irrealizzabile). Chiariamoci, non è c...
    GioCo


blank