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La Redazione

 

La guerra della propaganda (e come combatterla)

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A cura di Markus
Il 27 Luglio 2021
12118 Views

GJ Hopkins
consentfactory.org

Ogni sistema totalitario nella storia ha usato il potere della propaganda visiva per generare una nuova “realtà,” una realtà che reifica la sua ideologia ufficiale, rifacendo il mondo a propria immagine paranoica. Il totalitarismo Nuovo Normale non fa eccezione. Per esempio, date un’occhiata a questo screenshot della pagina di apertura del sito del Guardian, uno dei principali organi di propaganda della classe dirigente capitalista globale, il 17 luglio 2021

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Questo non è solo giornalismo “di parte” o “sensazionalista.” È propaganda ufficiale sistematica, non diversa da quella diffusa da ogni altro sistema totalitario nel corso della storia. Ecco quello del giorno dopo …

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Dimenticate per un momento il contenuto degli articoli e prendete in considerazione solo l’effetto visivo totale. La propaganda ufficiale non è solo informazione, mistificazione e disinformazione. In realtà, non si tratta tanto di farci credere certe cose, quanto di creare una realtà ufficiale e di imporla alla società con la forza. Quando lo scopo è quello di evocare una nuova “realtà,” le immagini sono strumenti estremamente potenti, altrettanto potenti, se non di più, delle parole.

Qui ci sono altre immagini che potreste ricordare …

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Lo ribadisco, l’obiettivo di questo tipo di propaganda non è semplicemente ingannare o terrorizzare il pubblico. C’è anche questo, naturalmente, ma la parte più importante è costringere la gente a guardare queste immagini, ancora e ancora, ora dopo ora, giorno dopo giorno, a casa, al lavoro, per la strada, in televisione, su Internet, ovunque. Questo è il modo in cui creiamo la “realtà.” Rappresentiamo le nostre credenze e i nostri valori a noi stessi, e agli altri, con immagini, parole, rituali ed altri simboli e comportamenti sociali. Essenzialmente, evochiamo la nostra “realtà” come attori che provano e recitano una commedia … più siamo a crederci, più è convincente.

Questo è anche il motivo per cui l’obbligo delle mascherine è stato essenziale per la diffusione dell’ideologia della Nuova Normalità. Costringere le masse ad indossare mascherine chirurgiche in pubblico è stato un colpo da maestro della propaganda. In poche parole, se si può costringere la gente a vestirsi come se andasse a lavorare nel reparto malattie infettive di un ospedale, ogni giorno per 17 mesi … voilà! Hai costruito una nuova “realtà” … una nuova “realtà” patologizzata-totalitaria, una “realtà” paranoico-psicotica, simile ad un culto, in cui persone un tempo semi-razionali sono state ridotte a lacchè che blaterano frasi senza senso, che hanno paura di uscire senza il permesso delle “autorità” e che fanno iniettare ai loro figli “vaccini” sperimentali.

La forza dell’immagine visiva di quelle mascherine e l’essere costretti a ripetere il comportamento rituale del doverle indossare è stato quasi irresistibile. Sì, so che avete resistito. Anch’io, ma siamo in minoranza. Negare il potere di quelli che stiamo affrontando potrebbe farvi sentire meglio, ma non ci porterebbe da nessuna parte o, in ogni caso, da nessuna parte dove valga la pena andare. Il fatto è che la stragrande maggioranza del pubblico, fatta eccezione per alcune persone in Svezia, Florida, e altri Paesi ufficialmente inesistenti, ha eseguito roboticamente questo rituale teatrale e molestato quelli che si rifiutavano di adeguarsi, simulando collettivamente una “piaga apocalittica.”

I Nuovi Normali, cioè quelli che indossano ancora le mascherine all’aperto, che urlano su “casi” senza senso, che intimano a tutti di farsi “vaccinare” e che collaborano alla segregazione dei “non vaccinati,” non si comportano in quel modo perché sono stupidi. Si comportano così perché vivono in una nuova “realtà,” creata per loro nel corso degli ultimi 17 mesi da una massiccia campagna di propaganda ufficiale, la più estesa ed efficace nella storia della propaganda.

In altre parole, per dirla senza mezzi termini, siamo in una guerra di propaganda, e stiamo perdendo. Non possiamo eguagliare il potere di propaganda dei media corporativi e dei governi Nuovi Normali, ma questo non significa che non possiamo combattere. Possiamo e dobbiamo farlo, in ogni occasione. Recentemente, i lettori mi hanno chiesto come potremmo procedere. Quindi, ok, ecco alcuni semplici suggerimenti.

La stragrande maggioranza degli obbedienti Nuovi Normali non è composta da fanatici totalitari. Sono individui spaventati, deboli e quindi eseguono gli ordini, adattando le loro menti alla nuova “realtà” ufficiale. La maggior parte di loro non si percepisce come aderente ad un sistema totalitario o come segregazionista, anche se è quello che sono. Si percepiscono come persone “responsabili,” che seguono sensate “direttive sanitarie” per “proteggere” se stessi e gli altri dal virus e dalle sue “varianti” mutanti sempre più numerose. Percepiscono i “non vaccinati” come una minoranza di pericolosi, irrazionali estremisti “teorici della cospirazione” che vogliono ucciderli, insieme a tutta la famiglia. Quando diciamo loro che vogliamo semplicemente riavere i nostri diritti costituzionali, non essere “vaccinati” con la forza, censurati e perseguitati per aver espresso le nostre opinioni, non ci credono. Pensano che stiamo mentendo. Ci percepiscono come minacce, come aggressori, come mostri, come estranei da affrontare… che è esattamente come le autorità vorrebbero che ci percepissero.

Dobbiamo cercare di cambiare questa percezione, non conformandoci o essendo “gentili” con loro. Al contrario, dobbiamo diventare più conflittuali. No, non violenti. Conflittuali. In realtà c’è una differenza, anche se i “woke” la negheranno.

Per cominciare, dobbiamo chiamare le cose per quello che sono. Il sistema del “pass vaccinale” è un sistema di segregazione. È segregazionismo. Chiamatelo per quello che è. Quelli che lo accettano sono segregazionisti. Non stanno “aiutando” o “proteggendo” nessuno da niente. Sono segregazionisti, punto e basta. Riferitevi a loro come “segregazionisti.” Non lasciate che si nascondano dietro la loro terminologia. Affrontateli con la realtà di ciò che sono.

Lo stesso vale per il resto del linguaggio covidiese. I “casi,” i “decessi” e i “vaccini” Covid vanno tra virgolette. Le persone sane non sono casi medici. Se il Covid non è la causa di morte, non è un decesso da Covid, punto. “Vaccini” che non si comportano come vaccini, che stanno uccidendo e menomando decine di migliaia di persone, che non sono stati adeguatamente testati per la sicurezza e che vengono indiscriminatamente imposti a tutti, non possono essere chiamati vaccini.

OK, ora arriva la grande idea, che funzionerà solo se sarà applicata da un numero abbastanza grande di persone. Probabilmente non vi piacerà, ma che diavolo, eccola qui…

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Questo è il triangolo rosso capovolto che i nazisti usavano nei campi di concentramento per caratterizzare gli oppositori politici e i membri della resistenza antinazista. Fatene uno. Fatelo di stoffa, di carta o di qualsiasi materiale abbiate a portata di mano. Metteteci una grande “U” nera al centro per indicare “Non vaccinati.” Indossalo in pubblico, in modo appariscente. Quando la gente vi chiederà cosa significa e perché lo state indossando, diteglielo. Incoraggiateli a fare lo stesso, supponendo che non siano segregazionisti della Nuova Normalità, nel qual caso… beh, quella sarà una conversazione diversa, ma andate avanti e ditelo anche a loro.

Questo è quanto. Questa è la grande idea. Questa, e qualsiasi altra cosa stiate già facendo. Il triangolo non ha lo scopo di sostituirla. È solo un modo semplice per le persone di esprimere la loro opposizione al sistema totalitario di segregazione pseudo-sanitaria che viene attualmente implementato… nonostante tutte le altre cose che avete fatto, e che io ho fatto, da ben 17 mesi.

Va bene, posso già immaginare la vostra delusione. Pensavate che avrei proposto un assalto frontale al castello segreto di Klaus Schwab o un arrembaggio allo yacht di Bill Gates. Per quanto catartiche possano essere queste due iniziative, sarebbero (a) futili e (b) suicide. Per quanto frustrante sia per tutti noi, questa è ancora una battaglia per i cuori e le menti. Essenzialmente, è una guerra alla realtà (o tra due “realtà” se preferite). Si combatte nella testa della gente, non nelle strade.

Quindi, lasciate che provi a vendervi questa idea del triangolo rosso.

Lo scopo di una protesta visiva come questa è costringere i Nuovi Normali a confrontarsi con una rappresentazione diversa da ciò che loro, e noi, siamo. Una rappresentazione che riflette accuratamente la realtà. No, naturalmente non siamo nei campi di concentramento (quindi, per favore, risparmiatemi le e-mail da irati letteralisti), ma siamo segregati, trattati come capri espiatori, censurati, umiliati e comunque abusati, non per ragioni legittime di salute pubblica, ma a causa del nostro dissenso politico, perché ci rifiutiamo di eseguire ordini assurdi e di conformarci alla loro nuova ideologia ufficiale. I Nuovi Normali hanno bisogno di essere costretti a percepire le loro credenze e le loro azioni in quel contesto, anche se solo per pochi e fugaci momenti, al centro commerciale, nel negozio di alimentari o dove volete.

Pensatela in questo modo … come ho spiegato prima, stanno fondamentalmente eseguendo un evento teatrale, evocando una “realtà pandemica” con parole, azioni e oggetti di scena pseudo-sanitari. Noi dobbiamo essere lo stronzo tra il pubblico che distrugge la sospensione dell’incredulità e ricorda a tutti che sono in un teatro, e non nella Danimarca del XV secolo, rispondendo ad alta voce ad una telefonata proprio nel mezzo del soliloquio di Amleto.

Seriamente, abbiamo bisogno di diventare quello stronzo nel modo più plateale possibile, il più spesso possibile, per interrompere lo spettacolo che i Nuovi Normali stanno mettendo in scena… e per ricordare loro cosa stanno effettivamente facendo e a chi lo stanno effettivamente facendo.

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Guardate i bianchi nel tweet qui sopra che tormentano una ragazza che sta solo cercando di andare a scuola, come qualsiasi altro studente. I Nuovi Normali non vogliono essere percepiti in quel modo, come un branco di segregazionisti fanatici e assetati di odio, ma è quello che sono, perché è quello che stanno facendo… ma non è quello che la maggior parte di loro è per natura. Sì, alcune persone sono congenitamente sociopatiche, ma nessuno è intrinsecamente totalitario. Non nasciamo fascisti o segregazionisti. Dobbiamo essere programmati per diventare così. A questo serve la propaganda, per non parlare di tutti gli altri condizionamenti autoritari a cui siamo sottoposti fin da bambini.

Questa è la scommessa o l’atto di fede, dietro l’idea del triangolo rosso rovesciato. È la classica tattica di disobbedienza civile non violenta, che funziona su persone che hanno ancora una coscienza e che non sono ancora diventate totalitarie.

Certo, questa volta potrebbe non funzionare, siamo già nella fase in cui stanno per incarcerare i proprietari di ristoranti rei di aver servito i “non vaccinati,” ma potrebbe anche funzionare e, in ogni caso, cosa abbiamo da perdere?

CJ Hopkins

Fonte: consentfactory.org
Link: https://consentfactory.org/2021/07/19/the-propaganda-war-and-how-to-fight-it/
19.07.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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