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La Redazione

 

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LA GRANDE TRUFFA DEI COLLATERALI DIETRO L'IMPERO DELLE BANCHE D'AFFARI

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A cura di God
Il 11 Settembre 2007
128 Views
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blankA CURA DI ETLEBORO

Nel 1934, sino al 1940, il Governo degli Stati Uniti immette sul mercato titoli obbligazionari per miliardi di dollari, che vengono dichiarati, pochi anni dopo, falsi e dunque non convertibili. Secondo il dipartimento del Tesoro americano, questi titoli furono stampati dalla Cia ed utilizzati per finanziare la resistenza al regime comunista che vigeva in Cina durante gli anni ’30, per poi andare smarriti. In realtà la maggior parte di essi furono messi in circolazione, e stupirà sapere che i cd. collaterali ancora oggi circolano nelle Security ufficiali delle Banche d’affari e nelle piazze finanziarie. Perché dunque titoli obbligazionari, dichiarati da fonti ufficiali come non validi, circolano liberamente? Qual è la loro funzione?

Per rispondere a tale domanda occorre innanzitutto osservare che nel settore finanziario, tutto ciò che può avere una parvenza di verità può essere uno strumento per raggiungere differenti scopi. Un collaterale – ossia un titolo rappresentativo di debito pubblico che ha sostituito l’oro come deposito di garanzia – se dichiarato non valido dall’emittente iniziale può essere utilizzato dal Broker per raccogliere capitali dai risparmiatori, che sperano di ottenere alte rendite. Gli operatori utilizzeranno questo titolo come base di un contratto ad alto rendimento tra due società fittizie o con capitale minimo con sede in Paesi off-shore. Il pagamento degli interessi di tale contratto verrà poi garantito con l’emissione di un Pay Order corporativo, che ai fini della riscossione non è altro che carta straccia, tuttavia viaggia su canali bancari ufficiali. In tal modo riusciranno ad ottenere fondi di compartecipazione da chi vedrà in questo investimento un affare redditizio anche se rischioso: con questo meccanismo i broker riescono a derubare, quotidianamente, centinaia di persone e di piccoli imprenditori dei loro risparmi.

Se il titolo è vero, o comunque nessuno è in grado di dimostrare la falsità ( come sono i titoli che vi mostriamo ) ma resta pur sempre un titolo che difficilmente verrà accettato, allora la storia cambia. In questo caso i broker che hanno reperito lo strumento verranno accantonati e al loro posto subentrano le fiduciarie, direttamente controllate dalle Banche d’affari.

Collaterali emessi dal Dipartimento del Tesoro Americano
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Questi titoli sono stati definiti non autentici e dunque non validi, tuttavia la Federal Reserve da noi contattata, non si è pronunciata in alcun modo.
I collaterali sono spesso utilizzati per realizzare operazioni di riciclaggio di denaro o per effettuare degli aumenti di capitale all’interno delle società, oppure per coprire in bilancio delle grosse perdite societarie. I passaggi per capitalizzare una società sono semplici ma il risultato economico è senz’altro devastante. Attraverso un notaio vengono conferiti in conto capitale i collaterali reperiti dal broker, con la conseguenza immediata che la società moltiplica il proprio capitale sociale senza aver effettuato un reale versamento. Pagate le spese di ricapitalizzazione, nonché la parcella del notaio residente in Svizzera, la società potrà poi approvare il proprio bilancio che prima poteva ritenersi fallimentare, oppure ottenere finanziamenti da parte delle Banche; l’aumento di capitale sarà inoltre utile ad acquisire una certa credibilità commerciale oppure a sottoscrivere accordi con gruppi criminali che approfittano del nuovo assetto societario, per riciclare danaro illegale.

In altri casi, il collaterale è usato allo scopo di immettere danaro illegale nei circuiti bancari, e dunque di convertire il contante proveniente da un atto illecito in moneta ufficiale mediante il suo accredito su un conto corrente bancario. L’operazione di riciclaggio di danaro sporco presuppone innanzitutto il reperimento di Progetti Umanitari da finanziare – come la costruzione di ospedali o centri abitativi, acquedotti e infrastrutture in Paesi sottosviluppati – essendo gli investimenti maggiormente accreditati dalle Istituzioni e che, per la maggior parte dei casi, non vengono mai realizzati. Gli organi di sorveglianza dovrebbero dunque prestare maggiore attenzione alle fondazioni legate direttamente o indirettamente al Vaticano e alle Organizzazioni internazionali più importanti, al fine di accertarsi che organismi No Profit si inseriscano in questi meccanismi mettendo a disposizione progetti che hanno scopi ben diversi. Il reperimento di progetti umanitari viene affidato principalmente ai brokers che prendono contatto con varie Fondazioni e riescono ad ottenere la concessione per il finanziamento con la promessa di curarne la realizzazione. Tali progetti saranno poi materialmente gestiti da società fiduciarie, costituite il più delle volte da uffici negali o notarili residenti in Svizzera, che hanno contatti diretti con le Banche d’Affari. Il trasferimento dei fondi avverrà mediante i collaterali reperiti dai brokers e depositati presso le fiduciarie che gestiranno l’operazione, alla presenza dei rappresentanti dei legittimi proprietari, anch’essi fiduciari. A questo punto entrano in scena due Banche d’Affari : la prima carica in conto titoli i collaterali dando vita così ad un vero e proprio asset bancario, mentre la seconda accetta il finanziamento del progetto umanitario contro la garanzia del conto titoli della prima banca.

Per cui le due Banche si coordinano in maniera tale da creare un fondo all’interno del loro bilancio per far transitare dei fondi da riciclare, simulando un finanziamento controgarantito dai collaterali. La società fiduciaria coinvolta nell’operazione riceve poi i fondi in contanti da immettere nei propri conti bancari per conto del reale proprietario dei fondi illegali. Una volta terminate le procedure di controllo da parte delle stesse Banche coinvolte, i collaterali spariscono e i progetti umanitari vengono distrutti e il cerchio si chiude: i fondi illegali vengono immessi nei circuiti bancari ufficiali, pronti per essere riemessi sui mercati ufficiali.

Collaterali definiti falsi dal Dipartimento del Tesoro
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Si noti la differenza con i collaterali pubblicati sopra e ancora in circolazione
Alla base di questa piramide vi sono dunque titoli sostanzialmente falsi: le Istituzioni che hanno emesso tali titoli non dichiareranno mai che non sono autentici, in quanto, evidentemente molte banche hanno costruito un vero e proprio business sulla loro autenticità. Abbiamo per tale motivo contattato il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e la stessa Federal Reserve, senza tuttavia ricevere alcuna risposta o ulteriori informazioni al riguardo di collaterali diversi da quelli pubblicati e definiti come falsi.

Si tratta tuttavia di carta straccia, e, come è accaduto in passato, ben presto sui mercati finanziari vi saranno dei violenti terremoti che faranno crollare tutta la catena con un effetto domino devastante. Allora infatti, la Cia stampò titoli obbligazionari per bilioni di dollari da trasferire poi sul mercato cinese al fine di provocare il crollo del comunismo. Allo stesso modo, oggi tali collaterali vengono utilizzati dalle multinazionali e dalle stesse Banche per far crollare grandi società e impossessarsi dei loro marchi, creando così un sistema di indebitamento che ha come controgaranzia collaterali falsi. I truffati e i truffatori sono dunque la conseguenza di un sistema che è alla deriva perché, per avvantaggiare pochi eletti, ha danneggiato la popolazione e un intero sistema economico: la manipolazione di una così grande massa di denaro provoca la crisi di liquidità sul mercato e così inflazione e crisi del credito. Si servono di società create dal nulla, operanti in paradisi fiscali che hanno come unico ruolo quello di occultare capitali, e fungere poi da base operativa per le speculazioni della rete dei faccendieri e dei fiduciari.

Ricordate il famoso scandalo delle piramidi finanziarie in Albania negli anni ’90? Allora, in pochi mesi spariti miliardi di lire senza lasciare dietro di sé alcuna traccia, nel completo silenzio dei media, che hanno invece parlato di problemi di immigrazione, di criminalità albanese. Bisognerebbe invece spiegare che l’Albania è stata invece vittima di una grande operazione di riciclaggio che ha mise in ginocchio un intero stato. Questo perché le manovre del sistema finanziario volte a rastrellare capitali da un determinato sistema economico hanno poi immediato impatto sulle imprese, sugli individui che da un giorno all’altro perdono la loro casa e tutto ciò che gli appartiene.

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Gli addetti ai lavori sanno benissimo come funzionano tali meccanismi ma nessuno può ammettere che collaterali da miliardi dollari sono assolutamente falsi, in quanto si rischia di far crollare l’intero sistema che tiene a galla grandi società e le stesse Banche. La sterminata rete di brokers che asseconda questo sistema finanziario occulto, continuano a raccogliere capitali truffando i piccoli risparmiatori, non rendendosi conto di essere usati dalle grandi Banche che lucrano sulla rovina delle persone e di nascondono continuamente dietro un No Comment. Questo atteggiamento è scontato, perché se dovessero accettare un serio confronto ne uscirebbero rovinati e finalmente si comincerebbero a capire molte cose. Il caso Ubs-Podgorika Bank ne è l’esempio più lampante, in quanto la Ubs, interrogata sull’esistenza di verbali e interrogatori presso i tribunali svizzeri su un suo coinvolgimento in operazioni di riciclaggio di denaro, dichiara che “non si esprime su rumors o speculazioni”. Se una banca si permette di dire che gli atti di un tribunale sono semplici speculazioni, sta a significare che sono sempre le Banche a dettare i tempi e le condizioni al sistema giudiziario svizzero. In realtà vi sono dei fatti incontrovertibili alla base, vi sono delle operazioni realizzate con la Podgorika Bank, la principale banca del Montenegro, durante le sanzioni finanziarie ; vi sono rapporti intrattenuti con la Banca Riggs, indagata e condannata per riciclaggio di danaro nel Stati Uniti. Inoltre, molte procure internazionali accusano da anni l’Ex Premier del Montenegro, Milo Djukanovic per associazione mafiosa finalizzata al traffico di sigarette, avendo provocato alla Comunità Europea un danno di oltre 10.000.000 di euro, e per contro la Ubs afferma che questi rappresentano solo dei rumors.Occorre dunque rendersi conto che senza effettuare le dovute indagini sulla circolazione di titoli e collaterali falsi, vi saranno sempre più destabilizzazioni nel mondo a discapito dell’economia degli Stati. Sino ad allora, continueremo ad assistere a crisi come quella dei mutui subprime, al fallimento di società come Parmalat, proprio perché le indagini delle Istituzioni sono superficiali.

blankUn cittadino comune che va in banca per ricevere o versare 3000€ in contanti, è obbligato a dare precise giustificazioni della sua transazioni firmando centinaia di documenti; al contrario se si versano 100.000.000€ allora non vi è alcun problema, gli stessi funzionari di banca metteranno a sua disposizione strutture e professionisti per risolvere qualsiasi problema, garantendo riservatezza e anonimato.

Ciò che Giovanni Falcone aveva intuito e piano piano scardinato è stato sabotato affossato, lui stesso ha subito umiliazioni, attacchi e alla fine è stato ucciso perché aveva la forza di attaccare il sistema occulto del potere. Se uomini come Falcone e Borsellino fossero stati veramente protetti, sarebbero arrivati a scoprire la verità, ossia la concussione tra potere finanziario e criminalità organizzata. Così anche le indagini del Colonnello Ferraro, nell’ambito dell’inchiesta “cheque to cheque”, portarono alla luce un traffico internazionale relativo a 20 tonnellate d’oro vendute mediante certificati di deposito aurifero falsi, utilizzati poi come garanzia all’interno di un meccanismo finanziario che allora gli inquirenti definirono Roll-Program. Per cui chiediamo ai magistrati di indagare alla fonte di operazioni e truffe finanziarie, ossia titoli e collaterali sui quali le Banche Centrali non si esprimono, e non dichiarano se sono autentici o meno, essendo comunque delle entità controllate da azionisti privati. Si scoprirà così come i massoni in questi anni hanno truffato migliaia di imprese, raccattando faccendieri e imprese fallimentari come prestanome dei loro sporchi traffici. I colpevoli tuttavia, siamo sempre noi stessi, in quanto assecondiamo un sistema mediatico che copre l’alta finanza, e un sistema giudiziario corrotto.

Etleboro
Fonte: http://italia.etleboro.com/
Link: http://italia.etleboro.com/?read=1846
10.09.2007

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