Simplicius
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Il tema della settimana è la mobilitazione in Ucraina: non si parla d’altro, sia all’interno della società ucraina che all’esterno. Ecco una rapida panoramica dei segnali provenienti dal cuore dell’amministrazione Trump:
‼️🇺🇸🇺🇦 Trump chiede a Zelensky di abbassare l’età di leva in Ucraina a 18 anni, – FT
▪️ Il Presidente eletto degli Stati Uniti intende spingere l’Ucraina ad abbassare l’età di leva per stabilizzare la linea del fronte nel Paese prima dei negoziati diretti con la Russia.
▪️ “Chiederemo all’Ucraina di abbassare l’età di mobilitazione a 18 anni per arruolare centinaia di migliaia di nuove truppe”, ha dichiarato oggi il futuro consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Waltz
➖ “Ora vengono arruolati dai 26 anni (in realtà da 25), non a partire dai 18. Mi sembra che molti non capiscano che così potranno arruolare centinaia di migliaia di nuovi militari”.
▪️ Secondo lui, l’abbassamento dell’età di mobilitazione è necessario per stabilizzare la linea del fronte in modo da poter raggiungere un qualche tipo di accordo.
RVvoenkor
Il FT riporta un’intervista con il consigliere per la sicurezza nazionale scelto da Trump, Mike Waltz, che afferma che l’amministrazione Trump spingerà l’Ucraina ad abbassare l’età di mobilitazione a 18 anni:
The incoming National Security Advisor, Mike Waltz, says the Trump Admin will “ask” Ukraine to lower its draft age to 18, so Ukrainian forces gain the manpower to blunt Russian advances. That’s certainly far more extreme conscription than what the Biden Admin has ever “asked” for pic.twitter.com/NPUkAbbVhg
— Michael Tracey (@mtracey) January 13, 2025
Alcuni hanno sostenuto che Waltz non sta parlando a nome di Trump ma a titolo personale. Sembra anche che stia portando avanti un messaggio interno, anche se dobbiamo aspettare e vedere.
C’è chi ha interpretato queste dichiarazioni come se Trump avesse sottilmente e subdolamente incastrato Zelensky, facendo pressione su di lui per averlo sotto il suo controllo quando arriverà il momento opportuno. Io non ne sono così convinto. La domanda finale che tutti si pongono è se Trump regredirà al modello previsto di guerrafondaio pronto ad armare all’infinito l’Ucraina. È probabile è che Trump stia semplicemente cercando di mantenere una certa influenza su entrambe le parti, senza cedere del tutto o rischiare di inimicarsi una delle due. Spingendo Zelensky alla mobilitazione [dei diciottenni], Trump può mettere l’ormai fuori mandato presidente ucraino in una posizione ancora più precaria e, allo stesso tempo, esercitare una pressione percepita su Putin per indurlo a negoziare, con l’implicazione che [in caso contrario] gli Stati Uniti continueranno a sostenere la politica di Kiev. Un commentatore nota:
La squadra di Trump sta rivedendo il suo approccio per porre fine al conflitto in Ucraina, hanno dichiarato al Financial Times i funzionari europei che stanno discutendo la questione con la futura amministrazione statunitense.
Un funzionario ha osservato che la squadra di Trump è “ossessionata dalla forza e dal desiderio di apparire forte”, motivo per cui “stanno ripensando il loro approccio all’Ucraina”, ha detto.
Jake Sullivan è uscito di nuovo con un nuovo appello ad abbassare l’età di mobilitazione dell’Ucraina a 18 anni, insinuando che è storicamente ridicolo che l’Ucraina si rifiuti di mobilitare la prima leva idonea al combattimento [dal min. 25,54 in poi]:
Queste parole sono state riprese quasi alla lettera dall’ex Segretario alla Difesa britannico Wallace, che ha detto: “nel 1941 avevamo mobilitato anche le donne“, esortando Zelensky a una mobilitazione popolare totale:
🇬🇧💀🇺🇦 If it were up to former UK Defense Secretary Ben Wallace, 18-year-old Ukrainians would have been conscripted and sent to their deaths long ago. pic.twitter.com/CLPvuuqZsq
— DD Geopolitics (@DD_Geopolitics) January 9, 2025
Un paio di rapporti di “addetti ai lavori” ci fanno capire la vera profondità dei problemi di mobilitazione dell’Ucraina.
Da Rezident UA:
Approfondimento: Il fallimento della mobilitazione in Ucraina – la dimensione nascosta del problema
Alcune nostre fonti sono sicure che la situazione della mobilitazione in Ucraina sia molto peggiore di quanto riportato nei rapporti ufficiali e dai media. I dati nascosti e le stime internazionali parlano di una profonda crisi del sistema di leva, ma indicano solo i casi visibili. In diverse regioni dell’Ucraina, l’aggressione contro il personale militare sta crescendo e nella società vi è una tendenza costante ad odiare qualsiasi rappresentante militare. Negli uffici delle autorità si è diffusa l’opinione che i metodi di mobilitazione in Ucraina stiano diventando sempre più controversi, causando malcontento non solo nella società, ma anche tra i militari. Il piano di mobilitazione nel 2024 è stato attuato per il 25%. Un problema a parte è l’aumento del numero di diserzioni e la diminuzione del morale del personale militare ucraino, a causa della scarse risorse mobilitate.
Una fonte russa:
La mobilitazione nelle Forze Armate dell’Ucraina della fascia di popolazione tra i 18 e i 25 anni sembra destinata al fallimento. In questa fascia di età ci sono circa 500 mila uomini sul territorio del Paese e, nel migliore dei casi, 30-40 mila verranno arruolate in un anno. Tra questi 500 mila, dobbiamo però tenere conto di chi ha fatto volontariato negli ultimi 2 anni.
Uno dei problemi recenti con la carenza di truppe ucraine, in particolare, come spiegato dalle stesse truppe AFU che si lamentano, è che Zelensky ha continuato a privilegiare l’uso di tutti gli uomini appena mobilitati per le nuove “brigate di riserva”, formate esclusivamente per creare grandi spettacoli di pubbliche relazioni, come l’incursione di Kursk o altre psyop simili. Così, mentre le vere brigate di prima linea che combattevano per importanti città strategiche come Kurakhove, Pokrovsk, Chasov Yar, Toretsk, ecc. ricevevano una piccola quantità di nuove reclute, la maggior parte della carne fresca andava al nuovo “11° Corpo” e a tutte le brigate della serie 15.
Ecco una recente riverazione da una fonte russa:
La struttura dell’AFU. Kiev aveva iniziato a costruirla prima della controffensiva estiva del 2023. Allora c’erano due gruppi: il 9° e il 10° Corpo. Ognuno comprendeva 5 brigate, poi battute o distrutte nella regione di Zaporozhye. C’era anche un corpo di riserva con la 5ª brigata, che era divisa in diverse sezioni; questo tipo di struttura è stato poi abbandonato.
Il 9° Corpo è ora composto da tre brigate: la 33ª e la 47ª brigata separata di fanteria meccanizzata, oltre a 3 brigate separate di fanteria meccanizzata. Questo è il cosiddetto corpo d’élite.
10° Corpo: 116ª e 118ª Brigata separata di fanteria, recentemente convertita in 117ª Brigata separata di fanteria.
L’11° Corpo è il più numeroso in questo momento, con ben 10 brigate. Ciò è dovuto al suo status di riserva: tutte le brigate ritirate sono state trasferite in esso e reintegrate.
Il 12° Corpo è un’incognita, ed è probabile che alcune brigate dell’11° e del 30° Corpo dei Marines vi vengano trasferite nel prossimo futuro. I suoi cambiamenti: comprende la 50° brigata, recentemente diventata la 40° della difesa costiera separata. Allo stesso modo, è stata creata e assegnata la 39ª brigata di difesa costiera, su 124 brigate di difesa territoriale.
Il 7° Corpo delle DSHV [Forze d’Assalto aereo ucraine], che comprende tutte le brigate aerotrasportate. Sono tutte spalmate sul fronte, hanno un turnover enorme.
Tuttavia, sembra che, dopo mesi di recriminazioni da parte di alti ufficiali militari, Zelensky abbia finalmente ceduto e abbia permesso un reintegro più liberale delle brigate di combattimento attive, almeno secondo il giornalista ucraino Yuriy Butusov, a caccia di “scoop”:
Non si tratta di una vera e propria “vittoria”, come sottintende Tatarigami: la situazione, in realtà, ha obbligato Zelensky ad una mossa comunque sbagliata, perché l’inserimento dei nuovi coscritti delle brigate regolari previene a malapena l’inevitabile, senza consentire la possibilità di attacchi “a sorpresa” che potrebbero sconvolgere l’equilibrio e cambiare le carte in tavola. La “copertura dei rischi” bellici da parte di Zelensky con queste brigate di riserva era stata una scelta pratica e intelligente, in quanto gli aveva dato la possibilità di mettere i bastoni tra le ruote ai russi in un modo nuovo. In mancanza di ciò, le cose torneranno semplicemente allo stesso inevitabile logorio attitudinale che, secondo i calcoli, è disastroso per l’Ucraina.
Portare sulla linea del fronte nuove truppe – per di più sempre meno competenti e motivate – non farà molta differenza. Le truppe russe sono sempre più stagionate, temprate e veterane, mentre quelle ucraine vengono sostituite da una volkssturm sempre più impreparata.
Alcuni sostengono che Trump voglia spartirsi l’emisfero occidentale – Groenlandia, Panama, Canada ecc. – in una nuova Dottrina Maga-Monroe, per poi ospitare un incontro seminale con la Russia in stile Conferenza di Malta, in cui verranno definite le sfere d’influenza e verrà codificata la nuova “architettura di sicurezza europea” auspicata da Putin.
I Repubblicani del Congresso degli Stati Uniti hanno preparato una proposta di legge per l’acquisto della Groenlandia dopo l’insediamento di Donald Trump alla presidenza, scrive la Reuters.
Il documento è stato denominato Make Greenland Great Again Act e, fino ad ora, 10 membri del Congresso vengono indicati come co-autori. Se il disegno di legge verrà adottato, Trump avrà l’opportunità di iniziare i negoziati con la Danimarca per l’acquisto della Groenlandia.
Il problema rimane comunque, perchè Trump non può rinunciare completamente all’Ucraina, mentre Putin non può permettere che un’entità nazionalista ucraina, allineata o meno alla NATO e anche solo lontanamente minacciosa, possa esistere e minacciare la Russia,.
Si tratta quindi della “resa dei conti del secolo” tra un oggetto inamovibile e una forza inarrestabile, poiché né Trump né Putin possono permettersi di perdere la faccia o essere percepiti come se stessero mettendosi in ginocchio. Ciascuna delle due parti rappresenta la posizione di leadership nei due poli globali emergenti: è vero, la Cina può essere il motore economico del Sud globale, ma, sotto molti aspetti, la Russia è il vero leader spirituale. Il filosofo francese Luc Ferry è d’accordo:
French philosopher Luc Ferry: The West has installed Putin as the leader of the Global South pic.twitter.com/SEmKImEYdg
— Glenn Diesen (@Glenn_Diesen) January 11, 2025
Quindi, il vincitore di questo scontro multipolare sarà l’artefice della direzione spirituale e ideologica del mondo per il prossimo secolo; nessuna delle due parti può permettersi di fare marcia indietro.
Alcuni video interessanti: il capo della NATO Mark Rutte brontola che la Russia in tre mesi produce più che tutta la NATO in un anno:
Un deputato di Kharkov afferma che l’esercito ucraino è semplicemente allo stremo e che è necessario un dialogo serio tra Zelensky e il popolo:
“L’esercito si sta esaurendo. È tempo di una conversazione adulta tra le autorità e la popolazione, altrimenti le conseguenze saranno critiche”, – deputato di Kharkov.
Il Presidente deve condurre un’analisi dettagliata e dire alla gente che la vittoria è impossibile senza aiuto, – Il deputato di Kharkov Artem Revchuk. RVvoenkor
Infine, sul tema delle perdite, a conferma del fatto che l’Ucraina soffre di una tale carenza di truppe e che la mobilitazione rimane l’argomento più importante e scottante, questo soldato ucraino conferma che a Rabotino, il suo intero battaglione di quasi 600 uomini è stato spazzato via in soli cinque giorni:
A Rabotino, su 600 soldati dell’AFU ne sono sopravvissuti 36, come testimonia un soldato ucraino che è stato fortunato a rimanere in vita:
“Ci hanno portato a Rabotino con 600 uomini e ne sono rimasti 36. Hanno ucciso la maggior parte del battaglione in 5 giorni. Questo è il mio racconto della mia esperienza personale. Ho visto come erano stati fatti arrivare 600 uomini. Io ero tra loro. Siamo rimasti in 36”.
Simplicius
Fonte: simplicius76.substack.com
Link: https://simplicius76.substack.com/p/mobilization-mania-overtakes-ukraine
14.01.2025
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org