OFFIDA – L’allegria e le battute scherzose erano la sua passione ma il Covid lo ha portato via. Giovanni Stipa per tutti Johnny, ma anche più simpaticamente “lu Ciaff” per l’originale modo di relazionarsi con gli altri, non ce l’ha fatta. Avrebbe compiuto 65 anni il 24 agosto. E’ morto nell’ospedale di Pesaro dove era stato ricoverato, venti giorni fa, in terapia intensiva. Aveva contratto il Coronavirus, così sembra, dopo un incontro con un amico positivo.
Johnny aveva ricevuto la prima dose di Astra Zeneca e la seconda l’avrebbe dovuta ricevere il 19 luglio, ma due giorni prima si è ammalato. Da qui, il calvario. Le sue condizioni si sono aggravate fino ad arrivare alla tracheotomia. Tutto è stato infranto da un tragico destino. La notizia del suo decesso ha gettato nello sconforto l’intera cittadinanza offidana e tanti sono stati i messaggi di cordoglio anche sui social. Il primo, subito dopo pochi minuti dalla triste notizia, quello del sindaco Luigi Massa .
«Johnny, purtroppo, non ce l’ha fatta. Ha lottato fino a poche ore fa, ma questo maledetto virus ce lo ha portato via. Un immenso dolore, vicini tutti con un abbraccio». Nulla, comunque, faceva presagire a qualcosa di irreparabile, tanto che i più cari amici aspettavano la sua guarigione per organizzare una grande festa per le sue dimissioni dall’ospedale pesarese.
Gli offidani tutti lo ricordano come il decano degli imbianchini e quel modo di fare teatro quando Johnny, ancora ragazzotto, lo faceva insieme all’indimenticabile zio “Pippo lu Ciaff”, nel salone parrocchiale di don Vincenzo Rozzi. Le loro esilaranti battute, chi può dimenticarle. Aveva da poco sistemato la sua nuova casa di Offida tra il verde delle pendici di Santa Maria della Rocca, ma ultimamente viveva felicemente con la sua compagna a San Benedetto del Tronto.