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La Redazione

 

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INTERVISTA VIRTUALE A LINUS PAULING

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A cura di God
Il 26 Aprile 2008
257 Views
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blankDI MARCELLO PAMIO
Disinformazione

Per omaggiare e
soprattutto far conoscere al pubblico il suo importante lavoro, abbiamo
pensato di intervistare virtualmente Linus Pauling (1901 – 1994).
Le risposte sono estrapolate dal libro: «Come vivere più a lungo e
sentirsi meglio
», senza ovviamente modificare il senso delle parole
e il pensiero del grandissimo scienziato americano.

D: Dottor
Pauling, lei è l’unico scienziato al mondo ad aver ricevuto
ben due Premi Nobel per categorie diverse: quali sono queste categorie?
R: Ho ricevuto il Premio
Nobel per la Chimica nel 1954, e per la Pace nel 1962.

D: Nonostante i
numerosi studi, pubblicazioni e ricerche, ha avuto persino il tempo per
codificare la cosiddetta «medicina ortomolecolare». Ci può spiegare
cos’è?

R: Ho coniato il termine «medicina
ortomolecolare» per indicare il mantenimento della buona salute e il
trattamento delle malattie attraverso la variazione della concentrazione
di sostanze che sono generalmente presenti nel corpo umano e sono
necessarie per la salute.

Per la Vitamina C, credo che il trattamento di una malattia attraverso
il ricorso a sostanze che, come, l’acido ascorbico, sono normalmente
presenti nel corpo umano e necessarie alla vita, sia da preferirsi a un
trattamento che comporti il ricorso a potenti sostanze sintetiche o a
estratti delle piante che possono avere, e generalmente hanno, effetti
collaterali indesiderabili.

L’uso terapeutico di grandi quantità di vitamine, che viene chiamato
«terapia megavitaminica», è un procedimento molto importante nella
medicina ortomolecolare.

D: Quindi lei
sostiene l’importanza delle vitamine nella terapia di moltissime
malattie: cosa ci può dire a proposito della Vitamina C?


R: La Vitamina C rafforza i naturali meccanismi di difesa, in
particolar modo del sistema immunitario e aumenta l’efficacia degli
enzimi nel catalizzare le reazioni biochimiche. E’ necessaria per le
reazioni vitali di idrossilazione, in particolare nell’ormone
adrenalina e nella sintesi della molecola del collagene. Il collagene è
una delle più abbondanti proteine presenti nel corpo che va a
costituire il tessuto connettivo (la materia plastica naturale del
corpo: cartilagini, tendini, vasi sanguigni, ecc.).
Un’elevata assunzione di Vitamina C aiuta a controllare molte
malattie: non solo il comune raffreddore, ma anche altre, virali e
batteriche, come l’epatite, e altre ancora, assolutamente non
correlate fra loro, come la schizofrenia, i disturbi cardiovascolari e
il cancro.
Il dott. Claus W. Jungerblut, dell’Università della Columbia, nel
1935 riferì che la Vitamina C ad alte dosi rende inattivo il virus
della poliomielite, dell’herpes, del vaiolo bovino e quello
dell’epatite. Non solo, la Vitamina C rende inattivi pure i batteri e
le loro tossine (difterite, stafilococco, dissenteria, ecc.)

D:
Uno dei problemi più seri della nostra società sono le malattie
cardiovascolari.

Nonostante l’immenso bagaglio farmaceutico messo a disposizione dalle
corporazioni della chimica, ogni anno muoiono moltissime persone nel
mondo. In questo caso la Vitamina C può essere d’aiuto, oppure no?

R:
Le patologie cardiache costituiscono la principale causa di morte nei
paesi industrializzati. Sono convinto che il tasso di mortalità
relativo a queste patologie a ogni età potrebbe essere diminuito in
maniera notevole, probabilmente ridotto a metà, attraverso un uso
appropriato della Vitamina C.

D: Viste le
proprietà eccezionali di questa vitamina, non capisco perché le case
farmaceutiche non s’interessano della Vitamina C!
O meglio, so bene qual è il motivo, ma vorrei sentire la sua opinione!

R: La mancanza d’interesse
delle multinazionali risiede nel fatto che la Vitamina C è una sostanza
naturale che è disponibile a bassi costi e che non può
essere brevettata
!

Proprio
come pensavo. Sempre la solita minestra: una sostanza, nonostante le
proprietà terapeutiche, non viene presa in considerazione dalle
corporazioni della chimica se non produce ritorni economici enormi.

D: Dottor
Pauling, la RGR della Vitamina C (Razione Giornaliera Raccomandata)
consigliata dal ministero dell’Alimentazione e della Nutrizione è di
60 milligrammi al giorno. Lei invece parla di svariati grammi al
giorno…

R: Le RGR relative alle vitamine, sono le dosi che hanno la probabilità
di prevenire nelle persone «di salute normalmente buona» la morte per
scorbuto, beri-beri, pellagra, o altre malattie da carenza vitaminica,
ma non sono le dosi che fanno acquistare alla gente uno stato ottimale
di salute.
Per un essere umano, 2300 milligrammi (2,3 grammi) al giorno di acido
ascorbico sono inferiori al tasso ottimale di assunzione di questa
vitamina. Da numerosi studi risulta che l’assunzione ottimale di
Vitamina C per un essere umano adulto varia da 2,3 grammi a 10 grammi al
giorno. Le differenze biochimiche individuali sono tali che, su una
vasta popolazione, il tasso di assunzione può essere incluso tra i 250
milligrammi e i 20 grammi, o anche più, al giorno.

D:
Ma dosi così elevate non sono pericolose per la salute?

R:
L’acido ascorbico nella letteratura medica è descritto come «virtualmente
non tossico». Alcune persone hanno ingerito dai 10 a 20 grammi di
Vitamina C al giorno per 25 anni senza che si producessero calcoli
renali o altri effetti collaterali. Un ammalato di cancro ne ha presi
130 grammi al giorno per 9 anni, ricavandone beneficio. Non è mai stato
segnalato alcun caso di morte per una ingestione massiccia di acido
ascorbico e neppure alcuna malattia seria.

D:
Ma non basta la Vitamina C contenuta negli alimenti?

R:
Il ricercatore Irwin Stone, nel 1965, rilevò che gli esseri umani e
altri primati come la scimmia rheus, non sanno sintetizzare la
Vitamina C e la richiedono come vitamina integrativa.

Una volta che una specie ha perso tale capacità di produrla
autonomamente, essa dipende, per la sua esistenza, dalla possibilità di
trovarla nel cibo a disposizione. Però, visto che la maggior parte
delle specie animali non hanno perso questa capacità (ad esclusione
dell’uomo), significa che la quantità di acido ascorbico generalmente
presente nel cibo non è sufficiente a fornire la dose ottimale.

D: Quindi se ho
capito bene: l’uomo, avendo perso la capacità di sintetizzare la
Vitamina C autonomamente, necessità di un apporto esterno attraverso il
cibo. Ma il cibo non è ricco a sufficienza per soddisfare questo
fabbisogno!

Come possiamo allora integrare l’acido ascorbico?

R: La Vitamina C, o
acido ascorbico, è una polvere bianca cristallina che si scioglie in
acqua.

La sua soluzione ha un sapore acido, che ricorda quello dell’arancia.
Essa può essere assunta oralmente, anche sotto forma di sali
dell’acido ascorbico, in particolare come ascorbato di sodio e
ascorbato di calcio. Tuttavia solo questi ultimi due, che sono sali,
possono essere iniettati per via endovenosa, poiché diversamente la
soluzione acida danneggia le vene e i tessuti.

D: Lei ha
criticato molto lo zucchero, come mai? Ci sono evidenze scientifiche
della sua pericolosità per la salute?

R: Da numerosi studi siamo
portati a concludere che gli uomini che ingeriscono molto zucchero
corrono rischi di gran lunga maggiori di ammalarsi di cuore, in un’età
variante fra i 45 e i 65 anni, rispetto a quelli che ne ingeriscono
quantità inferiori. L’incidenza di malattie coronariche, inclusa
l’angina pectoris, va di pari passo con l’aumentato consumo di
zucchero, e non è affatto correlata con il consumo di grassi animali o
dei grassi in genere.
Il metabolismo del saccarosio (zucchero) produce al primo stadio uguali
quantità di glucosio e di fruttosio. Il glucosio entra direttamente nei
processi metabolici che forniscono l’energia alle cellule del corpo,
il metabolismo del fruttosio invece procede in parte per una direzione
diversa, che prevede la produzione di acetato, precursore del
colesterolo che sintetizziamo nelle cellule del fegato. In uno studio
clinico della massima serietà, è stato dimostrato che l’ingestione
del saccarosio porta a un aumento della concentrazione di colesterolo
nel sangue.

D:
Per concludere, qual è la sua ricetta, se ne ha una, per stare bene e
vivere a lungo?

R: Ecco i punti
fondamentali del regime:
1)

Integrare l’alimentazione con notevoli quantità di Vitamina C
(da 6 a 18 grammi), Vitamina A, E, B.

2)
Assumere minerali (calcio, ferro, rame, magnesio, zinco, cromo,
selenio, ecc.)

3)
Ridurre l’assunzione di zucchero

4)
Mangiare ciò che piace, ma in maniera moderata

5)
Bere molta acqua e pochi alcolici

6)
Fare attività fisica

7)
Non fumare

8)

Evitare ogni forma di stress

La
caratteristica principale rimane comunque l’apporto di vitamine,
soprattutto di Vitamina C!

Marcello Pamio
Fonte: http://www.disinformazione.it
Link: http://www.disinformazione.it/linuspauling.htm

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