FONTE: ZEROHEDGE.COM
Il leader dell’opposizione e presidente dell’Assemblea nazionale venezuelana, Julio Borges, ha chiesto un intervento militare contro il golpe bianco del presidente Nicolas Maduro.
La Corte Suprema ha infatti preso in consegna i poteri legislativi dell’Assemblea nazionale. Come porta la BBC , la causa deriva da presunte irregolarità elettorali di tre parlamentari dell’opposizione nelle elezioni 2015. La lotta per il potere tra Maduro e la principale coalizione di opposizione (MUD) è in corso da quando il governo ha perso la maggioranza nel 2015. Da allora, il giudice supremo si è alleato col presidente ed ha annullato molte delle decisioni dell’assemblea. Ma non aveva ancora direttamente assunto le funzioni della stessa.
Cosa che invece è successa mercoledì, quando la corte ha dato a Maduro l’autorità di creare joint venture petrolifere, senza l’approvazione del congresso.
La Corte Suprema, piena di nominati dal governo, ha sostenuto che il Congresso non può legiferare perché tre politici dell’opposizione, dello Stato di Amazonas, sono accusati di frode elettorale. La corte ha detto che si assumerà tutte le “prerogative parlamentari” fino a che la cosa non sarà risolta.
“Fino a che il problema persiste, i poteri parlamentari saranno esercitati direttamente dalla camera costituzionale della Corte Suprema o da chi essa demanda”, ha detto l’alta corte nella sentenza.
E, in quello che è stato definito un punto di non ritorno, la sentenza di mercoledì sera chiude il parlamento, guidato dall’opposizione.
La reazione è stata rapida. Borges ha fatto appello al pubblico: “dobbiamo chiamare le Forze Armate Nazionali (FAN), non si può rimanere in silenzio di fronte alla violazione della Costituzione”.
Come riporta El Nacional, in una conferenza stampa Borges ha detto che “sappiamo che anche gli agenti FAN stanno soffrendo per il costo elevato della vita. Vogliamo chieder loro di essere i primi custodi della democrazia e della Costituzione venezuelane e di diventare parte della soluzione”.
Borges ha anche fatto appello alla comunità internazionale contro il governo socialista di Maduro.
“Questa è una dittatura e il mondo deve aiutare i venezuelani a suonare tutti gli allarmi”, ha detto Borges. “Abbiamo bisogno della solidarietà di tutti i paesi per effettuare quest’anno, come da legge, le elezioni per governatori e sindaci, oltre che una generale”.
Ha inoltre chiesto una protesta nazionale questo fine settimana e ha esortato i venezuelani ad alzare la voce. “Capiamo ci sia paura, ma è il momento di farsi sentire”, ha detto in una conferenza stampa.
A lui si è aggiunto il vice presidente dell’Assemblea, Freddy Guevara, che ha detto che la sentenza “segna un punto di non ritorno verso la dittatura”. Molti la stanno paragonando al “Fujimorazo” dell’aprile 1992, quando il presidente peruviano Alberto Fujimori chiuse il Congresso.
“Non è più solo una questione di annullare tutto ciò che fa l’Assemblea Nazionale”, ha detto Guevara, “ma di usurpare tutti i suoi poteri, permettendo loro di approvare nuove ‘leggi condanna’ che danno ancora più potere al dittatore”.
Maduro ha imprigionato decine di avversari da quando l’opposizione ha stravinto le elezioni 2015 e si proponeva di rimuovere il leader socialista dalla carica tramite referendum. L’alta corte un anno fa ha emesso un ordine annullando automaticamente tutta la legislazione uscente dal Congresso, e all’inizio di questa settimana è passata a limitare l’immunità dei legislatori dai processi.
Più di recente, il presidente Maduro ha accusato di tradimento parlamentari dell’opposizione, dopo che questi hanno chiesto all’Organizzazione degli Stati Americani di sospendere il Venezuela per aver violato le regole democratiche.
Ma i governi stranieri stanno sempre più denunciando lo spostamento verso un regime autoritario da partito unico. All’inizio di questa settimana, diplomatici si sono riuniti presso l’Organizzazione degli Stati Americani a Washington per discutere se punire Maduro per la rottura dell’ordine democratico e dello stato di diritto.
Nel frattempo, la super-inflazionata economia venezuelana continua a disintegrarsi, e, come riportato ieri, il paese con le maggiori riserve di petrolio al mondo è a corto di benzina per i propri cittadini , dovendo la società energetica statale PDVSA pagare tra poco miliardi di dollari in titoli: invece di dare forniture, sta salvando ogni dollaro per evitare il default.
Fonte: www.zerohedge.com/
Link: http://www.zerohedge.com/news/2017-03-30/venezuela-opposition-calls-military-intervention-after-supreme-court-coup
30.03.2017
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG